Era un giorno come gli altri.
Stesse lezioni noiose.
Stessi prof che spiegavano troppo in fretta.
Stessi allenamenti faticosi.

Per Hinata era quindi un giorno come un altro, se non per il fatto che sua madre aveva fatto una torta con panna e fragole insieme a Natsu. Peccato però che quest'ultima avesse detto a Hinata che avrebbe potuto mangiarla solo se avesse invitato anche Kageyama dato che, per qualche strano motivo, si era affezionata a lui e i due ragazzi avessero appena avuto l'ennesimo litigio. E adesso?
L'ultima cosa che voleva fare era infrangere la promessa fatta alla sorellina, anche perché così facendo probabilmente non gli avrebbe permesso di mangiare la torta, ma non sapeva come comportarsi con l'altro.

Decise infine che avrebbe improvvisato.

Alla fine degli allenamenti, quando si stavano dirigendo nella stanza del club per cambiarsi, Hinata fermò Kageyama tenendolo dalla manica della giacca, arrossendo leggermente senza accorgersene.

«Kageyama...ecco... mia sorella e mia mamma hanno fatto una torta oggi ed... ecco... vorrebbero che anche tu la assaggiassi...»

«Okay»

Lo sguardo di Hinata si illuminò.

«Dici sul serio Kageyama? Allora andiamoci a cambiare!»

Arrivati a casa di Hinata, i due ragazzi si spostarono nella camera di quest'ultimo dopo essere passati dalla cucina per prendere  due fette di torta che finirono subito.

«Era così buona!» esclamò il più piccolo.

«Hai ragione Hinata, però...» il rosso si girò verso il bruno che si stava avvicinando a lui sempre di più. Senza di nuovo capirne il motivo, Hinata diventò rosso mentre l'alzatore, con la faccia a pochi centimetri da lui, gli toglieva della panna dalla faccia con un dito che poi leccò.

«Hinata non sai neanche mangiare una torta che ti sporchi tutto!»

Hinata, con il cervello ancora leggermente in tilt per quei secondi di estrema vicinanza con Kageyama, rispose ricoprendolo di insulti. Appena lo guardò meglio, vide che poco distante all'estremità della bocca aveva anche lui della panna ed istintivamente si avvicinò a lui. Quella volta fu Kagayama ad arrossire mentre balbettava il nome di Hinata non sapendo cosa avesse intenzione di fare. Il rosso non lo sentì e si avvicinò ancora di più fino a leccare la panna che si trovava vicinissimo alla bocca dell'alzatore il quale, senza pensarci, prese il viso di Hinata tra le mani e lo baciò. Dopo quel gesto, entrambi si guardarono negli occhi e arrossirono violentemente.

«K-Kageyama...» il suo nome fu l'unica cosa che quello ascoltò dato che se ne tornò a casa alla velocità della luce. Che cosa gli era saltato in mente? Senza rendersene conto, si ritrovò a pensare a quanto fossero morbide le sue labbra e il suo cuore riprese a martellare.
"Non può essere...non posso essermi preso una cotta per quell'idiota di Hinata"

Dal canto suo, Hinata non aveva la più pallida idea di cosa fosse saltato in mente sia a lui che a Kageyama, ma anche lui se ripensava a quel bacio si sentiva strano.
Chissà se quei due si renderanno mai conto dei loro sentimenti reciproci