CHAPTER 12 || #you're cruel, tsukki ♡ tsukiyama
❝Kei bevve un sorso di vino rosso. <<Oltre me c'è qualche altro alpha che potrebbe interessarti a livello estetico? Non ti chiedo a livello culturale perché ho passato due settimane e mezzo con quei tre e so per certo che hanno solo banane al posto del cervello>>
Tadashi ridacchiò. <<A livello estetico credo che uscirei con Kageyama. È decisamente il mio tipo>>
Tsukishima sembrò perplesso. Okay, questo non se lo sarebbe mai aspettato. <<Il tuo tipo è un imbronciato re del campo? Davvero?>>
<<Anche tu sei sempre imbronciato e apatico. Eppure, eccomi qui con te a cena... e per la seconda volta, aggiungerei>>
Tsukishima sorrise divertito alzando le mani in segno di resa e dichiarando forfait.
Tadashi era una persona davvero gentile e accomodante, allegra e spensierata, possedeva una notevole intelligenza e maturità con la quale poter discorrere di diverse argomentazioni. E poi, poi bisognava ammettere anche di quanto fosse sexy con quel suo fisico slanciato e le curve al posto giusto, era bellissimo con il volto cosparso di lentiggini. Tsukishima avrebbe voluto contarle una ad una.
Tadashi era quel giusto mix di bellezza e intelligenza che a lui tanto piaceva.
E poi di quei tempi era davvero molto raro trovare una persona con quel carattere e temperamento; purtroppo, di quei tempi le persone pensavano solo ad apparire e mai alla sostanza del proprio intelletto e dei propri sentimenti, mettevano sempre la bellezza al primo posto.
Tadashi era bello, intelligente, maturo, sensibile. Era perfetto.
<<Tu, invece? C'è qualcuno del mio gruppo che ti piace esteticamente o intellettualmente? — Tadashi si pulì un angolo della bocca con il tovagliolo di stoffa bianco che aveva in grembo per poi sorridere dolcemente al suo interlocutore. — Anche se non lo fa sembrare, ma Shōyō non è così stupido come vuol far credere. È molto intelligente e consapevole del mondo che lo circonda>>
Tsukishima annuì.
Non si era mai fatto quella domanda prima di quel momento.
Tra tutti gli omega Tadashi era stato l'unico ad aver attirato la sua particolare attenzione; forse Shōyō sarebbe stato un possibile flirt se Tadashi non avesse partecipato al programma.
Sì, forse fuori da lì sarebbe uscito a bere qualcosa con il piccoletto e di cosa avrebbero parlato, beh, solo la dea luna avrebbe potuto saperlo, ma di certo avrebbero passato la nottata in modo molto interessante.
<<Forse Shōyō. Non si può dire che non sia un bel ragazzo>>
<<Sei così scontato>>
Tsukishima inarcò un sopracciglio.
Tadashi lo osservava con i gomiti appoggiati sul tavolo, il mento poggiato sulle mani e un sorriso furbetto disegnato in volto.
<<Scontato? Io sarei scontato?>>
Tadashi annuì. <<Tu non usciresti mai con Shōyō. Shōyō non è assolutamente il tuo tipo, più che altro usciresti con Shōyō solo per una scopata e via — schioccò la lingua contro il palato continuando a sorridere divertito. — Siete tutti così scontati voi alpha. La prima cosa che vi attira è il nostro aspetto fisico: più siamo sexy per i vostri canoni di bellezza e più attiriamo la vostra attenzione>>
<<Perché se pensi ciò di me sei qui?>>
<<Perché sei scontato>>
<<Se fossi stato scontato mi sarei messo in competizione con il re del campo e la scimmia salterina per conquistare lo gnomo. Perché avrei dovuto scegliere di venire qui con t->>
<<La prima volta mi hai scelto perché ti terrorizzava l'idea di stare da solo con Akaashi-san e perché Shōyō ti aveva stuzzicato per tutta la giornata urtando il tuo orgoglio da alpha — Tadashi sorrise inclinando leggermente la testa di lato; non sembrava arrabbiato o deluso o triste per essere stato paragonato a Shōyō, anzi, sembrava essere anche abbastanza contento. — Comunque, sono contento che tu abbia scelto me anche questa sera. A quanto pare ho davvero lasciato il segno>>
Tsukishima annuì.
Era vero, fottutamente vero.
Tadashi aveva lasciato un piacevole segno positivo nel suo animo.
Anche ad Inferno avevano passato qualche piccolo e piacevole momento insieme da soli, come le piccole passeggiate che si riservavano in riva al mare ogni pomeriggio o i turni in cucina che li facevano stare pericolosamente vicini.
