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6

- Il piano è molto semplice. Soggiogheremo molti vampiri e useremo Hope per dare via a tutto-.


Klaus sentì il telefono squillare. Nonostante non avesse voglia di parlare, prese l'IPhone e guardò il numero: "Sconosciuto". Sbuffò e, anche se irritatamente, rispose.
-Pronto?-
- Pronto- dall'altro lato del telefono vi era una voce rauca dall'accento spagnolo.
- Parlo con l'Ibrido Originale, Klaus Mikaelson?-
Klaus serrò la mascella e premette il telefono in maniera così forte da spaccare leggermente il vetro. Fortunatamente funzionava ancora.
- Chi vuole saperlo?-
Una sonora risata gli rimbombò nelle orecchie:-I gemelli nati dalla Congrega Oscura. Le consiglio di mantenere la calma e di non cominciare con le sue solite frasi da quattro soldi. Non è nella posizione di minacciare nessuno-
- Dove sono loro- domandò prontamente.
- Questo è irrilevante, desiderano contattarla per fare uno scambio-.
Klaus aggrottò la fronte ma represse l'istinto che gli urlava di chiudere e far cessare la conversazione.
- Che tipo di scambio- chiese allora cercando di mantenere la calma.
- Beh vede, loro vogliono un originale e lo desiderano ben impacchettato. Un servizio completo con quest'ultimo pugnalato in una bara-
Klaus rise incredulo.
- Sta scherzando? Perché mai dovrei dar loro un membro della mia famiglia?-
- Magari per questo-.
Sentì i passi dell'uomo e poi un urlo. L'ibrido originale rabbrividì mentre rabbia, paura, e molte altre emozioni si alternavano dentro di lui.
Quella voce la conosceva, ma non poteva essere, non potevano averla presa. Era nascosta, occultata e usava pure uno pseudonimo, era al sicuro da tutto quello schifo.
- Ti prego- sussurrò la voce - Aiuto!-.
- Hope!-
Un'altra risata.
- Deduco che adesso lei sia interessato-
- Dove siete luridi bastardi?!- Si alzò rovesciando il divano dal nervosismo.
- Oh, stia calmo per piacere. Le ho già detto ciò che vogliono. Una persona per un'altra, mi sembra giusto, no?-
- Se solo oserai toccarla o torcerle un solo capello, ti giuro che...-
- Io sono solo una marionetta, non è me che deve temere, ma loro. L'appuntamento è per oggi pomeriggio alle 19:00 in punto. Verranno da voi per mostrarvi che non vi sono inganni. Alcuna trappola, semplicemente si aspettano di ricevere il pacchetto-
Prima che potesse ribattere, l'uomo aveva già riattaccato.
- Klaus- Hayley entrò in camera velocemente con gli occhi colmi di lacrime.
- Ti prego dimmi che ho sentito male-




- E a quel punto, rullo di tamburi- disse il ragazzo mentre la Nicol rise e cominciò a battere le mani sul tavolo.
- A quel punto soggiogherò Hayley così da far sì che la straordinaria lupa avrà la brillante idea di non dire nulla a Caroline!-








- O mio Dio...- disse Hayley uscendo dalla camera. All'improvviso si sentì tirare e si ritrovò davanti ad un bellissimo ragazzo sui venti anni. Un ragazzo molto più forte di lei.
- Ascoltami bellezza, ascolta attentamente e memorizza ciò che sto per dirti-






- Ed è a questo punto che vedremo se Klaus è ancora davvero innamorato- continuò la sorella.
- Se accetterà vorrà dire che pensa come sempre al proprio tornaconto, mentre se metterà nostra madre al corrente della situazione vorrà dire che è davvero cambiato e che non merita di morire! Ciò però è improbabile e così, finalmente, smetterà di girare fastidiosamente attorno a mia lei- non poté mascherare la sua gelosia.








