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Capitolo 13- Ivy

Mancava poco. Mancava poco al compleanno della mia migliore amica e del suo gemello. Perché si, potevo definire Melinda Clark la mia migliore amica, da quando l'avevo conosciuta mi era subito stata simpatica e chi l'avrebbe mai detto che saremmo diventate così unite?
Volevo prepararle una festa con i fiocchi, non sapevo bene il motivo per il qualche non volessero festeggiare il loro compleanno, insomma quale pazzo non ama il suo compleanno? Io facevo il conto alla rovescia già 2 mesi prima. Volevo che tutto fosse perfetto, avremmo fatto la festa al pub di mio zio, che mi aveva prestato per quella sera.  Avremmo invitato tutta la scuola, la regola principale era di vestirsi eleganti, non sarebbe stata la solita festa da ubriaconi, si certo si sarebbe stata la musica e gli alcolici, ma niente di troppo spinto, avevo capito che Melinda non amava particolarmente le feste.

<<dai Alex aiutami piuttosto che stare stravaccato sul divano>> gli tirai la ciabatta addosso.

<<e va bene>> rispose facendo il finto scocciato. 

Io e Alex ci conoscevamo da quando eravamo piccoli, sua madre e mia madre si erano conosciute in ospedale. Maggie, sua madre, aveva appena partorito e mia mamma, era andata a trovare una sua vecchia amica in ospedale e lì aveva conosciuto Maggie dato che era nella stessa stanza. Mia madre a quel tempo era incinta di me, così parlando tra loro erano diventate amiche e andando sempre più avanti con il tempo eravamo arrivati ad essere vicini di casa. La nostra amicizia era sincera, ed ero fiera di avere un migliore amico così, era sempre disponibile, pronto ad aiutarmi, pronto a proteggermi da tutto e da tutti, io avevo due fratelli più piccoli: un maschio, Jonathan e Mary. Poi crescendo, Alex aveva preso il ruolo di fratello maggiore, senza di lui davvero sarei stata persa, mi conosceva perfino meglio di quanto mi conoscessi io stessa, cosa buffa in realtà, ma a volte sapeva addirittura quello che pensavo, gli volevo un mondo di bene.

<<okay.. ci manca andare in negozio a prendere il festone poi dobbiamo andare al pub per finire di gonfiare i palloncini, dobbiamo andare alla pasticceria per ritirare la torta, dobbiamo andare a sistemare la sala e mi devo anche preparare io>> dissi controllando il programma che avevo fatto qualche giorno prima.

<<hey stai tranquilla, non devi occuparti tu di tutto adesso chiamo i ragazzi e lì faccio venire qui, così ci danno una mano, okay?>> mi chiese dolcemente mentre mi guardava negli occhi, annuii e lui si allontanò per parlare al telefono.

 Dopo venti minuti erano tutti nel salotto di casa mia.

<<Allora ragazzi, dobbiamo fare un sacco di cose e per riuscire a finire tutto in tempo dovremmo dividere i compiti>> cominciai a dire guardando i ragazzi seduti sul divano e attenti ad ascoltarmi, tutti noi tenevamo a Nigel e Melinda e per questo volevamo fosse tutto perfetto.

Sospettavo ci fosse qualcosa a turbarla, spesso l'avevo sorpresa a guardare il vuoto con uno sguardo triste, quando fosse stata pronta a parlarmene io sarei stata lì ad ascoltarla.

Dopo aver dato a tutti i rispettivi compiti, uscimmo per andare al locale.


Dopo tre ore di lavoro la sala era a posto, dal soffitto cadevano piccole lanterne cinesi, tanto per dare un'atmosfera più bella al tutto, c'erano due tavoli, uno per gli alcolici e uno con il cibo. La pista da ballo era abbastanza grande per tutte le persone che avevano invitato con una palla da discoteca che scendeva sopra di essa. Nel frattempo erano arrivati anche gli altri, avevamo messo la torta in frigo e appeso il festone all'asse di legno che si trovava in messo alla stanza.

<<bene abbiamo finito>> dissi felice battendo il cinque a tutti << sono le cinque, io direi di andare tutti a casa a prepararci, io e Alex andremo a casa di Nigel e con la scusa di una cena informale li porteremo qua, voi in tanto spegnete le luci e quando arriveremo io le accenderò e voi griderete "sorpresa", per favore spiegatelo anche agli altri quando arrivano, nell'invito ho scritto di essere qui 15 minuti prima il nostro arrivo >> spiegai.

<<certo non ti preoccupare, hai fatto tutto perfettamente, vedrai che andrà tutto bene>> mi rassicurò Ryan

<<grazie, bene ora andiamo a casa a farci una doccia, soprattutto tu Jack che puzzi da morire>> lo indicai ridendo assieme gli altri.

<<non è vero non puzzo>>si difese lui facendo il finto offeso <<vero Molly?>> chiese guardando la sua ragazza, lei sorrise e rispose.

<<tesoro per quanto io ti ami devo dirti che puzzi davvero>> rispose lei ridendo e guardandolo aprire la bocca stupito.

<<questo è un colpo basso>> disse lui avviandosi verso la macchina e prendendola per mano.

Dopo che Alex mi ebbe accompagnato a casa mi buttai sotto il getto della doccia calda e mi spalmai sul corpo il mio bagnoschiuma al miele e mela verde, uscii dopo venti minuti e mi avvolsi un asciugamano attorno al corpo, mentre ero ancora dentro l'asciugamano, cominciai a truccarmi, non volevo esagerare così mi feci uno smokey eyes sul marrone. 

