5 - Indicherà l'uscita del villaggio con fare Hitleriano.
Zack mi trascina fuori dalla cucina, mentre sono ancora sotto shock per quello che ha appena detto. Quante cose bizzarre mi accadono, potrei fare concorrenza ad Harry Potter. Mi libero dalle sue braccia con una spinta abbastanza violenta, odio il modo in cui mi tratta, mi fa sentire un oggetto.
«Come ti è saltato in mete di trascinarmi in quel modo?» sbotto irritata.
Mi guarda divertito, come se da un momento all'altro scoppiasse a ridere. Giuro che lo prendo a schiaffi, non posso sopportare la sua faccia ancora un minuto di più. Mi piacerebbe tanto sapere che fine hanno fatto mio fratello e i miei amici, per colpa loro sarò costretta a passare del tempo con questo qui. Qualche mese fa avrei ucciso pur di stare anche pochi minuti con lui, ma ora mi risulta estremamente difficile. La verità è che non riesco a superare quello che mi ha fatto, provo ancora troppo rancore, ed è orribile averlo davanti e non poterlo prendere a schiaffi, i ricordi sono ancora troppo dolorosi e non credo bastino delle semplici scuse per risolvere la situazione. Mi sono illusa che potesse filare tutto liscio, invece mi hanno presa in giro, mio fratello compreso, ma lui ha agito senza pensarci, invece Zack è un vero bastardo! Adesso non ci voglio pensare, è da sciocchi rimuginare sempre sul passato, la vita va avanti, con o senza di lui. Mi sono ripresa molto bene grazie al mio carattere forte, non gli permetterò di distruggere tutto quello che ho costruito fino ad ora. Gli do un'altra spinta e cammino verso l'hotel con piscina.
«Vuoi fare un bagno?» chiede, mentre mi rincorre.
«Non ci penso nemmeno.»
«E dai, non fare la difficile.» afferra il mio braccio e mi blocca.
«Non ho alcun interesse a passare del tempo con te.» dico acida.
«Siamo amici, che male c'è?» Ma cosa diavolo gli passa per la testa, come può minimamente pensare che io voglia essere sua amica? «Ce l'hai ancora con me, Kels?»
«Io ce l'ho sempre con te!»
«Ma perché? Pensavo avresti capito.»
«No, Zack, non capisco, quindi lasciami in pace!» urlo irritata.
Continuo a camminare, lasciandolo indietro e per mia fortuna non riprende a seguirmi. Forse ho esagerato, sembra esserci rimasto male... ma cosa vado a pensare, non devo provare pietà, lui non ne ha avuta per me quando mi ha lasciata. Tiro fuori il cellulare dalla tasca e provo a chiamare la mia amica, ma è irraggiungibile, quindi anche gli altri avranno il telefono spento. Sono davvero nei guai, non ho la minima idea di dove andare, sto camminando in direzione dell'hotel, ma non so se i miei amici siano lì. Mannaggia a me e al mio sonno pesante, perché non posso essere come tutti gli altri? Continuo a camminare e mi rendo conto di essere vicino alla spiaggia. Potrei andare lì, oramai la giornata di lavoro è saltata. Ma sì, posso sempre discolparmi dicendo che Fred Carson mi ha dato il permesso, anche se si tratta del primo giorno, lui è il capo e non faranno troppe domande. Chissà se quel ragazzo dai capelli lunghi e pieno di tatuaggi sia l'unico bagnino della spiaggia. Be', non sono affari miei. Raggiungo la grande scalinata in legno e la percorro, quando vengo travolta da una furia. Rischio di cadere, ma riesco ad afferrare la ringhiera appena in tempo. La persona in questione era una ragazza dai capelli rossi, molto ansiosa di correre in spiaggia.
«Ma guarda dove vai.» urlo, ma non credo che mi abbia sentita, dato che è già lontana. Che maleducata, avrebbe almeno potuto chiedermi scusa. Mi ricompongo e continuo a scendere i gradini, quando il mio cellulare comincia a squillare e mi blocco nuovamente. Lo sfilo dalla tasca e leggo il nome di Luke. Si fa vivo solo ora? «Luke, ma dove siete? È un'ora che vi cerco.» rispondo un po' scocciata.
«Vorrei farti la stessa domanda, mi hanno mandato a cercarti, ma non ti trovo da nessuna parte.»
«Oddio. Quel Gordon era arrabbiato?»
«Non è venuto proprio a controllarci, tranquilla. Posso sapere dove sei?»
«Dopo vari tentativi di ricerca, avevo pensato di scendere in spiaggia.»
«Dov'è la spiaggia?»
Perfetto, il nostro senso dell'orientamento è fatto l'uno per l'altro.
«Tu dove sei? Provo a raggiungerti.»
«Mi sa che abbiamo bisogno di una mappa.» ridacchia.
«Hai ragione.»
«Sono di fronte al tuo bungalow.»
«Perfetto, non muoverti, arrivo.» riattacco e ripongo il cellulare in tasca.
Ma riuscirò a ritornare al mio alloggio? Ridacchio e poi tiro un lungo sospiro di sollievo, pensando alle parole di Luke. Per fortuna Gordon non sa che non mi sono presentata al primo giorno di lavoro, immaginavo già che mi avrebbe licenziata, dicendomi, "Lei è troppo maldestra e non adatta a questo posto, se ne vada!", poi indicherà l'uscita del villaggio con fare Hitleriano. Risalgo le scale e mi dirigo vero i bungalow, senza ulteriori problemi. Riesco a vedere Luke, è poggiato alla porta con la testa china sul cellulare. Appena si rende conto della mia presenza, sorride e cammina verso di me.
«Finalmente, pensavo ti fossi persa.» mi abbraccia.
«In realtà è così, non riuscivo a trovarvi.»
«Siamo stati divisi, io Lizzie e Nick siamo stati mandati al campo da golf, Leo e Kim sono andati all'hotel, dovrai raggiungerli.»
«Cosa? Non posso venire con te?»
«Non lo so, il signor Gordon ci ha divisi in gruppi da tre.»
«E dai, per favore.»
Non ci penso proprio a passare del tempo con Miss stronzetta e mio fratello, quei due non fanno altro che sbaciucchiarsi e odio la sua ragazza. Guardo il mio amico con occhi imploranti e pieni di speranza, di solito funziona.
«Non guardarmi così.» dice con un mezzo sorriso.
«Dai, non se ne accorgerà nessuno.» gli faccio il labbruccio e il suo sorriso si allarga.
«Va bene, andiamo.»
Sorrido a mia volta e afferro il suo braccio. Luke non sa resistere ai miei sguardi da cucciolo, ha sempre avuto un debole, a volte pensavo che fosse innamorato di me, invece è solo gentile.
Siamo appena arrivati al campo da golf, è enorme e non avevo mai visto un luogo così bello, nonostante non mi piaccia il golf. Ci sono degli uomini di mezz'età che giocano, ero convinta che questo posto fosse frequentato solo da giovani, invece mi sbagliavo. Continuiamo a camminare, restando attaccata al braccio di Luke, chissà dove sono Nick e Lizzie.
«Non li vedo.» dice Luke.
«Saranno in qualche angolo a sbaciucchiarsi.» sghignazzo.
Luke fa lo stesso. «Probabile, anche se quando li ho lasciati per venirti a cercare, stavano litigando.»
«Ma dai? Che novità.» Quei due non fanno altro, credo che ci causeranno molti problemi, per non parlare di Zack, lui è il problema principale, mi chiedo se Luke l'ha incrociato. Mi guardo intorno, alla ricerca di Nick e Lizzie e il mio sguardo si posa su un laghetto in fondo davvero incantevole. Porto una mano sulla fronte per proteggere i miei occhi dalla luce accecante del sole e guardo meglio. «Wow!» esclamo sorpresa.
«Già, è davvero wow.» conferma Luke. «Andiamo a vederlo da vicino.» afferra la mia mano e insieme ci dirigiamo in quella direzione.
«Ma dobbiamo trovare Nick e Liz.» dico stupita.
«Tra poco. Dai, andiamo!» inizia a correre, contagiando anche me. Sembriamo due bambini felici che giocano, con lui è sempre così, quando siamo insieme il tempo vola, ci sentiamo bene ovunque andiamo, è il migliore amico che si possa desiderare. Da quando Zack mi ha lasciata, i rapporti con mio fratello si sono raffreddati, Luke ha colmato tutti i vuoti e mi è stato vicino, quello che avrebbe dovuto fare Leonard, invece si è limitato a coprire gli sbagli di Zack. Quando penso a tutto questo, avverto come una morsa al cuore che mi causa dolore, credo che non riuscirò mai a perdonarli del tutto. Per questo mi sono aggrappata ai miei amici, in particolare a Luke, lui c'è sempre ed è il migliore. Luke si ferma ed io mi risveglio dalla trance, ero così assorta nei pensieri che non mi sono resa conto che siamo arrivati.
«Ma quella non è Liz?» chiede indicando alla nostra destra.
«Sì, è lei, è con Nick e qualcun altro.»
«Ma stanno giocando?»
«Che idioti.»
Scoppiamoentrambi a ridere. Invece di lavorare stanno facendo altro e la cosa comica èche anche io e Luke non stiamo lavorando. Mi aspettavo di trovarli avvinghiati,ma mi sa che dovremmo aspettare ancora un po', affinché accada. La mia risatasi spegne, appena mi rendo conto di chi è la persona che gioca con Nick eLizzie.
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