- Klaus!- Hayley arrivò ad un passo dall'Ibrido.
- Ho già chiamato i vampiri. Arriveranno qui tra pochi minuti, sta tranquilla la troveremo- borbottò rassicurando più sé stesso che qualcun altro.
- Non possiamo dire nulla a Caroline- sbottò di getto.
- Cosa?-
- Non possiamo. Insomma, se la mettessimo al corrente del fatto che cerchiamo un modo di fermarli, lei potrebbe avvertirti. È pur sempre la loro madre e noi non possiamo rischiare di perdere nostra figlia-
- Ma io non intendo ucciderli...-
- Lo so, ma se dovesse accadere? Lei sa che non ti fermerai, non con Hope in mezzo e noi non possiamo rischiare di fare questo passo falso. Deve restare all'oscuro di tutto-
Klaus la guardò attentamente e pensò alle sue parole. Voleva veramente aiutare Caroline, ma le aveva anche detto che, se avessero fatto qualcosa di sbagliato, l'accordo sarebbe saltato.
Non voleva ucciderli ma non avrebbe esitato un istante se la sua bambina rischiava realmente la vita. Avrebbe fatto di tutto per lei e, allo stesso modo, Caroline non sarebbe stata obiettiva e avrebbe fatto di tutto per i gemelli.
- Hai ragione...-








- A quel punto sicuramente chiamerà i rinforzi- disse Nicol.
- Esatto. Hai capito come funziona la sua mente. Vedi come sono tutti così dannatamente prevedibili?-
- Scommetto che vorrai soggiogarli affinché suggeriscano di tenere Caroline in ostaggio-
- Lui non le farebbe veramente mai del male ma i Mikaelson sono i Mikaelson. Capirà che è l'opzione più semplice per sistemare la situazione. Ci dirà che l'avremo intera in cambio di Hope- finì Thomas.






- Scusate, ma non sono riuscito ad arrivare prima- disse Elijah.
- Non preoccuparti, ora ci siamo tutti. Credo che tu già sappia cosa sta succedendo- disse Klaus agitato.
- Si, Hayley mi ha detto tutto- si guardò intorno e notò l'assenza della biondina - Dove è Caroline?-nessuno gli diede retta.
- E se prendeste proprio lei come ostaggio?- domandò un vampiro della massa. Josh era impegnato, ma, capita la gravità della situazione, aveva mandato dieci dei suoi alleati più vecchi e grossi.
- No- dissero all'unisono Klaus ed Elijah.
A quella risposta sia l'Ibrido che Hayley si girarono ad osservare l'elegante Originale, sorpresi da quella schiettezza. Infondo neanche si conoscevano. La lupa gli riservò uno sguardo carico di domande, domande che lui evitò senza imbarazzo.
- Pensateci, se voi minacciaste Caroline, loro si piegheranno al vostro volere. Insomma è pur sempre la loro madre- continuò lo sconosciuto.
Klaus guardava l'orologio. Erano già le 16:00 e loro non avevano ancora deciso nulla. Non sapeva cosa fare o pensare, sapeva solo che non poteva rinunciare a Hope, non poteva perdere anche lei. Allo stesso modo non poteva rinchiudere Elijah, unico Originale attualmente a New Orelans, in una bara.
Sospirò mentre i ticchettii assordante dell'orologio continuavano a mettergli paura.
- Ci sto- gettò infine.
- Che cosa?- Elijah era molto sorpreso e anche deluso.
- Non le faremo del male, è solo un modo per riavere Hope...- cercò di giustificarlo Hayley. Tentò di prender la mano dell'Originale più grande, ma lui la respinse.
- Io non vi riconosco più, siete tornati ad essere egoisti come un tempo- e si avvicinò alla porta.
- Ora prenderò Caroline e le dirò tutto. Troveremo una soluzione senza uccidere o minacciare gli amici. Abbiamo visto che sappiamo essere migliori di così, non ripeterò lo stesso errore che abbiamo fatto con Marcel, non posso permetterlo- e si avviò verso il corridoio.




