Ottantacinque: I gemelli.
nella foto: Riley Voelkel nel ruolo di Charlotte Smith (alla nascita Le Croix).
---
Ho trascorso il fine settimana sui libri, visto che si avvicinano le settimane dei test finali, che dovrò passare brillantemente se voglio garantire la mia presenza al secondo anno. Ancora non riesco a credere che il mio primo anno scolastico sia terminato, eppure è così.
Oggi è il primo maggio e per me significa solo una cosa. Quand'ero bambina, mamma e papà mi facevano festeggiare il mio compleanno per un mese. Iniziavamo il primo maggio, contando i giorni che mancavano, segnandoli sul calendario della cucina. Ed io adoro il mio compleanno per questo motivo: nonostante mi sentissi sola, avevo pur sempre loro due, Theresa e Paul, che mi hanno amata nonostante non fossi loro figlia. Non molte persone a scuola sapevano del mio compleanno e non ho mai organizzato nessuna festa con gli amici... un po' perché non ne avevo, un po' perché mi bastava festeggiare con i miei genitori.
Ma quest'anno le cose cambieranno un bel po'. Non solo non trascorrerò la giornata con i miei genitori, ma avrò anche compagnia: Aiko, Viola e Cherie stanno organizzando qualcosa di speciale per me e le mie sorelle e questa cosa non mi piace affatto, soprattutto perché sarò all'oscuro di tutto fino a quando non compirò diciassette anni.
A Magics Souls ci sono due compleanni molto importanti: il diciassettesimo e il diciottesimo. Con il primo si diventa Maturi, ovvero il Governo di Magics Souls non è più responsabile di te e non ha più il diritto di controllare i tuoi spostamenti, l'uso che fai della magia; con il secondo, invece, si diventa Adulti, cioè si entra ufficialmente nel mondo del lavoro, degli adulti e, in poche parole, sei responsabile di te stesso a tutti gli effetti.
Diventare responsabile, però, significa anche ricordarsi che prima del tuo compleanno ce ne saranno altri molto importanti... per esempio quello di Loris – che è oggi –, quello di Charlotte – fra tre giorni – e, infine, quello di Viola – fra nove giorni. Per questo oggi io e le ragazze abbiamo deciso di fare un salto da Loris e poi di andare in paese a comprare qualcosa per Charlotte.
«Malia!» ringhia Meg, entrando in camera mia, «avevamo detto che ci saremmo viste alle quattro e mezza!»
Balzo in aria e subito cerco di sistemare il mio letto. Lancio un'occhiata alla sveglia e mi accorgo che sono quasi le cinque meno un quarto. Merda, mi sono dimenticata.
«Scusami» mormoro, «sono pronta»
Quando sono tornata dalle lezioni, mi sono tolta quella gonna così scomoda e ho indossato dei jeans chiari. E, mentre Aiko ripeteva con Viola e Cherie, sono rimasta in camera a dormire.
«Andiamo!» tuona, e mi trascina fuori dalla mia stanza.
Di fronte alla sua, Molly e Aiko sono già pronte e stanno parlando fra di loro. Quando mia sorella prova a chiedere a Meg perché è così arrabbiata, io scuoto il capo, come a dirle che non è il caso di domandare.
Usciamo dagli appartamenti e ci dirigiamo verso il centro del paese. Giovedì Adam organizzerà una festa di compleanno per Charlotte e quindi abbiamo pensato di fare un salto in centro, per comprarle un regalo.
Torno a guardare le mie sorelle: Meg cammina due metri avanti a noi e, nonostante Molly continui a chiamarla, lei non accenna a voler girarsi.
«Perché l'hai fatta arrabbiare? Cosa hai combinato?» chiede Aiko, sbuffando.
«Niente!» replico, «solo... ho perso la cognizione del tempo perché stavo pensando al nostro compleanno»
Meg si ferma all'improvviso ed io sobbalzo.
«Davvero stavi pensando al mio compleanno?» chiede, con voce tranquilla.
Beh, veramente al nostro compleanno, ma le dirò di sì se servirà a farla tornare normale.
«Sì, esatto»
«Bene» riprende, raggiungendomi e prendendomi sottobraccio, «allora possiamo riprendere a camminare»
Aiko e Molly scoppiano a ridere, mentre io rimango sgomenta a fissare l'espressione di mia sorella Meg. Come fa a cambiare umore da un momento all'altro?
Ci dirigiamo verso la gioielleria e mi accorgo che è accanto al negozio dove abbiamo comprato i vestiti per il Ballo di inizio anno. Era così bello quel vestito... ma l'ho dovuto buttare via, perché era sporco del sangue di Lucrezia. Sono mesi che non penso a lei, eppure avrei dovuto. Non la conoscevo, ma questo non significa che si meritava la fine che ha fatto.
Entriamo nella gioielleria e Molly chiede informazioni per delle collane femminili e molto curate. Una donna sui trent'anni tira fuori da un cassetto del gioiello, con pendenti piccoli e significativi. C'è un sole, una saetta, un cuore e un infinito. Non saprei qual è il migliore per Charlotte, considerando che nessuna delle quattro la rispetta appieno, se non il cuore.
«Ha un ciondolo che ricorda una nota musicale?» domando.
La donna annuisce. Apre un altro cassetto e tira fuori cinque ciondoli: una piccola sfera con uno spartito incastrato dentro, una chiave di violino, una semicroma, una minima e un piccolo microfono, con alcuni dettagli in nero. Li guardiamo per diversi istanti, ma alla fine conveniamo tutte sul prendere la chiave di violino, che è la più bella.
«Prendiamo questo» esclama Molly, indicandolo.
«Vado a prendere una catenella adatta a questo ciondolo. Nel frattempo, se volete guardare qualcos'altro, fate pure»
La ringraziamo, poi si avvia verso il retro del negozio. Faccio per girarmi per guardarmi attorno, quando il mio sguardo ricade su Zoey: non la vedo dal giorno del matrimonio, ma dopodomani avrà un incontro al GSS, per sottoporsi al test della verità. Adam e David si occuperanno di tutto e spero proprio che il mio padrino me ne parli alla cena di giovedì.
«Zoey!» esclama Meg, raggiungendola.
La diretta interessata si volta e sul suo viso appare un sorriso smagliante. Indossa dei jeans blu scuro, una camicetta ocra e una giacca beige, molto trendy. Devo ammettere che Zoey è proprio brava a vestirsi.
«Ciao, ragazze» mormora Zoey, sorridendo, «che cosa ci fate qua?»
«Giovedì è il compleanno di Charlotte e... stiamo cercando un regalo per lei» replico.
Zoey annuisce, poi il suo sguardo finisce su Aiko. Ancora non si conoscono di persona, ma Aiko ha sentito parlare di lei diverse volte.
«Sono Aiko, piacere di conoscerti» mormora la mia migliore amica, allungando la mano verso di lei.
«Immagino che tu sia una loro compagna di classe. Piacere di conoscerti, comunque. Io sono Zoey, la moglie di Jago»
Ho un tuffo al cuore. È vero che sono sposati da solo quattro giorni, ma ancora non mi sono abituata a questa novità. Forse perché non li vedo dal giorno del matrimonio e perché non ci ho più pensato, dato che ero presa dallo studio.
«E tu che ci fai qui?» chiede Molly, sorridendo.
«Una mia collega è incinta. Pensavo di prenderle qualcosa... sapete, è sola»
Annuisco, piano. È un gesto così carino.
«Jago è al lavoro? Gli ho mandato un paio di foto del matrimonio che sono uscite sul giornale, ma non ha ancora risposto» mormora Meg, un po' a disagio.
Zoey sorride e sposta lo sguardo su un paio di orecchini.
«È partito per lavoro. Un suo ex collega gli ha chiesto di raggiungerlo sulla Terra, per un caso molto particolare. Penso si trattasse di due gemelli siamesi, o una cosa del genere»
Ci scambiamo un'occhiata, confuse. Jago è partito quattro giorni dopo essersi sposato? Assurdo.
«Non andrete in viaggio di nozze?» indaga Molly.
«Abbiamo deciso di partire quest'estate» risponde Zoey, «quando avremo entrambi la possibilità di prendere qualche giorno di ferie»
Sorrido, un po' a disagio. Spero con tutta me stessa che la donna del negozio arrivi rapidamente, altrimenti potrei inventare una scusa e andarmene. Fortunatamente, però, la donna arriva pochi istanti dopo.
«Eccomi qua, signorine»
Salutiamo Zoey e ci dirigiamo verso la cassa. Dopo aver pagato la collanina e aver chiesto alla donna di fare un pacco regalo, ci avviamo verso il bar, dove abbiamo appuntamento con gli altri. Non abbiamo ancora attraversato la strada che ci divide dal bar, ma già sento la voce di Cherie trapanarmi i timpani.
Guardo l'orologio che ho sul polso. Sono le cinque e trentasette e per almeno un'ora dovrò sorbirmi le urla di Cherie.
* * *
Giovedì sera un'auto mandata da Adam passa a prendere prima me poi Tom all'Accademia. Ormai sono diventata amica dell'autista di Adam, perciò lo saluto gentilmente e lui ricambia, sorridendo. È un ragazzo molto alto e asciutto, che va molto d'accordo con Tom, nonostante la differenza d'età.
Arriviamo a casa di Adam e di Charlotte alle otto in punto e Tom ringrazia l'autista. Scendiamo dall'auto e ci dirigiamo verso la porta d'ingresso. Oggi Adam si è assentato dalle lezioni, perché voleva trascorrere una giornata intera insieme a sua moglie e perché, a quanto so, Charlotte aveva un'ecografia. Spero che ci sia qualche bella notizia.
Dopo aver suonato il campanello, Tom mi prende per mano e ci scambiamo un'occhiata.
«Perché tremi?» domando, sottovoce.
«Ho freddo»
Soffoco una risata. «Siamo a maggio. Come puoi avere freddo?»
Apre bocca per replicare, ma la porta si spalanca, così rimane in silenzio. Adam e Charlotte sono di fronte a noi, con aria molto felice. Mentre Adam indossa la solita giacca scura e la camicia bianca, Charlotte ha scelto un abito color pesca, che le dona molto.
«Ciao ragazzi, entrate pure!» esclama, sorridendoci.
Entriamo, e le facciamo immediatamente gli auguri, abbracciandola e baciandole le guance. Dopodiché saluto Adam, abbracciandolo lievemente.
«Allora, com'è andata oggi a scuola, senza di me?» chiede, ridendo.
Ci avviamo verso la sala da pranzo, ridacchiando.
«Devo ammettere che saltare le ultime due ore è stato di grande aiuto per scegliere cosa mettere stasera»
Lancio un'occhiata al mio vestito turchese, stretto e lungo fino a metà coscia. Era un po' estremo per questa cena, ma Aiko ha insistito affinché lo indossassi e quindi alla fine gliel'ho data vinta.
«Sei molto carina» sussurra Lottie, strizzandomi l'occhio.
Le sorrido e, non appena entro nella sala da pranzo, i ricordi della prima volta che sono stata qua invadono la mia mente. Amenthia e Damien sono ancora seduti al tavolo, con la puzza sotto il naso e un'espressione saccente stampata in volto. Ancora non mi capacito di come si siano comportati nei confronti di tutti ed è stato un bene non dover parlare con loro il giorno del matrimonio.
«Sedetevi pure» esclama Olga, la cuoca di Adam, «la cena sta per essere servita»
«Grazie Olga» replico, sorridendo.
La donna lancia un'occhiata a Tom e si avvicina.
«E questo giovanotto chi è? Non l'ho mai visto prima d'ora!»
«Sono il ragazzo di Malia. Piacere di conoscerla» mormora, allungando la mano.
Olga scoppia a ridere.
«Niente mani, ragazzo mio, solo abbracci!»
E detto ciò, lo attira sé, stritolandolo per diversi istanti, mentre io e Charlotte soffochiamo una risata accesa. Adam rotea gli occhi al cielo e va a sedersi.
«Olga, non importunare i miei ospiti»
«Non si preoccupi, professore. La sua cuoca è fantastica» s'intromette Tom, ancora incastrato fra le braccia possenti di Olga.
Lo lascia andare e finalmente riesce a sedersi accanto a me. Un paio di istanti dopo, delle cameriere iniziano a servire la cena. Per l'occasione Olga ha deciso di preparare una lasagna che all'apparenza sembra gustosa.
«Buon appetito. Se avete bisogno di qualcosa, mi trovate in cucina» dice Olga, prima di sparire.
Inizio a mangiare e subito mi viene voglia di chiedere a Adam del test al quale hanno sottoposto Zoey. Con il fatto che oggi non è venuto in Accademia, non sono riuscita a parlargliene.
«Posso farti una domanda?» chiedo.
Adam alza lo sguardo, perplesso. «Sì»
«Ecco... mi piacerebbe sapere... com'è andato il test della verità di ieri, quello di Zoey»
Adam e Charlotte si scambiano un'occhiata indecisa, poi il mio padrino riprende a parlare.
«È andato bene. Zoey era sincera al cento per cento. Possiamo fidarci di lei, quindi sta affrontando un periodo di prova al GSS. Oggi Angelique e Hagen si sono occupati di alcuni test ulteriori, ma penso che sia andato tutto bene»
Sorrido. Avevo ragione a fidarmi di lei. E so che non ci pentiremo di questa scelta.
«Oggi non siete stati al GSS?» chiede Tom, «neanche stasera, prima della cena?»
«No, oggi no» risponde Charlotte, scuotendo il capo, «non abbiamo avuto tempo e Angelique ce lo ha proibito»
Sorridono, soffocando una lieve risata. Mi chiedo se l'abbia fatto perché sapeva qualcosa in più di noi, o forse solo perché oggi è il compleanno di Charlotte.
«L'avete vista?» indago, versandomi da bere.
Charlotte e Adam si scambiano l'ennesima occhiata e alla fine si ritrovano a sospirare, quasi nello stesso istante. Il mio padrino sfiora la mano di sua moglie e si morde il labbro inferiore.
«Non possiamo mentire a loro» bisbiglia, «Angelique e David ne sono al corrente, quindi manca solo Malia»
Charlotte annuisce e posa la forchetta sul tovagliolo bianco. Io e Tom ci scambiamo un'occhiata curiosa e, un secondo dopo, sento Charlotte schiarirsi la voce.
«Oggi avevo un'ecografia e Adam mi ha accompagnato, per questo abbiamo preso un giorno di ferie da scuola e dal GSS»
E questo lo sapevo già. Sto cominciando a pensare che abbiano scoperto qualcosa di bello durante l'ecografia.
«Non è un po' presto per sapere il sesso del bambino?» domanda Tom, confuso.
Charlotte annuisce. «Sì, infatti»
Li guardo, ancora più confusa. E allora che cosa potrebbero aver scoperto?
I due si prendono per mano e, con gli occhi lucidi, esclamano in coro: «Aspettiamo due gemelli»
Spalanco gli occhi, piacevolmente sconvolta. Questa è una notizia bellissima e sono contenta per loro. Mi ricordo perfettamente la reazione di Adam quando ha scoperto che sarebbe diventato padre... e, in confronto a quella di adesso, è cento volte meglio questa. Ha gli occhi colmi di lacrime e non riesce a smettere di ridere.
«È fantastico! Sono felicissima per voi!» esclamo, sorridendo.
Adam ricambia il gesto. «Abbiamo anche scelto i nomi. Beh, non sappiamo ancora il sesso dei gemelli, ma sappiamo già quali nomi usare»
Tom alza il capo e chiede quali sono.
«Se sono due femmine» mormora Charlotte, «Pauline e Quentina»
«Se sono due maschi» continua Adam, «Paulin e Quentin»
Sono i nomi dei genitori di Charlotte, storpiati. Sono contenta che anche loro abbiano un ruolo nella vita dei loro nipoti, anche se non li conosceranno mai.
«E se fossero un maschio e una femmina» sussurro, «Pauline e Quentin?»
«Sì» risponde Charlotte, con gli occhi lucidi e un'aria improvvisamente seria.
Allungo la mano e sfioro la sua. So quanto le mancano i suoi genitori e quanto vorrebbe avere una figura materna che le stia accanto in un momento del genere. E so anche che Angelique sta facendo di tutto per sostenerla durante la gravidanza, ma non è la stessa cosa di avere una madre.
«Sono sicuro che i tuoi genitori siano felicissimi, in questo momento» esclama Tom, all'improvviso, «e anche molto orgogliosi»
Charlotte gli sorride. «Grazie mille, ragazzi. Non so cosa farei senza i miei studenti. Sono un po' come dei figli per me»
«Fra sei mesi, però, ne avrai due tutti tuoi. È molto meglio, fidati»
Charlotte mi sorride e, un secondo dopo, riprendiamo a mangiare. Parliamo dei gemelli e della loro luna di miele. Stanno pensando di modernizzare la stanza che Adam utilizzava da bambino, per far spazio alle cose che serviranno ai gemelli, quando nasceranno, e – quando saranno più grandi – ne sposteranno uno in un'altra camera. Charlotte spera che siano un maschio e una femmina, perché le piacerebbe che il figlio maschio somigli a lei, mentre la femmina a Adam. Invece il mio padrino tifa per due maschi. E come biasimarlo... solo così potrà trasferire la sua passione per gli sport fisici...
Al momento del dolce, Tom chiede se hanno già idea di dove trascorrere la loro luna di miele. E finalmente scopriamo il periodo e la destinazione. Adam ha prenotato le ultime due settimane di luglio, nelle isole Tuamotu, che si trovano nella Polinesia francese. Hanno scelto questo periodo perché, fino a luglio, saranno impegnati con gli esami finali degli studenti del terzo anno, mentre a metà agosto dovranno tornare a scuola, per scegliere i nuovi studenti e per preparare i corsi.
L'idea che fra un mese la scuola sarà finita mi rende triste. Non me lo sarei mai aspettata, ma è così, perché so che per tre mesi non vivrò insieme ad Aiko, ogni giorno, e non vedrò le mie compagne di scuola più care.
Proprio mentre sto pensando a Viola, Cherie, Nessie ed Hayley, Adam si schiarisce la voce.
«Sto per darvi un annuncio molto importante» mormora, «che riguarda le Accademie. A giugno uscirà un nuovo decreto: non verranno più selezionati venti studenti meritevoli per ogni Accademia, ma tutti coloro che vorranno entrarvici dovranno sostenere un esame, alla fine di agosto»
Lo guardo, con la bocca spalancata. Questo significa che Scott e Lodovica dovranno sostenere un esame, lo stesso che tutti gli adulti hanno eseguito per essere ammessi in Accademia.
«È molto più sbrigativo, in questo modo» dice Charlotte, «non dobbiamo controllare le medie scolastiche di centinaia di studenti, ma solo attenerci al voto del test d'ingresso»
Beh, forse non ha idea della quantità di ragazzi che decideranno di effettuare questo esame. Studiare in una delle quattro Accademie di Coretville è un privilegio, è un punto in più quando ti ritrovi a cercare un lavoro. E per le persone che non possono permettersi di entrarvici, è un grande rimpianto.
Sono stata fortunata ad essere stata ammessa solo perché sulla Terra avevo una media molto alta, altrimenti sarei rimasta a Milano, insieme ai miei genitori adottivi e non avrei mai scoperto niente di tutto quello che oggi mi appartiene e a cui appartengo.
Torno alla realtà e sento Adam complimentarsi con Olga per il dolce che ha preparato. Mentre abbasso lo sguardo per osservare la fetta di torta intatta, mi chiedo quando la cuoca sia tornata.
«Ti piace, Malia?» domanda Charlotte, sorridendo.
«Ehm, sì» dico, «Tom ha portato dei cioccolatini. Magari possiamo mangiarli adesso...»
Non sapevo cos'altro dire per mascherare il fatto che fossi distratta. So perfettamente che l'avevano capito da sé, ma non mi interessa. Lancio un'occhiata a Tom e lo vedo tirare fuori la scatolina dorata dal sacchetto bianco che si è portato dietro.
«Grazie mille» mormora Adam, «sono i nostri preferiti, ad essere sinceri»
Lanio uno sguardo alla confezione e mi accorgo che Tom ha scelto dei cioccolatini al pistacchio. Non sapevo che fossero i loro preferiti.
«Ti abbiamo anche preso un piccolo pensiero» esclamo, poco dopo.
Afferro la mia borsa e tiro fuori il pacchettino e il biglietto. Quando Aiko mi ha proposto di disegnare qualcosa per il compleanno di Charlotte, sono rimasta molto sorpresa. Non prendevo in mano una matita per disegnare da quando ho sognato Annalise Green, e Angelique mi aveva chiesto di farle un ritratto. Per questo ho rifiutato subito, perché non volevo ricordare i sogni tremendi che Lexie mi ha fatto vivere e il costante ricordo di dover prendere quelle pastiglie per contrastare il suo potere così forte.
Ma alla fine ho ceduto. Ho preso una foto del matrimonio, che io e Aiko abbiamo appeso in camera, e ho cercato di ricopiare Charlotte, con tanto di vestito e di pettinatura. Non dico che sia il disegno più bello che abbia mai fatto, ma penso sia venuto abbastanza bene e credo che a Charlotte piacerà.
Quando afferra il biglietto e lo apre, noto la sua espressione sconvolta. In una pagina c'è il disegno, mentre nell'altra i nostri nomi: le mie sorelle, Tom, Alex, Aiko, i Baker, Lok, Lodo e Scott.
«Ragazzi!» esclama, «ma... non dovevate farmi un regalo!»
«Certo che dovevamo» replica Tom, «abbiamo pensato di ringraziarti per tutto quello che fai per noi in questo modo»
Gli occhi di Charlotte sono lucidi e ho il timore che scoppi a piangere da un momento all'altro. Capendo anche lei ciò che succederà, afferra il regalo e lo scarta, rimanendo ancor più sconvolta.
«Grazie mille, ragazzi. Non avete idea di quanto bene vi voglia»
Sorrido.
«Hai fatto tu questo disegno?» chiede Adam, all'improvviso.
Incrocio il suo sguardo e, leccandomi il labbro, annuisco piano.
«È bellissimo»
Gli sorrido. «Grazie»
Charlotte chiede a Adam di metterle la collana e poi si alza, facendo il giro del tavolo e raggiungendoci. Ci abbraccia, baciandoci le guance.
«Abbiamo fatto bene ad invitare Tom e Malia a cena» esclama, un istante dopo, rivolta a Adam, «in famiglia è tutto più bello»
Sento gli occhi inumidirsi e, un istante dopo, Tom mi afferra la mano. Quand'ero sulla Terra a volte mi sentivo sola, incompresa. Ora, invece, ho un ragazzo meraviglioso, degli amici stupendi e una famiglia nuova, che mi appoggia e mi sostiene ogni giorno.
Nonpotevo desiderare altro.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro