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Capitolo 41

Mi svegliai perchè sentii qualcuno smuovermi la spalla, aprii lentamente gli occhi per adattarmi alla luce che mi arrivava dritta in faccia e vidi due occhi castani che mi guardavano divertiti, mia madre era in piedi di fronte a me in veranda. Le immagini della sera prima mi passarono davanti come un lampo e mi resi conto che dovevo essermi addormentata. Cercai di mettermi a sedere meglio, ma qualcosa me lo impediva, il braccio di Duncan mi stava stringendo per non farmi muovere, alzai lo sguardo verso mia madre e divenni viola dall'imbarazzo.

<<io... ecco noi... insomma... dobbiamo esserci addormentati>> farfugliai come se non fosse ovvio.

<<lo vedo>> rispose lei mentre cercava di trattenere un sorriso. <<sveglialo che è pronta la colazione>> disse solo prima di tornarsene dentro.

Mi girai verso Duncan e presi ad accarezzargli il viso, ma vedendo che non si svegliava decisi di passare al piano B e svegliarlo come aveva fatto con me in aereo il giorno prima.

<<mmm dai lasciami dormire>> disse stringendomi più a lui. Avevo dormito praticamente seduta tutta la notte e se le mie gambe erano intorpidite non volevo immaginare le sue che avevano subito il mio peso tutta la notte.

<<è pronta la colazione dormiglione svegliati o almeno lasciami andare a mangiare a me>>

<<mmm buongiorno>> mi disse aprendo piano gli occhi e depositandomi un bacio sulle labbra. Sospirai felice e gli sorrisi, se le gambe intorpidite erano un prezzo da pagare per un risveglio del genere ero pronta a farlo tutte le notti.

<<dobbiamo esserci addormentati>> continuò mentre ci mettevamo seduti comodi e ci stiracchiavamo.

<<già, è venuta a svegliarmi mia madre>> ammisi mentre mi alzavo e facevo stretching alle gambe. Duncan mi guardò spalancando gli occhi, ma tornò con un'espressione normale.

<<ringrazia che non era Nigel>> dissi ridacchiando per la sua espressione spaventata. <<uhh per caso hai paura della reazione che avrebbe avuto mio fratello?>> chiesi per stuzzicarlo un po'.

<<non scherzare che quello è capace di tagliarmi i gioielli. Se fossi mia sorella ammazzerei chiunque ti si avvicinasse>>

<<beh fortuna che non lo sono allora, altrimenti non potrei fare questo>> dissi abbassandomi per baciarlo di nuovo, lui sorrise sulle mie labbra e tirò fuori la lingua per leccarmi la guancia facendomi scattare indietro.

<<blah Duncan che schifo>> risi mentre mi asciugavo con la maglietta. Lui si alzò e mi prese per la vita spingendomi in cucina.

<<buongiorno>> Dissi andando a prendere una tazza dal mobile, poi andai a sedermi a tavola a mentre Duncan imitava i miei movimenti e prendeva posto al mio fianco. 

Faith, Bet, NIgel e mamma erano già lì sedute a fare colazione , ma vedendo la faccia di mia cugina, non mi sembrava avesse intenzione di mangiare quello che aveva davanti. Dallo sguardo che mia madre ci aveva rivolto non appena entrati, capii che dopotutto la cosa non le dispiaceva.

Presi un biscotto e lo pucciai nel caffè, in modo naturale Duncan mi mise la mano sulla coscia e iniziò a fare dei piccoli cerchi con il pollice facendomi bloccare con il biscotto a mezz'aria, mi girai a guardarlo e quando se ne accorse tolse subito la mano per riportarla sul tavolo. Non volevo che smettesse, ma se non voleva beccarsi subito due cazzotti in faccia da mio fratello doveva trattenersi un po', guardai quest'ultimo che fortunatamente era troppo preso a divorarsi la sua brioche per prestare attenzione a ciò che succedeva in torno. Mentre stavo riportando lo sguardo sulla mia tazza, incontrai quello di Faith che mi guardava con un sopracciglio alzato, le sorrisi imbarazzata e con le guance rosse riportai l'attenzione sulla mia colazione.

