3. Are you following Me?
"Quando dovrebbe arrivare?" chiese Harry, guardando dalla finestra Madison e Logan andare a scuola, mentre io mi sedevo sul divano con la mia tazza di tea, per farmi restare tranquillo.
"A momenti" sbadigliò Niall sedendosi a terra, poggiando la schiena al divano dov'ero seduto, mentre mangiava un muffin. Sorrisi leggermente alla vista del nostro amico a casa nostra
"Grazie per esserti svegliato presto e per essere venuto qui" disse Harry leggermente imbarazzato. Per Harry, dire grazie, era come l'essere dolce di Zayn, raramente succedeva.
"Ma ti pare? Non le parlo da un sacco!" disse Niall ed io risi leggermente, mentre sorseggiavo e guardavo Harry sedersi accanto a me.
Mi prese fra le mani il tea, ed io lo guardai malissimo, mentre lui sorrideva e sorseggiava continuando a guardarmi negli occhi. "E' mio" dissi serio, mentre gli prendevo la tazza dalle mani in modo rude, e lui rise, allungando le mani sopra le mie spalle, per poi darmi un bacio sulla guancia, facendomi sorridere leggermente
Sentimmo un rombo di un motore e subito Niall balzò verso la porta per poi guardarci "Vi ricordo che l'altra volta l'ha rotta, come fa sempre a casa di Johannah"
"In sette mesi abbiamo speso quattromila sterline di porte" mi ricordò Harry sospirando "E abbiamo detto delle cazzate ai nostri figli quando chiedevano come si fossero rotte" mi guardò ed io lo guardai malissimo
"Ragazzi, vostro padre ci ha sbattuto il culo, Louis l'ha utilizzata come sacco da boxe, ho ruttato, ho scorreggiato.... Devo continuare?" chiesi imitando la sua voce nel modo più coglione possibile e lui sorrise sadicamente
"Erano geniali"
"Come il tuo cervello perennemente assente"
Niall rise nervosamente, per poi aprire la porta e notare uno splendido esemplare di Tomlinson entrare velocemente. I suoi capelli lunghi tinti d'argento ricadevano lunghi e verso le punte erano a boccoli. Il colore faceva da contrasto alla tuta in pelle nera da motociclista che esaltava le sue forme.
"Ciao biondino" disse Lottie sorridendo, scombinandogli i capelli e Niall sospirò
"Mi tratterai sempre così, non è vero?" chiese e Lottie lo guardò con i suoi occhioni azzurri divertita
"Avrai i tuoi ventotto anni, ma sarò sempre più vecchia di te" disse e Niall sospirò, per poi poggiare le mani ai fianchi
"Wow, ragazzi, abbiamo ventotto anni..." borbottò per poi guardarmi "Vabè, scherzavo... Harry.. Io e te abbiamo ventotto anni... Ti rendi conto che siamo amici dal liceo?"
"Già, Neil" Niall sbuffò e Harry ridacchiò per poi continuare "Sapevo che saresti diventato mio amico"
"L'hai spinto al suicidio" dicemmo in coro io e Lottie guardandolo malissimo, mentre Niall rideva nervosamente
Harry si ritrovò magicamente scomodo accanto a me. Che il suo culo stesse avendo una crisi d'astinenza? Oppure aveva un principio di emorroidi?
"Pff... Amici da morire" sottolineò per poi ridere come un coglione, facendomi sospirare, mentre Lottie lo guardava e lo inceneriva con lo sguardo
"Parliamo di cose importanti, hai sentito di quello che è successo ieri?" chiesi a Lottie che annuì leggermente
"Ero in Cina, ma Niall mi ha raccontato tutto mentre facevo strada" spiegò per poi mettersi le mani ai fianchi "Lou... Non posso dirti molto, ma se è vero quello che dici... Di questo... Sturm... Sai benissimo che non esiste tecnologia capace di scatenare fulmini o terremoti... Credo, dovrei chiederlo a Liam" sospirò "Ma quello che so è che ha puntato questa città, quindi credo che un aiuto in più ti serve, resterò qui" disse ed io feci una smorfia
"Non voglio metterti nei casini, Lottie, davvero... E non voglio che un altro membro della mia famiglia sia in costante pericolo" dissi per poi notare mia sorella sbadigliare e camminare verso la porta di casa "Hey! Sto ancora parlando"
"Di cazzate" aggiunse Lottie per poi girarsi e sorridermi "Faccio quello che voglio" concluse per poi farci l'occhiolino e andarsene, lasciandomi perplesso
"Ah, che donna" disse Niall per poi guardarci e sorridere nervosamente, guardando il mio sguardo perplesso ed incazzato
".... Io vado a lavoro"
***
"Che schifo di posto" disse Calum seduto alla clinica, aspettando di fare gli esami del sangue, prescritti dal dottore. Era stato tutta la mattina a girare per dottori e finalmente l'ultimo step era l'esame del sangue.
Quando il dottore gli aveva chiesto cosa avesse, Calum si era ritrovato semplicemente a borbottare di malesseri, che il dottore aveva valutato come non indispensabili da sapere. Stomaco chiuso, strani dolori al petto. Inoltre quei dolori stavano sparendo pian piano e Calum stava per andarsene
Perchè alla fine, se stava bene, perchè doveva andare a farsi bucare il braccio? Perciò si alzò e quando stette per attraversare la soglia, qualcuno chiamò il suo nome
"Hood? Calum Hood?" Calum chiuse gli occhi annoiato, si girò e notò la dottoressa sorridergli, mentre teneva la cartella clinica del cliente precedente
Calum sbuffò ed entrò, notando la dottoressa dai lunghi capelli neri e gli occhi scuri, sistemare la cartella del paziente e due nastri su del sangue appena prelevato.
"Allora, Calum Hood" prese la ricetta, che Calum aveva poggiato sulla scrivania e lesse velocemente "Mai fatti prelievi del sangue?" chiese e Calum fece spallucce
"Due volte in tutta la mia vita per sicurezza di mia madre, non ne ho mai avuto bisogno" rispose, mentre lei annuiva leggermente e prendeva il necessario per il prelievo
"E come mai oggi sei qui?" chiese e Calum la guardò negli occhi
"Sinceramente me lo chiedo anche io, volevo solo stare sul pavimento oggi" rispose sincero e la dottoressa annuì leggermente
"Capisco" disse ironica, per poi guardarlo "Ora, non ti fare prendere dall'impressione, potrebbe fare male... E' solo questione di un istante"
Calum rise "Mi creda, so cosa fa male davvero.. AHIA" esclamò per poi mordersi il labbro tendendosi leggermente, per poi calmarsi e notare la dottoressa sorridere divertita.
Le stava mandando le bestemmie, ma lei non lo sapeva
"Dammi del tu... Sai cosa fa male davvero? Tipo?" chiese, mentre il sangue riempiva la provetta e Calum si ammutolì
"Sfiorate di proiettili, pezzi di bomba in faccia, esplosioni" borbottò a bassissima voce ironico e la dottoressa corrugò le sopracciglia
"Eh?" chiese e Calum sorrise angelicamente per poi scuotere la testa "Finito" disse togliendogli la farfalla per poi fargli un pezzo di bambagia "Premi fino a quando non smette di sanguinare" gli disse e Calum annuì, mentre si alzava
"Analizzerò io personalmente, dato che siamo uno studio privato e... dato quelli che ho prima di te, fra cinque giorni saranno pronti, e ti chiamerò" disse per poi mostrargli il desktop con la sua cartella clinica dove c'era scritto anche il numero di casa.
Calum infatti stava aprendo bocca per dirle il numero, ma richiuse la bocca per poi ridere "Va bene, grazie dottoressa..?" chiese e la dottoressa gli indicò il cartellino sopra il suo camice bianco
"Rhyme, Tessa Rhyme" disse per poi salutarlo "Buona giornata Calum"
"Anche a te" disse per poi andarsene e tirare su un sospiro di sollievo
Prese il cellulare e chiamò Ashton. Appena il riccio rispose alla chiamata, si sentirono i cori di Michael e Luke, stavano giocando a fifa quei bastardi
Senza. di. lui.
"Ciao Cal, tutto a posto?" chiese il riccio per poi ridere come un coglione, ed il ragazzo sbuffò
"Pezzi di merda, state giocando senza di me" li insultò facendoli ridere di più
"Cal, è colpa di Michael, ha fatto una scommessa con Luke, non mi potevo tirare indietro" disse e Calum sbuffò per poi guardare l'orologio
"Io devo andare a lavorare, ci vediamo oggi pomeriggio, coglioni"
"CIAO CAL" esclamarono tutti facendolo sorridere. Si accovacciò un momento, sentendo lo stomaco bruciare leggermente. Non si sentiva affatto bene, ma era sempre qualcosa che durava per un secondo, anzi, stava migliorando dato che prima durava di più
***
"Ieri tu e tua sorella siete praticamente spariti" disse Lana, seduta accanto a Logan sul muretto della scuola, mentre il ragazzo si stiracchiava, aspettando di vedere sua sorella prendere l'autobus per tornare a casa.
Logan doveva andare agli allenamenti e Madison era troppo pigra per andare con lui. Lana ovviamente l'aveva silenziosamente seguito per parlargli e magari fare amicizia. Non era questione di competizione o altro, ma la ragazza era semplicemente interessata
"Si" disse Logan portando le mani dentro le tasche dei suoi jeans strappati neri, dopo essersi sistemato la sciarpa blu sopra il suo giaccone scuro "Madison è voluta andare via quindi ho dovuto accompagnarla" spiegò vago
Sicuramente parlare con un'estranea di sua sorella, della sua passione per i guai, non era un buon modo di farla vedere agli occhi degli altri. Ci teneva a tenerla al sicuro.
E questo senso di protezione nacque di nuovo quando notò la ragazza uscire insieme a Steve, che le sorrideva divertito dalle guance rosse della ragazza, che stringeva la sua borsa con un sorriso imbarazzato ma sereno.
Madison guardò suo fratello parlare con Lana, mentre si avvicinavano altre ragazze, che lo fecero ridere leggermente per una battuta riguardo una lezione. Logan aveva carisma senza neanche accorgersene, e Madison avrebbe così tanto voluto essere socievole, insomma, capace di parlare senza imbarazzarsi troppo
"Oggi vai con tuo fratello?" chiese d'un tratto Steve, facendola risvegliare, allungando la mano al fianco suo, facendola accidentalmente avvicinare a lui, quasi come per far vedere alla scuola, che ormai era sua. Logan lo guardò malissimo e Lana lo notò perfettamente, ma non seppe cosa dire se non "E' un bravo ragazzo"
"Ovvio" disse Logan alzandosi dal muretto iniziando a camminare "Ci si vede, Lucas" la chiamò per cognome e Lana per un attimo si sentì importante perchè wo... Logan Tomlinson-Styles sapeva il suo cognome.
"No, va da solo, prendo l'autobus" rispose Madison e Steve sorrise prendendole la mano
"Allora che ne pensi se ti accompagno?" chiese e Madison lo guardò leggermente rossa in viso
"Ma... tu dovresti prendere quello che va dall'altra parte e..." Madison stava iniziando ad agitare le braccia, e Logan proprio in quel momento si abbassò schivando una manata in faccia, per poi afferrarle la mano
"Madison, oggi vieni con me agli allenamenti" disse per poi mordersi il labbro notando Steve inarcare il sopracciglio
"Allenamenti? Fai qualche sport?" chiese Logan deglutì per poi sbuffare
"Si, niente di particolare, andiamo?" chiese a sua sorella e Madison borbottò qualcosa per poi scuotere la testa
"No, voglio andare a casa" disse sincera e Logan la guardò totalmente perplesso
"Tranquillo, sto con lei" disse Steve e Logan lo guardò malissimo
Appunto per questo deve venire con me, idiota.
"Madison, preferirei che venissi con me, non ho voglia di stare solo, andiamo?" chiese tendendole la mano e la ragazza lo guardò leggermente perplessa per poi annuire e stringergliela come se fosse una bambina, ma a Madison piaceva un sacco quando Logan le stava attorno
Probabilmente perchè quando erano solo loro due, si erano sempre confortati a vicenda, sia per le nutrici insopportabili all'orfanotrofio, che i bambini crudeli attorno. Dati i loro "traumi" Madison aveva sviluppato questo senso di disagio senza qualcuno di familiare attorno, mentre Logan un senso di indifferenza ma sopratutto sfiducia verso tutte le altre persone.
Dopo che salirono in moto, velocemente Logan l'accompagnò a casa e Madison corrugò le sopracciglia, notando suo fratello farle il cenno di scendere
"Cosa? Tu non solo non mi dai l'occasione di conoscere magari qualche... ragazzo nuovo, ma mi porti pure a casa prima di andare agli allenamenti da solo!" esclamò Madison arrabbiata e Logan si tolse il casco per poi guardarla
"Seriamente ti piace quel coso?" chiese tranquillamente, facendo salire l'imbarazzo e l'agitazione a Madison
"Cosa? N-no!" borbottò agitando le braccia "E poi cosa ti interesserebbe? Diamine tu mi controlli come se fossi una bambina!" esclamò con le guance super rosse
Logan la guardò dalla testa ai piedi. Capelli sciolti, cerchietto con le orecchie, maglioncino rosa con le maniche che le coprivano le mani, gonna nera e ballerine nere. Sorrise leggermente "Perchè lo sei"
"TI ODIO!" esclamò facendo il broncio "Forse era un modo per conoscerlo, e magari mi piace io insomma... Oh no sto iniziando a straparlare ed io mi devo fermare" Logan la guardò perplesso e lei rise nervosamente "Insomma, io non ho detto nulla, ma cazzo!" esclamò "Io volevo andare con lui, fare strada e parlare, è dolce e gentile e se mi interessa, sono fatti miei!"
"Sei mia sorella" disse Logan con fare ovvio e Madison incrociò le braccia al petto
"Però se dovessi vietarti di parlare, o camminare con le ragazze della scuola per i corridoi, allora mi urleresti di non farlo, no? Quindi perchè tu non fai la stessa cosa per me?" chiese e Logan sbuffò portandosi le mani ai capelli ricci, scombinandoseli leggermente
"La cosa è diversa" disse e Madison assottigliò lo sguardo
"Dove?" chiese e Logan sorrise angelicamente
"Sei una ragazza che si mette nei guai facilmente, se non ci fossi io, a quest'ora avresti quei bambini, che tanto tempo fa ti spinsero a terra, molestarti a scuola quando meno te lo aspetti perchè tu conosci i ragazzi alla nostra età, Madison? No!" disse seriamente, notando Harry uscire di casa e notare i due discutere "Io si, e so che sono degli idioti che non devono toccare mia sorella"
"Tu generalizzi e basta!"
"Meglio generalizzare che andarci leggero" ribattè con un sorriso angelico e Madison si arrabbiò di più
"Steve è carino!" disse e Logan ridacchiò
"Ovvio, carino" disse ironico e Madison lo guardò malissimo
"Si, e sinceramente più di te in questi giorni! Magari non conosco nessuno come dici tu, ma se tu non mi lasci provare a parlare con qualcuno, resterò la solita Madison intimorita da tutto ed io non voglio!" esclamò infuriata per poi andarsene lasciando per un attimo Logan zittito, stupito
"Cosa avresti che non va?" chiese Logan alzando la voce per farsi sentire, e Madison si bloccò per poi girarsi leggermente e rispondergli
"Non sono come te."
Logan restò perplesso, guardando Madison che si morse il labbro leggermente, quasi come se avesse buttato giù una frustrazione che teneva chissà da quanto. Dopo quella risposta non fece altro che guardare un'ultimo istante il fratello, e girarsi entrando in casa.
Appena Madison arrivò vicino Harry, che aprì le braccia, lei singhiozzò per poi abbracciarlo. Logan era già andato via. Uscii di casa anche io e l'abbracciai
"Ne vuoi parlare?" chiesi, mentre guardavo Harry, che le accarezzava i capelli dolcemente.
Madison scosse la testa "Voglio entrare in casa e stare un po' sola" borbottò e Harry sforzò un sorriso, e le diede un buffetto sulla guancia, facendola sorridere leggermente
Entrammo in casa. Harry mi guardò mentre giravo per il salotto con le braccia incrociate al petto pensieroso.
"Lou" disse Harry leggermente nervoso, mentre si scombinava i capelli, ed io lo guardai sentendo già il tono nervoso
"Che c'è?" chiesi e Harry si morse il labbro frustato
"Che c'è? Ma hai sentito?" chiese "Nostra figlia ha dei fottuti problemi e l'abbiamo scoperto dopo chissà quanto soltanto perchè ho deciso di aprire la porta pensando che la scorreggia andasse via prima!" esclamò
"E cosa vuoi quindi?" chiesi cercando di mantenere la calma e Harry sbuffò pesantemente
"Cazzo Lou! E' nostra figlia, e la stiamo lasciando per la sua strada senza aiutarla, non siamo presenti!" disse ed io risi leggermente
"Oh, quindi per caso stai dicendo che non siamo presenti? Mr. Lou voglio lavorare anche io con te anche se abbiamo dei figli" lo imitai e lui mi guardò male
"Fare il supereroe" sussurrò "NON PORTA SOLDI!"
Mi portai le mani alla nuca per poi sbuffare, cercando di restare calmo, sentivo il suo nervosismo attaccarmi quasi con mille coltelli
"Harry, è adolescente, è normale che abbia questi momenti" dissi per poi guardarlo "E sai benissimo che il mio lavoro è di vitale importanza per tutti noi, per la città"
"Chissene fotte della città se l'unica persona che non riesci a salvare è tua figlia?" chiese "Ha bisogno di aiuto eppure il supereroe più forte del mondo non sente nulla, il tuo istinto non sente un cazzo?" chiese ironico ed io mi avvicinai a lui
"Harry, amore" gli presi il viso cercando di non incazzarmi anche io "Ascoltami bene" dissi seriamente "Lo so che hai sempre avuto un rapporto particolare con Madison fin da quando era bambina, ma non devi solo provare a dare la colpa a me o a te, siamo entrambi genitori, l'errore è di tutti e due"
"Sopratutto te" aggiunse ed io sclerai malissimo
"CHE CAZZO, HARRY!" esclamai e lui sbuffò
"Cosa intende con il fatto che non è come Logan?" chiesi cercando di pensare e Harry si sedette cercando di attivare il cervello
"Credi che nostra figlia voglia essere maschio?" chiese ed io mi girai stile film horror verso di lui, mentre stile bambola assassina mi si formava un sorriso sadico
"Davvero?" chiesi ironico e lui annuì pensieroso
CI STAVA PENSANDO DAVVERO, MA SERIAMENTE?
"In questo caso la dovremmo chiamare Madison lo stesso... Perchè capisci, Lou?" ridacchiò come un coglione "Per ora si dovrebbe chiamare Madidaughter, se vuole essere maschio... MadiSon" rise come un idiota ed io cercai davvero di non dargli un pugno
"Lou, emergenza" mi richiamò dal dispositivo Liam, e Harry smise di ridere
"Eh no, seriamente? Siamo di fronte ad una crisi familiare e te ne vai?" chiese ed io mi morsi il labbro nervosamente
"Lo sai che non posso ignorare" dissi per poi scomparire lasciandolo frustato
***
Logan arrivò ovviamente in ritardo a lezione di scherma. Non appena entrò notò subito qualcuno fare un allenamento.
"Andiamo, non ti puoi fare battere così, viene dall'altra scuola Mills, dai!" esclamò il coach per poi sbuffare notando il ragazzo praticamente essere toccato tutto il tempo dal fioretto dell'altro.
Provò a colpirlo ma l'altro fu più veloce, e velocemente lo colpì fermando tutto.
"Chi sarebbe questa new entry?" chiese Logan arrivando dopo essersi cambiato.
E si bloccò quando notò la ragazza togliersi il casco, facendo ondeggiare i suoi lunghi capelli scuri con un sorrisetto per poi morire dentro notando Logan guardarla
"Lana?" chiese stupito e la ragazza si schiarì la voce per poi guardare il coach sorridere malvagiamente.
"Vi conoscete? Bene, Logan, lei viene da un'altra scuola di scherma, purtroppo Mills era l'unico libero per fare un allenamento con la nuova arrivata, MA" esclamò facendo sobbalzare la ragazza, che stava praticamente accanto a lui "Per favore, puoi mostrarle quanto sono bravo ad insegnare?" chiese e Logan lo guardò annoiato
"Combattere contro di lui?" chiese Lana divertita "No"
"Non è terribile, mi creda signorina Lucas" disse mentre Logan sbuffava annoiato mentre si metteva in posizione e guardò gli occhi della ragazza leggermente intimoriti
Non che avesse paura, ma era concentrata e non voleva di certo ferirlo nell'orgoglio con una vittoria, anzi voleva essergli amica.
"Fa del tuo meglio" disse Logan muovendo elegantemente il fioretto per poi guardarla annoiato. Perchè aveva quell'espressione così annoiata ed indifferente? Forse era pensieroso?
Logan sapeva che era più bravo di lei, semplicemente per aver guardato i suoi movimenti leggermente imprecisi. Quindi era logica, prevedibile la vittoria, e forse da quello sguardo, Lana capì che probabilmente avrebbe perso, no?
Il combattimento iniziò e velocemente Logan parava e colpiva la ragazza facendola indietreggiare. Logan tranquillamente quasi non si spostava di nulla dalla posizione di partenza e vinse senza troppe cerimonie.
"SI" esclamò il coach per poi schiarirsi la voce ed annuire "Ben lavoro, Tomlinson"
La ragazza lo guardò leggermente perplessa e lui la guardò inarcando il sopracciglio, mentre si toglieva il casco "Che c'è?" chiese
"Mi aspettavo che mi lasciassi vincere da bravo cavaliere come ti vedono tutte" disse perplessa e Logan non si sentì affatto attaccato o altro, fece spallucce indifferente
"Ti ho dato la possibilità di toccarmi cinque volte, ma non l'hai fatto, quindi" ammise senza vergogna lasciando la ragazza totalmente a terra
"Suppongo che mi dovrò allenare tanto.... Così, il misterioso Tomlinson fa scherma" disse sorridendo e Logan rise leggermente
"Si, beh... Lucas fa scherma, scoop dell'anno" disse ironico "Nessuno a scuola lo sa" la riprese e Lana annuì
"Forse perchè comunque è qualcosa di personale... Cioè non so te, ma per me lo è" disse sincera. Logan la guardò e sorrise leggermente
"Anche per me..." disse e la ragazza notando i suoi occhioni azzurri fissarla, arrossì, e si schiarì la voce
"Dunque... grazie" disse e Logan annuì leggermente non sapendo neanche per cosa "Ti va di prendere qualcosa dopo gli allenamenti?" chiese imbarazzata "I miei genitori hanno una cafétteria in centro che fa dei caffè, dolci buonissimi" disse e Logan sorrise
"Mi piacerebbe molto"
- COSO AUTRICE -
Ho sonno, aiut
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Anche perché è un po' gneh, qui ci si incentra su Madison e Logan, ma credo sia giusto dato che fanno parte della storia, sono importanti
CI VEDIAMO AL PROSSIMO CAPITOLO
Zau! *agita la manina*
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