Capitolo 3
Kirito
Dopo dieci minuti nel mondo reale decisi di entrare di nuovo in ALfheim.
Vidi Klein seduto davanti alla porta della nostra casetta con la testa sollevata ad ammirare le stelle. Mi avvicinai e mi misi seduto vicino a lui: - Belle le stelle, eh?
Balzò in piedi estraendo la sua katana, dopo qualche secondo abbassò la spada: - Ah, sei tu... perché sei tornato?
- Beh, vedi? Sono venuto a prendere il tuo posto. Se vuoi puoi andare - dissi.
Lui mi scrutò, poi scosse la testa ed alzò di nuovo gli occhi verso le stelle: - Tranquillo, sto io va a riposarti.
Mi alzai: - Va bene, cerca di non stancarti troppo.
Entrai in casa e mi sedetti sulla mia poltrona preferita, posai lo sguardo sulla ragazza e continuai a fissarla seduto, non si è ancora mossa da quando l'ho vista. Mi sembra di avere un déjà vu, è come quel giorno in cui io e Asuna abbiamo trovato Yui proprio nel bosco poco lontano da qui.
Se fosse così non sarebbe difficile risolvere la questione, ma sta volta ho la sensazione che c'è qualcosa in più...
Mi svegliai sentendo una voce, non mi sono nemmeno accorto di essermi addormentato, cercai di aprire gli occhi ma la luce del sole me lo impedì. Mi sedetti e me li sfregai. Li aprii e vidi una sagoma enorme davanti a me che mi sorrideva in modo inquietante.
- Buongiorno Kirito - mi salutò la figura.
- Woaaaaaaah - quasi caddi dalla seggiola, vidi Klein piegato in due dalle risate: - ahahah dovevi vedere la tua faccia.
Lo fulminai con lo sguardo e sospirai: - Buongiorno a te Klein.
Guardai con la coda dell'occhio il divano e sospirai un'altra volta.
- Vado a chiamare Asuna, credo ci sia bisogno del suo aiuto - mi sloggai.
Andai in cucina per preparare la colazione a Suguha e le lasciai un biglietto vicino al piatto. Dopo di che mi diressi in camera e chiamai Asuna. Squillò parecchie volte ma nessuno rispose, decisi di lasciarle un messaggio.
Mi sdraiai sul letto: - Link start!
Sentì delle voci in cucina, mi diressi lì osservando la ragazza sul divano, è davvero un NPC? Dovrò entrare nel sistema...
- Buongiorno Kirito - mi raggiunse una voce, Asuna stava preparando la colazione mentre Klein era seduto a tavola che la guardava affascinato.
Mi avvicinai alla mia meravigliosa moglie e la abbracciai da dietro, poi le sussurai: - Sai che puoi non farlo... voglio dire anche se mangiamo quì la fame nel mondo reale rimane.
Lei si voltò e mi sorrise: - Non è per il motivo della fame per cui lo faccio è perché mi diverte.
- Capisco...
Mi staccai da lei e mi sedetti di fronte a Klein: - Penso che dovresti andare a mangiare qualcosa nel mondo reale... potresti avere un calo di zuccheri.
- Sì, hai ragione allora ci vediamo a dopo.
Si sloggò.
- Asuna.
- Dimmi.
- Devi usare la tua abilità curativa su quella ragazza, quando ci siamo tutti.
Lei rimase lì a fissarmi, poi dopo molti lunghi istanti rispose: - D'accordo...
Calò il silenzio.
Tre ore dopo...
Asuna
Eravamo tutti riuniti in semicerchio attorno al divano, mancava una persona.
Kirito mi ha detto che non avrebbe potuto venire per diversi impegni urgenti che doveva sbrigare, mi ha detto di guarire quella ragazza senza di lui.
Guardai Leafa che mi avrebbe aiutata in questa operazione.
Feci un respiro profondo e annuii a Leafa per segnalarle che ero pronta.
Kirito
Nell'ora prestabilita dell'appuntamento, invece di dirigermi alla cassetta del 22esimo piano della nuova Aincrad, mi diressi a Yggdrasil, c'è un qualcosa che non mi convince.
Volai fin sopra i rami più alti del grande albero.
Mi diressi verso la gabbia degli uccelli che una volta aveva intrappolato Asuna. Quel luogo mi fa disgusto, le cattiverie che ha sopportato non posso nemmeno immaginarle. Mi diressi verso il centro e pronunciai le seguenti parole: - System login, ID Heathcliff.
Entrai nel sistema e cominciai a frugare nella cartella dove sono tenuti tutti i dati dei giocatori.
Asuna
Curammo la ragazza misteriosa, e aspettammo che la magia facesse effetto.
Guardai Leafa preoccupata vedendo che la magia non faceva ancora effetto, mi preparai per lanciarla una seconda volta quando lei aprii gli occhi, in quel momento mi sentii come se mi fossi tolta un peso dalle spalle, non so perché ma quella mattina quando Kirito mi aveva chiesto di curare quella ragazza ho avuto l'impressione che la sua voce suonasse un po' preoccupata.
Aiutai la ragazza a mettersi seduta, lei si guardò un po' in giro e chiese a fatica: - D-dove mi trovo?
Risposi: - Stai tranquilla ti trovi in una casetta al 22esimo piano di Nuova Aincrad, ti abbiamo trovata priva di sensi qualche giorno fa... Ti ricordi che cosa è successo?
Scosse la testa.
Pensai a Yui...
Poi mi rivolsi di nuovo alla ragazza: - P-per caso ti ricordi il tuo nome?
Lei ci pensò su un po' poi rispose: - M-Misaki, mi chiamo Misaki.
Cercai di sorridere: - Piacere Misaki, io sono Asuna.
Penso che devo parlare a Kirito il più presto possibile.
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