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Capitolo 5 - Rivelazioni: Sussurri dal Passato e Antica Tecnologia [Parte 4]


I due proprietari di casa spalancano gli occhi dinanzi a quella tuonante affermazione. Il maschio tenta l'impossibile per non farsi prendere dal panico. "Lucia, ha detto la verità, vero? Dimmi di no!..." La bocca della giovane sopravvissuta si apre a fatica. "S... sì... sta dicendo... il vero..."

Stavolta è Federica che inizia a piangere, quasi quanto Lucia durante l'arco della terribile giornata.

I tre si prendono un'altra pausa. Non riescono a credere che la fauna sia stata decimata a causa dell'inquinamento provocato dal virus. La ragazza dalla T-shirt nera, per tentare di calmarsi va a prendere un bicchiere d'acqua per la disperata narrante di quell'incubo. (Oddio... se è vero quello che dice, allora presto finiranno nel mondo le scorte di carne, latte, uova... oh mio Dio, questa sopravvivenza è ancora più dura di quel che temevo!... Laura, ti prego mantieni la tua parola di stare sempre con me, ho troppo bisogno almeno del tuo spirito...)

Poggiata vicino la sua posizione del tavolo, la povera ragazza piangente mormora qualcosa della precedente epoca, a cui era molto legata. "I... i doggos... i miei adorati doggos!... Vi hanno ucciso, bastardi... non avete fatto niente di male..."

La più calma tra le due femmine torna a sedersi. Seppur preoccupata per la mancanza di futuro cibo a base di carne, esclama qualcosa senza rivolgersi a nessuno. "Doggos... ricordo qualcosa su Internet, non erano quegli orsacchiotti di peluche che si vendevano su Amazon a prezzi più economici rispetto i Centri Commerciali?" Le risponde ugualmente, singhiozzando in maniera plateale. "Sì... sì Luci, proprio... proprio loro, però... quelli reali, non peluche... così li chiamavo, mi piacevano da impazzire... E ORA NON CI SONO PIÙ!..."

La ragazza non in lacrime prova forte empatia per lei. (Quanto è tenera... sembra una bambina che sente nostalgia della mamma mentre è a scuola... questo mi fa capire che di Rika ci si può fidare... è molto spontanea caratterialmente se davvero piange in questo modo nel privato; immagino lei non piangesse da giorni se ha avuto il coraggio di venire qui da me e Marco...)

Dopo circa sette minuti, si asciuga le lacrime con l'acqua nel lavello della cucina. Prima che continui, il ragazzo dai pantaloni a zampa d'elefante vuole commentare. "Cazzo, Adesso siamo pure in uno di quei vecchi film di fantascienza di quelli catastrofici? Credevo di averle viste e sentite tutte nella vita; ma cazzo, allora se tutto questo è vero, come mai il cielo non è color Venere visto dall'esterno ma sempre azzurro? Spiegaci." Rika si è ripresa, mentre Lucia manda una frecciata al suo amico. "Che c'è, per una volta la battutina su di lei l'hai risparmiata?" Lui le risponde in tono stranamente cupo. "No Lucia, stavolta no, davvero no... mi fa ridere sì la parola doggos, ma c'è una cosa che non ti ho mai detto... Avevo quattordici anni, e mi capitò di far a botte con dei mocciosi più piccoli di me. E questi stronzi giorni dopo averle prese... tornarono a vendicarsi. Ma non si vendicarono su di me, ma sul mio pastore tedesco. Lo adoravo, mi ha cresciuto come io ho cresciuto lui facendolo correre nel giardino di casa mia o al parco. Era il mio migliore amico, però altro interrogativo: non ricordo il suo nome, nonostante sia stato il mio primo vero amico..."

Nell'ascoltare con gli occhi acquamarina spalancati, Federica è sul punto di piangere di nuovo. "Perché? Perché hanno ucciso il tuo cane? non potevano prendersela direttamente con te dato che ne hai picchiati uno o due?..." Il ragazzo inizia a pentirsi di ciò che ha appena accennato del suo passato, ma interviene la sua amica con un tono di voce triste non appena smette di pensare. (Oddio, chi se l'aspettava che Marco ha passato una cosa terribile come perdere l'animale domestico? A me non farebbe né caldo né freddo, però... mi sento in colpa per come l'ho trattato da quando è insieme a Rika... no, al massimo da adesso in poi lo ignoro, non posso permettergli di infierire su di me con i suoi atteggiamenti. Se perde la testa mi suona un pugno sulle scapole, e stavolta avrebbe ragione...) "Marco, non lo sapevo... mi dispiace, anche se i cani non sono il mio forte, però so cosa si prova a perdere un amicizia fidata strappandotela via con la forza, oppure da fatalità della vita... dunque, mi dispiace davvero..." Il destinatario di quel messaggio solidale sorride di piacere. "Non ti preoccupare per me, EAC girl. Ma poi, la beffa più grande fu che io ero armato di coltello e loro disarmati, ma non l'ho proprio usato contro di loro! Solo per intimorirli l'ho tirato fuori! E loro invece, eccome se l'hanno usato per uccidere quella povera creatura; un maschio degno di essere un cane migliore amico dell'uomo..."

La ragazza dagli stivaletti di cuoio è molto colpita da quella tragedia, anche se questo alimenta ulteriormente i suoi lamenti di pianto; mentre l'altra ragazza rimane in silenzio, ma il suo sguardo lascia intravedere della tristezza, oltre che ulteriori sensi di colpa.

Dopo alcuni minuti di pianto, sembra dare cenno di ripresa, dunque si sente pronta per dare nuove rivelazioni; ma prima ha una premura. "Anche a me dispiace tantissimo per la tua terribile perdita, ma adesso sarà meglio che andiamo avanti; vi ascolto, fatemi domande".

Il giovane in piedi si rende conto di aver fatto cadere la pistola a terra; dunque dato che è distratto, è la ragazza dalla carnagione chiara a chiedere una domanda. "Dunque è vero al 100% che gli animali muoiono perché respirano aria inquinata mentre noi ne saremmo immuni?" Seppur la risposta non sembra venire da una persona lucida, riesce comunque a essere chiara su di una cosa. "Potremmo saperlo solo da un computer aggiornato, fortuna permettendo sia stata inserita questa info. Io personalmente non ne sono sicurissima. però è vera una cosa: è dall'estate 2021 che l'inquinamento ambientale è diminuito, e il buco nell'ozono ha iniziato a chiudersi. Volendo sarebbe possibile bere da numerosi fiumi del mondo prima inquinati. Oggi dunque, in teoria sarebbe del tutto chiuso..." Lucia ha un flash per cui decide d'interromperla. "Senti, ma oggi che giorno è, ce lo sapresti dire? Abbiamo perso tutti gli orologi e oggetti orientativi per sapere la data..." La ragazza che ha nuovamente incrociato gli occhi di EAC girl, rimane sorpresa rispetto quella domanda poco importante, se paragonata alla tragedia del Coronavirus. "Pensavo lo sapevate già, ma vedo di no quindi... oggi è l'11 aprile del 2023".

Dinanzi a quella risposta, spalanca gli occhi tra il blu e l'azzurro. "C... c... cosa? Io ero convinta che fossimo almeno sei mesi più dietro! E questo..." ­­­– ha un illuminazione – "Ragazzi, sapete una cosa? Io fra poco compio diciotto anni, divento maggiorenne... per quello che vale di questi tempi".

Prima ancora che i due presenti possano risponderle, è immersa nell'immaginario della festa che ha sempre sognato di avere una volta divenuta maggiorenne. Si aspettava tutta la classe del Liceo, Laura vestita per la prima volta elegante, le sue amicizie delle scuole medie finalmente riunite al di fuori delle rimpatriate. Un privé in cui per una volta avrebbe potuto regalare a sua sorella Luana del sano e autentico divertimento, insieme alle persone più care che ha conosciuto nell'arco della vita. Ma pensiero più importante: la ripetizione del "buon compleanno" che Laura le dedicò il giorno del suo quindicesimo compleanno, in videochiamata durante il primo lockdown.

