CHAPTER 31 || #it's gonna be a long night
❝<<Perché lui è ancora qui zio?>>
<<Te l'ho già detto, Haru. È un parassita e i parassita rompono il cazzo ai loro ospiti attentando pericolosamente alla loro psiche>>
<<E perché lo fai sempre entrare in casa se non lo sopporti?>>
<<Perché è amico di quel coglione di Shōyō>>
<<Non è anche il suo ex-ragazzo?>>
<<Dettagli>>
<<E se zio Shou volesse ritornare con lui?>>
Kageyama inarcò un sopracciglio, alzò lo sguardo dal libro di storia (suo nipote doveva fare una ricerca, e lui lo stava aiutando) per poi portarlo sulla figura del nipote, ancora fisso ad osservare Atsumu stravaccato sul divano a guardare un film romantico. <<Ma l'hai visto? Pensi davvero che quell'idiota lascerebbe me per stare con quell'aneba unicellulare?>>
Haruiki annuì d'accordo per poi riportare l'attenzione sui compiti di matematica. Kageyama invece portò lo sguardo sul salone a vista, dove Atsumu continuava a mangiare il suo fottuto gelato.
Si era presentato a casa sua poco prima dell'arrivo di Haruiki. Era arrabbiato, così arrabbiato da non essersi neppure preso la briga di asciugarsi i capelli dopo la doccia di fine allenamenti, si era gettato sul suo divano, si era fatto portare una coppa di gelato alla nocciola e aveva messo sulla sua televisione in loop il film Colpa delle Stelle.
Kageyama non aveva capito un cazzo di quello che gli aveva raccontato Atsumu, solo che Sakusa si era fidanzato e che non era giusto perché Sakusa e fidanzamento non stavano bene nella stessa frase, e perché lui era ancora single e se lui era single allora tutti dovevano essere single.
Poi era arrivato Haruiki dicendogli che doveva fare i compiti e che aveva bisogno dello zio Shōyō perché lui era intelligente e super bravo a fargli da tutor, mentre lo zio Tobio, beh, era lo zio Tobio.
Haruiki e Atsumu gli avevano anche chiesto quando sarebbe tornato Shōyō perché Tobio non avrebbe mai potuto capire i loro dilemmi interiori. Shōyō invece sì.
Haruiki gli aveva detto che lo zio Tobio non avrebbe mai potuto capirlo così bene come la faceva lo zio Shōyō. Mentre Atsumu gli aveva detto di lavorare molto di più sui suoi sentimenti perché sentimentalmente stitico.
Shōyō gli aveva inviato un veloce audio-messaggio. Un audio-messaggio di nove minuti e mezzo dove gli raccontava delle giornate trascorse con gli altri due omega.
Gli aveva raccontato di come stavano trascorrendo le giornate lì in Portogallo, dei posti che avevano visitato e di tutto lo shopping che avevano fatto; gli aveva anche detto che aveva parlato molto con Bokuto e che aveva cercato di convincerlo ad andare in Portogallo per mettere le cose in chiaro con Keiji. Perché si amavano ed erano anime gemelle e il loro amore non sarebbe dovuto finire in quel modo, infine gli aveva detto che doveva andare perché Tadashi era in videochiamata con Tsukishima e lui doveva prenderlo per il culo: ragione di vita o di morte, gli aveva detto.
Kageyama gli aveva risposto con un altro audio dicendogli di stare attento e di non fare il deficiente come sempre, gli aveva detto che gli mancava e di farsi sentire presto.
Shōyō aveva visualizzato il messaggio ma non gli aveva ancora risposto.
Tobio sospirò sonoramente riportando l'attenzione sul libro di storia.
Atsumu continuava a ripetere ogni battuta di quel cazzo di film.
Haruiki continuava a fare i compiti di matematica.
E la porta d'ingresso continuava a bussare.
La porta d'ingresso continuava a suonare?
E chi cazzo era a quell'ora?
<<Tobio? La porta suona e io non alzo il mio culo dal divano per andare ad aprire>>
Kageyama sbuffò per l'ennesima volta in quelle due orette scarse, ruotò gli occhi al cielo alzando il dito medio in direzione dell'altro pallavolista. Atsumu scacciò quel gesto con una mano ritornando a vedere il film, una scatola di tovaglioli, i suoi tovaglioli, in grembo. <<Parassita del cazzo>>
Aprì la porta d'ingresso con un gesto secco e la faccia di chi, non solo doveva badare al nipotino, ma anche di chi doveva fare da babysitter al tipo che si era portato a letto la sua crush. Shōyō, una volta da sbronzo, gli aveva detto che nei due mesi e mezzo di frequentazione con Atsumu avevano avuto più di un incontro sessuale.
Dietro la porta d'ingresso, comunque, si trovavano Tsukishima e Bokuto — il primo con le mani infilate nel suo cappotto marroncino e il secondo con il suo solito sorriso e le mani impegnate a sostenere dei cartoni di pizza.
Bokuto si infilò nel super attico iniziando a prendere per il culo Atsumu e la sua depressione amorosa, ma salutando prima e calorosamente il piccolo Haruiki. Il bambino gli sorrise salutandolo di rimando.
Kageyama inarcò un sopracciglio. E Tsukishima scrollò una spalla.
<<Akaashi-san?>>
Tsukishima annuì. <<Tadashi mi ha inviato un messaggio. Akaashi l'ha fatto e Bokuto non sa se essere contento per Keiji o essere triste perché non ha inzuppato per primo il biscotto — scrollò nuovamente una spalla, a causa di quella storia tra Bokuto e Akaashi aveva sviluppato un nuovo tic. — È Bokuto. Cosa puoi aspettarti da lui se non tante pippe mentali? Lo gnomo non ti ha detto nulla? — Kageyama scosse la testa in negazione. No, quello stronzo non gli aveva detto nulla, non lo aveva ancora neppure contattato. — Beh, in quanto a situazione sentimentale sono quello messo meglio>>
<<A quanto pare>>
<<CHIUDETE QUELLA PORTA??? FA FREDDO QUI E IO HO BISOGNO DI CALORE E DI ALTRO GELATO. E DI PIZZA. SOPRATTUTTO DI PIZZA>>
Kageyama sbuffò sonoramente, ruotò gli occhi al cielo per l'ennesima volta in quella giornata a dir poco assurda. Neppure nei suoi peggiori incubi ne avrebbe sognata una così disastrosa. <<ATSUMU FOTTITI>>
Kei sorrise divertito. E Kageyama si mise di lato per farlo entrare in casa. Atsumu e Bokuto erano seduti sul divano, le pizze in grembo e Colpa delle Stelle rimesso per la decima volta in quella giornata. Haruiki sedeva accanto a Bokuto, una fetta di pizza in bocca e l'attenzione rivolta alla televisione.
Tsukishima sospirò. <<Sarà una lunga serata con quei due>>
Kageyama sospirò a sua volta, già consapevole degli sviluppi tragicomici che la serata avrebbe potuto prendere. <<Puoi dirlo forte>>❞
mi dispiace per l'ENORME ritardo ma ho
avuto diversi problemi di salute che
mi hanno vista impegnata in
diverse analisi e visite in ospedale, quindi
vi chiedo davvero davvero ma
davvero perdono per il ritardo. Domani
mi farò perdonare, promesso :)
spero che il capitolo vi sia piaciuto
vi voglio tanto bene <3
a domani con il prossimo
capitolo <3
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