- Pensi che qualcuno si opporrà?- domandò Nicol.
- Non credo, ma anche se fosse non cambierebbe le cose. A meno che non sia Klaus ad opporsi, nessuno prenderà in considerazione le parole d'un altro-
- Ma così la lupa sarà costantemente controllata?-
Thomas ride:- Io le ho solo fatto venire l'idea di escludere Caroline, idea che accetterà o rigetterà a seconda del suo vero volere. Ricorderai che non posso realmente soggiogare, solo stimolare il subconscio.
Qualsiasi altra scelta farà, sarà sua e sua soltanto quindi, se si comporterà da stronza, non sarà colpa mia ma unicamente sua-
-Quindi il nostro piano ha delle varianti, ha dei dubbi-.
- Ci sono sempre, ma ci siamo informati su Hayley e sono abbastanza sicuro del fatto che non rigetterà l'idea-.









-Elijah- disse la donna di cui era innamorato.
- No. Non parlare, non voglio vederti adesso-
- Ti prego devi capire che è per Hope. È per lei che facciamo tutto questo-
- Si ma è sbagliato il modo, ne troveremo un altro- cercò di convincerla.
- Non c'è più tempo- quasi piangeva.
A quel punto Klaus ruppe il collo al fratello.
- Hai chiamato la strega?- domandò.
- Certo. Lo rinchiuderà in una stanza al piano di sotto con un incantesimo finché i gemelli non saranno entrati ed usciti di casa-.









- E poi che succederà?-
- Succederà che prenderanno nostra madre, la tradiranno. Molto probabilmente la indurranno a fidarsi di loro, ad abbassare la guardia...-
- Ma non le avevi detto di spegnere i sentimenti?-
- Ovvio ma, come credo anche altri avranno notato, non li ha spenti del tutto. Una piccola parte è rimasta accesa ed è quella parte che spezzeranno-





Klaus guardò impaziente l'orologio, erano le 17:30. Odiando sé stesso, si decise ad entrare nella camera di Caroline.
La guardò addormentata, con il suo solito viso angelico e tormentato. Avrebbe tanto voluto far cessare il piano, ma si trattava di Hope.
- Ciao- le disse.
- Ciao- rispose svegliandosi- Cosa fai qui dentro?-
- Niente di che, volevo vederti-
-In realtà aspettavo Elijah- borbottò assonnata.
L'uomo non poté non notare le sue occhiaie scavate e il fatto che sembrava senza forze. Se fosse stato un qualsiasi altro momento, avrebbe capito che ciò non era normale e che non poteva essere dovuto solo alla preoccupazione per i gemelli.
- Cosa?- domandò Klaus fermandosi di scatto.
- Dovevamo andare a farci un giro- rispose mettendosi a sedere.
Lui allora avvicinò un po' ', poi si sedette accanto a lei.
Vorrei tanto poterle dire tutto e non doverla ferire interiormente, abbassò lo sguardo non sapendo da dove iniziare con le menzogne. Il pensiero di Hope lo spingeva a parlare, il suo cuore chiedeva di metterla al corrente. In quel momento le vide le mani grigie. D'istinto le prese e le osservò.
- Che diavolo ti sta succedendo?-
- Non sono affari tuoi-
- Ti stai essiccando-
- E se anche fosse?- disse fredda.
- Da quanto tempo non ti nutri-
- Ho bisogno di sangue vampiro per riacquistare le forze. Il sangue umano rallenta solo l'essiccamento e non riesco a controllarmi quando lo prendo. Prima erano Thomas e Nicol a procurarmi il cibo mentre ora ho bisogno di altro aiuto, per questo Elijah sarebbe dovuto venire- spiegò fredda guardando dalla finestra.
Klaus si riconcentrò sul lavoro e osservò l'orologio, erano le 18:00. Cominciò a farsi prendere dall'ansia.
- Devi scusarlo, ha avuto davvero un gran imprevisto-
- Non gliene faccio una colpa, come ben saprai non provo nulla- rise.
Klaus osservò le vene violacee che pian piano si estendevano e, nonostante la situazione, non riuscì a rimandare. Averla debole sarebbe stata una mossa più saggia, ma stava male e avrebbe sofferto abbastanza di lì a poco senza che, il dolore fisico, si aggiungesse all'equazione.
Si morse il polso.
- Che stai facendo?- chiese lei nonostante temeva la risposta.
- Hai bisogno di sangue-
- Non riuscirei a fermarmi e, con il tuo sangue nelle vene, forse non riusciresti nemmeno tu-
- Prenderai solo qualche goccia per fermare l'essiccamento, nulla di più-
Caroline osservò il polso sanguinante.
- No-
- Cosa?-
- No, altrimenti avrei anche il tuo essiccamento permanente sulla coscienza-
- Ma io non voglio avere il TUO sulla coscienza-.
Detto questo si morse in modo ancora più profondo e il sangue uscì come un fiume, così lo avvicinò al viso di Caroline. Lei lo guardò, cercò di girarsi e reprimere l'impulso, ma con scarsi risultati. Il richiamo, la brama era troppa. In un lampo era già sulla mano di Klaus.
Egli gemette per la piacevole sorpresa e per un'istante scordò della trappola, dello scambio e dei problemi. Guardò le mani di Caroline tornare al loro colore naturale, poi continuò a guardare lei mentre uno strano sonno lo avvolgeva. Intanto la bionda continuava a mangiare con ardore facendo capire a Klaus che forse era il momento di fermarla. Tutto però era troppo piacevole. Fu allora che Hayley la sbatté al muro infilandole una mano nel petto.
Caroline la guardò sorpresa mentre l'Ibrido si ridestò prendendo subito una sacca di plasma per riprendersi.
- Riesci a tenerla?-
- Non ha preso così tanto sangue da battermi mentre ho una mano sul suo cuore, ma non posso esserne sicura quindi fa presto, ma sappi che hanno avuto anche un'altra idea-.










- Ed in quel momento un vampiro dirà di attaccarti a morte, ovviamente non ti uccideranno ma metteranno me nella posizione di scegliere: lasciarvi morire, o ridare Hope a Klaus e, a nostra madre, la sua umanità-.
- Io dovrei rischiare di morire?!-
- Calmati. Sono sicuro che, nostra madre, spinta dall'istinto materno, riuscirà a liberarsi e a salvarci. Dopodiché passerà dalla nostra parte-.











Thomas entrò, insieme alla sorella, in quella enorme. I gemelli erano davvero molto diversi dai normali immortali: non avevano di certo bisogno di invito per varcare la soglia. Subito videro loro madre tenuta da una ragazza mora, la quale la teneva ferma con una mano nel petto. Nicol ebbe un'impulso omicida davanti a quella vista, non pensava le avrebbero fatto addirittura questo. Guardò il fratello per cercare il consenso, una rassicurazione che arrivò, così si rilassò. Magari non aveva previsto la mano nel suo cuore ma questo non cambiava il piano, semplicemente avrebbe aumentato l'odio di Caroline.
Hayley, pensò sorridendo il ragazzo.
La ragazza continuò la sua perlustrazione e, in un angolo in penombra vide un uomo ricciolino dallo sguardo arrabbiato. Subito capì che doveva Klaus, se ne parlava molto in giro, quindi ecco il famoso ibrido, l'ibrido crudele e solo. Provò un tremolio lungo la schiena nel guardarlo, c'era qualcosa di familiare nel suo sguardo. Anche Thomas lo stava asservendo per la prima volta con attenzione, anche lui aveva i brividi. Si voltò ad osservare la sorella, c'era qualcosa di simile fra loro. Lo stesso brivido attraversò le viscere dell'Originale.
- Allora, dove è la tomba?- domandò fingendosi ansioso mentre osservava la madre.
Nicol fingeva paura e stupore. Dovevano apparire come degli stupidi ragazzini sconsiderati che avevano fatto il passo più lungo della gamba.
- Sono felice di fare la vostra conoscenza...- continuò Thomas sorridendo.
- Come potrete vedere gli accordi sono cambiati. Siete in netta minoranza, abbiamo vostra madre, quindi la miglior cosa che potreste fare è lasciare Hope e andarvene-.
- No- borbottò Thomas facendo trasparire il suo tremolio mentre di sé era felice di vedere la faccia soddisfatta di Klaus. Stava andando tutto secondo il piano.
- Vedo che hai bisogno di un altro incoraggiamento- e a velocità vampira prese Nicol mordendola fino a farla quasi morire. La ragazza urlò e così fece il ragazzo. Thomas osservò la madre che si divincolava ma con scarsi risultati.
Ora sua sorella era a terra, a piangere per il dolore.
- Puoi salvarla. Serve solo che tu lasci Hope e che riconsegni l'umanità a tua madre-.
Thomas tremò e serrò la mascella. Il suo sguardo andava dalla madre alla sorella, aspettando qualcosa che non avvenne. Era accerchiato, non poteva fare nulla. Fece un passo indietro ed afferrò il telefono.
- Mi basterà dire "buttati" e tua figlia cadrà dal quinto piano di un palazzo. Ti avevo detto di darmi uno dei tuoi fratelli!- le sue mani tremavano, non voleva ammettere la sconfitta.
- Aiuto!- Klaus sentì la voce di sua figlia dal telefono.
- No- bisbigliò.
Thomas sorrise mentre i vampiri si preparavano all'attacco.
- Butt...-
- No!- urlò per poi scaraventarsi su Thomas.
In un colpo secco, fatto per amore, per rabbia e paura, gli strappò il cuore vedendo gli occhi del ragazzo spegnersi. Sentì l'urlo straziante di Nicol e vide lo sguardo di Caroline.
Aveva appena ucciso il figlio della donna che amava.









