<<Pronto?>>, risposi al telefono, <<Sono Eddy. Ho esaminato il suo fascicolo.>>

<<E?>>

<<E c'è un mandato di arresto per lui. Per il resto è a posto. >>

<<Cos'ha fatto?>>

<<Non lo so, fattelo spiegare e poi richiamami.>>, rispose mettendo giù, prima ancora che chiedessi qualcosa ad Axel intervenne, <<Non lo so perché mi stanno cercando.>>, rimasi a guardarlo, <<Come fai a non saperlo?>>, chiesi, <<Non lo so perché non sapevo nemmeno di avere un mandato di arresto.>>, rispose sincero, <<Non hai rubato niente? O soltanto aggredito qualcuno?>>, insistetti, era impossibile che lo accusassero per niente, <<No.>>, non potevo leggergli nel pensiero quindi non avrei mai saputo se mi stesse mentendo o cosa.

<<Si è fatto tardi, come dormiamo?>>, chiese lui cambiando argomento, <<Purtroppo abbiamo solo quel sacco a pelo...essendo una sistemazione provvisoria.>>, risposi e arrossii, <<Perfetto.>>, disse sorridendo, ridemmo insieme.

Prima di addormentarmi chiamai Eddy, gli dissi che non sapevo il motivo per cui era stato accusato, poi riattaccai, domani mattina sarebbero venuti i tre moschettieri e prima di all'ora avrei voluto riposarmi.

Tornai da Axel, era già dentro il sacco a pelo, spensi la luce e mi infilai anche io vicino a lui.

Si stava benissimo lì con lui, eravamo solo un po' stretti, i nostri corpi erano attaccati, sentivo i suoi respiri sui miei capelli, le sue mani vicino alle mie, <<Scusami per questa situazione...domani cercherò una sistemazione migliore...>>, dissi con una voce strozzata, era bellissimo stare con lui, <<Va benissimo anche così...>>, sussurrò abbassando lo guardo su di me.

Sorrisi, appoggiai la testa sul suo petto e lo sentii sorridere.

<<Buonanotte...>>, aggiunse iniziando ad accarezzarmi i capelli, <<Notte...>>, risposi, chiusi gli occhi, i suoi respiri si fecero sempre più rilassati, sentivo il battito del suo cuore sotto il mio orecchio, rise e tremammo entrambi, <<Non va bene che tu riesci a leggermi nel pensiero e io no.>>, risposi ridendo, <<Questo è uno dei rari casi in cui preferiresti averli.>>, rispose, appoggiai le mie mani sul suo petto, <<Sei comodo come cuscino dai.>>, scherzai, rise ancora, chiusi gli occhi e mi rilassai.

Lui continuò ad accarezzarmi i capelli con una mano, mentre l'altra la posò sulla mia, era impossibile quanto tenessi già a quel ragazzo. Lo conoscevo da così poco ma sapevo che di lui potevo fidarmi.

Nel giro di pochi minuti caddi in un sonno profondo.

C'era un rumore in sottofondo, qualcosa che continuava a suonare e che non aveva intenzione di smettere. Fui costretta ad aprire gli occhi, intorno a me era tutto buio, Axel stava ancora dormendo, tranquillo come se niente fosse, lentamente uscii da quel posto stupendo, mi sentii persa, avevo l'impressione che senza il suo corpo a sostenermi sarei caduta.

Presi un bel respiro e andai verso il telefono, <<Pronto?>>, risposi con voce assonnata, e sbadigliai, <<Mia! Siamo praticamente qua fuori da un'ora, vuoi aprire o cosa?>>, mi urlò André, <<Oddio scusa, stavamo dormendo.>>, risposi mettendo giù, andai verso la porta, ormai mi avevano visto in qualsiasi stato, partendo da addormentata a quasi morta, quindi se mi avessero visto così non sarebbe stato qualcosa di grave.

L'aprii, <<Ehi!>>, esclamò Richy abbracciandomi, <<Ehi...>>, risposi, sbadigliai ancora, <<Un secondo solo...>>, aggiunsi, chiusi un po' la porta davanti a loro e mi inginocchiai ad Axel, <<Axel...>>, dissi scuotendolo leggermente, <<Sono arrivati i miei amici, ti lasciò dormire ancora un po' o cosa?>>, aggiunsi vedendo che stava aprendo gli occhi, <<Adesso arrivo...>>, rispose, tirandosi a sedere, <<Che bei capelli!>>, esclamò sorridendo, erano tutti scompigliati come al solito, sorrisi anche io, <<Li faccio entrare va bene?>>, chiesi, <<Sisi, è casa tua alla fine.>>, rispose, si tirò su, e fece un grosso sbadiglio, <<Entrate pure.>>, dissi andando verso di loro e facendogli segno di entrare, accesi la luce, <<Sempre uguale è rimasta.>>, intervenne Edward, <<Già.>>, risposi, Axel si passò una mano tra i capelli per metterseli a posto, <<Piacere Axel.>>, si presentò dandogli la mano, <<Piacere Edward.>>

<<Piacere Richy.>>

<<Piacere André.>>.

Richy...non lo vedevo da quasi due mesi, mi mancava...

Axel si schiarì la voce, scacciai quei pensieri in cerca di qualcos'altro a cui pensare.