La sera del mio compleanno stavamo aspettando Caroline e Simone ansiosamente. L'idea era quella di "rinchiuderli" in casa mentre noi andavamo a prendere le pizze. Secondo Sofia e Davide era una buona idea. Ero venuta a sapere che Davide e Sofia stavano insieme già da un po' di mesi ed erano riusciti a tenere nascosto tutto in modo impeccabile.

Verso le sette, Caroline e Simone arrivarono e così decidemmo di spiluccare le patatine dialogando insieme.
-Tanti auguri, comunque!-, mi disse Care.
-Grazie, tesoro!-, risposi io.
Simone mi baciò una guancia e mi porse un piccolo cubo rosso con un fiocco enorme.
-Grazie-, mormorai io.
-Di nulla-, rispose lui.
Alle sette e un quarto, Sofia mi mandò un sms.
Siamo qua sotto. Andiamo a prendere le pizze?
Guardai Mattia e lui annuì, così risposi un veloce "arriviamo".
-Andiamo a prendere le pizze, voi state pure qui. Ci vorranno solo cinque minuti-, dissi io.
I due arrossirono pesantemente, poi cominciarono a lamentarsi. Il e Matt gli ignorammo, e nel mentre ci vestimmo.
-Okay, andiamo-.
Chiudemmo la porta con forza e li lasciammo soli.

Caroline Evans
La porta sbatté, lasciandomi sola con Simone.
Oh mio Dio...che cazzo faccio ora?
Mi voltai lentamente e vidi Simone di fronte a me, che fissava incredulo la porta. Sospirò, poi andò in cucina. Lo seguii e lo vidi mangiare delle patatine a modi "indigeno".
-Ehm...ti...ti piacciono?-, domandai imbarazzata.
-Direi di sì-, rispose teso.
Annuii lentamente poi afferrai una bottiglia di acqua dal frigo e mandai giù a forza.
-Ascolta-, mormorò ad un tratto. -Credo che tu abbia capito perché siamo stati "rinchiusi" in casa, da soli...-.
-Io? Ehm, sì!-, risposi.
Simone si avvicinò e mi guardò dolcemente, poi posò delicatamente le sue mani sui miei fianchi e mi attirò a sé, baciandomi.
Si staccò da me e sorrise, mentre io ridacchiavo.
-Da quanto tempo mi aspettavi?-, chiesi.
-Da mesi-, rispose lui.
Sorrisi, poi lo baciai ancora e ancora.
Per la prima volta mi sentivo innamorata, mi sentivo amata.