- Ti prego dimmi che scherzi. Sai che servirà più dell'istinto materno per battere un ibrida, soprattutto se mostra madre è senza forze. Sappiamo che si sarà a malapena nutrita- disse Nicol.
- Sorellina stavo scherzando, non sono così idiota. Dopo che ti avrà quasi uccisa, o almeno dopo che penserà di averlo fatto, lo spingerò ad uccidermi. Mi strapperà il cuore dal petto davanti agli occhi di nostra madre-
- Purtroppo non sa che io so controllare quando rigenerarmi, non sa che posso guarire da sola- sorrise la sorella.
- Inoltre non sa che strapparmi il cuore non basta per uccidermi-












- Mi dispiace dirti che hai perso- disse Nicol adesso tranquilla. Klaus la guardò sorpreso mentre lei si alzò senza alcuna ferita sul collo. Dopodiché fece un gesto con la mano e tutti i vampiri, Hayley inclusa, caddero a terra con il collo spezzato.
- Siamo sempre stati un passo avanti a te-.
Klaus fu ancora più sorpreso, anzi spaventato quando vide Thomas vivo e con il petto completamente guarito.
Il ragazzo fu subito di fronte alla madre che non riusciva neanche a muoversi per ciò che aveva visto.
- Credo proprio che le ridarò le emozioni...- disse.
- Così potrà odiarti- sorrise la sorella.
- E tanto per la cronaca, non abbiamo mai avuto Hope. L'abbiamo solo soggiogata per delle registrazioni e per fare in modo che non vi parlasse per un po'. La troverai riposata, tranquilla e serena a studiare al collage-.
Thomas guardò Klaus con sdegno:-Noi non siamo come te, non facciamo vittime innocenti-.
Poi osservò la madre come se non la vedesse da anni, le sorrise con affetto e le restituì l'umanità un istante prima di svanire insieme alla sorella. Dagli occhi di Caroline apparvero delle lacrime. La vampira cadde a terra singhiozzando mentre Klaus si avvicinava per cercare di consolarla.
- Tu l'avresti ucciso... Li avresti uccisi entrambi-
- Credevo avessero Hope- spiegò in un sussurro.
- Ci hai usati- disse Elijah dalle scale essendosi finalmente liberato dell'incantesimo.
- Ci avete usati per i vostri scopi-
- Elijah aspetta- Hayley si era appena svegliata.
- No, io non aspetto più. Avremmo trovato un'altra strada, ma voi avete scelto di usarci a vostro piacere- aveva la voce carica di disprezzo e di tristezza.
- Mi avresti uccisa- continuò Caroline scossa.
- Caroline io...-
- Siamo stufi di voi e dei vostri repentini cambi d'umore- e, detto questo, l'Originale prese la vampira bionda completamente a pezzi, in braccio.
- Non vi disturbate a cercarci- poi scomparvero sotto gli occhi lucidi di Klaus e lo sguardo sorpreso di Hayley.



Capitolo revisionato.
Parole: 2.903

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