Tsukishima non aveva ancora capito se avesse dovuti odiarli i turni in cucina oppure no.
Da un lato li amava, letteralmente. Avere Yamauchi a pochi metri, centimetri, di distanza, sentire il suo profumo dolce alla mela, ascoltarlo mentre canticchiava tagliando le verdure, ascoltarlo ridacchiare ai bisticci di Kageyama e Hinata. Questo era un conto.
Ma dall'altro lato era stressante. Avere anche Kageyama e Hinata tra i piedi invece era un altro conto, e per di più pure salato. Quei due erano insopportabili, letteralmente e fottutamente insopportabili.
Yamaguchi non aveva molti amici, ma aveva molte conoscenze.
Akaashi e Hinata sembravano gli unici ad aver avuto quel qualcosa in più che era andato oltre la semplice conoscenza per lui; Tsukishima invece non poteva dire la stessa cosa perché, per quanto riuscisse a sopportare a malapena Kageyama, non poteva dire lo stesso per Atsumu e Bokuto.
Bokuto era un bambino troppo cresciuto.
Atsumu, invece, era un bambino inquietante che gli faceva venire dei forti istinti omicidi. Bambino inquientante e troppo cresciuto.
<<A volte mi chiedo perché un ragazzo come te si sia iscritto ad un programma del genere>>
Tadashi spostò lo sguardo dal suo piatto a quello di Tsukishima alzando un angolo della bocca in un sorrisetto divertito. <<Mi stai dicendo che sarei dovuto andare ad Alpha e Omega? — Tsukishima ridacchiò prendendo un altro sorso di vino rosso; scosse la testa con un cenno affermativo. — Nah!, non sono un tipo che si mette così tanto in mostra. Di sicuro, sarei stato eliminato alla prima esterna perché poco interessante>>
Tsukishima annuì. <<Sei più un tipo da picnic in un parco o da serata passata in un cinema?>>
Tadashi scrollò una spalla sorridente. <<Dipende dalle persone. Sono molto versatile>>
Tsukishima lo osservò con attenzione.
Di certo, tra tutti quegli scappati di casa che il programma aveva scelto come cast, una frase del genere (con del pesante doppio senso) se la sarebbe aspettata dallo gnomo armato di coltello (lo stesso gnomo che raccontava dei suoi scatti per PlayAlpha) o da Akaashi che, sorprendentemente, quando si trovava ad essere pericolosamente orbitato da Bokuto, e con qualche bicchiere di birra in corpo, perdeva quella sua particolare timidezza e compostezza.
Quindi, sì. Un enorme sì.
Yamaguchi che parlava in quel modo era una sorpresa.
Una sorpresa molto ma molto positiva.
<<Quindi... sei versatile>>
<<Sì, sì versatilissimo>>
Tsukishima annuì nuovamente; un sorrisetto divertito stampato in volto.
Tadashi lo osservò attentamente inclinando leggermente la testa di lato. Poi l'illuminazione divina.
Tsukishima scoppiò a ridere sonoramente mentre Tadashi arrossì vistosamente coprendosi successivamente la faccia con le mani.
<<Sei crudele, Tsukki>>
<<Io? Se tu mi dici quelle cose è inevitabile che io poi ti prenda per il culo per il resto della tua permanenza qui>>
<<Sei ingiusto — Tadashi aggrottò le sopracciglia in una finta espressione di tristezza. — Tu e Shōyō andreste proprio d'accordo. Anche lui non fa altro che prendermi in giro per alcune mie uscite>>
Tsukishima sorrise per poi inarcare entrambe le sopracciglia con fare malizioso. <<Per favore- stare con Shōyō e condividere il suo stesso ossigeno metterebbe a dura prova le mie cellule celebrali — Tadashi ridacchiò portandosi una mano davanti la bocca. — Perché stai ridacchiando sotto i baffi, mh?>>
<<Hai chiamato il tuo gnomo armato di coltello con il suo nome di battesimo. Questa è una piacevole novità — iniziò a prenderlo in giro cercando di trattenersi dallo scoppiare a ridergli in faccia. — Quindi sotto sotto l'apatico Tsukishima vuole bene al turbolento gnomo da giardino armato di coltello>>
Tsukishima sospirò sonoramente. <<Ti prego, non dirglielo altrimenti me lo rinfaccerà per il resto della mia vita>>
Yamaguchi scoppiò a ridere sonoramente.
E Tsukishima pensò che forse non sarebbe stata una cattiva idea continuare questa loro conoscenza anche al di fuori del programma.❞
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