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Ottantadue: Una cioccolata calda con Zoey e Jago.

nella foto: Nathaniel Buzolic nel ruolo di Jago Phills e Danielle Campbell nel ruolo di Zoey Datner.

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«Meg ha accettato» esclama Aiko, rivolta a Lodovica, «quindi martedì le gemelle lo incontreranno»

Lodovica annuisce. «Io e Scott abbiamo già organizzato tutto»

Alzo un sopracciglio e la squadro. «Cioè?»

«Indosserete degli auricolari, dei microfoni e delle telecamere, che registreranno tutto ciò che accadrà. Tom, Aiko e Alex vi guarderanno da lontano, sentendo tutto ciò che dite, mentre Loris e Luke si siederanno al bar centrale e faranno finta di niente. Tutti loro reagiranno nel caso in cui Jago e Zoey dovessero attaccarvi, ma speriamo che questo non accada»

Soffoco una risata nervosa. «Sembra che stiamo organizzando un blitz»

Scott si schiarisce la voce e afferra una mini-telecamera.

«Cercate solo di non mettervi nei guai. Vi ricordo che stiamo facendo una cosa non organizzata ufficialmente e che se qualcuno dovesse scoprirlo finiremmo nei guai»

Deglutisco, mentre i nostri sguardi si incrociano.

«Non preoccuparti, Scotty» mormora Aiko, «sono sicura che porteremo a termine il nostro piano, senza nessun ferito e nessuna punizione»

Tom le batte il cinque. Sono piuttosto sicura che l'abbia fatto per il soprannome che hanno affibbiato a Scott, visto che so quanto gli dà fastidio essere chiamato in quel modo.

Sospiro e prendo fra le mani l'auricolare che dovrò indossare dopodomani. Sono un po' agitata e spero che andrà tutto bene. Se Jago dovesse scoprirci, Angelique ci punirebbe molto severamente.

«Ci vediamo martedì alle quattro e mezza. Ricordatevi di tenere i capelli sciolti e di non indossare orecchini. Potrebbero compromettere l'uso degli auricolari»

Annuisco e lancio un'occhiata alle mie sorelle.

* * *

«Non credevo che questo auricolare fosse così scomodo, maledizione»

Lancio un'occhiata a mia sorella Molly, che sta faticando per tenere nascosto l'auricolare. I capelli le danno così fastidio che continua a sistemarli dietro all'orecchio, ma così facendo rivela la presenza dell'auricolare.

«Cerca di non toccarti i capelli» mormora Meg, «altrimenti cade tutto il piano»

Sento qualcuno ridacchiare. Gli altri ci parleranno attraverso un walkie-talkie, grazie al quale riusciremo a parlare e ad aggiornarci con gli spostamenti.

«Scott, chiudi quella boccaccia» sibila Meg, «altrimenti quando ci rivediamo ti strappo quei due peli che hai in testa»

Sento Alex e Tom ridacchiare ed io vorrei imitarli, ma sono troppo agitata per fare qualcosa che non sia camminare. Appena entriamo nel bar, però, mi sento più tranquilla. So che se succederà qualcosa, le persone e i nostri amici non esiteranno ad intervenire.

Noto immediatamente i fratelli Baker, seduti in un angolo del locale, semi nascosti da alcune piante. Hanno scelto una posizione perfetta, penso, mentre seguo Meg ad un tavolo abbastanza distante da quello dei Baker.

«Sono le cinque in punto. Dove diavolo è?» esclama Molly, un po' infastidita dal ritardo.

Sentiamo una risata femminile, molto calda. Ci voltiamo di scatto e il nostro sguardo ricade su una coppia: Jago e Zoey. Jago è più alto di quindici centimetri rispetto a lei, e i pantaloni neri lo smagriscono terribilmente. Lei, invece, è formosa: indossa un abito nero e degli stivali alti fino al ginocchio, di camoscio. I lunghi capelli castani coprono le spalle e la parte superiore del vestito. A guardarla non dimostra affatto i suoi ventitré anni ed è veramente bella, molto affascinante e sexy.

«Ciao! Voi dovete essere Molly e Malia, le sorelle di Margaret! È un piacere conoscervi!»

La sua voce è insopportabile, ma sorrido e mi convinco che prima o poi riuscirò ad abituarmi. Mi alzo in piedi e l'abbraccio, nonostante sia riluttante. Profuma di rosa e di biancospino e capisco immediatamente che è una brava ragazza. Meg aveva ragione, e forse è difficile anche per lei allontanarsi da Jago, perché non sa che persona sia realmente.

«Piacere di conoscerti» esclama Jago, all'improvviso, rivolto verso Molly.

«Piacere mio» replica mia sorella, senza smettere di guardarlo negli occhi, mentre si stringono la mano.

Mi lancia un'occhiata sprezzante ed io sorrido, cercando di non risultare antipatica agli occhi di Zoey. Devo solo provare a comportarmi bene e a non uscire di testa di fronte a lei, altrimenti tutta la montatura salterà.

«Volete ordinare qualcosa?» chiede Zoey, sorridendo, mentre si accomoda, «pensavo ad una bella cioccolata calda per tutti. Vi va, ragazze?»

Meg deglutisce rumorosamente. «Sì, certo. Ti accompagno al bancone»

Io e Molly ci immobilizziamo e la guardiamo, mentre si allontanano per ordinare. Io e mia sorella sospiriamo in sincronia, come per calmarci, e poi incrociamo lo sguardo di Jago. Il suo sguardo furente mi dice che non è per niente contento di vederci.

«Mi spiegate per quale diavolo siete qua?»

«Meg ci ha raccontato tutto» replico, «e ha fatto bene»

Jago soffoca una risata.

«Ti dà fastidio averci incontrate? O pensi che ciò che sappiamo di te possa compromettere il tuo fidanzamento?»

Rifila un'occhiataccia a Molly.

«Pensavo che tu fossi la sorella con la lingua più corta, invece a quanto pare avete tutte e tre preso da vostra madre»

Stringo i pugni. «Non osare menzionare nostra madre. Pensi che la scenata in ospedale mi abbia fatta ricredere sul tuo conto? No, puoi starne certo. Chiamarmi con il suo nome non ha cambiato niente»

Jago sorride, con aria da strafottente.

«Pensate di poter ferirmi? O di rovinarmi? Beh, non ci riuscirete mai. Avete sedici anni, per l'amor del cielo, ed io ne ho venti in più di voi. Anche se ci provaste, non penso che riuscireste a vincere contro di me»

Molly piega le braccia al petto e sorride.

«Questo è tutto da vedere» replica, acidamente, «tu prova solo a fare del male a Meg ancora una volta, e non saprai più cosa vuol dire essere felice. Anche questo finto fidanzamento con Zoey crollerà»

Jago si appoggia sul tavolo con i gomiti e allunga un dito verso Molly, come a minacciarla.

«Non permetterti!» esclamo, mettendomi in mezzo, «l'hai detto anche tu che abbiamo ereditato tanti particolari da nostra madre, quindi non metterti contro di noi, Jago»

Vorrebbe ribattere qualcosa, ma Zoey arriva al nostro tavolo con un vassoio e cinque cioccolate calde. Jago le sorride e le scosta la sedia, poco prima che lei si sieda. Le rifilo un'occhiata mentre distribuisce le tazze, poi abbasso il capo, guardando il liquido marrone. Non ho fame, non ho sete: sono troppo arrabbiata.

«Allora, come vi siete conosciuti?» domanda Molly, sorridendo.

Zoey ricambia il gesto. «In ospedale. Mi aveva chiesto di aiutare una donna che aveva appena partorito, mentre lui si occupava della figlia appena nata»

Alzo lo sguardo. È un ostetrico? Credevo che avesse aiutato mia madre a partorire solo perché erano amici e perché era un medico, non che avesse deciso di specializzarsi in questo campo.

«Jago mi ha raccontato che è stato lui ad aiutare vostra madre a darvi alla luce. E mi dispiace moltissimo per come sono andate a finire le cose»

Lancio un'occhiata a Zoey. Chissà quale bugia le avrà raccontato per farla zittire. La verità è che Jago non ha raccontato come sono andate davvero le cose e questo ha rovinato la questione dell'adozione.

«E ti ha raccontato che è stato lui a salvarmi la vita a Natale?» domando, guardando Jago. La sua espressione sconvolta dice l'esatto opposto, così continuo a parlare: «A quanto pare sembra che lo sapesse solo lui»

Zoey deglutisce e volta il capo verso il fidanzato.

«Certo che me l'ha raccontato» balbetta, «ma non ne abbiamo più parlato. Quello che ti è successo è orribile, Malia, e non dovrebbe succedere a nessuno»

Le sorrido. «Lo so, grazie»

Meg è più agitata di prima, così abbassa il capo. Le prendo la mano e la stringo, cercando di calmarla. Non so quanto possa aiutarla, ma spero che funzioni.

«Ci tenevo a dire una cosa, ora che siamo tutti insieme» esclama Jago, all'improvviso.

Zoey gira il capo verso il suo fidanzato, posando la tazza di cioccolata sul piattino bianco. A quanto pare non era a conoscenza di questo annuncio e la cosa mi incuriosisce.

«Zoey, tesoro» mormora, «ho pensato che... sai... ho ritrovato Meg e ho capito che la vita è così breve che non sempre hai una seconda opportunità, quindi... ti andrebbe di sposarmi subito? Non aspettiamo quest'estate e facciamolo appena possibile!»

Rimango sconvolta, a bocca aperta, a fissare quell'uomo. Jago è senza fondo, davvero. Come può usare mia sorella come scusa per anticipare la data del matrimonio? E Zoey è talmente ingenua da non capire il vero motivo per cui lo sta facendo, quindi accetterà senza dubitare un secondo della proposta.

«Ovviamente potete venire anche voi. E i vostri padrini, con la loro famiglia allargata»

Lo fisso, esterrefatta e infastidita. Era un commento di cattivo gusto e non mi è piaciuto affatto, ma decido di rimanere in silenzio e di godermi il sorriso smagliante di Zoey. Come immaginavo, non ha capito niente.

«D'accordo, tesoro» replica, ridacchiando, «potremmo farlo a fine aprile, non credi? Mia nonna si è sposata in questo periodo»

Jago sorride ed io sento la bile salire su. È disgustoso e non capisco per quale motivo Meg abbia ancora voglia di avere legami con lui. Sta usando il loro rapporto per piacere agli occhi della sua fidanzata, ed è spregevole.

«Ti manderò una lettera con i dettagli, Margaret. Così potrai organizzarti insieme alle tue sorelle per partecipare!»

È già la seconda volta che Zoey non la chiama con lo storico soprannome che tutti le abbiamo affibbiato. Meg. Solo i professori la chiamano Margaret, quando ci troviamo in contesti scolastici.

«Questa Zoey mi sta antipatica» esclama all'improvviso Alex, facendomi sobbalzare, «è così mielosa»

Jago e Zoey mi rifilano un'occhiata sorpresa. Mi ero dimenticata che ci fossero anche gli altri e che, attraverso i microfoni, ci stessero ascoltando.

«Scusate» balbetto, arrossendo violentemente, «mi è sembrato di vedere un'ape»

Mentre lui rimane impassibile, lei scoppia a ridere, coprendosi la bocca, da brava donna educata quale è.

«Dicevi... al matrimonio possiamo venire insieme a Dominic e Adam?» domanda Molly, cercando di salvarmi dalla situazione imbarazzante.

Zoey sorride. «Ovviamente. E anche le loro famiglie. So che Dominic ha preso in affidamento un ragazzo e che Adam si è sposato»

Jago alza lo sguardo e incrocia il mio.

«Sì, esatto» mormoro, «e aspettano un bambino»

«Oh, ma è meraviglioso! Fra quanto nascerà?»

«Fra sei mesi, circa» rispondo, senza smettere di guardare Jago.

La sua fidanzata sorride. Da quanto è mielosa mi sta venendo l'orticaria e non posso fare niente per impedirlo. Ma come ha fatto Meg a sopravvivere quelle volte che si sono incontrate? È così fastidiosa.

Ad un tratto incrocio lo sguardo di Loris, alle spalle di Zoey. Sta cercando di farsi notare da Meg, ma è decisamente impossibile.

«Meg!» esclama all'improvviso, ma mia sorella sembra non accorgersene nemmeno, «possiamo avvicinarci?»

«No!» risponde Lodovica, sibilando.

Luke e Loris abbassano le spalle in sincronia e rimangono sorpresi dalla risposta così secca. Ma io sono troppo impegnata a chiedermi per quale motivo Meg non abbia dato segni d'aver sentito ciò che Loris le ha chiesto.

Forse è meglio farli avvicinare, anche se non saprei per quale motivo. Ho una brutta sensazione e non saprei spiegarla. Così incrocio lo sguardo di Loris e annuisco, lentamente, per non farmi vedere da Zoey e da Jago. Sono troppo impegnati a parlare con Molly di Dominic e di Lok, perciò non penso che se ne accorgeranno.

Si alzano dal tavolo e lentamente vengono verso di noi. Non so se salutarli per prima o se lasciare che facciano tutto loro.

«Luke! Loris!» esclama Molly, all'improvviso.

«Merda» sento Lodovica commentare.

I fratelli sorridono non appena Jago e Zoey voltano il capo verso di loro. Lui li osserva attentamente, mentre lei sorride in modo smagliante.

«Oh, ragazzi... ciao!» esclamo, sorridendo, «e loro sono Jago e Zoey»

Sentitasi chiamata in causa, si alza in piedi e allunga la mano verso i due ragazzi. Un po' a disagio gliela stringono e lanciano un'occhiata alle loro ragazze.

«Loris è il mio ragazzo» esclama Meg, all'improvviso.

Jago getta un'occhiata sprezzante sul viso di Loris e quest'ultimo sorride, imbarazzato. Non saprei dire con esattezza se questa sia stata una grande mossa, ma perlomeno ci ha salvato dalla situazione imbarazzante.

«E Luke è il mio ragazzo» aggiunge Molly, all'improvviso.

Zoey si tappa la bocca e ridacchia. «Tutto in famiglia, vedo! Sono molto felice per voi, ragazzi. Spero che Margaret e Molly vi inviteranno al nostro matrimonio, così potremo conoscerci meglio!»

Luke deglutisce, timidamente. «Ehm, certo. Vedremo come organizzarci»

Seguono alcuni istanti di silenzio, durante i quali cerco di non guardare Jago. Mi ha già lanciato una decina di occhiatacce nel giro di un quarto d'ora e non vorrei peggiorare la situazione.

«Ragazze» esclama Loris, all'improvviso, «è tardissimo. Abbiamo la cena con i genitori di Alex, per la gravidanza»

Lo fisso, esterrefatta. Fra tutte le stronzate che poteva dire, questa è la peggiore, ma non dico niente. Mi alzo in piedi e, dopo aver salutato sia Jago che Zoey, ci avviamo verso l'Accademia, seguiti da Aiko, Alex e Tom.

Mentre cammino mi accorgo che la mia borsa è aperta e mi chiedo per quale motivo abbia preso qualcosa senza poi richiuderla. Il fatto è che io non ho mai aperto la mia borsa durante l'incontro con Jago e Zoey.

Mi fermo all'improvviso e la apro. Tom, al mio fianco, mi chiede che cosa sta succedendo, ma non rispondo. All'interno c'è un biglietto ripiegato in due. Sospiro, prima di aprirlo, e spero con tutta me stessa che non sia niente di brutto.

Sapevo già che tipo di persona fossi, Malia, perciò ho scritto questo biglietto prima di incontrarci. Jago mi ha raccontato tutto quello che è successo fra te e lui e fra lui e tua madre, perciò non c'è bisogno di parlare fra le righe. Voglio incontrarti da sola e parlare con te, senza le tue sorelle o senza Jago. Incontriamoci giovedì alle 15:30 al Lago Imperium. E vieni da sola.

Zoey.

Lancio un'occhiata a Tom e scuoto il capo.

«Niente» mormoro, «solo lo scontrino del bar. Forse Zoey pensava di averlo messo nella sua borsa, ma si è confusa»

Gli sorrido, nella speranza che questa scusa possa convincerlo. Lo supero, perché non riesco a guardarlo negli occhi. Gli sto mentendo ancora. Ed è sbagliato, lo so. Ma non posso trascinarlo in questa storia, dove non c'entra niente. Ho realizzato adesso che non solo Jago è crudele, ma anche Zoey. E avevo ragione: ha fatto di tutto per farsi piacere ai nostri occhi, ma in realtà sotto c'è molto altro.

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