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Eccolo. L'assordante suono che ho temuto e desiderato di sentire per tutto l'ultimo mese. In questo momento dovrei semplicemente essere al settimo cielo come tutti i presenti di questa stanza, eppure tutto ciò a cui riesco a pensare è a quanto mi annoierò i prossimi 3 mesi.

Nei miei compagni di corso si riesce soltanto a cogliere un'allegria incredibile, mentre io sto qui appoggiata sul banco a fissare le facce degli altri chiedendomi i progetti incredibili che hanno organizzato per i prossimi mesi.

-Su con la vita!- sento esclamare da Cass a pochi metri da me.

Dopo la sua affermazione mi alzo dal mio banco con un falso sorriso in volto e mi avvicino a lei, mentre tutto il resto della mia classe sta già iniziando a fiondarsi in corridoio.

Appena le sono abbastanza vicina apre le sue braccia e mi stringe forte a sé, facendo cadere un po' dei suoi capelli biondo cenere sulle mie guance. Instauro un piccolo broncio sul mio viso, mentre lei ridendo mi dice con tono da presentatore televisivo:

- Ci avresti mai scommesso 3 anni fa che entrambe saremmo riuscite a passare i primi tre anni di liceo senza alcun problema! Guardaci eh...due fantavolosissime ragazze che chiunque invidierebbe che dopo anni e anni continuano a essere amiche e che stanno per vivere la loro ultima estate da liceali...chi ci avrebbe mai scommesso più di un dollaro!-

A volte mi chiedo come faccia sempre a essere così di buon umore. Ha sempre un sorriso smagliante ogni santissimo giorno, mentre io passo la maggior parte del mio tempo lamentandomi per qualunque cosa.

Forse è proprio per questo che siamo tanto amiche. Lei ha l'entusiasmo e la positività, mentre io so frenarla quando è il momento opportuno.

-In questo momento più che a rimembrare i tempi passati e a essere felice per qualunque cosa,sto cercando qualcosa che non mi faccia deprimere-

-Non puoi seriamente essere annoiata dl fatto che per 3 fottutissimi mesi non dovremmo aprire nemmeno un libro scolastico! E se non sai cosa fare...puoi sempre cercare il bagnino- dice facendo alzare e abbassare le sopraccoglia.

-Perdonami se non ho voglia di passare l'estate da sola al telefono a vedere tutti i miei amici che si divertono moltissimo tra feste e spiagge, mentre io sarò in uno stupido posto dove non conosco nessuno e dove proverò a mettermi in contatto con qualcuno che passerà il resto dell'estate in Italia! E non voglio fare proprio niente con nessun bagnino-

-Non è colpa mia se negli ultimi che hai passato in quel posto al mare, te ne sei stata tutto il tempo da sola, invece di provare a interagire con gli altri ragazzi, che erano nelle tue stesse identiche condizioni! Comunque non sottovaluterei l'opzione bagnino-

-Non volevo farmi figure di merda dicendo frasi del tipo "posso unirmi a voi", prima di scoprire che le persone che mi ero ritrovata davanti non facevano assolutamente a caso mio e che mio malgrado avrei dovuto passarci tutta l'estate insieme per non dire robe tipo "scusate, ma non uscirò mai più con voi perché non siete il mio genere di compagnia!-

-La fai sempre troppo lunga!-

Nei corridoi è pieno di altra gente che non fa che continuarmi a ricordare che il periodo dell'anno che più odio è appena arrivato, ma come dice Cass cerco di rimanere positiva.

Dopotutto chi non avrebbe voglia di passare i futuri 3 mesi a cercare di fare amicizia con persone che non rivedrà mai più e che potrebbero farle pure schifo!

Entriamo nel parcheggio e ci dirigiamo verso l'auto gialla di Cass. Ricordo ancora perfettamente il giorno in cui me l'ha fatta vedere la prima volta e di come avesse parlato per un intero quarto d'ora di quanto sarebbe stato divertente vedere gente che si schiaffeggiava a vicenda gridando senza sosta: "macchina gialla senza ritorno"!

Dopo alcuni attimi di silenzio Cass si gira verso di me dicendo con il suo solito sorriso trascinante:

-A cosa stai pensando con quel sorrisetto stampato in faccia?-

-Niente- rispondo ridendo a mia volta.

-Scommetto che ti stai già immaginando alla festa di sta sera quanto si presenterà Matt e ti chiederà di ballare...-

-Non credo proprio che lo farà...-

-Se sei così negativa è ovvio che non lo farà...ti vedrà depressa e non avrà alcuna voglia di provare a parlare da solo con te, ma se ti mostri divertente e sicura di te, sono sicura che per lui sarai come una calamita- mi dice con un sorriso rassicurante.

-Allora se lo dici tu è proprio garantito dopotutto non mi incoraggi mai a parlare con lui e non mi dici mai che dovrei farmi avanti- rispondo con il tono ironico e cercando di imitare la sua voce.

-Io almeno ci provo ad aiutarti, se poi tu sei perennemente negativa non è colpa mia. Questa sera io ti prometto che farò di tutto per farti parlare e ballare con lui-

-Non è il caso. Non voglio che mi spingi contro di lui durante una canzone romantica.Voglio solo che sia il più naturale possibile-

-Naturale? Ti ho sempre preso per la tua stupida idea del dover trovare una storia d'amore da libro, ma adesso mi stai veramente preoccupando- dice passando da un tono divertito ad un tono serio - Tu e Matt è quasi un anno che girate intorno al fatto di mettervi insieme. Vi scambiate frecciatine e messaggini a qualunque ora del giorno, passate ogni pranzo a parlare e saltate entrambi gli allenamenti pur di passare il pomeriggio a fare lo stesso corso facoltativo, pur di non ammettere che volete passare il pomeriggio insieme per altri motivi. Questa sera è la tua grande occasione. Non sprecarla ti prego-

-La mia migliore amica che fa un discorso serio. Sono sconvolta.-

-Lo so, lo so- risponde con tono compiaciuto.

-L'unico motivo per cui lo faccio è che l'anno scorso eri davvero messa male dopo la faccenda di Cameron e non voglio che succeda a me...-

-Lo so Ruby, ma a volte soffrire perché si è corso il rischio di stare davvero bene è meglio di soffrire perché non si ha rischiato affatto-

-Da quando tiri fuori queste perle di saggezza?- rispondo ridendo.

-Da quando ho capito che senza leggere almeno un po' non arriverò mai al college. Ti aspetto qui alle 10- dice fermando l'auto proprio davanti a casa mia.

L'auto di mio padre, a differenza del solito, è parcheggiata nel vialetto e accanto ad essa sono stati appoggiati numerosi borsoni, in attesa di essere sistemati nel bagagliaio. Appena entro in casa, le mie orecchie sono distrutte dall'acutissima voce di mia madre, che invece di salutarmi e di chiedermi come sia andato l'ultimo giorno, mi grida dal piano superiore di preparare le valigie per le vacanze.

Dopo aver salutato mio padre, che oggi ha preso addirittura ferie dal lavoro per aiutare mia madre ad affrontare questo momento difficile, salgo al piano di sopra per vedere a quale livello di squilibrio mentale è arrivata mia madre per preparare le valigie.

Per mia madre è sempre un parto preparare le valigie prima dell'estate. Ha sempre paura di dimenticare qualcosa di importante a casa e di doverlo spiegare per telefono a mio padre quando torna a casa per lavorare.

Non ho mai capito di preciso quale sia il problema di spiegarlo a mio padre, ma farle una domanda del genere mi porterebbe a un suo monologo infinito di cui non mi importa particolarmente. Appena inizio a superare la trancea che si è venuta a creare in corridoio a causa di borsoni, valigie e altre cose, mia madre spunta fuori dal bagno con un enorme beauty-case viola tra le mani.

-Tesoro sarà meglio che ti sbrighi. Ieri ti sei rifiutata di preparare le tue cose e ora ti tocca fare tutto insieme. Se per una volta avessi ascoltato il mio consiglio di preparare tutto con anticipo non saremmo mai arrivate al punto di dover preparare il necessario per mesi in un'ora- dice talmente velocemente che penso che da un momento all'altro potrebbe smettere di respirare.

Quando posso finalmente chiudere la porta della mia camera alle mie spalle è come se potessi tornare a respirare. Per tutta la giornata ho dovuto sorridere e salutare calorosamente compagni con cui per tutto il resto dell'anno non scambio nemmeno tre parole di fila e la cosa non ha fatto che peggiorare il mio umore. Finalmente posso far cadere dal mio volto la maschera della persona solare e sicura di sé, che nell'ultimo periodo sono costretta ad indossare sempre più spesso.

E' devastante fingere di fronte a tutti che non si vede l'ora che arrivino le vacanze, quando in realtà pagheresti oro per avere qualche giorno in più da passare a scuola con i tuoi amici. Sono sicura che in modo o in un altro, Cass e io riusciremo ad affrontare il problema del fuso orario, ma sono abbastanza certa che con tutti gli altri amici, dopo i primi giorni, scambierò pochissimi messaggi.

Faccio partire una playlist su spotify, intitolata "Teenage party", per cercare di migliorare il mio umore e per prepararmi alla festa di questa sera. Nel frattempo raggruppo nelle solite valigie tutti i top, i costumi e gli shorts che possiedo. Per ultimo lascio da riporre nella borsa i miei quadernetti con i pennarelli che utilizzo solitamente. Dopo aver buttato dopo nemmeno venti minuti tutte le borse nel corridoio di casa, chiudo la porta e faccio un sospiro, contenta di poter dedicare almeno un po' di tempo a me stessa, prima di dover partire.

Spalanco le porte dell'armadio di ciliegio con fare teatrale e tiro fuori con cura l'abito che ho comprato appositamente per questa serata. A Cass ci sono voluti più di trenta minuti per convincermi a prendere un vestito così diverso da me e il suo monologo di convincimento è stato così lungo che la commessa del negozio ha fatto un sospiro di sollievo quando ormai alla cassa, senza via di fuga, le avevo allungato la carta di credito. Appena uscite dal negozio, Cass aveva strappato lo scontrino in mille pezzi, per accertarsi che non avrei avuto più chance di non utilizzare quel vestito.

Senza pensarci troppo, infilo il vestito rosso fiammante e le scarpe con un po'di tacco che ho acquistato appositamente per questa serata.

Cass mi ha promesso che una volta indossato il vestito con le scarpe giuste avrei subito cambiato idea, ma non era così. Ero andata a molte feste negli ultimi anni. Avevo già indossato vestiti discutibili, ma questo, con quest' immenso scollo sulla schiena,mi sembrava davvero troppo. La seta rossa mi sfiora delicatamente e questo mi porta a pensare che potrei trovarmi in una situazione imbarazzante da un momento all'altro.

Metto i capelli da una parte e poi dall'altra. Inizio a ballare completamente a caso in mezzo alla stanza, senza smettere di guardarmi allo specchio.

Non mi sono mai fatta tanti problemi per una festa.

Alle feste bevevo poco, lo stretto necessario per sciogliermi e per correre in pista senza preoccuparmi di nulla. Ho sempre ballato, riso e cantato, preoccupandomi solo di rispettare il coprifuoco.

Alla festa di questa sera però sarà tutto diverso. Per una volta non basta che mi diverta, devo riuscire a far realizzare quello a cui ormai penso da molto tempo.

Ci siamo scritti per mesi, abbiamo battibeccato dall'inizio del liceo e questa sera, quasi come una promessa che ci siamo fatti involontariamente, dobbiamo chiudere un cerchio, per dare il via a qualcosa di nuovo

Nota autrice

Grazie per aver deciso di dare una possibilità alla mia storia.❤

Come dico sempre all'inizio di ogni storia, vi chiedo per favore di segnalarmi qualunque errore grammaticale o frase scordinata che troviate in modo da poter creare una versione il più corretta possibile della storia.

Commentate le prime cose che vi vengono in mente leggendo, adoro leggere le vostre reazioni. ❤

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