Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

CHAPTER 0 || #will you open? i brought pizzas

❝<<Ti odio>>

<<È la quinta volta che me lo ripeti, chibi-chan>>

<<Perché ogni volta l'odio che provo per te continua ad aumentare>>

Kuroo ridacchiò scuotendo la testa e accavallando le gambe.
Shōyō, seduto al suo fianco, aveva le braccia incrociate al petto e le sopracciglia aggrottate in un terrificante broncio.
In quei due anni di lavoro assiduo insieme al piccoletto dalla particolare zazzera rossa aveva imparato una cosa importante: per poter ottenere qualcosa da Shōyō bisognava metterlo all'angolo.
Un po' come aveva fatto lui quella mattina.

La sera prima aveva avvertito il ragazzo del loro appuntamento con l'avvocato del programma tv che si occupava della stesura del contratto, dell'accordo per quanto riguardava il pagamento della permanenza lì, delle clausole, del regolamento e di tutta quella normale amministrazione; e anche se un po' scettico a causa dell'importanza del reality Shōyō aveva comunque accettato, ammaliato anche dal <<andiamo, chibi-chan! Cosa ti costa prendere parte a questa stronzata epocale? Ti pagano per dormire tutto il giorno, creare qualche dinamica e vederti mangiare e fare il bagno. Questi io li chiamo soldi facili, no?!>> del suo manager.

Dopotutto, aveva ragione.
Quella era una stronzata epocale.
Quelli erano soldi facili, facilissimi.

Il problema di quei soldi facili, facilissimi?
Il programma!!!

Kuroo l'aveva ingannato, gli aveva fatto credere che avrebbe partecipato al Grande Fratello, che sarebbe stato una parte fondamentale del cast, e invece, invece quell'idiota di manager l'aveva iscritto ad uno stupido dating show.
Scoperto l'inganno Shōyō era stato più che intenzionato ad annullare tutto, ad inventarsi un impegno urgente (<<mi dispiace ma non posso più prendere parte al programma perché presto sarò accusato di omicidio colposo di primo grado. Chi ammazzerò? Questo coglione del mio manager!!!... troppo rude?), ma come poteva rifiutare se ad osservarlo e ad essere felice per la sua partecipazione c'erano, non solo l'ideatore del programma e lo staff gentilissimo, ma anche un'adorabile bambina di sei anni e che era una sua fan?
No, non poteva rifiutare, non dinanzi quella bambina tutto sorrisi e caramelle gommose alla frutta.

Kuroo l'aveva messo all'angolo. Di nuovo.
E l'aveva avuta vinta. Di nuovo.

<<Domani farò venire Kaori-chan a casa tua per decidere quali vestiti portar->>

<<Delle felpe e dei jeans andranno più che bene>>

Kuroo ruotò gli occhi al cielo per nulla entusiasta; Shōyō sarebbe stata una figura importante per lo show e non poteva apparire trascurato, trasandato, aveva una reputazione che doveva assolutamente portare avanti. <<Starai per tre settimane e mezzo su una spiaggia, chibi-chan>>

Shōyō scrollò una spalla, lo sguardo fuori dal finestrino oscurato e le braccia ancorate e legate al petto — questo trattamento avrebbe fatto più che bene al suo manager. <<Infilerò anche qualche t-shirt e dei costumi da bagno, va bene?>>

<<Cerca di prendere questa cosa seriamente perché se fai qualche cazzata sarà la tua immagine a risentirne, oltre a noi dell'agenzia sia chiaro>>

<<Come posso prendere seriamente un qualcosa che mi stai costringendo a fare? Un conto era andare al Grande Fratello e recitare la solita parte del ragazzo gentile e carino, e un'altra cosa è obbligarmi a fare il carino e il gentile con persone con le quali devo flirtare — portò uno sguardo irritato sul manager; alcune ciocche di capelli rossi gli ricadevano dinanzi gli occhi rendendolo più piccolo di come realmente appariva. — Cosa faccio, mh? L'autore del programma è stato abbastanza chiaro: devo sceglierne uno perché sono una persona influente e perché così la gente crederà che sia tutto vero. Perché tutti mi devono obbligare a fare cose che non voglio?>>

Kuroo non seppe più cosa dire e la discussione morì lì.
Nel trattamento del silenzio.

౨ৎ ˖ ࣪⊹🌻⊹₊ ⋆୨ৎ

<<Sei stato uno stronzo>>

Kuroo ruotò gli occhi al cielo per poi appoggiarsi al bancone in acciaio di cui la sua cucina era composta; suo marito stava preparando la cena per i loro tre cuccioletti, mentre aspettavano le pizze che avevano ordinato da più di venti minuti. Che giornata di merda, non solo chibi-chan ma adesso anche le pizze e suo marito. <<Non sono stato uno stronzo, tesoro>>

Kenma si voltò verso il marito con un sopracciglio inarcato e una mano, quella con la fede d'oro al dito, ben stretta su un fianco. <<Gli hai mentito Tetsurō. Lo hai ingannato. Penso che lui si sia arrabbiato più per la presa per il culo che per il programma in sé per sé — sospirò posando il mestolo che aveva nell'altra mano sulla pentolina che stava bollendo per poi avvicinarsi al marito, adesso con lo sguardo basso sulle sue scarpe eleganti. — So che lo stai facendo per il suo bene, Tetsurō, ma credo che avresti dovuto parlarne prima con lui. Sai come è fatto Shōyō, sai che è uno spirito libero, sai che odia avere legami e soprattutto sai che odia la gente che gli mente — con due dita gli alzò il mento sorridendogli dolcemente quando le loro iridi si incontrarono perdendosi l'una nell'altra. — Per questa sera lascialo stare e fagli sbollire la rabbia, e poi vedrai che domani sarà più che ragionevole ad avere un confronto con te>>

Kuroo sorrise a sua volta, annuendo e appoggiando la fronte su quella del marito per poi lasciargli un tenero bacio sulla punta del naso. <<Come farei senza di te, mh?>>

<<Semplicemente non ce la faresti>>

<<PAPÀ!!!>>

Kuroo si staccò dal marito sospirando stanco e passandosi una mano sul retro del collo. I suoi figli erano forse più stancanti del suo stesso lavoro. <<Ti prego non di nuovo. Non di nuovo la navicella spaziale>>

Kenma ridacchiò ritornando ad avere pieno controllo dei fornelli, e soprattutto lasciando il marito al suo triste destino. <<Penso che la navicella spaziale sarà costretta a partire di nuovo>>

<<PAPÀ!!! — un bambino dagli arruffati capelli mori e le guance arrossate entrò in cucina con il cellulare del padre alpha che gli vibrava in una manina, la bocca leggermente socchiusa e la maglietta del pigiamino rosso fuori dai pantaloni. — ZIO YO YO STA CHIAMANDO!!! — si avvicinò al padre mettendo una manina davanti la bocca, alchè Kuroo si abbassò sulle ginocchia avvicinandosi maggiormente al suo terzogenito e sorridendogli dolcemente. Adorabile. — Sicuramente è qualcosa di importante. Zio Yo Yo non chiama mai a quest'ora>>

Kuroo gli scompigliò i capelli con una mano. Tōya era forse il più dolce e adorabile dei tre mostriciattoli che lui e suo marito avevano messo al mondo. <<Oh, sì! Sarà importantissimo — accettò la chiamata mentre suo figlio annuiva un'ultima volta prima di correre dai fratelli nell'altra stanza, intenti a giocare alla lotta con i cuscini. Kuroo si rimise in piedi. — Ehi, chibi-chan che->>

<<Mi apri? Ho portato le pizze>>❞

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro