• Y/N sta per your name (il tuo nome)
• Immagina: Dean x Reader

Flashback

Tu e Jake eravate seduti su una vecchia panchina nel grande parco della città di Chicago parlando di qualsiasi cosa che vi passava per la testa.

-No J, non puoi dirmi che non ti piace per niente il Trono di Spade.
Cioè che persona sei.-
Alzi la voce gesticolando e attirando gran parte degli occhi vicini su di te.

-Quindi non sei più mia amica per questa cosa?-
Ti dice facendo una faccia triste e appoggiando la testa sulla tua spalla.
Ridacchia scompigliandogli i capelli.
-Certo che lo sono cretino.-

Questo è l'ultimo ricordo felice che hai con il tuo amico Jake, uno dei pochi amici che ti eri fatta e che aprendo la porta del motel dove avreste dovuto rincontravi trovi steso a terra con una pugnalata nel cuore.
Jake ti aveva salvato da suo padre, erano dei licantropi e con il tempo lo avevi scoperto e lui aveva saputo che facevi parte di una famiglia di cacciatori da generazioni ma questo non aveva fermato la vostra forte amicizia.
Porti le mani alla bocca osservando il suo corpo giacente a terra lasciando che una lacrima rigasse il tuo volto.

Fai dei calcoli affrettati capendo subito cos'era successo.
Stavate lavorando, tu e i due Winchester ad un caso che riguardava i licantropi.
Ne avevate uccisi un paio e notando la figura nella penombra che si nascondeva, sei andata nella sua direzione.
Questo si era alzato in piedi mostrandosi a te. Jake.
L'avevi lasciato andare prendendoti addosso tutte le sfuriate di Dean.
Avevi semplicemente risposto che era un tuo vecchio amico lasciando cadere il discorso nel momento in cui la portiera del sedile posteriore dell'Impala si chiudeva.

Corri ad una velocità spropositata verso il rifugio lasciando la tua moto nel garage camminando piena di rabbia per il tunnel che porta direttamente nel grande salone, spalanchi la porta trovando i due fratelli tranquilli intenti a fare le loro cose.

-Tu l'hai ucciso!-
Urli scagliandoti contro Dean che scatta in piedi sulla difensiva.
-Ti avevo detto che era mio amico!-
Alzi ancora di più il tono di voce tirandogli un pugno dritto in faccia che lui non si aspetta.
Porta la mano sul punto colpito facendo per parlare quando il fratello lo precede.

-Dean di cosa sta parlando.-

-Lui l'ha ammazzato nonostante io abbia deciso di lasciarlo andare.
Era mio amico, ti ho detto e sottolineato in auto che era innocuo e tu hai deciso con la tua cazzo di testa!-
Stai iniziando piangere più per il nervosismo che per altro, le mani ti tremano e l'unica cosa che vuoi è sfogarti.

-Y/N lasciami spiegare lui era.. da eliminare. Era un licantropo.
Non lascio mai i lavori incompleti, avrebbe fatto male ad altri ne sono certa.
Il suo frigo era pieno di cuori e non di qualche animale ma umani.-

Porti le mani tra i capelli in modo frustato.
-Sam ti prego tienimi perché se no io gliela spacco quella bella faccia che pensa di ritrovarsi.-

Il minore dei Winchester si avvicina a te posando una mano sulla tua spalla.
-Dean perché lo hai fatto.-

-Sam! Lo sai che doveva essere ucciso quanto me.-
Dean parla al fratello guardandolo cercando la sua approvazione ma il fratello scuote la testa.

-Dean lo so, ma lei è la tua ragazza ci ha chiesto una cosa che era quella di lasciarlo andare. Sei andato contro il suo volere.-

Passi le mani sul viso asciugandoti le lacrime mentre Dean si avvicina a te chiedendo al fratello di lasciarvi soli.

-Y/N..-

-Non ti voglio guardare.-

Affermi tenendo le mani sulla faccia, lo sai che sono comportamenti da bambina ma non t'interessa.
Sei talmente arrabbiata con lui che le sue parole non fanno nessun effetto su di te.

-Ti prego..-

-Tu hai fatto come tutti gli altri.. come mio padre.-
Affermi amara ripensando agli avvenimenti del passato.
-Quella volta che ha ucciso mia madre nonostante io gli avessi detto che c'era una cura per il vampirismo.-
Alzi gli occhi verso di lui, la tua faccia non è delle migliori i segni di tristezza dipingono il tuo volto fine.
-Lui ha detto la stessa cosa che hai detto tu sai Dean, che lei era da eliminare!-
Sbraiti l'ultima parte iniziando a tirare dei pugni sul suo petto cercando di liberarti da tutto quello.

-Y/N so che ho sbagliato ma ho dovuto farlo, io ti ascolterò sempre non come tuo padre lo sai.
Ho dovuto farlo, ho seguito il mio istinto.-

-Hai un bel l'istinto di merda mi dicono.-
Le parole ti escono come un fiume mentre lui circonda la tua vita con le sue braccia.
-Dean.. non è il momento.
So quello che stai cercando di fare..-

-No che non lo sai.-

-Io in questo momento ti odio con tutta me stessa, non puoi capire il risentimento che provo nei tuoi confronti.-
Ti stacchi dalla sua presa mettendo le mani sulle sue per pochi secondi lasciandole andare.

-Cosa vuoi dire?-

-Che vorrei che stessimo ognuno per i fatti suoi per un po'.. ho bisogno di pensare.-

Noto subito come la sua espressione muta in una di preoccupazione totale.
-Non puoi chiedermi questo, noi stiamo insieme.-
Cerca di prenderti la mano ma tu la ritrai sospirando.

-Io.. io vorrei perdonarti per questa cosa ma non ci riesco davvero.. non ora. Ho bisogno di capire se il Dean che ho davanti se lo merita.-
La tua voce è ferma quasi priva di sentimenti, in quel momento stai cercando di trattenerlo il più possibile per quello che ti si presenta davanti: Dean che passa le mani sui suoi occhi lucidi cercando di realizzare tutto quello che sta accadendo.

-Credo che sia anche meglio che io mi stabilisca da qualche parte che non sia qui. Per evitare inconvenienti.-

-No.. tu non puoi lasciarmi.-

-Dean..-
Prendi un bel respiro iniziando di nuovo a parlare.
-Non saremmo qui se tu mi avessi ascoltato. Io non vorrei dirlo ma la colpa qui è solo tua.-

Finita questa frase ti giri e te ne vai uscendo dal rifugio e dalla vita di Dean.
Sei sconvolta, non sai dove hai trovato il coraggio di dire tutte quelle parole così con decisione.
Sali sulla tua moto lasciando lì quello che ti rendeva più felice.
Dean.

Sono passati quasi quattro mesi da quando hai deciso di allontanarti dal rifugio a da Dean.
Sam ti scriveva quasi quotidianamente di tornare perché suo fratello si stava lasciando andare del tutto.
Ti parlava delle sue bevute, dei suoi attacchi d'ira che poi magari erano seguiti da urla, della sua insonnia e che la caccia era diventata quasi una sua ossessione.
Più di quanto lo fosse già.

Quel giorno stai cacciando un demone a te conosciuto in una cittadina lì vicino, solo che non va nel migliore dei modi.
Riesci comunque ad ucciderlo dopo una grande lotta, questo è molto forte e a quanto pare anche astuto visto che ti tende una trappola.

In questo momento ti ritrovi seduta sul sedile della tua moto con un grande taglio nel costato e vicino al vicino al collo oltre ad altre contusioni meno gravi rispetto a quelli.
Sul tuo viso invece, ci sono numerosi graffi per le cadute o colpi inferti dal demone.

Recuperi il tuo telefono cercando con l'altra mano di fermare il sangue che fuoriusciva.
Componi il primo numero che hai lì per primo lasciando che squillasse mentre ti accasci totalmente sulla seduta.

-Pronto? Y/N?-
La voce di Sam riecheggia dall'altra parte e questo ti risveglia.

-S..Sam ho bisogno di aiuto..-
Gli dici con un filo di voce.
-Ti prego.-

La chiamata finisce lì perché i tuoi sensi vengono a mancare, senti in lontananza la voce del minore dei Winchester richiamarti con preoccupazione.

I tuoi occhi si aprono e la prima persona che vedi è Sam che cambia la fasciatura della tua gamba.
Riconosci subito la tua vecchia stanza, certi di tirarti su a sedere mentre lui ti osserva facendo un piccolo sorriso.

-Sei sempre la solita testarda.-
Ride leggermente passando una mano tra i suoi capelli lunghi.

-Sammy sei diventato più carino, hai fatto qualcosa hai capelli?-
Ti aggiungi alla sua risata mentre lui scuote la testa.

-Grazie per le avance ma penso che mio fratello mi ammazzerebbe.-

Suo fratello. Dean.
In quel momento realizzi bene dove ti trovi, e con chi nei paraggi.
Cerchi di alzarti dal letto quando Sam esce dalla stanza raccomandandoti di non muoverti e che lui sarebbe tornato presto.

Esci dalla stanza, hai una leggera fame.
Il tuo stomaco fa dei rumori compromettenti e questo ti fa capire che non metti qualcosa sotto i denti da troppo tempo.

Ti avvii in cucina zoppicando un po' per il dolore alla gamba, cerchi di far peso sulle punte per arrivare ai mobiletti alti e cercare se c'è qualcosa di buono da mangiare.
Trovi dei biscotti al cioccolato, del pane e del burro d'arachidi.
Ti siedi al tavolo iniziando a mangiare una fetta di pane quando senti gli occhi di qualcuno alle tue spalle.
Hai quasi paura a girarti sapendo chi è.

-Y/N.-
La sua voce è più grave, ti volti lentamente incontrando il suo sguardo spento.
Si vede che non dorme da un po' per le occhiaie che segnano il suo viso.
Avanza nella tua direzione mettendosi a qualche centimetro da te, poggi le mani sul suo petto cercando quasi di bloccarlo ma ti viene difficile quando appoggia unisce le vostre labbra in un bacio lento.

In quel momento capisci quanto Dean Winchester ti è mancato.
Quello che ha fatto in passato ti sembra sfumare in quel momento la tua mente vaga tra i mille dubbi.

Stai sbagliando?

Le tue gambe s'intrecciano attorno al suo busto quando ti prende in braccio con delicatezza.
-Io.. Y/N.. mi sei mancata un casino.
I tuoi occhi, le tue labbra, il profumo della tua pelle, le tue battutine stupide ma sopratutto lo svegliarmi e vederti lì accanto a me.-

Chiudi gli occhi mettendo la fronte nell'incavo del suo collo.
-Anche tu mi sei mancato, so che non te lei passata bene. Dean...
Hai sbagliato ma allontanarmi da te e lo è stato ancora di più.-

Alzi lo sguardo verso di lui notando uno scintillio nei suoi occhi.
Gli stai dichiarando tutto il tuo amore senza parlare, non vi è necessario spendere parole.

-Sei appena passata in prima posizione.-
Ridacchia accarezzandoti il viso baciandoti la punta del naso.

-Wow non è che l'Impala poi se la prende?-
Chiedi facendo una finta faccia preoccupata.

-Nah.. penso che capirà.-