Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

24 & 22

Troye seguì il profumo di uova fritte fino alla cucina, sentendosi estremamente a proprio agio a guardare Connor cucinare nella loro casa. "Ciao" lo salutò, facendo scorrere un braccio attorno alla vita di Connor.

Connor strillò, per poi dargli un leggero colpo nello stomaco. "Ciao, maniaco. Non puoi andare in giro a spaventare le persone che stanno facendo pratica nell'arte culinaria!"

Troye ruotò gli occhi e lo punzecchiò leggermente al fianco così da farlo abbassare per permettergli di poggiare il suo mento sulla spalla del più basso.

Connor trasalì per il dolore.

"Stai bene? Ti ho fatto male? Vuoi del ghiaccio?"

"Apposto, solo un po' indolenzito."

Troye alzò un sopracciglio.

"Credo che sia," cominciò mentre cominciava ad arrossire, "dalla scorsa notte." Provò ad essere quanto più disinvolto possibile.

Troye dovette frenare un ghigno mordendosi il labbro, ma i suoi pensieri vennero presto completamente scacciati dal dispiacere per Connor che gli saliva nella mente. "Oddio, scusa, non sapevo che facesse così male il giorno dopo."

Connor ridacchiò e spense i fornelli, sporgendosi sul bancone della cucina così da essere faccia a faccia con Troye. "Neanch'io."

"Ci andrò più piano la prossima volta, giuro."

"Mi è anche piaciuto però" squittì Connor, impegnandosi le mani mettendo le uova sui toast con la purea di avocado.

"Oh" disse Troye. Sorridendo questa volta. "Allora, una volta ogni tanto." Si avvicinò a Connor, per collegare le loro labbra in un bacio innocente. Anche se cominciò a diventare meno innocente ad ogni secondo che passava.

Connor assaporò l'alito caldo di Troye nella sua bocca, riconoscendo il dentifricio alla menta mentre le loro lingue scorrevano una sull'altra. "Bastardo, ti sei lavato i denti prima di fare colazione. L'avevi pianificato." Connor ghignò, per poi rabbrividire mentre veniva di nuovo spinto contro il bancone, le sue mani allacciate ai capelli di Troye, le mani di Troye attorno al suo bacino. Le sue dita a toccare tutti i punti giusti, Troye a produrre tutti i suoni giusti.

"Non ne avevo assolutamente intenzione" sussurrò Troye, mandando brividi in tutto il corpo di Connor. Pressò baci umidi lungo l'intero collo di Connor, mordendolo leggermente.

Connor si lamentò, cominciando ad abbassare il davanti dei pantaloncini di Troye. "Troye."

"Hmm?" Troye sorrise, allontanandosi dalla presa di Connor. "Forse hai ragione, meglio conservarci per dopo la colazione."

Connor gemette, spostando il suo peso, sentendosi scomodo.

"Hai qualche problemuccio là, tesoro?" Chiese dolcemente Troye, adocchiando la prominente erezione nei pantaloni del pigiama di Connor.

"Lo stesso di quando tu me l'hai fatto venire duro prima ancora di esserci rivestiti." Connor rise, per poi schiaffeggiare scherzosamente via Troye prima che riuscisse a baciare il suo collo. "In verità, comunque, volevo dirti il motivo per il quale ero così..." Si schiarì la gola, sentendosi la faccia andare a fuoco. "'Entusiasta' ieri: è perché qualcosa a cui tenevo è andata in porto." Sorrise. "Il libro."

Ogni goccia della confusione mentale mattutina di Troye e anche un po' del suo desiderio vennero risucchiati via. "Il libro? Sta succedendo davvero? Il mio fidanzato sarà un autore best-seller del New York Times!"

Connor rise la grossa risata che Troye gli faceva sempre venir fuori. "Mi fa piacere che tu sia il mio fan numero uno, piccolo."

Troye storse il naso e ridacchiò. "Non sono sicuro, credo che dovrò lottare con @frantababes e @littletronnor su Twitter per quel titolo."

-----

Le fotocamere si muovevano in ogni angolo e fessura dell'auditorium, per catturare Leonardo DiCaprio, l'uomo che ancora doveva vincere, Chirs Pratt, l'uomo che avrebbe potuto portare un premio a casa, Lupita Nyong'o, la quale avrebbe potuto avere un secondo premio, Troye Sivan, la vera promessa che l'anno precedente avrebbe dovuto vincere, Connor Franta, il non-attore, ma certamente uno degli invitati di spicco, ad accompagnare il suo fidanzato Troye Sivan, Laverne Cox, un'ispirazione per tutti, e molte altre star riunite lì per guardarsi risplendere a vicenda.

"E il premio dell'Accademia per il Miglior Attore va a..."

La mano di Connor stava ricevendo una stretta così forte che stava cominciando a diventare di una sfumatura di blu. Si piegò verso la sua destra, sussurrando piano nell'orecchio del suo ragazzo. "Respira, Tro..."

"Troye Sivan!"

A quel punto anche Connor dimenticò come si respirasse. "O cazzo, vai, vai!" Spinse Troye in piedi, forzandolo a camminare verso il palco.

Troye premette un candido bacio sulle labbra di Connor, per poi camminare in mezzo al pubblico verso la piattaforma sopraelevata.

Per un millesimo di secondo, mentre saliva gli scalini, pensò a quante GIFs di quel momento sarebbero circolate su Tumblr il giorno seguente.