Interviene Marco nel far tornare la compagna alla realtà. "Devo dire che io invece ci ero andato più vicino. Pensavo febbraio 2023, motivo per cui mi domandavo spesso perché Lucia gira a maniche corte stracciate; sentivo un freddo ogni volta che la vedevo scendere e risalire!... Comunque, io sono maggiorenne già da un bel pezzo, ho ventidue anni, ma ne compirò ventitré molto più avanti".

La ragazza citata nell'ultima affermazione interviene. "Va bene, okay, adesso puoi continuare Rika, non ti interromperemo più." – "Bene, allora... innanzitutto io ho venti anni, ma tutti mi dicono che ne dimostro sedici!... Poi, immagino voi non sappiate cos'è successo a livello politico fuori dal nostro Paese... ecco, ci sono altre cose degne di nota. Sono ipotesi alcune, conferme altre, ma è giusto che voi le sappiate perché vi devo molto oggi, davvero..." – assume una voce e sguardo divertito d'improvviso – "...thank you Luci, grazie Marco, sono di nuovoooo con poca fame e liberatami di un pesoooo, sono rimasta da tanto da sola e una compagnia mi servivaaaa... comunque dite la verità, non ve l'aspettavate che avevo solo venti anniiii, vero?..." Mentre gli altri si guardano in volto come incapaci di interpretare quelle ultime frasi della gioviale ragazza, quest'ultima torna seria fissando gli occhi che ha sempre puntati su di sé. "...Ehm, continuando... immagino voi sappiate della notizia che il Coronavirus era presente nel nostro Paese già da settembre 2019, vero? Ecco, ci sono cose dietro che ritengo dovervi dire".

Marco e Lucia scambiano ancora occhiate, stavolta non ironiche; ma cariche di notizia ben più sconvolgente di una verità già appurata. "Ecco, giravano voci all'epoca che la Cina abbia nascosto al mondo intero di una terribile cospirazione, atta a mettere in ginocchio l'economia mondiale. La cosa è parzialmente vera! Perché una trasmissione televisiva del nostro Paese ha raccolto immagini e testimonianze di coloro che hanno lottato per far uscire la verità!..." Viene interrotta dal ragazzo ancor più sbalordito per la notizia sull'inquinamento Ishtar. "Aspettate... io credo di conoscerla quella trasmissione, non ne ricordo il nome ma so che hanno scovato parecchi scandali in tutto il mondo, e molti la criticavano perché dicevano che è tutto finto e tutto fatto apposta per spettacolarizzare. Io ero nel centro mentre mandavano il secondo servizio su Wuhan, e rimasi colpito molto dai loro metodi "medievali cinesate" per non dire di merda".

Anche l'altra persona non risparmia un'opinione. "Sì, la guardavo anche io ora che ci penso, ma solo mentre cenavo con la mia famiglia, poi lasciavo a metà perché non mi interessava granché come programma. Però dopo che Laura uscì dall'ospedale, perché fu positiva al COVID, mi vidi tutti i loro servizi e rimasi di stucco davanti a quelle inchieste giornalistiche. Ma loro ricordo che non ebbero il coraggio di parlare della grande cupola in quanto troppo pericoloso mettersi contro il PCC, cioè Partito Comunista Cinese. Oppure entrarvici dentro, dato che non si sapeva più nulla di che fine avevano fatto le persone al suo interno..." Una tuonante Federica rompe l'atmosfera quasi allegra. "E hanno fatto solo bene a non entrarci. Ma prima della cupola, ho altro da dirvi. Poi tutti sappiamo cos'ha detto il penultimo Presidente degli USA, cioè accusa in diretta mondiale contro la Cina, che si difendeva in modo sin troppo diplomatico rispetto la distopia con cui governavano... e anche il Giappone aveva motivi di astio verso il loro Paese vicino per ragioni socio-politiche che vanno avanti da eoni. Ma non tutti sanno che la Cina aveva altri due nemici. Anzi, uno conosciuto, l'altro decisamente inaspettato".

Il ragazzo dal maglione nero non manca di sorprendersi ancora una volta. "Cazzo, qui si sta trasformando tutto in un film d'azione con le premesse per avviare una Terza guerra mondiale!" Lucia stava per interromperlo, quando si è ricordata dello scuoiamento del suo pastore tedesco. (Lui e queste battute è proprio fuori luogo, però mi sento in colpa se lo aggredisco ancora... chissà se ha provato quello che ho sentito io per Laura quando l'ha trovato morto... povero animale...)

"Sai, hai detto bene sul film d'azione, stavolta. Ma andiamo con ordine... L'avversario più inatteso era l'Australia. Girava voce che loro avessero inventato un leak, cioè un informazione uscita involontariamente allo scoperto, creato dall'Alleanza dei Cinque Occhi, una sorta di Intelligence della quale faceva parte lo stesso Paese. Questa indicava che il WIV, sigla di Wuhan Institute of Virology, cioè il centro di ricerca scientifica di Wuhan in ambito di Virologia, avrebbe volutamente rilasciato il virus per mettere in ginocchio l'economia mondiale, senza badare al sacrificio di migliaia di concittadini. I servizi segreti USA appoggiarono questa teoria per comodità, per la ragione che ho detto prima. Però, il Governo australiano si tirò indietro per paura, negando ogni compatibilità con le parole rilasciate dalle loro Intelligence".

Marco non rimane affatto indifferente dinanzi a quelle parole; quasi musica per le sue orecchie. Prima di pronunciarsi, ride di gusto. "Questo non è più un film d'azione, ma un film fantapolitico su cui se esistesse ancora Hollywood, ci farebbe un fatturato che neanche l'economia USA e cinese messe insieme potrebbero raggiungere! Dai Lucia, dimmi che pure questa è vera così se un giorno l'umanità rinasce, ci facciamo ricchi!" (Qui si parla di complotti del vero mondo, forse finalmente svelati, e lui pensa ai film?... Che tipo mi doveva salvare dalla fame, guarda un po').

La ragazza al corrente di molte cose sul mondo sorride a quella barzelletta raccontata dal maschio; poi procede. "E come ultima cosa, la più grave di tutte. I musulmani. Dovete sapere che da molto tempo prima che uscisse la questione Coronavirus, in Cina c'era un altro grave problema: la persecuzione dei uiguri. Degli islamici i quali parlavano un simil-turco, che hanno sempre convissuto pacificamente col resto del popolo, in quanto riconosciuti come etnia a sé stante sin dal ventesimo secolo. Erano sin da allora residenti principalmente nella regione dello Xinjiang. Da quando gli islamici sono diventati l'equivalente del terrorismo nel mondo, il PCC ha ritenuto necessario punire severamente gli uiguri e chiunque abbia contatti con l'esterno del Paese con uno di loro! Li rinchiudevano in campi di concentramento, che somigliavano molto ai lager della Seconda guerra mondiale. Non sto a dirvi le torture e gli abusi... dunque, di conseguenza..." Come già accaduto, viene interrotta dal ventiduenne. "Di questa faccenda io ne sapevo qualcosa: quel famoso programma televisivo di prima ne parlò verso dicembre 2020".

Questa volta Rika insiste nell'esporre le sue idee, ignorando l'ultima frase pronunciata all'aria. la sua espressione si riempie di apprensione. "Ragazzi, avete sentito di quel video che fu rilasciato dai terroristi islamici verso primavera 2021?" La giovane quasi diciottenne mantiene il filo del discorso. "Sì, me lo ricordo, ma sinceramente io lo vidi come un fake galattico. Perché, non dirmi che è tutto vero... come possono gli ormai quasi sconfitti islamici contro la superpotenza militare cinese?" – "Federica, stavolta Lucia ha ragione al 100%, secondo me tu non sei sincera stavolta, neppure se lei mi dicesse che non hai mentito..." Sentitasi messa in causa, corruga di molto la fronte e incupisce i suoi occhi acquamarina. "Mi dovrai credere! Quel video non era un fake, o almeno non completamente. La Cina non era stata conquistata, e su questo hai ragione, ma c'è dietro di più! Lucia, ora guardami bene per favore... praticamente le altre superpotenze coinvolte che ho citato prima, hanno segretamente appoggiato un piano terroristico contro la Cina per vendetta: gli islamici per gli uiguri, e il resto del mondo per aver infettato volutamente i loro Paesi dal Coronavirus. Furono ingaggiati centinaia di mercenari, tra i più letali e addestrati del mondo, sia uomini che donne. Anche ex carcerati accusati di molteplici omicidi di civili innocenti in una sola missione!" – Il buon Marco emette un cenno di stupore unito ad uno strano verso di piacere, ma lei alza il braccio come a stopparlo – "Furono inviati tutti in Cina, al confine della Russia, ove ingaggiarono uno scontro a fuoco di proporzioni bibliche. A nulla servirono i carri armati più vicini: loro lottarono come solo nei film d'azione dell'Era Antica accadeva! Uccisero migliaia e migliaia di persone tra cinesi civili, turisti i quali credevano nella liberazione totale della Cina dal virus, e ovviamente soldati cinesi. I russi per convenienza preferirono non intervenire. Poi hanno proseguito con sterminio di massa penetrando sempre più dallo Xinjiang fino a non si sa dove, poiché poi fu innalzata la grande cupola, e lì solo Dio sa cos'è successo! A parte l'innalzamento della cortina di fumo che ha oscurato tutta la Cina".

"WOW! Non so se piangere o essere eccitato! Questo è quello che tutti mai crederebbero si possa avverare! Lucia?" La ragazza interpellata, con gli occhi lucidi per la tragedia appena rivelata, alza e abbassa il capo mugolando, come a trattenere ulteriori lacrime. (Non ci posso credere... allora era tutto vero quel video... i musulmani si sono vendicati per gli uiguri... che si sono alleati coi loro peggiori nemici pur di arrivare a questo scopo... Forse, noi esseri umani abbiamo davvero meritato di estinguerci per il virus...) – "Come ultima cosa, poi non so dirvi altro al momento... in breve, Australia, Giappone, Medio Oriente, Europa Centrale dove siamo noi adesso e America Settentrionale, tutti alleati contro la Cina... però alcuni mesi dopo, tutti questi enormi territori del mondo, sono stati focolaio dell'ondata nera! Dunque si pensa alla vendetta della Cina seguito di quell'attacco spaventoso! Ma non ci sono prove sufficienti, dunque sono solo ipotesi..."

Lucia, con la lacrima trattenuta con la sola forza della gola, pronuncia qualcosa con non poca fatica. "Dunque, tu pensi che sia un attacco batteriologico il Coronavirus della terza ondata?... Vero, Rika?" La ragazza dagli chignon inizia ad alzarsi e mettere in ordine la sedia. "Non so cosa pensare sinceramente. Potrebbe anche essere che i focolai sono dovuti solo alla densità di popolazione, perché poi sappiamo che si è diffuso anche dove non era confermato un giga focolaio; termine tecnico che sta ad indicare un enorme focolaio che coinvolge un vastissimo numero di miglia quadrate!"

Finalmente, udite quelle parole, Marco decide di rimuovere la pistola dalla sua mano destra e riporla in tasca. "Aspetta, prima avrei un'ultima domanda, e poi ti darò da mangiare, erano mesi che non me la spassavo così tanto!..." – Ride, poi cambia espressione – "...No, preferivo non saperle queste cose da un lato, però vorrei che in questi giorni non perdessimo i contatti: voglio valutare l'idea di viaggiare fino a casa tua!" La ragazza dai capelli biondo cenere, mentre si alza dalla sedia, passa dal quasi piangere alla sorpresa totale. "Ma... tu non eri contrario a questi viaggi? Quando ero io che volevo andare in Cina storcevi sempre il naso, e ora?" – "Non ho detto che voglio andare in Cina infatti! Ma solo capirne di più sul nostro passato dimenticato! Lo faccio anche per te, Lucia!" Lei rimane sbalordita da quell'affermazione così lontana dall'essere pronunciata dalla stessa persona che voleva ucciderla fino a due ore prima. "Ma... davvero vuoi andarci?" – "Assolutamente sì, e se vuoi rimanere qui per il resto della tua vita finché fame non ti risposerà per l'ultima volta, farai bene a seguirmi".

La ragazza dalla carnagione rosea chiede permesso a Lucia, la quale la vede solo col pelo dell'occhio rischiando di scontrarsi. "Vediamo un po' come si mettono le cose prima con le provviste e gli accessori che trovo..." – "Non è esatto. Federica, domani accompagnerai Lucia nel raid alla ricerca di oggetti utili al viaggio e provviste, basandoti sui tuoi confini sin dove ti sei spinta. Se è vero che sei da sola senza nessun altro sopravvissuto nell'arco di chilometri, allora non avrai problemi ad accompagnarla. Ora ti prendo altri biscotti pesanti, fino a domani dovresti essere a posto per la lunga scarpinata." Mentre il ragazzo sin troppo sicuro di sé si dirige al frigorifero nell'altra stanza, la sua compagna è sgomenta; ma tenta di non scomporsi troppo. (Non so se essere felice perché avrò una compagna con cui fare i raid, oppure triste perché è costretta ad eseguire gli ordini di Marco, altrimenti...) "Rika, allora domani facciamo un giro insieme nelle tue zone?" La ragazza dai capelli rossi le risponde col sorriso sulle labbra. "Sì, e sentoooo che ci divertiremo!" – "Mi fa piacere tutto questo entusiasmo, ma quando torna dovrai risponderci ad un'ultima domanda..."

Per l'appunto, il maschio del gruppo non si fa attendere; dà un grosso pacchetto di biscotti al cacao alla ragazza non priva d'appetito. "Io ora ti do questo, però devi darmi una risposta se ce l'hai. Perché il termine superpositivi? Ovviamente guarda Lucia: non mangerai finché non finisci. Girarono tanti di quei meme quando fu ufficializzata la notizia, che il popolo ad agosto 2021 rimase sorpreso nel vedere che quell'incubo era tutto vero!" – "Sì, ci mancherebbe, grazie per i biscotti! Comunque... le teorie per cui è stato dato questo termine sono due ma nessuna è certa al 100%. Voleva essere principalmente distinguere il classico positivo, e sapessi che strano effetto mi fa usare questo vocabolo ormai antico... ad uno maggiormente contagiato, cioè della terza ondata, soprattutto se era divenuto negativizzato dopo essere stato infettato durante una delle prime due ondate. Comunque si sa che il termine, è stato poi scelto dopo ore di accurata analisi: ve n'erano altri cinque o sei di nomi diversi da "superpositivi", ma alla fine è stato optato per questo. Era ispirato dall'SSE, sigla di "eventi di super diffusione", con cui l'Organizzazione Mondiale della Sanità definiva un super-spargitore, come un singolo paziente che può spargere infezione a un numero maggiore di individui rispetto alla norma".

Non appena il ragazzo agli abiti pesanti riceve l'okay dalla sua compagna, posa i biscotti sul tavolo per fare in modo che la destinataria del sacchetto possa raccoglierlo senza rischi. "Grazie mille, lo mangio subito appena salita a casa!" Lucia coglie la palla al balzo seppur provata dalle numerose dichiarazioni. "Se non ti dispiace, allora ti accompagno fin fuori al tuo appartamento." Sorride gioiosamente a quella proposta. "Sì, che bello, mi farebbe tantoooo piacere!"

Federica si avvia all'ingresso, seguita dall'accompagnatrice, la quale sembra sentirsi meglio al sol vedere il radioso sorriso della nuova compagna nonostante sia velato dalla mascherina. Ma appena varcata la porta, saluta Marco in modo plateale. Si inchina davanti a lui che nel frattempo si è avvicinato all'ingresso. "Grazie mille per il cibo, devo a te e a Lucia un grossissimissimo favore... forse molti di più, non avrò più fame con altri di questi!Grazie grazie, ci vediamo domani, ciao!" Alza la mano destra in segno di ricambio del saluto, ed insieme all'altra giovane si incammina verso i piani superiori del palazzo.

Colei che precede Rika a due metri di distanza, non può far a meno di notare una cosa. "Oh mamma, le ringhiere qui sono pulitissime, e il marmo dei gradini è rovinato dal tempo, però molto lucido." – "Sono stata io a pulire, ho trovato un detergente apposito per pura fortuna. Non ho niente di meglio da fare, dunque dal quinto piano al sesto vorrei camminare non nella sporcizia. Senza contare che potrebbe aiutare contro il virus..." – "Già hai ragione." (Vorrei chiederle tante di quelle cose, però Marco potrebbe sentirci e cambiare idea nel lasciarla vivere...)

Giunte all'ultimo piano della palazzina, girano a destra, e la nuova alleata si ferma dinanzi una porta identica a quella dell'abitazione di Lucia e Marco. Anche questa si apre come tagliare il burro con un coltello, ma è leggermente meno rovinata esteticamente. La proprietaria di quell'appartamento apre la porta e si ferma all'ingresso. "Allora, io vado a riposarmi e a mangiare questi deliziosi biscotti..." – abbassa il tono di voce – "...grazie ancora per avermi salvato la vita, ti devo ancora due favori grossissimissimi!..." – Non le dà tempo di rispondere che continua nuovamente con voce squillante – "Allora a domani, vedrai ci divertiremo a passeggiare finalmente insieme, così io non sarò più sola soletta!" Strizza l'occhiolino sinistro ed alza la mano destra in segno di saluto. (Quanto è tenera, vorrei dirle che vorrei essere sua amica come feci con Laura il primo giorno di scuola, ma di una sopravvissuta non posso completamente fidarmi... mi dispiace ammetterlo ma quello stronzo ha ragione...) "Ciao Rika, allora domani ci vediamo all'alba fuori al mio appartamento?" – "Sì, beeeeeenissimo! A domani, bacioni grandi! Ciao! E buonanotte!" – "Buonanotte anche a te".

La porta dinanzi a lei si chiude. (E ora devo affrontare Marco... oddio mi sta salendo un'ansia, e se volesse ancora spararmi?...) Cerca di escogitare qualcosa mentre discende le scale. (Potrei evitarlo, andando direttamente nella camera da letto, sperando lui si sia steso sul divano per la dura giornata oppure seduto su di una sedia in cucina...)

Giunta al terzo piano apre la porta, e i suoi piani vanno già in fumo. Lui la sta aspettando nel bel mezzo del corridoio. (Devo essere forte e non tremare davanti a lui! Camminerò come se nulla fosse... o la va o la spacca! Devo apparire più determinata possibile!...)

Cerca di camminare con spallucce e postura dritta; mentre avanza, abbassa la mascherina e si tocca un ciuffo di capelli per combattere la tensione. "Ehi, adesso la pel di carota ti ha montato la testa fino a farti credere di essere miss post apocalittico stagione 2022-23?" Non gli risponde. Lucia mantiene uno sguardo da ragazza determinata che fissa con occhi di ghiaccio il suo nemico, mentre continua a giocare con la sua ciocca destra. "Cosa fai Lucia? Mettiti la mascherina, ora che sappiamo i superpositivi non sono mortali al 100% potresti esserlo tu e ammazzarmi!" Raccoglie tutte le forze in una frase. "Così ti fai da parte e mi fai riposare, che mi sento distrutta. E poi te l'avevo detto: non voglio parlare di niente!"

Marco è costretto a retrocedere, ma non manca di pronunciare qualcosa di insolito. "Sì Lucia, lo immagino, ma solo una cosa... tu nel cellulare hai le sue foto, giusto?" Per l'ennesima volta non c'è risposta; la coraggiosa ragazza cerca in tutti i modi di non cadere in provocazione. Giunta all'ingresso della camera da letto, prima di voltare a sinistra viene fermata da un'affermazione mai udita prima. "Mi mostri una sua foto?" –"Perché?" – "Devo controllare una cosa..."

"Potrai vedere tutte le sue foto che vorrai, ma solo ad una condizione. Rispondi a una domanda. Quella ragazza per cui impazzivi, Elena... era una guerriera a mani nude come Laura?"

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