9 ottobre 2018

Michael

5.34 a.m.

Rimango confuso, quando vedo un uomo -che riconosco essere il chirurgo- spuntare un fondo al corridoio.

È passata a malapena un'ora e mezza, l'intervento non dovrebbe durare almeno dieci ore?

Sento il panico assalirmi, mi alzo di scatto insieme alla famiglia Hemmings ed Ashton e ci avviciniamo a lui.

"Dottore cosa.." Liz non riesce a finire la frase, le lacrime le riempiono gli occhi.

"L'organo ci è arrivato danneggiato, signora Hemmings." Il dottor Kenny, o almeno così dice il suo cartellino, ci guarda dispiaciuto. "Non abbiamo potuto eseguire il trapianto. Luke è.. distrutto dalla notizia, è meglio se lo portate a casa."

Chiudo gli occhi, mentre sento tutte le speranze che avevo volatizzarsi in un secondo.

Sento una mano che mi tocca la spalla e quando apro gli occhi riconosco il viso di Ashton. "Andiamo da lui, Liz non può farsi vedere così."

Annuisco piano e lancio un occhiata ai fratelli, prima di seguire Ashton e il dottore all'interno della stanza.

Quello che vedo mi spezza il cuore.

Luke è seduto sul lettino, le gambe nude per colpa del camice spoegono dal bordo e sta guardando il vuoto, senza emettere un suono.

"Lukey.." Ashton si avvicina cautamente, sfiorandogli la spalla. "Dobbiamo tornare a casa."

Luke scatta sotto quel tocco e i suoi occhi incrociano i miei. Sono così pieni di tristezza e dolore che faccio fatica a non distogliere lo guardo.

Mi mordo nervosamente l'interno guancia e si avvicino anche io, gli accarezzo con dolcezza la guancia. "Ti aiuto a prendere le cose e andiamo, okay?"

Luke annuisce leggermente e si alza, mentre Ashton prende il borsone posto vicino alla parete.

"Mike." Mi giro verso Ashton, sorridendo leggermente e gli faccio cenno di continuare. "Perchè non esci da Liz? Io aiuto Luke."

Guardo i due e annuisco leggermente, uscendo solo dopo avergli sorriso.

"Come.. come sta?"

Alzo lo sguardo su Ben e sospiro, scuotendo la testa. "È scosso, Ashton lo sta aiutando."

Liz si stacca dal petto del marito e mi guarda, gli occhi rossi e gonfi. " Ci speravamo così tanto.."

Abbasso lo sguardo e non rispondo.
Ci avevo sperato con tutto me stesso anche io.

Due minuti dopo finalmente i due escono, Luke si fionda ad abbracciare i suoi genitori.

"Mi dispiace." Sussurra.

Perchè si sta scusando come se fosse colpa sua? Diamine Luke no. No.

"Smettila." Jack lo riprende con dolcezza, accarezzandogli i ricci con una mano. " Non devi e lo sai."

Mi mordo il labbro e resto in silenzio, mentre ci avviamo verso l'uscita dell'ospedale.

All'improvviso sento qualcuno prendermi la mano e sorrido, quando vedo due pozze azzurre così familiari guardarmi.

"Se ti accompagnassi io a casa? Volevo portarti in un posto."
Mi pento di averlo chiesto subito dopo aver pronunciato l'ultima parola. Magari vuole stare con la sua famiglia, vuole riposare.

Luke mi sorride e annuisce leggermente, girandosi poi verso i genitori. "Per voi è un problema?"

Quando Liz scuote leggermente la testa si gira verso di me e stringe appena la mia mano. "Andiamo."

Salutiamo la sua famiglia e saliamo in macchina, poco dopo parto.

"Come stai?" Mormoro qualche minuto dopo.

Lui sospira leggermente e mi guarda. "Non lo so, Mike. In un certo senso sono sollevato perché ero spaventato ma.. oggi poteva risolversi tutto quanto."

Annuisco leggermente e appoggio dolcemente la mano sulla sua coscia. "So che non è facile, Lukey, ma sei giovane e.. ti prometto che lo supereremo, in un modo o nell'altro."

Luke mi sorride dolcemente e appoggia la mano sulla mia, spostando lo sguardo fuori dal finestrino. "Dove stiamo andando?"

"È il mio posto preferito in tutta Sydney." Sorrido e gli lancio un occhiata, prima di fermare la macchina e spegnerla. "Siamo arrivati."

Scendiamo entrambi e lui si guarda intorno con un sorriso meravigliato. "È bellissimo, Mike."

Cingo dolcemente i suoi fianchi con le braccia e sorrido, strofinando il naso contro la sua spalla. "Sono felice ti piaccia."

Ci troviamo su un'altura appena fuori città, il panorama è qualcosa di meraviglioso. Si vede una parte di Sydney tutta illuminata e l'unico rumore che si sente è quello degli animali nel bosco sottostante.

"Come hai trovato questo posto?"

Sorrido e lo cingo dolcemente con un braccio. "Io e Calum dovevano andare ad un ristorante ma ci siamo persi, alla fine siamo stati qui tutta la notte."

Lui ridacchia e strofina il naso contro la mia spalla. "Non so come ringraziarti per stanotte, Mikey."

Sorrido e gli alzo dolcemente il viso, sfiorando il naso con il suo. "Non devi, okay?" Sussurro puntando gli occhi nei suoi.

Luke mi sorride e appoggia una mano sul mio petto, dopo qualche secondo di silenzio parla. "Baciami."

Non me lo faccio ripetere due volte, lo stringo leggermente a me per le spalle e faccio scontrare dolcemente le nostre labbra.

Lo sento sorridere nel bacio, mentre le nostre lingue si accarezzano dolcemente.

Mi stacco dopo qualche minuto, solo per bisogno d'aria. "Finalmente. Volevo farlo da così tanto tempo.."

Sorride e nasconde la testa nel mio collo. "Ti voglio al mio fianco, Mikey." Bisbiglia spostando lo sguardo verso la città.

Gli bacio i capelli e lo stringo a me. "Non vado da nessuna parte, Luke."

No, non ho intenzione di andare da nessuna parte.

Spazio autrice
Non mi sono dimenticata di questa storia, perdonatemi!
Ho avuto davvero tanto da fare e purtroppo non ho potuto scrivere, ma adesso I'm back!
Spero che il capitolo vi piaccia, non volevo lasciarvi con l'ansia sry.
Credo oltretutto che questo sia il penultimo capitolo e mi dispiace tanto, mi mancherà Sugary.
Ci sentiamo presto!

Arey

P.s. se volete passate dalla mia nuova Muke 'Genie in a bottle'