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DEAN


Y/N sta per your name (il tuo nome)
Immagina: Dean x Reader


-Avete capito tutti quello che dovete fare vero?-
Parla in maniera autoritaria Rowena quando fai il tuo ingresso nel grande salone quella tarda mattina non sapendo di che cosa stiano parlando i presenti.
-Oh eccola la nostra principessina che si prende i suoi tempi.-

Fai un mezzo sorriso alla donna per il suo commento nei tuoi confronti ma lasci passare la cosa chiedendo l'argomento della conversazione.
-Dobbiamo cercare degli "ingredienti" che le servono per un incantesimo che servirà a tenere Lucifero confinato nella gabbia e che nessuna possa mai più trovarlo.-
Ti spiega Crowley sedendosi al tavolo rimanendo ad osservarti.

-Quindi ricapitolando?
Crowley smettila di guardarmi sei più inquietante del solito.-

L'uomo rimane in silenzio facendo poi una breve risata e tu scuoti il capo.
-Allora Sam andrà in Oregon, Castiel farà un salto in Italia a recuperarmi qualcosa a Roma, Crowley tornerà in Irlanda.
Tu e Dean andrete a Chicago nell'anno 1944.-

-Perché io e Dean insieme?
E dobbiamo andare indietro nel tempo?!-

Castiel sta per parlare ma viene bloccato da Sam che lo precede come dal fermarlo dal dire una delle sue strane supposizioni.
-Perché lui c'è già stato e sappiamo che adori quegli anni. Quindi per evitare che tu ti perda o cose del genere ti mandiamo con lui.-

-Ti farà da balia.-
Afferma Rowena ridendo di gusto e tu sbuffi per quella affermazione, non ne avresti avuto bisogno ma una mano non fa mai male no?

Prendete ciò che vi serve lasciando che Castiel con l'aiuto della strega vi trasporti indietro di settant'anni.
Piombate nel bel mezzo della strada di uno dei quartieri più famosi di Chigaco, rimani estasiata da tutto quello che hai attorno.
Le persone, gli abiti e l'atmosfera ti colpisce totalmente lasciandoti a bocca aperta sempre di più.
-Questo posto è fantastico.-

-Davvero, me lo ricordavo proprio così, ma abbiamo un lavoro da svolgere, dobbiamo trovare un vecchio amico.-
T'informa Dean prendendoti per mano e trascinandoti via dalla strada iniziando a camminare con un passo sostenuto verso quella che hai capito all'ultimo essere una stazione di polizia dell'epoca.
Entrate, tu rimani nell'atrio aspettando Dean che poco distante parlava con un uomo corpulento seduto alla scrivania.

-Dean!-
Esclama un uomo uscendo da una delle tante porte avanzando verso di lui per poi stringergli con decisione la mano in segno di saluto.
-È piacere rivederti, sei qui per lo stesso motivo o altro?
E ti ostini ad indossare questo abbigliamento scialbo.-

Scoppi a ridere per quello che ha detto portando una mano alla bocca quando entrambi si girano nella tua direzione.
-Lei deve essere con te immagino, piacere di conoscerla signorina.
Io sono Elliott Ness.-
Viene nella tua direzione e hai l'occasione di osservarlo meglio per com'è; il suo completo elegante, i capelli perfettamente tenuti e il sorriso che avrebbe potuto assolvere qualsiasi tuo peccato.
Prende la tua mano le dà un lieve bacio e tu rimani stupefatta da quel gesto girandoti poi verso Dean riservandogli un -Oh mio dio.-
sotto voce ricevendo una rotazione di occhi da parte sua.

-Io sono Y/N.-
Ti presenti tenendo una voce più femminile del solito.
-Comunque signore noi siamo qui per un caso, dobbiamo recuperare delle ceneri di fenice da un tipo di nome Fester Roger, alquanto bizzarro ma va bene così lei lo conosce? Pratica scambi di merce del genere mi han detto.-

L'uomo annuisce alla tua domanda iniziando poi a spiegarvi che tipo di persona è, i luoghi e la gente che frequenta di solito.
-Possiamo andare subito.-
Afferma Dean ponendosi di fianco a te.

-Vuoi davvero andare in giro così?
Direi che è il caso di tornare da Martha.-
Dice in tutta risposta Elliott e Dean sbuffa con fare preoccupato.

-Chi è Martha?-
Chiedi tu non sapendo a quale donna si stanno riferendo i due.

-Lo vedrai cara.-

--------

Ti ritrovi in questo grande camerino con questa classica donna anni quaranta che sta cercando di farti capire che mettere un corsetto non è poi così male.
È alle tue spalle continuando a stringere mentre tu fai dei versi che la fanno ridere.
-Tesoro è una cosa normale qui, vedrai che stenderai il tuo ragazzo là fuori.-

-Oh no no, Dean e io non stiamo insieme. Lavoriamo e basta.
E comunque direi che si può fermare perché non respiro.-
Porti le mani sulla vita sentendo quanto questa sia diventata più striminzita del normale.
Ti fa indossare un vestito azzurro con la gonna ampia classica di quei tempi con una fascia sul petto e dei tacchetti neri.
Stai per guardarti allo specchio quando Martha ti ferma dicendoti che ti saresti vista fuori insieme al tuo compagno.
Apri la tenda trovandoti davanti un Dean vestito in modo elegante e la cosa ti lascia a bocca aperta mentre lui si volta nella tua direzione non proferendo una parola.

-Sei molto..-

-Bella.-
Conclude Elliott dando una pacca sulla spalla al ragazzo ridacchiando.
-Dovrò darti anche qualche accorgimento con le donne a quanto pare.-

Ti senti un po' in imbarazzo quando ti guardi allo specchio, quella non sei tu assolutamente continui a rigirarti non credendo a quello che vedi per poi passare il tuo sguardo sul Winchester sorridendogli.
-Stai molto bene.-

-Grazie y/n, ora però dobbiamo andare. Il tempo stringe e se non torniamo con quelle maledette ceneri Rowena farà diventare noi di quella consistenza.-

Ringrazi più volte la donna per quella trasformazione, saluti Elliott prima di uscire dalla sartoria e buttarvi nella ricerca di quello che è il locale in cui molto probabilmente troverete quello che cercate.
Dean si ferma sporgendo il braccio per far sì che tu lo prenda a "braccetto".
-Oh signor Winchester è così elegante oggi.-
Parli con una voce storpiata tenendoti a lui.
-Anche lei è stupenda.
Dove siamo dire-
Afferma scoppiando poi a ridere di gusto mentre vi dirigete all'entrata del locale oltrepassandola venendo quasi inghiottiti dalla tante persone che ci sono al suo interno.

-È un sogno!-
Alzi le mani al cielo sorridendo felice per tutto questo girandoti verso di lui notando che anche lui condivide le tue stesse emozioni.
Cerchi di spingerti verso uno dei tavolini liberi sedendoti comporta voltandoti attorno a te cercando di scorgere la figura del vostro "amico".

-Non lo troveremo mai da qui.-
Sbuffa Dean mentre tu sei intenta ad ascoltare la conversazione di quello che hai capito essere il proprietario che urlava ad uno dei musicisti completamente adirato visto che la sua voce sovrastava di gran lunga la musica.

-Non puoi dirmi a dieci minuti dallo spettacolo che Barb non può esibirsi.-
Sbraita contro il povero ragazzo dalla pelle caffellatte che non sa come comportarsi.

-Mi scusi signor. Reed lei mi ha detto solo di riferirle questo.-

-È inconcepibile!-

Un'idea balza nella tua testa istintivamente, ti alzi andando nella loro direzione convinta di quello che volevi fare sentendo alle tue spalle Dean richiamarti ma avevi un grande piano nella testa.

O almeno qualche pezzetto e poi l'avresti aggiustato nel frattempo.

-Lo faccio io.-

-Mi scusi?-
Si rivolge a te il capo con uno sguardo confuso.

-Posso andare io sul palco.-
Entrambi si guardano per una manciata di minuti per poi annuire con un po' di tentennamenti.
Ti prende per il braccio trascinandoti attraverso la gente fino ad arrivare dietro le quinte dove ti abbandona nelle mani di persone che lui definisce "esperte" e ti ordina di non fare cazzate una volta là fuori.
Vieni truccata, svestita e ributtata dentro un abito rosso molto stretto che lascia la tua schiena scoperta e mette in risalto tutto il tuo corpo  specialmente il décolleté e le gambe grazie allo spacco enorme che lascia visibile tutta la gamba sinistra.
Cerchi di ricordarti qualche film che hai visto per farti venire in mente qualcosa che sia credibile su quel palco confermando poi la tua scelta alla band.

-Oh cazzo.
Dove mi sono andata a buttare.-
Raccatti tutto il self-control che hai quando annunciano la tua entrata sul palco le luci si spengono in sala lasciando un occhio di bue sulle tende color porpora.
Il musicista ti fa un cenno sorridendo quando inizia la musica fai sporgere la tua gamba in modo sensuale oltre la tenda uscendo poco dopo mostrandoti completamente al pubblico.

-You had plenty money 1922
You let other women make a fool of you.
Why don't you do right, like some other men do?
Get out of here and get me some money too?-

Canti camminando per il palco acquistando sicurezza ad ogni passo, senti gli sguardi di tutti i presenti su di te e i continui apprezzamenti, anche spinti, che arrivano da ogni parte.
Noti Dean in prima fila strabuzzare gli occhi appena ti vede in quel modo, gli fai l'occhiolino ridendo quando poco distante da lui noti l'uomo che stavate cercando.
Ti avvicini a quest'ultimo continuando la tua canzone puntando il tacco sul suo petto per poi scendere e sederti sulle sue gambe distraendolo; questo ti permette in poco tempo di fregargli il sacchettino azzeccando al primo colpo la tasca del cappotto.

Uomini.
Con un paio di tette e belle gambe puoi fargli credere qualsiasi cosa.
Ti rialzi mostrando bene quello che madre natura ti aveva donato dirigendoti con passo accattivante sopra il palco salendo su una sedia e poi su un tavolino sfilando verso Dean per potergli lasciare ciò che hai rubato.

-You're sitting there wondering what it's all about.
You ain't got no money, they will put you out.-
Ti abbassi sedendoti sul bordo mostrando le tue gambe, prendendolo per la cravatta e avvicinandoti lentamente alle sue labbra ma appena prima che queste si tocchino porti il cappello che indossa sul suo viso bloccandolo lasciando nel suo taschino le ceneri.
-Why don't you do right, like some other men do?
Get out of here and get me some money too?-
Finisci la tua canzone di nuovo il palco fermandoti a metà inchinandoti al pubblico notando che in fondo al bar c'è Roger con quello che molto probabilmente sarebbe stato l'acquirente, il sopracitato si tocca le tasche più volte girandosi poi verso di te lanciando uno sguardo appena capisce tutto.

-Dean andiamo!-
Urli schizzando via dal palco passando oltre il sipario seguita dal ragazzo, spalanchi la porta sul retro che da su una strada secondaria cupa illuminata solo da dei lampioni in lontananza.

-Nessuno ruba cioè che io prima ho rubato.-
Ti giri di colpo verso la voce e prima che tu possa esprimerti un proiettile taglia l'aria venendo direttamente nella tua direzione ma prima che questo ti possa colpire s'infrange nella spalla di Dean che si pone davanti a te.
-Questi abiti non hanno delle tasche?-
Dici cercando una soluzione e ti salta all'occhio subito.
Afferri con prontezza la pistola di Dean freddando il vostro "nemico" in pochi secondi lasciandolo cadere a terra inerme sull'asfalto lurido.

Ti concentri subito sul maggiore dei Winchester vedendolo sanguinare copiosamente dal punto colpito, lo prendi cercando di sostenerlo il più possibile nonostante il signor. TuttoMuscoli non fosse una piuma.
In più recuperi il suo borsone in cui sembra che ci sia un intero arsenale cosa che gli fai notare ricevendo un grugnito di dissenso.
Cerchi l'ostello più vicino pagando con i soldi che hai per una camera nonostante non avreste passato la notte lì dentro.
Infili la chiave nella serratura entrando nella stanza facendolo sedere sul letto e levandoti l'altro peso dalle spalle.
Tiri fuori tutto quel che ti occorre insieme ad una fiaschetta, ti poni davanti a lui facendogli togliere il cappotto e la giaccia per poi strappare la manica della sua camicia.
Prendi gli strumenti necessari per estrarre il proiettile dalla carne e incominci sotto i lamenti incessanti del ragazzo.

-Cazzo Dean così non mi aiuti..-
Alzi il tono della voce portando poi le mani sulla sua cintura slacciandogliela e levandola dai passanti nonostante la sua espressione totalmente confusa che fa spazio ad un sorrisetto sornione.

-Se questo è il tuo modo per farmi rilassare ci sto.-

Sbuffi scuotendo il capo, sa essere un cretino anche nelle situazioni meno consone.
-Ma fammi il piacere, mordi.-
Gliela porti alla bocca rimettendoti al lavoro compiendolo alla bell'e meglio.
Ricuci la sua pelle dopo aver fatto colare sopra un po' di alcol per far sì che si disinfettasse.

-Bevi.-
Porti alla bocca l'oggetto di metallo dopo Dean toglie dalla sua bocca la cinta fa come gli dici senza ripensamenti mentre tu controlli se il pacchetto è dove deve essere.
Lo tieni tra le mani sedendoti al suo fianco.

-Manca poco e torneremo a casa, il tempo è scaduto.
Ce l'abbiamo fatta.-
Sussurra Dean appoggiandosi a te con il capo; il tempo di finire la frase venite catapultati di nuovo nel vostro tempo e tutti gli altri nel salone che vi attendono.

Dean pov.

L'espressione sollevata sui volti degli mi lascia un po' perplesso del tipo che non pensavano che saremmo tornati indietro.
Sono tutti con gli occhi su y/n, un po' per il suo abbigliamento e un po' perché è visibilmente scossa.
-Y/N che cosa--

Mio fratello viene bloccato da un suo gesto veloce dopo aver lanciato il sacchetto contenente le ceneri sul tavolo e uscire dalla stanza in completo silenzio.

-Che diavolo è successo?-

Mi siedo al tavolo aspettando che anche gli altri facessero lo stesso iniziando poi a parlare del vostro arrivo, dell'incontro con Elliott fino ad arrivare allo spettacolo a cui lei aveva preso parte.
-Era così.. oh porca sto facendo strani pensieri.
Camminava sul palco come una donna vera, ogni uomo in quel locale stava pensando a lei in quel modo, poi ha preso il pacchetto da quell'uomo e poi è venuta verso di me.-

-E poi cos'è successo racconta.-
T'incalza Crowley a continuare gesticolando con le mani per far sì che tu completassi il tuo discorso, gli racconti di come si sia avvicinata alle tue labbra per prenderti in giro e lasciarti quello che aveva preso arrivando fino alla parte del proiettile e che non capisco perché lei sia incazzata.

-Pensavo ci fosse più pepe in questa storia.-
Commenta Crowley sbuffando.

-Non capisco che cosa c'entra il pepe.
Non stiamo mica parlando di condimenti o cose del genere.
È Y/N l'argomento in questione no?-
Interviene Castiel facendoti battere una mano sulla fronte per la sua ingenuità.

-Cas significa che non c'è nulla di piccante e prima che tu possa dire qualcosa sul piccante significa che non c'è nulla di sessuale.-
Parla Sam spiegandogli come fanno i genitori quando fanno il discorso sul sesso con i figli inesperti vista l'espressione che si forma sul volto dell'angelo.

-Ho ben capito che voi su un cielo non fate del movimento.-

Parla Crowley facendovi ridere tutti lasciando che Castiel mettesse su il suo sguardo confuso per poi esprimere il suo giudizio.
-Io penso che quello che per te è stato un gesto eroico cioè prenderti la pallottola, da parte sua viene vista come una debolezza o che tu pensi che lei non sia abbastanza forte per una cosa del genere.-

Tanti pensieri iniziando ad attraversarmi la mente porti le mani alle tempie appoggiandoti al tavolo con i gomiti cercando di capire.
-Dite che dovrei andare da lei?-

-Incrementeresti la sua rabbia, ma è sexy quando lo è.-
Ti risponde Crowley ammiccando nella tua direzione.

----------------

Voglio parlarle.
Voglio capire tutti questi sentimenti che stanno montando al mio interno ai quagli non riesco a dare un motivo.
Non ho mai pensato ad y/n in un certo modo e questo mi spaventa abbastanza perché lei non è quel tipo di ragazza con cui puoi giocare con i sentimenti.
È una seria.
Dopo essermi cambiato e ripulito vado verso la camera di y/n  per chiarire la situazione quando poco prima della sua stanza noto la porta del bagno socchiusa e la sua voce limpida risuonare all'interno.
Mi fermo rimanendo a debita distanza osservando quel poco che è possibile vedere.

-Che diavolo ci stai facendo qui fuori?-
La voce di Sam ti riporta alla realtà facendovi anche scoprire da lei.

Your pov.

Senti le voci dei due fratelli provenire da fuori la porta che ti appresti a spalancare osservandoli confusa.
-Scusate mi spiegate che cosa ci facevate qui?
Mi stavate per caso spiando?-
Chiedi uscendo a piedi nudi dal bagno visto che la tua stanza è praticamente di fronte ad esso.

-Dean qui lascio a te.-
Si dilegua Sam dandogli una pacca sulla spalla e lasciando l'altro sotto il tuo sguardo interrogativo, entri nella stanza buttando le cose che tieni in mano su una sedia voltandoti poi verso di lui.

-È che volevo venire a parlarti, poi ho sentito la tua voce e allora mi sono fermato ma non ho visto nulla.-
Alza le mani in segno di difesa.

-Vuoi parlarmi di che cosa.-
Incroci le braccia al petto alzando un sopracciglio, sai benissimo quale potrebbe essere l'argomento della vostra conversazione ma lasci che lui te lo introduca.

-Sai il nostro viaggio è stato abbastanza strano, poi tu lo sei stata ogni momento di più.
Quello che hai fatto su quel palco poi.. cioè non capisco il tuo stato d'animo ora anche se ho capito che sei arrabbiata, suppongo con me, ma non capisco per quale motivo.-
Il suo discorso è abbastanza confusionario scandito dal suo continuo gesticolare.

-Perché ti sei messo davanti a me.
Non dovevi, per niente.-

-Io volevo solo proteggerti.-
Afferma avvicinandosi alla tua figura, i vostri corpi sono poco distanti l'uno dall'altra e la cosa ti mette in soggezione da una parte.
-Non volevo che tu ti facessi male perché beh..-
Fa una breve pausa cercando di ponderare quello che vuole dire.
-Io ci tengo a te.-

Ti mordi il labbro inferiore abbassando il volto a quella sua piccola confessione, senti le sue mani cingerti i fianchi e farti avvicinare di più a lui con calma.
-Potevi rimanerci secco. Avrei dovuto riportare il tuo cadavere qui.-
I vostri occhi s'incontrano e lasci che lo facciano anche le vostre labbra dando spazio ad un bacio passionale.

-Noi Winchester torniamo sempre.-
Se ne esce con questa battuta di spirito alla quale non ridi perché è veramente pessima.

-Sei veramente un cretino.-

-Un cretino che ti piace un po'.-
Sorride dicendo questa frase accarezzandoti il viso lasciandoti qualche piccolo bacio sul viso.

-Non ti darò mai la soddisfazione di sentirmelo dire.-
Scoppi a ridere facendolo uscire dalla tua stanza, chiudi la porta e ti lasci cadere sul letto lasciandoti andare ad un sospiro di sollievo.
Non avresti mai pensato che quel viaggio nel passato avrebbe stravolto parte del tuo futuro.

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