Pareva notte
ma un brulicare di bagliori
bianchissimi e molteplici
rendeva l'aria fremente
d'attesa insolita.
Silenzio da far piangere.
Intorno solo il proprio Io,
che grida ed implora
l'ascolto e il conforto
e poco ottiene
da tal ambiente gelato...
Oh parean stelle di nobiltà immensa
ed eran antiche lacrime invece
versate per nulla, per motivi insensati
ma tragici quella volta
per chi non sapea e ancor non sa
quale sia del viver la sostanza.
I venti or placati si son
e sussurra il sole lontanissimo,
intravedibile barlume di gloria,
abbassando il volto ti vedremo,
oh vita meravigliosa,
dolce è il brillare dei sorrisi
sui volti cari, nei cuori infranti
ma più forti, più vigorosi ancor di prima!
Oh guarda, se potessi urlare
qui, canterei
la lode al silenzio
ma per non romperlo
rimarró col volto verso l'alto proteso,
respirando l'aria infinita
e le note verran da sole,
saran loro a dar vita
a questo immoto silenzio inconcepibile.