Quarto capitolo
Due aggiornamenti in cosi poco tempo? Il mondo sta per finire! Mettevi in salvo!A parte gli scherzi, sono partita in quarta con questa fanfiction, merito vostro e del vostro sostegno <3
Lilydreaming <3 <3
Quarto capitolo
"Verrò con te."
"Questo è grandioso Yacker!"Vidi che i suoi s'illuminarono, ci amava davvero.
"Ma non subito." Come un tuono rovinai il suo entusiasmo.
"Come non subito? Che cosa c'è che non va?"
"È per Amy, un viaggio cosi lungo è troppo duro per lei."Gli spiegai, ed era vero, non stavo trovando scuse banali.
Eddie credette alle mie parole. Lo scrutai mentre era intento a riflettere. Stava seguendo il mio ragionamento, e per quanto captavo si trovava d'accordo con il mio."Oh, non ci avevo pensato. Quindi verrete in treno, in nave, o in autobus?"
Giuro che se in quel momento avrei avuto un qualsiasi liquido tra le mie mani, sarebbe finito tutto sulla sua testa. Altro che ragionamento! Mi voleva solo prendere in giro
"Stavo scherzando Yacker, riponi il tuo istinto omicida."Rise.
"Sei cosi stupido.."Ribattei.
"Aww grazie Yacker."
"Hai finito?" Se prima avevo voglia di saltargli addosso sessualmente parlando, ora volevo per tutt'altro motivo.
"Ora che ci penso otto ore di viaggio in aereo non devono essere piacevoli per questa pulce, insomma non lo sono nemmeno per me." Dichiarò appoggiandosi allo schienale del letto.
"Tu in quelle otto ore dormi." Gli ricordai, Eddie non era di ottima compagnia, se si trattava di viaggi lungi. Tornai alla mente al nostro primo viaggio insieme, quando partimmo per gli Stati uniti, dove tutto cambiò, e dove i miei sentimenti per lui crebbero.
"Non sono ore di sonno piacevoli."Ribadì. "Ad ogni modo io devo ritornare in America per quanto ancora vi dovrò aspettare?"
"Due mesi, o giù di."Borbottai. Non ero del tutta sicura di quanto tempo sarebbe passato.
"Due mesi.." Lo guardai, e vidi che sembrava dispiaciuto, ma non perché non saremmo partite immediatamente con lui, bensì perché eravamo a costretti a separarci di nuovo. Si stava creandosi una situazione che man mano ci pensavo, e più non mi andava a genio.
"So che è dura, ma farò del mio meglio, Amy ed io terremmo duro."
Eddie replicò con un bacio, che pur non essendo di uno di quelli passionali e travolgenti, mi trascinò in un altro modo, quello dolce e premuroso. Perché ora come ora, avevo bisogno di sicurezza a affidabilità.
"Se pensi che ti darò vita facile in questi due mesi, ti sbagli di grosso Yacker."Mi sussurrò a pochi centimetri dal mio viso.
"Stai tranquillo Weasel, e preparati ti farò passare delle notti insonni."Avevamo ritrovato quella complicità che ci distingueva dalle altre coppie, il nostro continuo prenderci in giro. Dal senno di poi non avevo fatto bene i miei conti, perché le notti insonni le avrei passate io.
Mancava solo un mese al giorno in cui avrei riabbracciato Eddie, meno trenta giorni e la mia piccola famiglia sarebbe stata di nuova riunita.
Era una nottata d'estate come ogni altra, Amy non voleva sentir voglia di dormire, e miei nervi stavano davvero impazzendo. Decisi cosi di chiamare i rinforzi, beh per quello che potevo.
"Patricia? Perché mi chiami a quest'ora? Non è notte fonda per te?"Mi domandò Eddie in rapida successione, non dandomi il tempo di proferire una sola sillaba.
"Dillo a tua figlia." Gli risposi sottolineando il tua.
"Perché quando sei arrabbiata con lei, diventa solo mia figlia?"
"Non vuole dormire accidenti! Sono le tre di notte? Chi ha diamine ha detto che i neonati mangiano, dormono, e fanno i loro bisogni?"
"Un sacco di gente Patricia."
"No!Sono capaci anche di mandarti al manicomio."
"Wow avevi davvero bisogno di me."
"Potrei anche scollegarmi Weasel."
"So che hai bisogno di me Yacker, su avanti fammi vedere la pulce."
"Saluta papà Amy." Non so nemmeno io come mi uscì quel tono allegro. Ero davvero fuori di me, stanca morta, forse fu il sorriso di Amy, la quale vedendo il padre impazzì di gioia. Eddie ed io cercavamo di vederci il più possibile, un po' perché volevamo proseguire la nostra relazione senza intoppi, per il resto volevamo che nostra figlia avesse una famiglia unita, per quanto umanamente c'era possibile. Spesso era dura, le quasi sette ore di differenza pesavano entrambi, per non parlare dei nostri vari impegni, ciò nonostante andavamo avanti. Perché l'amore non è vedersi tutti i giorni, ma cercare di stare insieme anche solo per un minuto, tenersi stretti quei pochi attimi e non lasciarli andare via.
"Dì pa-pà." Eddie cercava di insegnare ad Amy a dire papà, con scarsi risultati però. "Su di pa-pà."
Amy gli rispose con dei versi, agitando le sue braccia e gambe paffute. Era notte fonda, e aveva ancora energia da vendere.
ps: Non so sei i neonati possono o no viaggiare in aereo per tempi molto lunghi, quindi scusatemi per questo eventuale errore.
Chiedo scusa se ho calcolato male il fuso orario, ma ad occhio e croce dovrebbe essere quello.
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