Kazuto
Qualcuno bussò alla porta...fratellone sei sveglio? Fratellone!
Aprii gli occhi, sentii Suguha che mi chiamava, guardai l'orologio sul comodino, le 9:30...
- Lasciami dormire Sugu sono solo le 9:30! - dissi con voce impastata dal sonno.
Stavo per appisolarmi di nuovo, poi ripensai a ciò che ho detto... le 9:30......spalancai gli occhi: - LE 9:30?! OH CAVOLI È TARDISSIMO! OGGI HO IL MIO PRIMO VERO APPUNTAMENTO CON ASUNA!
Saltai giù dal letto e mi fiondai all'armadio, prensi una maglietta e dei jeans a caso e mi vestii frettolosamente.
Aprii la porta, corsi giù per le scale, prensi il panino che vidi sulla tavola da pranzo e andai a mettermi la giacca.
- Io vado, credo che tornerò per le 17:00 - dissi mettendomi le scarpe.
-Va bene, divertiti! - la sentii urlare dal salotto.
Aprii la porta, le 9:50, ok, forse posso farcela, presi la mia fidata moto e partii verso il parco vicino alla stazione del treno, è lì che ci siamo dati appuntamento.
"Non posso arrivare in ritardo al mio primo appuntamento..." già, il primo vero appuntamento nel mondo reale, dopo i due anni passati sul gioco mortale chiamato Sword Art Online, dove per poter uscire bisognava completare tutti i livelli del castello fluttuante Aincrad e dove morire nel gioco significava morire anche nella realtà. Allora non pensavo minimamente che avremmo completato il gioco, l'idea di un appuntamento nel mondo reale con la persona che amo non mi avrebbe nemmeno sfiorato la mente. Sì, perché allora ero un solo-player egoista che pensava solo a sè stesso, ma quando ho incontrato Asuna sono cambiato molto, anzi, mi ha cambiato.
Non so a cosa pensare... da una parte sono contento di essermi loggato quel fatidico giorno, il 6 novembre 2022. Ora vi chiederete perchè... beh la risposta è semplice e ovvia, se non avessi fatto login non avrei mai conosciuto Asuna e i miei meravigliosi amici.
Però dall'altra parte sono...come dire...arrabbiato perché ho perso due anni della mia vita in un videogioco dove potevo morire veramente.
Arrivai alla stazione, parcheggiai la moto e vidi Asuna che mi aspettava vicino a un lampione.
Accidenti, alla fine è arrivata prima di me...
Le andai incontro: - Ciao Asuna - dissi imbarazzato - scusami per il ritardo, sei quì da molto?
Sorrise nel vedermi così impacciato
- No, tranquillo sono appena arrivata anche io.
E ora che faccio? Accidenti non mi sono nemmeno informato del comportamento da tenere, non che non ci siamo mai dati appuntamento nel gioco, ma quì è tutto diverso, voglio dire...su Aincrad andavamo insieme a fare quest e ci allenavamo insieme, però nel mondo reale è così...strano, non ci sono mostri da battere.
- Ehm...hai già fatto colazione? - le chiesi.
Scuote la testa: - No, non ancora.
- Ok, allora ti porto in un locale quì vicino così mangi e poi andiamo a farci un bel giro, che ne dici?
Sorrise: - Va bene.
Ci incamminammo verso il locale dove vado di solito a mangiare prima di andare a scuola.
- Come vanno i test di riabilitazione? - le chiesi tanto per fare conversazione.
- Beh, mi hanno detto che non posso ancora cominciare a correre e che devo fare molto movimento.
- Mh...capisco, beh sono sicuro che riuscirai a muoverti come una volta - sorrisi: - Eccoci quì.
Le aprii la porta, entrammo e la feci accomodare ad un tavolo.
Arrivò una cameriera -Hey, Kazuto da quanto tempo!
- Megumi! Già, è passato un bel po' di tempo. Ti presento la mia ragazza Asuna Yuuki e Asuna lei è Megumi fa la cameriera in questo locale.
- Piacere - disse Asuna sorridendo.
- Il piacere è tutto mio, in ogni caso cosa volete che vi porto? - chiese.
- Asuna, che ti prendi?
- Ehm...ecco...mi va bene un panino.
- Ok, allora Megumi, portaci due panini.
Dopo aver mangiato pagai il conto e portai Asuna a fare un giro per farle conoscere la città dove sono cresciuto.
Il tempo passò molto in fretta e si fecero le 15:45.
Tornammo in stazione e aspetammo il treno che la avrebbe riportata a casa.
- Ti sei divertita oggi?
- Certo, la prossima volta sarai tu a venire da me - risponse sorridendo.
- Ci sarai su ALO stasera?
- Non so...forse.
Sorrisi - Ok, se ci sei, ci vediamo a dopo.
- Ok...
- Ah...ehm, Asuna...ci possiamo scambiare i numeri di telefono?
- Sì, certo.
Ci scambiammo i numeri e a quel punto arrivò il treno di Asuna.
- Beh ci vediamo su ALO.
- Sì, a dopo è stato divertente uscire con te.
- Ah...ehm...lo stesso vale per me, ovviamente - dissi super imbarazzato.
Rise, si avvicinò e mi diede un bacio sulla guancia: - Ora vado
- O-ok - rispondo io.
Salì sul treno e mi salutò con la mano, la salutai ancora imbarazzato per quello che è successo prima.
Sono solo le 16:05, potrei farmi ancora un giro ma decisi che era meglio se ritorno a casa.