Capitolo 3
Raggiungemmo una città di nome Tobana dopo di che andammo in una locanda e affittammo delle stanze. Entrai nella mia; era pittosto piccola, ma anche molto accogliente. Ad un certo punto sentii qualcuno bussare alla mia porta. " Probabilmente sará Rina, mi aveva accennato che voleva parlarmi " pensai tra me e me. Incominciai di aprirla ma qualcosa mi bloccó... sapevo già che cosa voleva dirmi e avevo paura che mi odiasse. Ma capii che facendo così non avrei comunque risolto niente, quindi decisi di affrontarla. Aprii la mia porta e infatti, propio come pensavo, era Rina ma c'era anche Kaito. " Sentite ragazzi probabilmente ora mi odiate ma vi assicuro che io non sapevo niente di questa storia... " nel mentre che dissi quelle parole, non riuscii a trattenere le lacrime. Avevo già perso i miei genitori e non volevo perdere anche loro! Ma stranamente Rina si avvicinó a me e mi strinse tra le sua braccia " Noi non abbiamo motivo di odiarti... tu non hai fatto proprio niente " io non capivo il motivo di quell'azione, pensavo che fossero arrabbiati con me! " Rina ha ragione... e poi ti abbiamo vista anche piangere! " aggiunse Kaito. " Grazie ragazzi... siete dei veri amici. Sapevo che mio zio non mi vuole bene come una figlia, ma arrivare a questo..." " Anche se non hai il suo affetto, hai comunque il nostro " disse Rina. Io mi alzai dal letto e li abbracciai molto forte, ma non me ne resi conto " Ehi Hazel! Se ci abbracci cosí finiremmo per morire di soffocamento!" Esclamó Kaito in modo scherzoso " Hehe... scusatemi..." risi di rimando un po' imbarazzata. " Comunque, si é fatto tardi é meglio che noi ritorniamo nelle nostre stanze " affermó la mia amica " Allora notte ragazzi " " Notte ".
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