Intanto che noi continuavamo a fare mangiare in silenzio entrò zia Rose tutta ansiosa.

<<state ancora facendo colazione?! Alzatevi e andatevi subito a preparare, non so se ve ne siete rese conto, ma tra due dobbiamo andare in chiesa! Quindi ora tutte in piedi e filate in camera a prepararvi che tra poco arriverà Javier a darvi una sistemata ai capelli e vi farà il trucco>> ci disse mettendosi le mani sui fianchi, poi mi guardò e spalancò gli occhi.

<<mio Dio Melinda, i tuoi capelli sono un disastro, sembra che qualcuno ci abbia messo le mani e te li abbia spettinati tutti>> dietro di me sentii la risatina di Duncan ben consapevole che quel "qualcuno" fosse proprio lui, gli tirai un leggero calcio da sotto il tavolo e lanciai uno sguardo veloce a mamma che stava sorridendo dietro la tazza. La situazione era decisamente imbarazzante e mi dovevo affrettare a rispondere.

<<no io... emm... non ho fatto molta molta attenzione ai capelli sta notte mentre dormivo>> balbettai rossa in viso. Mio fratello stava osservando la scena sospettoso e stava facendo saettare il suo sguardo da me a Duncan così veloce che temetti gli restassero gli occhi storti. 

Zia Rose mi lanciò un'ultima occhiata e poi uscì dalla cucina, io e le ragazze ci guardammo e ci alzammo per salire al piano di sopra e andare tutte nelle proprie stanze a vestirsi, mentre Ryan entrava nella stanza assonato.

<<buon giorno raggio di sole!>> esclamò diretto a me. Duncan gli tirò subito uno scappelotto e lo guardò male. <<che vuoi, solo tu puoi chiamarla così?>> chiese massaggiandosi il punto dove era stato colpito.

<<si>> rispose serio il mio ragazzo prima di lanciarmi un ultimo sguardo e riprendere la sua colazione. Sentii un "ma guarda te sto stronzo" detto sicuramente da Ryan, ma non ascoltai il resto della conversazione perchè ero troppo lontana.

Nigel era salito dietro di me, non sapevo se perchè volesse parlare o perchè aveva fretta anche lui di prepararsi, pregai con tutta me stessa per la seconda, ma ovviamente non ero così fortunata.

<<cosa sta succedendo tra te e Duncan?>> chiese subito dopo aver chiuso la porta.

<<niente>> risposi subito, ma dal tono della mia voce perfino un sordo avrebbe potuto capire che avevo sparato una cazzata.

<<non mentirmi Mel, sono stufo di tutte queste bugie, dimmi la verità una volta per tutte!>> sospirai perchè aveva ragione, avevo tenuto nascosto tutto per troppo tempo e ora era il momento di tirare giù il sipario.

<<noi stiamo insieme>> dissi abbassando lo sguardo, non ricevendo risposta però, lo rialzai e vidi che mi stava fissando come se non avesse capito davvero il senso di quella frase, così continuai.

<<noi stiamo insieme Nigel, e... sono anche innamorata di lui>> dissi sinceramente, avevo bisogno di parlane con mio fratello, la mia metà. Contrariamente alle mie aspettative lui non diede di matto, ma sospirò e si passò una mano sulla faccia per poi venire a sedersi accanto a me sul letto.

<<perchè non me ne hai parlato?>> chiese dolcemente.

<<io... avevo paura che ti arrabbiassi e che non approvassi la cosa>> risposi con gli occhi lucidi, ero stata una stupida a nascondere tutto e solo ora me ne stavo rendendo conto.

<<E' vero, Duncan non mi sta molto simpatico, ma quello che voglio io è vederti felice e se lui contribuisce a questo... beh dovrò accettarlo. Devi capire Melinda, che prima di pensare agli altri, almeno in queste cose, devi pensare a te stessa e fregartene di tutti, perfino di me che sono tuo fratello>> tirai su con il naso e alzai lo sguardo per incrociare il suo pieno d'affetto, lo abbracciai d'istinto e mi presi a schiaffi mentalmente per essere stata così scema.

<<ma se ti fa soffrire, giuro che lo prendo a calci nel culo così forte che appena vedrà una sedia si metterà a piangere>> disse serio, scoppiai a ridere e mi asciugai le lacrime. Poi si girò a guardare il suo smoking appeso alla porta del bagno.

<<che hai? Pensi che da un momento all'altro inizi a ballare da solo?>> chiesi divertita.

<<ma va scema, penso solo che... non so, non sono convinto della camicia... sai devo essere perfetto, ci saranno tante belle ragazze al matrimonio>> disse girandosi verso di me e alzando ripetutamente le sopracciglia.

<<oh Nigel sei incredibile!>> risposi ridendo.

<<no, sono perfetto è diverso>>

<<non ti preoccupare, il completo va benissimo così com'è>> lo rassicurai.

<<e ora lasciami dormire un po' prima che arrivi Javier con tutta la sua vivacità>> dissi appoggiando la testa sul cuscino.

<<Melindaaa>> urlarono dal piano di sotto pochi secondi dopo <<è arrivato Javier scendi>> mi alzai sbuffando e mi avviai alla porta.

<<scendo con te, Ryan mi ha detto che nella dependance c'è la play>> disse mio fratello al mio fianco.

Quando arrivai al piano di sotto Javier era lì in piedi con tutta la sua vivacità.

<<oh Melania eccoti, siediti pure qua che ti mettiamo a posto i capelli>> disse invocando la sedia al suo fianco, questa volta per fare più in fretta aveva portato un'altra ragazza con sé.

Un'ora e mezza dopo i miei cappelli erano acconciati in una bellissima pettinatura semi-sciolta e il mio viso era impreziosito dal trucco che la ragazza nuova mi aveva fatto, a quel punto mancava solo il vestito e non vedevo l'ora di vedere il risultato finale. Aspettai che anche Bethany finisse e insieme salimmo di sopra per poi dividerci nelle rispettive camere. Presi il vestito dalla gruccia e me lo infilai, non riuscendo però a sollevare la cerniera chiamai mia mamma per farmi aiutare.

<<eccomi, ti serve una mano con la zip?>> mi chiese entrando.

<<si, non riesco a chiuderla>> risposi girandomi di spalle verso di lei, si avvicinò e mi tirò su la zip facendo chiudere il vestito, mi girai verso lo specchio e rimasi colpita da quello che vidi, non mi ero mai sentita così bella.

<<sei bellissima piccola mia, sai proprio ieri sera stavo parlando con Max di come sarà vedere te, la mia unica figlia femmina, percorrere la navata per andare in contro a quello che da lì per il resto della vita sarà tuo marito>> mi disse guardandomi in modo dolce, ma triste allo stesso tempo.

<<non preoccuparti mamma, ce ne vorrà ancora di tempo perché avvenga>> la rassicurai abbracciandola << mi dovrai sopportare ancora per un po'>> le dissi ridendo.

Quando mi allontanai notai che anche lei era già pronta con i tacchi e il vestito che le calzava a pennello, se non fosse stata mia madre avrei giurato che avesse almeno una trentina d'anni.

<<quindi tu e Duncan... state insieme?>> chiese guardandomi furba.

<<noi... emm... si>> ammisi finalmente, lei mi sorrise soltanto senza chiedere altro, le fui grata per questo, le avrei spiegato tutto in un second momento.

<<dai mettiti le scarpe e andiamo ad aiutare Faith>> mi disse passandomi i tacchi, li infilai e uscii dalla porta dietro di lei.

Entrammo nella stanza dopo la mia e ci accolse il caos più totale, scarpe sparse per il pavimento, Bethany disperata che cercava di chiudersi il vestito senza successo, Zia Rose che dava ordini di qua e di là, l'altra damigella che continuava a fissarsi allo specchio aggiustandosi i capelli già perfetti e la povera Faith seduta sul bordo del letto ancora in vestaglia con lo sguardo rivolto al pavimento.

<<hey Faith tutto bene?>> chiesi una volta vicino a lei, era tutta pallida, non aveva una bella cera. Le scrollai un po' il braccio e lei si girò a guardarmi.

<<mi sposo>> rispose solo. Le sorrisi felice e rassicurante.

<<si, oggi ti sposi, e dovrà essere il giorno più bello della tua vita, quindi goditelo. Ora devi metterti il vestito>> le presi le mani e ci alzammo.

<<lasciami, faccio da sola!>> disse Bet, mi girai per vedere con chi stava parlando e vidi che era con Zia Rose che cercava di aiutarla a chiudere la zip.

<<volevo solo aiutarti>> le rispose la madre altezzosa.

<<non ho bisogno del tuo aiuto>> guardai la maschera dura della Zia mutare per un secondo in tristezza e questo, anche se non avevo un particolare rapporto con lei, mi fece effetto.

<<Zia Lauren puoi aiutarmi con la cerniera per favore?>> chiese Bethany lasciandoci tutti a bocca aperta. Non aveva mai chiamato mia madre "zia" ne tanto meno detto "per favore".

Riportai la mia attenzione su Faith, oggi era il suo giorno, doveva viverlo al meglio. Presi il vestito ben stirato dall'armadio e tolsi la copertura, era magnifico come lo ricordavo.
Tutte noi aiutammo Faith ad infilarlo e dopo che le altre si misero le scarpe, era ora di avviarci in chiesa.

Mia madre e Zia Rose scesero per prime le scale mentre io e le due ragazze restammo dietro la sposa per aiutarla con lo strascico, la famiglia Foster, Max e Nigel ci aspettavamo giù tutti pronti per andare.

Mentre scendevamo tutti gli occhi erano puntati su Faith, tranne un paio, loro puntavano su di me. Due occhi scuri mi stavano facendo una rapida radiografia, Duncan deglutì e mi guardò con la bocca leggermente aperta.

<<smettila di spogliare con gli occhi mia sorella Foster! Sarai anche il suo ragazzo, ma io sono suo fratello e ti strappo gli occhi se continui a fissarla così>> disse Nigel tirandogli un coppino.

Duncan si girò velocemente verso di me e con lo sguardo mi chiese se ero stata io a dirglielo annuii sorridendo e mi avvicinai a lui aggiustandogli la cravatta per poi dargli un veloce bacio a stampo. I suoi genitori e Ryan ci stavano guardando con la bocca spalancata, facendomi arrossire al pensiero che avevo appena baciato Duncan di fronte a loro. Kelly mi sorrise e venne ad abbracciarmi come se le avessi appena dato la notizia più bella del mondo.

<<prenditene cura, è un bravo ragazzo e da come ti guarda è innamorato perso>> mi disse sottovoce prima di sciogliere l'abbraccio. Era la seconda volta che mi veniva detta questa frase, la prima era stata dal signore che lavorava nella serra. 

Le sorrisi per rassicurarla che mi sarei davvero presa cura di suo figlio e non appena lui mi mise un braccio sulle spalle, uscimmo per andare in chiesa.







Oggi vi chiedo:

COSA VORRESTE PER IL PROSSIMO LIBRO ? UNA FAN FICTION SU HARRY STYLES, UNA SUI 5SOS OPPURE UN ROMANCE NORMALE? Scrivetemelo qua nei commenti, così ho abbastanza tempo per preparare una trama e i primi capitoli. Detto questo... al prossimo capitolo!❤️

Baci Baci Alice💋

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