"Oddio. Wow, sta succedendo!" Esclamò, afferrando l'Oscar in una mano e reggendo il microfono con l'altra. "E adesso il discorso d'accettazione è sparito dalla mia testa." Ridacchiò.

Connor non riusciva a credere quanto sciolto fosse Troye sul palco, a dispetto di quanto nervoso fosse. Connor pensò che Troye era stato creato per essere sotto quei riflettori.

"Voglio ringraziare la mia famiglia: mio padre Shaun, la mia quasi madre Laurelle, i miei quasi fratelli Sage, Tyde e Steele, anche se il quasi non fa una grande differenza per me, vi adoro. Mi hanno fatto diventare uno di loro e mi hanno supportato, infinitamente devo aggiungere. Mio padre mi ha cresciuto in un negozio di caramelle, quindi credo che una grande fetta della mia immaginazione e delle mie estrose qualità sia dovuta a questo. E vorrei anche ringraziare Connor Franta." Troye guardò verso il pubblico per trovare il suo ragazzo, e una telecamera era già puntata verso il diretto interessato. "Qualcuno che conosco da quando avevo appena un anno, che si è preoccupato per me e che ha voluto che seguissi i miei sogni da quando eravamo bambini. Ha sempre rispettato me e ciò in cui credo e non mi ha mai trattato come un essere inferiore, anche se ha vissuto letteralmente l'esperienza di imboccarmi da bambino. Lui è incredibilmente creativo, e mi stupisce con le sue qualità ogni giorno. Riesce ad ispirarmi, per raggiungere l'obiettivo di fare musica e film, cose di cui vado fiero. Come fanno anche i miei fans, l'altra mia famiglia: i milioni di persone che si chiamano 'troyeblemakers' e pensano che io mi meriti tutto l'affetto e l'amore che mi dimostrano ogni giorno. Siete stati soprattutto voi a portarmi qui stasera. Non importa chi voi siate, non importa cosa non vi vada di voi stessi, se avete qualcosa da amare, dovreste lottare per quello. Potrebbero esserci disuguaglianze contro di voi, privilegi che voi non avete, ma io sono qui sopra e vi sto dicendo che vale la pena di dare tutto ciò che avete per ottenere ciò che vi rende felici nella vita. So che è più facile dirlo che farlo, ma tutti noi possiamo provarci." Salutò con la mano il pubblico, mentre scendeva dal palco con un largo sorriso sul volto che mostrava all'intero mondo i suoi denti.

Connor lo guardò mentre riprendeva il suo posto e Troye riconobbe la sua espressione come quella che aveva nella sua camera da letto, quando gli aveva mostrato le foto del suo primo servizio fotografico, quasi dieci anni prima.

Distolse per un momento l'attenzione dal conduttore, per guardare Connor con completa adorazione. "Quel giorno, quando ti ho fatto vedere le mie foto con Caroline, tu stavi guardando me, non è vero?"

"Amore, ho sempre guardato te."

-----

Troye produsse un lamento, strofinandosi la fronte con un drammatico e gentile gesto della mano. "Mi sto sciogliendo."

"La chiamano estate." Connor rise, sedendosi di fronte al suo ragazzo in un bar durante una tarda mattinata in Nuova Zelanda.

Spinse il suo bicchiere di succo di frutta verso Troye e ridacchiò. "Hai bisogno delle tue vitamine, tesoro."

Troye lo fissò.

"Sul serio, bevilo, ti raffredderai. Ne ordinerò un altro."

"Grazie. Solo, mi fa strano. Vengo dal Sud Africa e sono cresciuto a Los Angeles e in Australia, ma comunque odio ancora essere così tanto accaldato."

"Davvero? Allora ho qualche terribile notizia per te." Connor ghignò, dando una leggera gomitata al braccio di Troye.

"Statti zitto." Troye ruotò gli occhi, ma quella dannata calura era già dimenticata. Il telefono cominciò a tremare sulla superficie di legno, quando la foto del contatto di Laurelle si illuminò sullo schermo. Guardò Connor ed alzò un sopracciglio prima di rispondere. "Pronto? Stiamo alla grande. Sì, sono con Connor adesso. No, va bene. Sempre, per te. Aspetta... Davvero?" Si ghiacciò, diventando privo di espressione. "Oh. Okay, digli che gli voglio bene. Vi auguro tutto il bene. Con ed io passeremo a trovarvi non appena atterreremo a Los Angeles. Per piacere, aggiornami se dovesse succedere qualcosa. Ciao." Appoggiò il telefono e sospirò, mantenendo una mano sulla sua fronte. "Papà ha un tumore al pancreas."

"O mio Dio" sussurrò Connor a se stesso. "Che succederà adesso?"

"Non lo so."

Connor raggiunse la mano di Troye dall'altra parte del tavolo, allacciando insieme le loro dita. "Sarò qui per te, so quanto tu tenga a tuo padre."

"Vuole bene anche a te" insisté Troye. "Sei come un secondo figlio per lui."

"Considerando che in pratica ho vissuto a casa tua da quando eravamo piccoli, non mi è difficile capirlo." Connor rise. "Ti aiuterò a tenere d'occhio i Mellet's per tuo padre se ce ne fosse il bisogno. Mi ha aiutato così tanto, Tro. Questo è il minimo che posso fare."

"Grazie. Sono così melenso, lo so, ma ti amo."

"Siamo entrambi melensi. Ti amo anch'io."

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro