Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Diciotto: Il test di Volo

nella foto:
- Michelle Creber (a sinistra) nel ruolo di Maia Fields
- Dove Cameron (in basso) nel ruolo di Lydia Sanchez
- Isabela Merced (in alto) nel ruolo di Silvia Stevens
  ___ 

Lunedì – dopo colazione – arrivo di fronte alla classe poco prima delle otto. La porta è chiusa e davanti ad essa ci sono due ragazze di qualche anno più di me, che mi dicono di dover attendere.

Dentro c'è Angelique che distribuendo i fogli su ogni banco, in silenzio. Non si sente volare una mosca e questo silenzio mi incute.

Aiko mi raggiunge dopo qualche minuto. Mi chiede perché sono ancora fuori e le spiego la situazione. Non ho il tempo di terminare, perché la porta si spalanca e Anglique ci dà il permesso di entrare.

Raggiungo il mio banco in silenzio e mi siedo, lanciando uno sguardo al foglio bianco. La parte con le domande è girata sul banco e non riesco a vederne nemmeno una. Cerco di respirare e di calmarmi, così alzo il capo e incontro lo sguardo delle due ragazze di guardia.

«Loro sono due ex studentesse che si sono diplomate a giugno con il massimo dei voti. Mi aiuteranno ad osservarvi durante la verifica, onde evitare che a qualcuna di voi venga la brillante idea di copiare o di falsificare il test»

Guarda l'orologio da polso e dopo qualche secondo esclama: «Potete iniziare»

Giro il foglio e guardo rapidamente le domande. Sono dieci. Un po' poche, ma oggettivamente Angelique non ha spiegato una grande quantità di programma. Prendo un gran respiro e acciuffo una penna dall'astuccio.

Mi concentro sulla prima domanda, alla quale spero di poter rispondere.

Quando nacque Salem?

Questa è facile. Impugno la penna e scrivo 1637 sulle righe sottostanti. Mi chiedo se debba aggiungere qualcos'altro, ma decido di concentrarmi prima sulle altre domande. La verifica durerà due ore, ma a leggere i quesiti mi sembrano tutti molti facili.

Questo significa che se finisco prima dell'orario indicato posso ripassare per gli esami successivi. Oggi – oltre a quello di Storia della Magia – ho anche quello di Volo e Difesa/Attacco. Sono preoccupata più per questi due che per il primo, dato che non ho mai volato in vita mia e non sono molto brava nella materia di Smith.

Faccio un respiro e provo a calmarmi. Non è questo il momento di pensare agli esami successivi, così guardo nuovamente il foglio.

Chi fondò Salem?

Annuisco, sapendo di poter rispondere. Ho studiato e devo dimostrarlo. Stringo la penna fra le dita e comincio a scrivere la risposta. Una volta completata, poggio la penna sul banco.

Lancio un'occhiata ad Aiko. Sta rispondendo alla domanda quattro, così mi affretto a rispondere alla terza. Sono un po' indietro.

Continuo a rispondere per tutta l'ora e non mi faccio distrarre da niente e da nessuno. I minuti scorrono troppo rapidamente e le parole scivolano fuori dalla punta della mia penna, nell'ordine più corretto che riesco a scegliere. La mia mente vortica rumorosamente e non riesco a controllarla. È come se stessi mescolando insieme le risposte ai quesiti e le domande sugli imminenti test di oggi e non credo che sia qualcosa di buono.

Quando finisco di rispondere alla sesta domanda, circa cinque ragazze escono dalla classe e una diplomata chiude la porta. Rimango spiazzata: hanno già finito? Oh, bene.

Mi rimetto all'opera e scrivo tutto quello che ricordo bene. Le domande sono semplici, eppure ho qualche difficoltà di memoria. Quando termino di rispondere alla nona, mi accorgo che in classe siamo rimaste in quattro.

Io, Molly, Mariam e Aiko.

Sospiro, poi rispondo alla decima e ultima domanda. Scrivo tutto quello che so e quello che mi ricordo, poi lascio la penna nell'astuccio e mi alzo. Una diplomata mi raggiunge e prende il mio foglio. Dopo avermi sorriso, mi lascia passare.

Raccolgo lo zaino da terra ed esco dalla classe. Mi siedo per terra, nel corridoio, per aspettare Molly e Aiko. Meg si avvicina dopo qualche minuto; fra le mani ha un bicchierino colmo di caffè e, diversamente da prima, ha i lunghi capelli legati in uno chignon.

«Ehi» dice, sedendosi vicino a me, «com'è andata la verifica?»

«Bene» rispondo, «e la tua?»

Annuisce e beve un sorso del caffè. «Spero bene»

Ci scambiamo un sorriso, poi lei torna a bere il liquido marrone scuro. La guardo con la coda degli occhi per qualche istante, ripensando a quando ho deciso che avrebbe fatto parte della missione che Angelique mi ha affidato. Dovrei parlargliene ora? Non so ancora i risultati del suo test, ma so che è una persona molto intelligente ed è mia sorella, perciò si merita di saperlo.

«Meg, ascolta...»

Gira il capo verso di me e mi guarda, sorpresa.

«Angelique mi ha affidato un compito» dico, «e vorrei che tu ti unissi a... be'... a questo gruppo di ricerca. Per ora so che ne fanno parte solo Smith, Wood e Angelique. Le ho chiesto se posso far entrare alcune persone che conosco e che meritano di esserne parte, e lei ha accettato»

Meg rimane in silenzio e ascolta attentamente. Quando chiudo la bocca, gira la testa e guarda davanti a sé per un bel po'. Non so per quale motivo sia in silenzio: l'ho forse scioccata, sorpresa o fatta arrabbiare?

«Che cosa dovrei fare esattamente?» mi chiede.

Riprendo a respirare normalmente. Ho già avuto dei momenti no con Meg, perciò vorrei non averne altri.

«Ehm... secondo Angelique, essendo le ultime nate su Salem prima che scomparisse, siamo delle persone importanti, o qualcosa del genere»

Meg non mi guarda neanche. Ha la solita aria assente, la puzza sotto il naso. È davvero insopportabile quando si comporta così.

«Sabato pomeriggio, con Tom, ho scoperto un lago. La sua particolarità risiede nelle acque: molte leggende raccontano di quanto siano potenti e io sono riuscita a percepirla, nonostante non sapessi la sua storia. Angelique vuole indagare sulla questione e vorrebbe che io mi unissi»

È ancora muta. Guarda distrattamente il bicchiere vuoto e sposta con il cucchiaino i rimasugli di zucchero. Non capisco se mi sta ascoltando o se è semplicemente delusa dalla mia mania di protagonismo.

«Quindi?» la incalzo.

Meg sospira.

«Se ti dicessi che ho trovato un altro aiutante, accetteresti a farlo entrare in questo gruppo speciale?»

La guardo, con un sopracciglio alzato, e lei mi sorride. I suoi denti bianchi brillano. Ci penso su un istante: non ho idea di quale persona lei abbia ipotizzato ma ho l'impressione che lo saprò dopo aver accettato entrambi.

Sbuffo e acconsento all'idea di Meg.

«Perfetto» dice, alzandosi in piedi, «hai appena guadagnato me e Loris nel tuo magico gruppetto»

Mi alzo in piedi e le punto un dito contro il petto.

«Primo, questa è una cosa seria, quindi non voglio che tu parli in questo modo. Secondo, non devi andare in giro e raccontare ai quattro venti il nostro compito, perché è qualcosa di strettamente privato e...»

«...terzo» mi interrompe lei, «non devo fare la gallina con Loris. Tranquilla, sorellina. Siamo solo amici, anche se non posso negare che sia proprio un bel ragazzo»

Scuoto il capo e sospiro. Vorrei dirle qualcos'altro, ma Aiko e Molly escono dalla classe e ci fissano, perplesse. Non voglio parlare, perciò mi dirigo verso il giardino della scuola, dove è previsto il test di Volo.

Essendo la prima lezione che facciamo, la professoressa Delia Holebrook è preoccupata che tutte noi non supereremo l'esame. È esattamente ciò che sto pensando io, considerato che non ho mai volato in vita mia, ma visto che tutte le altre ci hanno provato la professoressa decide di cominciare ugualmente i test.

A guardare il percorso in cielo non sembra molto complicato, devo riconoscerlo, eppure non saprei da che parte cominciare.

Il percorso comincia qualche metro più sopra del terreno e si alza fino a dieci metri. Non ho paura dell'altezza, in questo momento ho più timore di non essere in grado di volare.

Mentre la professoressa spiega il percorso, io me ne sto seduta su una panchina e la osservo. È alta poco meno di un metro e cinquanta ed è magrissima. Ha lunghi capelli neri raccolti in una treccia e grandi occhi verdi. Non è particolarmente carina, eppure sembra disponibile e molto educata.

Quando batte le mani sobbalzo. Aiko, al mio fianco, mi guarda perplessa.

«Mi sono solo spaventata» butto lì.

Lei sorride, un po' divertita.

«Sei simpatica quando ti spaventi, sai?» dice, ridacchiando.

Le faccio il verso e lei continua a ridere. Con un sorriso, sposto lo sguardo sulla professoressa e mi accorgo che ha già iniziato a chiamare le mie compagne. Ada sta facendo il test. Sembra una che non ha volato troppo spesso da quando è nata, ma riesce a portare a termine l'esame.

Non sta chiamando in ordine alfabetico, perciò decido di starmene in disparte e aspettare il mio turno. Le ragazze del secondo appartamento vanno per prime, convinte di essere più allenate. Sinceramente non saprei dirlo, visto che non ne guardo neanche una.

Dopo di loro, parte Hayley. È brava, ma mi annoio a guardarla, perciò comincio a parlare con Aiko. Nemmeno lei è preoccupata e comincia a dirmi una sfilza di cose che potrebbero accadere mentre volo. Per evitare che mi venga la nausea, smetto di ascoltarla e guardo verso il percorso.

Nessie sta volando ed è brava. Insieme alle ragazze dell'altro appartamento ci sono anche Hayley, Cherie, Viola, Diane e Maia. Nessie le raggiunge appena scende a terra e Lydia la sostituisce nel percorso.

Ormai mancano poche persone. Io, Aiko, le mie sorelle e Sylvia, la quale va subito dopo Lydia. Mentre parte, mi chiedo quanto difficile sarà superare quest'esame, ma riesco a tranquillizzarmi dopo aver pensato che tutto verrà da sé, perché per una Strega è naturale saper volare.

Perciò mi alzo in piedi e raggiungo la professoressa. Partirò dopo Sylvia e porterò a termine l'esame meglio di quanto possa fare. Ho abbandonato la Terra per ritrovare i miei genitori e, in caso negativo, per rivendicare la loro morte, perciò devo sapere volare se voglio sconfiggere Lexie definitivamente.

«Come ti chiami?» mi dice la professoressa.

«Malia Collins» rispondo.

Non la guardo neanche, continuo a fissare i gradini che ci sono davanti a me. Sono sospesi a mezz'aria e non so se tengano o meno il mio peso. Faccio un respiro per calmarmi, poi metto un piede sopra al primo. Ben presto scopro che tiene il mio peso, così salgo sugli altri più rapidamente.

Quando arrivo all'ultimo, guardo sotto di me. Ci saranno almeno dieci metri di vuoto, ma non ho paura. A distanza di due metri ci sono una serie di palloni gialli, devo essere in grado di fare lo slalom.

Stringo i pugni e faccio un salto. Diversamente da come mi aspettavo, non chiudo gli occhi e non mi sento precipitare. Mi ritrovo in aria, come se fossi legata ad un filo. Sorrido, in modo involontario, e subito dopo mi concentro sul resto del percorso.

Faccio lo slalom dei palloni colorati e raggiungo un lungo tubo nero. Ci passo dentro in due secondi e quando esco mi trovo davanti dei dischi di grandi dimensioni. Dovrei passare nel piccolo buco che c'è nel centro, ma mi sembra troppo piccolo per me. Tutte ci sono riuscite, perciò posso farcela anche io.

A tutta velocità, raggiungo il buco e ci passo dentro senza troppi problemi. Ce ne sono altri quattro e li supero in qualche istante.

Mi trovo davanti l'ultimo ostacolo. È un cerchio di fuoco e all'interno di esso c'è una sbarra che continua a girare. Dovrei passare senza farmi toccare da questa, altrimenti mi brucerò.

Aspetto che l'asta sia nel posto giusto, poi mi butto all'interno del cerchio e ne esco intatta. Una volta terminato il percorso, ritorno a terra lentamente. Quando le mie scarpe toccano il suolo, mi sento orgogliosa di me stessa.

Ho volato per la prima volta.

* * *

Smith oggi è arrabbiato. Forse lo è perché ora io conosco il suo segreto ed è per questo che continua a guardarmi male. Non so perché, ma non è bello. Dovrebbe essermi grato, visto che non mi interessa minimamente ciò che ho sentito e quindi non ho motivi per raccontarlo al mondo intero.

Sulle porte della palestra sono affissi i fogli delle estrazioni. Sono in coppia con Krystal Jones, ma non ho paura. L'ho guardata allenarsi mentre Smith assisteva al test delle coppie Mariam-Viola, Rosalinda-Margaret e Aiko-Diane. Non sembra molto forte, perciò sono tranquilla.

Fra Mariam e Viola ha vinto quest'ultima, anche se con non poca difficoltà. Mariam è abbastanza robusta, mentre Viola è gracile. Per quanto riguarda mia sorella, invece, è stata abbastanza brava a scegliere gli Incantesimi giusti e così è riuscita a battere Rosalinda. È stato uno scontro alla pari.

Aiko e Diane, invece, hanno lottato per circa dieci secondi, poi la mia amica è riuscita a fermare Diane. Era così furiosa che per poco non rifilava un cazzotto ad Aiko. Onestamente non posso dire che la mia compagna di stanza sia stata poco sportiva, visto che si è comportata in modo degno di un'avversaria. Diane l'ha presa un po' sottogamba e per questo motivo ha perso.

Al termine delle lezioni, decido di tornare in camera e di restarvici fino alla cena. Sono molto stanca e mi addormento appena tocco il cuscino con la testa. Non ho il tempo di sognare, visto che Aiko mi sveglia prima di cena dicendo che devo obbligatoriamente fare una doccia.

La sua ossessione per la puzza sta superando ogni limite. E mentre me ne lamento, raccolgo le mie cose e mi chiudo in bagno.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro