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Non sei un Avenger e soldi ben spesi

0. Non Sei Un Avenger E Soldi Ben Spesi

"Sig. Stark!" Esclamai entrando nella torre, l'anno scolastico era da poco finito e io ero emozionato di poter vivere la mia estate immerso nel combattimento del crimine fianco a fianco con il mio mentore e il resto dei miei idoli. "Sono qui come aveva chiesto, ho anche portato la mia tuta." Spiegai entrando nel salotto, lì vidi il sig. Stark seduto sul divano assieme al sig. Banner e il sig. Rogers. "Ciao." Mi avvicinai sorridente.

"Peter." Tony annuì e mi fece cenno di sedermi sulla poltrona di fronte a loro. "Come mai sei vestito da Spider-Man?" mi chiese poi corrugando la fronte.

Guardai i tre supereroi e deglutii. "Pensavo dovessimo uscire in missione." borbottai confuso. "Non è così?"

"No..." Banner scosse la testa togliendo gli occhiali e poggandoli sul tavolino di fronte a noi. "Non abbiamo una missione da... dopo Thanos." affermò guardando gli altri in cerca di approvazione.

"Per noi sì, poi il ragazzino ha dovuto subirsi quel Mysterio o come si chiama." disse il sig. Stark. "Ottimo lavoro a proposito, certo, ora tutti conoscono la tua identità segreta e sei stato costretto a trasferirti con tua zia e lasciare la tua fidanzata, ma hey! È la vita da supereroi." batté le mani divertito, purtroppo aveva ragione, io e May dovemmo trasferirci in un nuovo appartamento preso da Tony in modo che nessuno conoscesse l'indirizzo e poi io e Michelle ci lasciammo. A detta sua era una cosa stupida, ma io volevo solo proteggerla! Nonostante ciò si arrabbiò e da allora ha continuato ad ignorarmi nonostante i vari messaggi che le avevo inviato. "Comunque no, non abbiamo nuove missioni, al momento ci occupiamo di aiutare quelle persone che hanno perso tutto durante il Blip."

Sospirai passando una mano tra i capelli. "Quindi non abbiamo nuovi cattivi?" domandai deluso e il sig. Rogers mi mandò uno sguardo quasi arrabbiato. "Non che io voglia che ci siano, ovviamente."

"Peter." Capitan America scosse la testa. "Un supereroe non si occupa solo di combattere i cattivi, facciamo anche tante altre cose." mi spiegò con voce calma e annuii sentendomi alquanto stupido nel volere una missione.

Le porte dell'ascensore si aprirono e la sig. Romanoff entrò nella stanza sporca di fango e con delle foglie tra i capelli rossi arruffati. "È l'ultima volta che vado a recuperare un altro gatto da un albero." sospirò per poi mettere la mano tra i capelli e tirare fuori un piccolo ramo, lo buttò a terra per poi pestarlo violentemente. "Non sono entrata negli Avengers per salvare animali solo perché i padroni li hanno persi durante il Blip." e con questo lasciò la stanza camminando arrabbiata.

Deglutii tornando a guardare il sig. Rogers che sospirò alzando gli occhi al cielo. "Come ho detto prima, abbiamo altri compiti."

Il sig. Stark alzò le spalle. "Ma cerchiamo di darli agli altri perché sono noiosi." spiegò con un sorriso sincero. "Ma tranquillo, non è per questo che ti abbiamo invitato." mi rassicurò e annuii incerto.

L'ultima cosa volevo fare era andare in giro per il Queens a recuperare animali persi a causa del Blip, ero pronto a fare molto di più. "Ok..."

Bruce si alzò dal divano. "Vado a parlare con Nat, sembrava alquanto stressata." e con questo seguì la signorina Romanoff lasciandomi con gli altri due.

"Sai Peter, dopo la scoperta dell'identità di Spider-Man, qualcosa è scattato." Steve iniziò annuendo. "Tutti si sono stupiti nel vedere un ragazzino di 17 anni salvare il mondo, hai ispirato molte persone." si complimentò e sgranai gli occhi sorpreso, davvero avevo avuto questo effetto? "Ragazzi e ragazze in tutto il mondo hanno iniziato a farsi avanti come nuovi supereroi, non hanno più paura di farsi vedere."

"Wow." commentai estasiato. "E ora? Cosa farete?" domandai incuriosito, fino ad oggi non erano molte le persone conosciute che si dedicavano all'uso dei propri poteri per aiutare gli altri, avere tanti eroi in tutto il mondo comportava un enorme cambiamento.

Tony sorrise. "Qualche giorno fa ho avuto un'idea geniale!" tirò fuori un volantino dalla tasca dei pantaloni e me lo porrse. "Abbiamo già pensato a tutto, potrebbe essere la rivoluzione."

Lessi attentamente il foglio per poi guardarlo confuso. "Campus per supereroi?" domandai a bocca aperta. "Volete addestrarli?"

Lui annuì. "Un giorno gli Avengers andranno in pensione... si spera." lanciò un'occhiata a Steve che alzò gli occhi al cielo. "Non siamo tutti come Capitan Perfezione che dopo 100 anni è ancora un bel giovanotto." scherzò dando un pacca all'altro che non sembrava per niente irritato dal suo commento. "Sapere che ci saranno dei giovani lì fuori pronti ad intervenire quando non potremo è vitale. Ci penseremo noi stessi all'addestramento, ogni Avenger avrà un corso diverso, tranne me, io finanzio solo la cosa e vi rendo tutti più belli." si vantò.

"Prenderemo un numero massimo di ragazzini per il momento, è ancora un esperimento." continuò il sig. Rogers. "I migliori verranno poi scelti per un ulteriore addestramento con noi nella torre."

"Fantastico!" esclamai emozionato. "Sig. Stark penso sia un'idea sensazionale, io cosa posso fare? Potrei insegnare loro come arrampicarsi, oppure usare i gadget tecnologici, magari potrei mostrare loro le mie mosse di combattimento." fantasticai immaginando già la faccia di quei ragazzi nel scoprire che Spider-Man era il loro insegnante. 

Steve corrugò la fronte. "No, tu non insegnerai."

"Ma sono un Avenger!" ribattei offeso.

Tony scosse la testa. "Non sei un Avenger, ci hai aiutato contro Thanos ma la cosa finisce lì." mi puntò un dito contro e sospirai esausto, avevo cercato in tutti i modi di entrare negli Avengers, ma loro ancora mi vedevano come un bambino. "Ma non preoccuparti, parteciperai al campus, sono sicuro che sarai il migliore perché tu hai una cosa che gli altri non hanno." mi sorrise.

Annuii. "Un grande cuore."

"Esperienza." mi corresse. "Hai partecipato a diverse missioni, sarai un'ispirazione per gli altri adolescenti."

"Tony ha ragione, ci fidiamo di te e prima di fare una qualsiasi scelta ci affideremo a te e alle tue opinioni." Il sig. Rogers si alzò. "Sarai i nostri occhi. La partenza è tra una settimana."

"Una settimana?" mi impanicai. "Devo dirlo a May! Poi devo fare le valige, parlare con Ned... e se succedesse qualcosa mentre non ci sono?" domandai preoccupato.

"Abbiamo Wanda e Visione in campo, sono sicuro che Strange sarà felice di rimpiazzarci." Tony si alzò e feci lo stesso. "Abbiamo tutto organizzato, per quel che ne so, questi sono soldi ben spesi, sicuramente più di quella volta che acquistai una catena di gelati per poi scoprire di essere intollerante ai latticini." sospirò affranto. "Conto su di te, ragazzo." posò una mano sulla mia spalla.

Non ero troppo convinto riguardo a questo campus, avevo programmato la mia estate punto per punto e ora tutti i miei piani erano in fumo. Non avrei visto Ned e non sarei riuscito a parlare con MJ per risolvere la situazione, addio al mare con May e le mie missioni.

D'altra parte però, non potevo deludere il sig. Stark, il mio mentore e idolo da una vita, era grazie a lui se ero riuscito ad arrivare dov'ero. "Non la deluderò." risposi infine.

"Vedrai che ti divertirai." mi consolò e sorrisi.

"No!" sentii urlare la signorina Romanoff, poi vidi Clint and Bruce trascrinarla per terra dai piedi mentre lei cercava di liberarsi. "Non potete costringermi ad insegnare ad un branco di bambini!" continuò.

"Ciao Peter." mi salutò il sig. Barton per poi continuare a trascinarla in un'altra stanza.

"Hey." mormorai confuso e preoccupato. "Siamo sicuri sia un buona idea?"

Tony si sistemò la cravatta. "Sono sicuro che si abituerà." alzò le spalle. "Avanti, corri a preparare le valige. Incontrerai ragazzini da tutto il mondo, magari conoscerai una supereroina carina." sghignazzò.

"Non sono interessato." mormorai, l'unica cosa che volevo era un'altra ragazza vista la situazione critica con Michelle. "Allora vado, ci vediamo tra una settimana?"

"Manderò Happy a prenderti." mi diede un'altra a pacca per poi allontanarsi velocemente. "Natasha, avevamo un accordo!"

Sospirai e camminai verso l'ascensore, non era per niente andata come avevo previsto. Chissà se sarei riuscito a farmi dei nuovi amici e a dimostrare agli Avengers che ero proprio io il ragazzo giusto per entrare nel loro gruppo.

N/A:

Hey! Vi avevo promesso una nuova storia ed eccola qui, sarà diversa da quelle che ho scritto fino ad adesso, ma la protagonista si chiamerà sempre Renata (perché sono pigra per pensare ad un altro nome decente).

Spero vi piaccia, io sinceramente sono emozionata all'idea di scriverla.

Vi ringrazio in anticipo, al prossimo capitolo! Xx

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