Tornai in camera mia per mettere il vestito che avevo scelto per la serata, era viola e privo di spalline la parte superiore era ricoperta di pizzo nero, la parte inferiore invece era sempre viola, ma con la parte dietro lunga e davanti corta fino al ginocchio, come scarpe invece avevo scelto delle decoltè nere lucide. Uscii dalla stanza e tornai in bagno per passare la piastra sui miei capelli, ma la porta era chiusa, così bussai.

<<avanti>> mi rispose mia madre, aprii la porta e la trovai vicino alla vasca dove Mary stava facendo il bagnetto, appena mi vidi si mise le manine davanti alla bocca.

<<sei bellissima, sembri una principessa>> mi disse con la sua vocina dolce da bimba.

<<è vero tesoro sei bellissima>> disse mia madre.

<< grazie mille a tutte e due>> risposi sorridendo e facendo un giro su me stessa.

<<Iv, puoi stare qua con Mary mentre io vado a fare il bagno a Jonathan per favore?>> mi chiese lei mentre si asciugava le mani.

<<certo ma, tanto io devo stare qui per piastrare i capelli>> risposi mentre prendevo la piastra ormai calda.

<<grazie e non capisco perché ti ostini tanto a piastrarti i capelli se sono già lisci di loro>> mi disse prima di uscire dal bagno, sorrisi e scossi la testa mentre mi passavo la piastra sulla prima ciocca.
Finii dopo quaranta minuti, ero giusto in tempo per andare ad aprire la porta quando suonò il campanello. Scesi ed andai ad aprire, trovandomi davanti Alex bello come sempre, aveva un jeans blu scuro, una camicia bianca e sopra il giubbotto aperto. Lo salutai, ma lui sembrava imbambolato a guardarmi le gambe lasciate nude.

<<wow, sei davvero bellissima>> disse finalmente guardandomi in faccia e sorridendomi.

<<grazie, anche tu non sei male>> risposi ridendo, dopo aver salutato tutta la mia famiglia uscii e con Alex partimmo verso casa di Nigel e Melinda. Arrivammo dopo circa dieci minuti e bussammo alla porta che venne aperta da Lauren, la madre dei ragazzi.

<<ciao Ivy, è tutto pronto?>> mi chiese sotto voce. Ci eravamo accordate con lei per preparare la festa e anche per chiedere i gusti della torta, Lauren mi aveva informato che i gemelli non festeggiavano il loro compleanno da quattro anni e questo sarebbe stato il quinto se non fosse stato per noi.

<<si si è tutto pronto Lauren>> le dissi con un occhiolino, lei ci fece strada fino alle camere dei fratelli, io andai da Melinda e Alex da Nigel. Bussai e Melinda mi venne ad aprire in pigiama.

<<hey Iv, cosa ci fai qui?>> mi chiese stupita guardando il mio vestito e la scatola che tenevo in mano.

<<ho pensato che siccome è il vostro compleanno sarebbe stato carino andare fuori a mangiare>>  dissi con aria innocente, ma lei si incupii subito e andò a sedersi sul bordo del letto.

<< Iv, non voglio festeggiare il mio compleanno te lo avevo già detto>> mi disse massaggiandomi la fronte.

<<niente di troppo impegnativo, solo una cena, io, te, Nigel e Alex, ma devi metterti questo vestito>> continuai aprendo la scatola che avevo in mano, era un vestito che lei aveva adocchiato un paio di settimane prima, così mi era venuta l'idea di comprarglielo.

Lo prese e se lo poggiò addosso per poi guardarsi allo specchio. <<è bellissimo, non dovevi>> mi disse.

<<è il mio regalo di compleanno>> risposi alzando le spalle <<e ora dai mettilo che tra poco usciamo>> lei si diresse verso il bagno e ne uscii dopo venti minuti già vestita e truccata, quel vestito le stava una favola, lo aveva adocchiato bene.

<<okay sono pronta>> rispose poco convinta, si era fatta un trucco semplice e naturale sugli occhi e aveva messo un rossetto bordeaux sulle labbra. Uscimmo dalla sua stanza e scendemmo al piano di sotto dove trovammo Nigel e Alex seduti sul divano, anche Nigel era molto teso e non appena incontrò gli occhi di sua sorella tutto si intensificò.

<<sentite ragazzi non voglio offendervi, ma non ci sembra il caso di uscire oggi>> disse Nigel

<<eddai ragazzi, è solo una cena>> disse Alex cercando di tranquillizzarli e quello che poco ore prima mi era sembrata un'ottima idea ora mi sembrava una bruttissima idea, e mi sentivo così colpa per quello che avevo preparato, ma tanto ora mai era troppo tardi quindi o la va o la spacca. Ci avviammo tutti verso le rispettive macchine e partimmo diretti al locale, quando arrivammo tutte le luci erano spente, e non appena aprimmo la porta ci accolse un tepore, menomale che lo zio si era ricordato di accendere il riscaldamento.

<<cos'è tutto questo buio Ivy?>> chiese Melinda.

<<è tutto okay>> la rassicurai avviandomi verso l'interruttore e accendendolo.

<<sorpresa>> gridarono tutti quanti in coro, mi girai verso i gemelli per vedere la loro reazione e vidi la disperazione e la rabbia nei loro occhi.
Okay forse avevo combinato un casino.






DOMANDA: FILM PREFERITO?
    -orgoglio e pregiudizio
BACI BACI Alice💋

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