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CASTIEL

Y/N sta per your name (il tuo nome)
Y/S sta per your surname
(il tuo cognome)
Immagina: Castiel x Reader AU

La campanella ti salva da quella che può essere la tua morte, avete presente quando non studiate niente e pregate qualsiasi Dio per far sì che non ti peschino ma a quanto pare lì sopra hanno lasciato la barca.

-Y/S ti sei salvata per questa volta ma sappi che comunque verrai interrogata la prossima lezione.-
Ti ricorda il professore di lettere mentre cerchi uscire dall'aula il più velocemente possibile.

Ti dirigi verso la mensa della scuola mettendoti in fila iniziando a prendere il tuo pranzo.
Un sandwich, una mela, e del succo di frutta.
Tieni tra le mani il tuo vassoio camminando verso il tuo solito tavolo dove i tre ragazzi sono già seduti a mangiare.

-Sam, Dean e.. Cas grazie per averci deliziato con la tua presenza.-
Gli dai un abbraccio veloce, è da un po' che non si fa vedere in giro i due fratelli ti dicono sempre che cerca di tenere i suoi voti al di sopra della media perciò è tutto il tempo in biblioteca.

-Oggi ho avuto una botta di culo, non ho studiato tipo tre capitoli.-
Parli dopo aver preso un boccone del tuo panino scoppiando a ridere per il tuo scarso livello di apprendimento.

Sam scuote la testa facendo un sorriso e continuando a mangiare la sua insalata.

-Non vedo cosa ci sia di divertente, se vai avanti così potresti perdere l'anno.-
Interviene Castiel, gli rivolgi lo sguardo confuso sporgendoti verso di lui appoggiandoti al tavolo blu.

-E sentiamo, dovrei magari fare come te e studiare ogni attimo della mia vita ma Cas purtroppo non ci somigliano nemmeno un po'.-
Alzi le spalle facendo una finta faccia rassegnata tornando al tuo cibo.

-Ho un'idea.-
Se ne esce Dean dal nulla.
-Stasera vieni da noi e passiamo una bella serata come ai vecchi tempi.-

-Certo io vengo però solo se anche Cas partecipa alla nostra festa privata invece di fare l'asociale.-

Senti il ragazzo dai capelli corvini sbuffare alla tua affermazione, sai benissimo che lui non è un tipo molto socievole e che non gli piace questo genere di cose ma vuoi che lui si diverta con voi almeno per una volta.
Tra poco sarebbe iniziato il periodo degli esami e Castiel conoscendolo non si sarebbe staccato dai libri neanche per andare in bagno.
Anzi loro lo avrebbero accompagnato.
-Vediamo.-

-Ci sarà.-
Ti dice Dean guardando l'amico sorridendo.
-Abitiamo insieme, posso irrompere nella tua stanza in qualsiasi momento.
E sì, è una minaccia.-

Passate tutta la pausa parlare di quello che avreste fatto stasera, vi sareste divertiti tutti insieme dopo tanto tempo.
È molto tempo che non vai a trovarli al loro appartamento, ti hanno proposto parecchie volte di trasferirti da loro ma ogni volta hai declinato l'offerta gentilmente.
Al solo pensiero di condividere un appartamento con tre ragazzi, come loro.
Sarebbe meglio infilare la testa in un tombino.

Le lezioni finiscono, decidi di passare prima dal bar del campus prima di raggiungere la tua coinquilina.
Ordini due ciambelle per poi riavviarti.

Apri la porta trovando Jessica sul letto intenta a scarabocchiare qualcosa su un quaderno.
-Buon pomeriggio amica mia! Ti ho preso qualcosa.-
Annunci lanciandole il sacchetto di carta contenente il dolcetto.

-Una compagna così dove la trovo?-
Ride lei mentre tu riponi le tue cose e ti butti nel tuo letto unendoti a lei.

-Non la trovi.-

-Stasera Mark ha detto che vuole organizzare qualcosa a casa sua..-

-Oddio quel tipo. Comunque sono off limits vado dai ragazzi per passare del tempo con loro.-
Le dici mettendoti a sedere e osservarla toccarsi i capelli come se fosse in imbarazzo.

-Umh.. ci sarà anche Sam?-

-Certo che ci sarà anche.. oh! Ci sarà anche Sam.-
La imiti amplificando di più le sue parole.
-Se ti piace Sam basta che vai lì e gli parli, non morde. Forse.-

Passate tutto il pomeriggio a parlare come al solito e tu provi a studiare qualcosa finendo rovinosamente per addormentarti sul letto.
La suoneria del tuo telefono ti risveglia dal tuo sonno, recuperi l'aggeggio portandolo all'orecchio e rispondendo.
-Sono qui giù, ti do due minuti.-
Senti la voce dall'altra parte parlare ma capisci la metà di quello che ti ha detto.

-Scusami ma chi sei?-
Dici alzandoti in piedi ancora mezza stordita.

-Sono Dean scema!-
Allontani il telefono per il suo tono di voce che si è alzato.

-Oddio ma che ore sono? Noo, Dean faccio il più in fretta possibile.-

Prendi il tuo zaino e ci butti dentro quello che sarebbe potuto servirti correndo giù per le scale e uscendo dai dormitori trovandoti il ragazzo a bordo della sua inconfondibile Impala che ti aspetta lì davanti.
Sali portandoti una mano sul petto per il fiato e di tutta quella corsa per non farlo aspettare.

-Per quanto hai aperto il libro questo pomeriggio?-

-E tu?-

Vi guardate per un secondo scoppiando a ridere in contemporanea sapendo che entrambi fate veramente schifo in questo campo.

-Dovrei chiedere a qualcuno se mi da qualche lezione perché se no quest'anno me lo gioco alla grande.-

-Chiedi a Castiel. Lui potrebbe darti una mano ne sono sicuro.-
Ti propone non staccando lo sguardo dalla strada mentre tu fai una smorfia al pensiero.

-Quel ragazzo mi odia dai. Io cerco di farlo sciogliere e lui rimane un ghiacciolo.-

Quando parcheggia scendi recuperando il tuo zaino e entri nel palazzo seguita da Dean e raggiungete il loro appartamento.
Apri la porta buttandosi sul divano su cui è seduto Sam.

-Ciao anche a te y/n.-

-Sammy, che bei capelli che hai.-
Gli passi una mano tra di essi ridendo.
-Davvero neanche i miei sono così.-

-Cos'hai bisogno?-

-Nulla, non posso dimostrarti il mio amore?-
Ti rialzi mettendoti più composta notando uscire Castiel dalla sua stanza e ti mordi leggermente il labbro osservandolo.
I suoi capelli scompigliati gli conferiscono un'aria più attraente insieme alla sua maglietta rossa sgualcita e i pantaloni della tuta.

-Oh ciao y/n..-
Ti saluta facendo un cenno con la mano.

Gli sorridi di rimando continuando a mangiucchiarti le pellicine delle labbra.
-Sono esattamente nove e trenta.
Dichiaro aperta la nostra serata.-

La prima ora la trascorrete a guardare un film a caso che avete trovato su internet.
Ti alzi di scatto quando senti Sam darti uno scrollone.
-Vedo che in molti avete apprezzato il film.-
Ride notando anche gli altri due completamente disinteressati.
La vetrina dell'armadio vicino al televisore ti attira per le bottiglie al suo interno.

-Illuminazione.-

Ti alzi aprendo le ante e tirandone fuori qualcuna agitandole in aria facendo un balletto strambo.
-Movimentiamo questa serata!
Dai tutti in cerchio.-

I due fratelli fanno quello che hai detto, al contrario Castiel rimane al suo posto sul divano.
-Anche tu.-
Ti avvicini a lui e gli prendi la mano quasi trascinandolo accanto agli altri, senti provenire da lui un verso che ti fa capire benissimo che non vorrebbe partecipare per niente.

-Allora facciamo obbligo e verità ma nel momento in cui la bottiglia gira e ti punta devi bere prima di parlare.-
Spieghi in modo sbrigativo disponendo un bicchierino davanti ad ognuno dei presenti e lo riempi a tutti.

Sam è il primo a girare la bottiglia che punta su Castiel, batti le mani incoraggiandoli a buttare giù e poi il ragazzo dai capelli lunghi parte con la sua domanda.

-Obbligo o verità?-

-Verità.-

-Ci avrei scommesso, comunque quanto lontano sei andato con la tua ultima ragazza?-

-Se il tuo obbiettivo è quello di sapere se ci ho fatto sesso la risposta è sì.-
Afferma in modo diretto ma senza guardare i presenti tenendo tra le mani il suo bicchiere.
Il gioco prosegue tra strane domande e obblighi che finiscono con Dean che lecca il tappeto e altre cose indicibili che ti vengono estorte tramite quesiti sulla tua vita privata.
Senti di essere andata già oltre alla tuo limite di bicchieri.

Dean gira di nuovo la bottiglia e finisce su di te.

Alzi le mani al cielo indicandoti.
-Dai spara amico. Sono pronta a tutto, faccio obbligo.-

-Devi baciare tutti quelli che ci sono nella stanza.-
Fai una faccia stupita per poi accettare.
Avanti verso il mandante della domanda posizionandoti davanti a lui prendendoti qualche momento appoggiando le labbra sulle sue in seguito, lui appoggia una mano tra i tuoi capelli ampliando il gesto.
Il bacio con Sam è più leggero invece, capisci benissimo non c'è malizia di alcun tipo tra voi due.
Ti giri verso Castiel regalandogli un sorriso, gattoni fino alla sua figura posando le mani sul suo viso.

-Non credo sia una..-
La sua frase rimane in sospeso quando unisci i vostri volti baciandolo con più animo rispetto ai precedenti.
Quando ti stacchi le sue guance sono ti una tinta rosea e la cosa ti fa ridere un pochino tanto che lo abbracci rimanendo lì attacca a lui per i tuoi restanti dieci minuti da persona vigile prima di addormentarti.

Apri gli occhi di scatto trovandoti in una stanza che non è la tua, prendi la sveglia presente sul comodino strabuzzando gli occhi per l'orario.
Ti alzi sentendo un dolore alla testa, porti una mano su di essa mentre di tiri su in piedi.
Fai il tuo ingresso in cucina salutando gli altri che più o meno sono messi come te.

-Che bello prenderò parte alle lezioni pomeridiane oggi.-
Annunci prendendo la tazza di caffè che ti è stata riservata insieme ad un'aspirina.

-Tu sei matta.-
Se ne esce Dean appoggiando la testa sul legno del tavolo.

-Devo per forza, non mi ricordo neanche quello che abbiamo fatto dalle undici in poi ieri sera.-
Scuoti il capo recuperando il tuo zaino e le scarpe.
Senti lo sguardo di Castiel sul tuo corpo ad ogni movimento che compi e la cosa ti turba perché la maggior parte delle volte non ti calcola per niente.

•Castiel point.

Y/N se n'è appena andata dicendoci che avrebbe preso il pullman per tornare ai suoi dormitori.

-Mi dispiace amico.-
Mi dice Dean dandomi una pacca sulla spalla e intanto prende un pacco di biscotti risedendosi a mangiarli.

-Non importa.-

-Certo che sì invece, qualche giorno fa ci hai detto che ti comporti così con lei perché senti qualcosa.-
Parla Sam cercando di incoraggiarmi ad andare a raccontarle quello che è successo.

•Your's point.

Le tue lezioni sono più pesanti di quanto pensassi tanto che ad un certo punto il tuo cervello ha come avuto un blackout e l'unica cosa che ti ha riportato sulla terra è il professore che urlava per la poca attenzione nei suoi confronti.
Come biasimarlo poveretto.
Ti alzi dal tuo banco uscendo e andando al tuo armadietto riponendo al suo interno i libri quando chiudi l'anta ti ritrovi Castiel che ti osserva.

-Porca miseria vuoi farmi morire?-
Porti una mano al petto per lo spavento.

-No.. perché dovrei?-
Afferma confuso seguendoti quando inizi a camminare fino ad entrare nella biblioteca.
-Possiamo parlare un attimo di.. ieri.-
Ti porta in disparte in mezzo a una di quelle sezioni in cui nessuno mette piede.

-Oh ecco, cos'è successo che non ricordo.-
Rimarchi e sul viso del ragazzo appare un espressione triste che non riesci a decifrare.

-Abbiamo bevuto un po', voi tre più di me io ho cercato di far finta di bere e il più delle volte non l'avete notato..-

-Vieni al sodo Cas.-

-Io e te.. cioè per una cosa che ha detto Dean ci siamo.. come dire baciati.
E non è stato come gli altri.
Era più vero. Almeno per me.-

Ti prendi un minuto per realizzare quello che ti ha detto rimanendo in silenzio non sapendo bene come comportarti.
-Cas io non so cosa dirti.. ho i pensieri tutti offuscati.-

Castiel muta improvvisamente e lo vedi in una sfaccettatura che non avresti mai pensato potesse avere.
Il suo volto è contrito in un espressione di rabbia misto amarezza.
Il suo tono di voce si alza leggermente.
-Tu. Tu che ti comporti il quel modo da amica nei miei confronti e poi mi mandi fuori strada ad ogni gesto.
Non capisci, non vedi quello che c'è dall'altra parte.-
Continua a parlare facendo strane metafore su avvenimenti e questo ti fa capire che forse dietro a tutto quel comportamento scontroso verso di te si nasconde una piccola cotta.
Lui ti ha sempre intrigato con i suoi lunghi silenzi, il suo carattere pacato tanto da non accorgersi neanche che ci fosse a volte.
Sentivi tante ragazze parlare di lui, della sua bellezza misteriosa che affascinava tutte, forse anche te infondo.

Fermi il tuo vagare dei pensieri quando decidi di fermarlo mettendo una mano sul suo petto coperto dalla felpa grigia, ti avvicini a di più a lui.
-Riproviamo allora.-
Lo baci con delicatezza, le sue mani si fermano suoi tuoi fianchi mentre le tue circondando il suo collo.

Vi staccate e vi guardate negli occhi restando a pensare quello che vagasse nella testa dell'altro.
-Mi dispiace per non essermi ricordata di ieri sera.. però mi è piaciuto vederti così rude.-

Ti fa indietreggiare nel tentativo di riprendere facendo finire però, contro lo scaffale apposto e nel lieve impatto fai cadere alcuni libri e finite per ridere.
-É sempre stato il mio sogno farlo in una biblioteca con Castiel Novak, ma magari senza fare danni e dopo numerosi appuntamenti.-

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