Capitolo 6:
Lo guardai cercando di capire a cosa si riferisse, mi sorrise e basta.
Aprii la bocca ma suonò il telefono, mi alzai e andai a rispondere. <<Alis, siamo arrivati sani e salvi.>>, dissi, <<Meno male, ah ho chiamato Richy...>>
<<Cosa gli hai detto?>>
<<La situazione e si sono presi l'incarico di controllare il perimetro.>>
<<Lui, Edward e Andrè?>>
<<Già.>>
<<I tre moschettieri. >>, risi, li chiamavo sempre così erano veramente i tre moschettieri, non si separavano mai.
Rise anche lei, <<Almeno vengono a conoscere Axel. A te invece come va a Milano?>>, aggiunsi, <<Si dai tutto bene. >>, rispose un po' triste, <<Adesso vado che Eddy dovrebbe chiamare da un momento all'altro.>>, risposi, << Va bene dai, a dopo.>>. Misi giù e tornai da Axel.
<<Ok di cosa volevi parlarmi?>>, chiesi sedendomi davanti a lui, non avevo idea di cosa poteva dirmi, avrebbe potuto dirmi che è anche lui una spia...questo spiegherebbe perché non si è allarmato per le cose successe, oppure solamente c'era dell'altro.
<<Non sono una spia.>>, mi tolse il dubbio, come aveva fatto?
Lui rise ancora, <<Non ci credo...>>, sussurrai, <<Non è una cosa così spaventosa...>>, mi disse, leggeva nel pensiero, era una cosa favolosa!
Rise ancora, come fai? Pensai, mettendolo alla prova.
<<Non lo so, l'ho sempre saputo fare, non mi devo nè concentrare nè altro. È come se parlaste normalmente ma molto di più e in continuazione...>>, confessò un po' infastidito.
<<Quindi non hai mai avuto un vero e proprio momento di privacy?>>
<<Diciamo di no.>>
<<E se ascolti la musica? Li senti ugualmente?>>
<<Purtroppo si.>>, concluse guardandomi negli occhi, in quegli occhi avrei potuto perdermi...erano semplicemente stupendi...
<<Cercherò di pensare il meno possibile...>>, dissi rendendomi conto di quello che avevo appena pensato, arrossii.
<<Ormai ci sono abituato, non preoccuparti e poi stranamente qua oltre ai tuoi pensieri non sento altro, quindi è molto più rilassante.>>
<<Non c'è un modo per staccare un attimo?>>, chiesi diventando sempre più curiosa, <<Solo quando dormo...o forse anche lì, ma non me ne accorgo.>>, rispose sorridendo, <<Wow...quindi sai tutto di tutti in sostanza....>>
<<Si ma fidati, certe cose che sento ogni singolo giorno per sbaglio, non vorresti mai saperle.>>.
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