Sono tua. Punto.
Mattia ansimava contro le mie labbra, mentre strusciava il suo corpo contro il mio. Inarcai la schiena, sedendomi, e lui mi tolse la canottiera. Guardò il mio provocante reggiseno nero di pizzo, poi ridacchiai.
-L'hai messo apposta o è casuale?!-, chiese.
-Casuale-, risposi ridendo.
Mattia sorrise, poi continuò a baciarmi. Nel frattempo io gli tolsi la maglietta e gli sbottonai i jeans. Rimase in boxer, ed io in pantaloncini.
Riprese a baciarmi, mentre toccava i miei seni. Avvampai...avevo paura di quello che stava pensando: una come me, una vergine, che non aveva mai avuto pensieri erotici...oh Dio, era totalmente imbarazzante.
-Tutto okay piccola?-, chiese ansimando sulle mie labbra.
-Sì...-, mormorai in risposta.
-Che c'è?-, domandò accarezzandomi una guancia.
Abbassai lo sguardo senza dire niente, poi lui mi rialzò il volto e mi baciò castamente.
-Perché sei qua con me? Con una vergine, diversa da tutte le ragazze che frequentavi in Francia?-.
Mattia non rispose subito. Mi fissò, quasi colpito dalla domanda, poi sussurrò:-Tu sei stata il mio primo amore, l'unica cosa a cui tenevo da ragazzino... Voglio che tu sia mia, ora e per sempre-.
Gli accarezzai il volto, poi lo baciai, ancora. Lui mi tolse i pantaloncini e gli slip e fissò la mia intimità.
-Fa' piano, per favore-, mormorai.
Annuì, poi lentamente il suo membro entrò in me. La prima cosa che provai fu dolore, tanto dolore. Gridai. Forte.
-Amore...stai male?-, chiese allarmato.
-No,n..no, è tu..tutto okay-, risposi, fra le lacrime.
Poi, l'emozione divenne piacere e felicità. Non provavo più tanto dolore, stavo quasi bene...
Uscì da me e ansimammo quasi sfiniti. D'un tratto sentii qualcosa di umido sulla mia intimità. Mi toccai e vidi del sangue.
Oh giusto, me n'ero scordata , pensai fra me e me.
Mattia mi prese una mano e mi fissò.
-Ti ho fatto tanto male?-, chiese preoccupato.
-No, sto bene-, risposi.
-Sei sicura?-.
Mi avvicinai a lui e gli accarezzati il volto, poi poggiai la testa sul suo petto caldo e sospirai.
-Sono sicura-, mormorai.
Mattia mi alzò il volto e mi guardò attentamente.
-È stata la notte più bella della mia vita, prima a quella in cui ti ho conosciuto-.
-E la terza quale sarà?-, chiesi io.
-Il giorno in cui ti sposerò-.
Rimasi a bocca aperta. Un matrimonio? Io e lui?
-Vuoi davvero sposarmi?-, chiesi. -Ti sembro una moglie adatta? Ti sembro una donna di casa?-.
-A me basta che tu sia felice e che abbia una fede al dito con il mio nome inciso-.
Sorrisi con gli occhi lucidi, poi lo abbracciai, fortissimo.
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