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Capitolo 19

Ero così emozionata che non stavo più nella pelle. Finalmente il giorno della gita era arrivato e tra qualche ora sarei stata a Vancouver con i miei amici e mio fratello. Mi ero preparata la valigia mettendoci dentro quello che pensai fosse il minimo indispensabile come golf, jeans, magliette, felpe, intimo, tute, scarpe con e senza tacco, un vestito elegante, per non parlare di tutti i prodotti per il bagno, i trucchi... anche se era il 10 Dicembre non sapevo che tempo facesse là, così avevo messo dentro anche delle magliette maniche corte nel caso facesse un po' più caldo.

<<mamma mia, Melinda che cosa ci hai messo qui dentro? Mattoni?>> mi chiese Nigel mentre portava la mia valigia al piano di sotto.

<<non si sa mai che possano servire per rompere qualche testa>> scherzai mentre lui poggiava la mia valigia in salotto. In confronto alla mia quella di mio fratello sembrava non esistere proprio.

<<scusa ma come ha fatto a starci tutto quello dentro quel piccolo spazio>> gli chiesi visibilmente meravigliata.

<<ho messo dentro solo il minimo indispensabile, non ho bisogno di tutto quello che ti porti dietro tu>> mi rispose con un'alzata di spalle.

<<allora ragazzi siete pronti per andare all'aeroporto?>> ci chiese mamma. Ci avrebbe accompagnato lei visto che non potevamo lasciare là la macchina. Noi annuimmo e trascinammo le nostre valigie fino al vialetto dove poi le mettemmo nel bagagliaio. Il viaggio fu abbastanza breve, vivevamo in centro città, quindi eravamo vicini a tutto. Mentre eravamo in macchina mamma ci fece le stesse raccomandazioni che ci faceva sempre.

<<Miraccomando ragazzi, fate i bravi, non perdetevi, non fumate cose strane, anzi non fumate proprio. State attenti, ascoltate i professori e chiamatemi quando arriverete e almeno una volta al giorno>> noi continuavamo ad annuire per ogni cosa che elencava con le dita anche se ognuno pensava ai fatti propri. Non appena arrivammo vidi che la nostra classe era già riunita al check-in, dopo aver preso le valigie e salutato mamma, ci avviamo per unirci al resto del gruppo.

<<ciao splendore >> mi salutò Terry abbracciandomi emozionata.

<<ciao>> salutai.

Dopo che tutti ci fummo salutati prestammo attenzione a quello che stava dicendo una delle professoresse. Stava dicendo le stesse cose che poco prima ci aveva detto mia madre, quindi distolsi l'attenzione e mi concentrai sulle persone che mi circondavano. Gente che correva per non perdere il volo, bambini che piangevano e ragazzi che urlavano, osservai anche gli alunni che erano nel gruppo dove ero io, in lontananza vidi Lucas ascoltare attentamente quello che la prof aveva da dire.

<<ciao raggio di sole>> mi arrivò una voce alle spalle, sapevo benissimo chi era, solo una persona mi chiamava in quel modo.

<<ciao Duncan>> sussurrai per non farmi sentire dalla professoressa.

<<che palle questo discorso, lo ha fatto anche l'anno scorso>> mi disse anche lui sussurrando <<guardala bene in faccia, secondo vive da sola con 42 gatti>> continuò

<<non essere così cattivo>> dissi nascondendo un sorriso.

<<so che lo stavi pensando anche tu raggio di sole>> mi rispose, io cercai di stare seria, ma il sorriso mi si allargò, mi aveva beccata. Ripresi ad ascoltare proprio mentre la professoressa cominciava a passare per dare i biglietti con i posti scritti sopra.

Dopo che ci ebbero controllato i bagagli, ci permisero di imbarcarci. Quando salii mi misi a cercare il mio posto, il B14, andai sempre più avanti fino a quando non lo trovai.

<<tu sei qui?>> mi chiese Nigel mentre mi affiancava.

<<si, tu dove sei?>> gli chiesi

<<il mio è il C19>> mi disse mostrandomi il biglietto. Il suo posto era lontano dal mio e mi dispiaceva perchè non volevo avere di fianco a me qualcuno che non conoscevo, speravo che la prof ci avrebbe messo vicino o almeno a qualcuno dei miei amici. <<va bene, io vado>> mi disse mentre si allontanava.
Mi sedetti al mio posto in mezzo ai tre sedili.

<<hey raggio di sole ti spiacerebbe alzarti così posso andare al mio posto? Per quando piacerebbe a me non credo che tu saresti d'accordo che ti passi così vicino, non vorrei correre il rischio di prendermi un pugno sul naso>> mi derise lui collegandosi al discorso di qualche sera prima.

<<avevi iniziato bene Duncan.. sei davvero senza speranze con le ragazze>>  dissi mentre mi alzavo per fargli posto.

<<io non la penserei in quel modo>> mi rispose guardandomi negli occhi, mi imbambolai un attimo, ma mi ripresi quando lui si girò a guardare una ragazza bionda in po' più avanti a noi che gli stava sorridendo, pensai che le sarebbe venuta una paralisi da quando aveva allargato le labbra.
Duncan mi sorpassò per sedersi al suo posto, cioè quello di fianco al finestrino, si mise comodo e poi mi sedetti anche io vicino a lui. Non passarono neanche due minuti che un'altra ragazza si sedette vicino a me, una cherleader, si girò verso Duncan e gli sorrise anche lei. Ma cosa avevano tutte le ragazze di questa scuola? Neanche fosse un divo della televisione.

<<se vuoi facciamo cambio di posto>> proposi alla ragazza di fianco a me mentre cominciavo ad alzarmi,

<<si graz..>>

<<no!>> urlò Duncan tenendomi ferma per il braccio <<rimetti seduta>> mi ordinò. Lo guardai infastidita.

<<mi risiedo, non perchè me lo dici tu, ma perché lo decido io>> risposi risiedendomi facendolo scoppiare a ridere.

<<sembri una bambina quando fai così>> mi spiegò mentre mi guardava continuando a ridacchiare.

<<non è vero>> risposi corrucciando le sopracciglia e incrociando le braccia al petto. Lui mi guardò con un sopracciglio alzato, okay forse era vero, ma solo un pochettino. Decisi di chiudere il discorso appoggiandomi bene al sedile aspettando di decollare mentre la hostess ci spiegava l'utilizzo delle mascherine. Quella era la parte che mi faceva paura, perché quando le hostess spiegavano cosa fare in caso di emergente mi saliva il panico e cominciavo a farmi tutti quei film mentali dove l'aereo sarebbe caduto e noi saremmo tutti morti. Cominciai a sentirmi nervosa grazie alla splendida visione del mio futuro e strinsi le mani attorno ai braccioli del sedile facendo diventare le nocche bianche quando l'aereo cominciò a muoversi verso l'alto per decollare.

<<hey raggio di sole non dirmi che hai paura di volare>> mi chiese Duncan con il suo solito sorrisetto.

<<no, solo del decollo>> gli risposi con gli occhi strizzati mentre deglutivo a vuoto visto che lo avevo già fatto un secondo prima.

Nel momento in cui volevo aprire gli occhi mi ritrovai le sue labbra sulle mie.

eh no cazzo, di nuovo no.

Volevo staccarmi in qualche modo, ma quando mi morse il labbro e aprii di poco la bocca, lui subito intensificò il bacio che mi fece completamente perdere la testa. Non mi importava se qualcuno ci stava guardando, desideravo talmente tanto quel bacio che presa dal momento mi sporsi ancora di più verso di lui facendolo ridacchiare e staccarsi da me.

<<piano raggio di sole, rischiamo di prenderci un richiamo per atti osceni in luogo pubblico>> disse con un sorrisetto furbo mentre tornava a guardare davanti a se.

<<io...io...tu sei...sei ahhh stronzo!>> sentenziai prima di mettermi le cuffie e girarmi dall'altra parte. Mi guardai attorno e fortunatamente erano tutti presi a parlare tra di loro e nessuno si era accorto di nulla, o forse no, Ivy mi stava guadando con gli occhi spalancati.

<<merda>> borbottai mentre lei mi faceva segno che dopo avremmo parlato, annuii e chiusi gli occhi, ripensai a quel che era accaduto un attimo prima e sorrisi al pensiero che per lo meno, mi aveva distratta al momento del decollo.


Mi svegliai non sentendo più la musica e con male al collo, strano visto che ero appoggiata a qualche cosa di morbido, cercai di alzare la testa ma una cosa me lo impedì. Aprii gli occhi e vidi un petto muscoloso sul quale ero poggiata. Oh no, sperai non fosse quello che mi immaginavo, ma ovviamente la sfiga era dalla mia parte, riuscii a sollevare la testa e il peso che avevo sopra mi sbattè sulla spalla, era la testa di Duncan.

<<Merda raggio di sole stai attenta, mi hai fatto male>> si lamentò ancora mezzo addormentato mentre si posiziona a meglio sulla mia spalla.

<<em... ti dispiace spostarti>> gli chiesi guardando i suoi capelli

<<si mi dispiace, sto comodo così, lasciami dormire, mancano ancora 50 minuti all'arrivo>> mi disse prima di cadere di nuovo nel mondo dei sogni. Mi rassegnai al fatto che la sua testa sarebbe rimasta addosso a me e misi una nuova playlist sul mio iPod, mi girai per guardare fuori dal finestrino per osservare quel paesaggio magico. Eravamo vicini ad un'ala dell'aereo e questo rendeva il tutto reale, come se potessimo pensare di essere in un luogo magico, ma grazie a quell'ala avevamo la certezza di essere nel mondo reale.

Quando finalmente atterrammo ringraziai tutti gli Dei possibili per averci fatto atterrare sani e salvi, affiancai Nigel mentre stava aspettando di prendere le nostre valigie.

<<com'è andato il viaggio sorellina?>> mi chiese concentrato a cercare le nostre valigie sul tappeto automatico.

<<tutto bene, ero tra Duncan e una cheerleader, ma ho dormito quasi tutto il tempo>> gli risposi semplicemente tralasciando ovviamente il bacio tra me e Duncan <<tu?>> gli chiesi a mia volta.

<<ero vicino ad un ragazzo con un cespuglio sopra la testa e degli occhiali più grandi della sua faccia brufolosa, si è messo a raccontarmi di quanto sia affascinante la fisica, io l'ho ignorato per tutto il viaggio, ma lui continuava scuotermi il braccio e a chiamarmi, mi ha sputacchiato addosso tutto il tempo>> mi rispose schifato, scoppiai a ridere attirando l'attenzione di alcune persone vicine a noi.
Dopo che tutti recuperammo le nostre valigie ci dividemmo in due autobus per dirigerci verso il nostro albergo.

<<bene ragazzi, riunitevi qui che vi do le chiavi delle stanze>> ci riunimmo intorno alle professoresse, venivamo chiamati per cognome e poi ci veniva consegnata una chiave per gruppo.

<<Clark, Smith, Wood e Turner, stanza 306>> andai a prendere la chiave che ci stava porgendo, felice ci aveva messe tutte assieme.

<<l'altro Clark, Duncan, Taylor Camera 324>> oh no, speravo che non li avrebbero messi assieme, non potevo neanche provare ad immaginare cosa sarebbe successo se mio fratello e Duncan avessero passato 3 giorni assieme. Anche loro si avvicinarono alla professoressa sbuffando, e prendendo la chiave.

<< dai andiamo>> mi disse Nigel prendendo la mia valigia con la mano libera, mi girai verso le ragazze e le feci segno di andare, prendemmo l'ascensore per salire al terzo piano.

<<allora... 300,301, 302, 303, 304, 305 ecco la 306, noi siamo qui>> disse Ivy aprendo la porta.

<<noi siamo un po' più in là>> disse Jack

<<noi qui di fronte>> disse Tom aprendo la sua porta.

Avevano messo Nigel, Duncan e Jack assieme, mentre Tom, Dean e Ryan in un'altra camera, almeno non erano lontani da noi, la nostra camera era l'unica per 4 persone.

Misi la mia valigia vicino all'armadio e mi buttai a pancia in su sul letto. Le altre avevano già cominciato a svuotare le valigie, così mi misi anche io all'opera.

<<io dormo qui>> disse Ivy indicando il letto dove mi ero sdraiata prima.

<<anche io>> risposi mettendo una maglietta sulla gruccia, la camera aveva due lettoni matrimoniali e 2 armadi enormi.

<<quindi noi dormiamo qui>> concluse Terry indicando il letto di fianco al nostro.
Finimmo di mettere a posto i vestiti poco tempo dopo, ci sedemmo sul letto a parlare visto che avevamo ancora mezz'oretta prima di scendere giù a cenare. Parlammo fino a quando qualcuno non venne a bussarci alla porta.

<<siete pronte? Scendiamo?>> mi chiese Dean appena aprii la porta.

<<ragazze scendiamo>> dissi loro, scendemmo tutti assieme per raggiungere la sala. Prendemmo un tavolo abbastanza grande per tutti e ci sedemmo.

<<ciao ragazzi posso sedermi qui>> ci chiese un ragazzo indicando il posto vicino a Tom.

<<certo>> rispose Jack, lanciai uno sguardo a Nigel che era di fronte a me per chiedergli silenziosamente se lui era il ragazzo che stato vicino a lui sull'aereo, lui annuì per darmi la conferma.

<<buon appetito ragazzi>> dissi prima di iniziare a mangiare.

<<buon appetito. Avete sentito della nuova scoperta scientifica fatta a Chicago?>> ci chiese il ragazzo di cui non sapevo ancora il nome. Sarebbe stata una lunga serata....




BENE. CIAO A TUTTII, HO FINITO DI SCRIVERE QUESTO CAPITOLO ALLE 3:24 DEL POMERIGGIO, FA UN CALDO BOIA E SONO QUI PIAZZATA SUL DIVANO CON L'ARIA DEL VENTILATORE ADDOSSO.
DOMANDA:
Qual'è il vostro colore preferito?
   -rosa tutta la vita

BACI BACI Alice💋

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