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Chapter 19

Mesi dopo la rottura con Joe

L'atmosfera natalizia nel New Jersey è sempre magica. Ho sempre amato questo periodo dell'anno: la neve che cade lieve sulle strade, le luci che illumina le vie e le vetrine addobbate e piene di regali. Quest'anno, però, ha un significato ancora più speciale: è il mese in cui uscirà mio primo libro. I giorni dopo il licenziamento sono stati un turbine di eventi: interviste, riunioni con l'editore e aggiornamenti sui social. Il tempo passava così velocemente che riuscivo, almeno per qualche ora, a non pensare a Joe.

Ma il dolore per la nostra rottura è ancora lì, dentro di me, come una ferita mai del tutto chiusa. Steph ha cercato di distrarmi, facendomi uscire con i suoi colleghi. Ma non mi sentivo ancora pronta a conoscere nessuno.

Sono rimasta in contatto con Kevin e Nick. Quest'ultimo mi chiama spesso, e parliamo di tutto: i loro progetti, il mio libro e la vita in generale. Il bacio che ci siamo dati davanti al mio palazzo sembra un un ricordo lontano, quasi irreale. Un pomeriggio, Nick mi invita per prendere una cioccolata calda in una caffettiera in centro. Accetto. Mi infilo il giubbotto pesante, il cappellino, e mi incammino sotto la neve. Mi piace sentire i fiocchi sfiorarmi i capelli, come se avesse il potere di sciogliere, anche se solo per un attimo, le mie preoccupazioni.

Nick è già al tavolo quando arrivo. Ha tagliato i capelli, completamente rasato. Stranamente, gli dona. Mi tolgo il cappotto e il cappello, sedendomi davanti a lui.

«Come va?», gli chiedo

«Molto bene. Tu? Pronta per l'uscita del libro? Ci siamo quasi»

Annuisco, sorridendo. «Si, emozionata e un po' in ansia»

Ordiniamo due cioccolate calde con panna. Il profumo del cioccolato mi conforta e mi riscalda.

«E voi? Avete trovato una nuova manager?», chiedo con tono casuale, anche se il nome di Joe mi risuona già nella mente.

Nick sospira. «Non ancora. Joe vorrebbe un maschio questa volta»

Il suo nome è come una scossa elettrica, ma maschero il mio turbamento. Non posso evitare di chiedere: «E lui? Come sta?»

Nick esita. «Vuoi sapere se ti ha dimenticata? Se ha un'altra?»

Resto in silenzio, ma il mio sguardo dice tutto.

«Non vuole nemmeno sentirti nominare».

Non mi sorprende, ma fa male lo stesso.

Nick cambia argomento. «Che fai stasera?»

«Pizza e film su Netflix, probabilmente. Vuoi farmi compagnia?»

«Volentieri».

Dopo aver finito le nostre cioccolate, ci dirigiamo verso casa mia. Steph è fuori città, quindi avrò la casa tutta per me. Non appena apro la porta, mi scusa per il disordine: vestiti sparsi, fogli sul pavimento, scarpe ammonticchiate. Ordino due pizze su Just Eat e iniziamo a sistemare. Nel mentre, noto che Nick sembra pensieroso. I suoi movimenti sono lenti, come se stessi riflettendo su qualcosa. Alla fine, mentre ripongo l'ultimo cuscino sul divano, si interrompe e si gira verso di me. È serio. «Julia, possiamo parlare un attimo?» chiede, la sua voce più bassa del solito.

Annuisco, confusa dal suo tono serio. «Certo», dico.

Nick si avvicina a me. «So che sei ancora presa da Joe. È evidente in tutto quello che fai e dici. Ma devo essere onesto: io...ho provato a reprimere i mie sentimenti per te, ma non posso più ignorarli».

Le sue parole mi colpiscono come un fulmine. Non sapevo cosa dire, e così rimango in silenzio, cercando di processare tutto.

«Non voglio mettere pressione su di te», continua Nick, «ma sei importante per me. E se c'è anche solo una possibilità che tu possa sentire lo stesso, volevo che lo sapessi».

Mi guarda con occhi pieni di speranza e vulnerabilità. Sento il cuore battere forte nel petto, incapace di articolare una risposta immediata.

«Nick...» inizio, ma le parole mi mancano. Lui sorride tristemente.

«Non devi rispondere subito», aggiunge. «Volevo solo che tu sapessi come mi sento».

Il momento viene interrotto poi dall'atrrivo delle pizze, offrendoci una distrazione temporanea. Procediamo a mettere in ordine, e infine ci sediamo sul divano a mangiare la nostra pizza e a bere birra mentre in tv trasmettono un film romantico.

Al momento però di separarci, Nick si sporge verso di me e mi bacia lentamente sulle labbra. È un bacio dolce, carico di speranza. «Grazie per la serata. Sono stato bene», sussurra

Sorrido, quasi imbarazzata. «Grazie a te per avermi tenuta compagnia», dico.

Nick preme il pulsante dell'ascensore e prima di sparire dentro, si volta verso di me e mi sorride. «Buonanotte, Julia»

«Buonanotte, Nick».

Poi le porte dell'ascensore si chiudono e Nick sparisce con esso. Entro in casa e chiudo la porta. Mi appoggio contro di essa, e mi trovo a sfiorarmi le labbra appena baciate da Nick. Mi sento confusa.

Un mix di sentimenti mi travolge: da un lato, il ricordo di Joe è ancora vivido e doloroso; l'amore che provo per lui non è completamente svanito e la ferita della nostra rottura ancora brucia nel mio cuore. Mi sembra impossibile anche solo pensare di avvicinarmi a qualcun altro. Dall'altro lato, c'è Nick. La sua presenza è rassicurante, il suo sorriso sincero e il suo tocco risvegliano in me una nuova speranza.

Mi avvio verso la camera da letto, mentre cerco di fare ordine nei miei pensieri. Forse dovrei solo darmi del tempo, permettermi di capire cosa davvero voglio e di cosa ho bisogno. Con questi pensieri, mi infilo sotto le coperte, sperando che il sonno porti consiglio e un po' di pace.

Il giorno dopo incontro il mio editore. «Stavamo pensando di organizzare alcuni firmacopie qui in America, e magari, se tutti va va bene, anche in altri paesi»

«Sei sicuro? Non credo che sia necessario. Dai, chi vuoi si interessi a una che ha scritto un romanzo sui Jonas Brothers», rispondo, ancora scettica sull'impatto del mio libro

Lui mi guarda con aria di sfida. «Ti vorrei ricordare che il tuo libro è primo in classifica nei preordini. Più di cinquanta librerie hanno oltre mille richieste di prenotazioni del libro. Quindi, sì, direi che a qualcuno importa eccome»

«Lo dici solo per farmi contenta», commento.

Come risposta, senza dire nulla, mi gira l'mail con i numeri e le classifiche del libro. Rimango a bocca aperta. È reale. Prima che riesca a elaborare la cosa, ricevo un messaggio da mio fratello Frederick, di passaggio in città.

"Sono appena sceso dal bus. Dove ci vediamo?"

Gli giro la posizione del mio editore e ci diamo appuntamento per pranzo. Quando lo vedo arrivare alla porta, quasi non lo riconoscevo. I suoi folti capelli sono completamente rasati.

«Tu sei pazzo! Che hai combinato ai capelli?», lo prendo in giro

«Bel modo di salutare tuo fratello», ironizza

«Scusa», dico, dandogli un abbraccio

Saluto l'editore e andiamo a mangiare in un bistrot poco distante. Mentre ordiniamo, Frederick inizia con le domande. «Allora, come vanno le cose con i pezzi grossi dei Jonas Brothers?»

In Canada, evidentemente, certe notizie non arrivano così velocemente.

«Non lavoro più con loro, ormai da un mese», confesso

«Come mai?», chiede sorpreso

«Joe mi ha licenziata. Ha scoperto del libro che sto pubblicando e non gli è andata giù che l'idea che l'avessi scritto senza dirglielo», racconto

Frederick scuote la testa. «Mannaggia. Eravate così carini insieme», dice. Poi mi guarda con aria curiosa e abbassa la voce. «Comunque, parlando di coppie... hai saputo di Steph? Non lo avrei mai immaginato»

Lo guardo, confusa. «Di cosa stai parlando?»

«Come sarebbe "di cosa stai parlando"? Steph si è fidanzata con una ragazza»

Rimango a bocca aperta. Come facevo a non saperlo? «E tu come fai a saperlo?», dico

«Sorellina cara, mi stupisco di te. Vivi sui social 24 ore su 24 e non te ne sei mai accorta»

«Nell'ultimo periodo non ho guardo molto i social. Ma rimedio subito».

Prendo il telefono e apro Instagram. Vado sul profilo della mia amica, e noto una storia salvata intitolata "Love". La apro, e lì vedo foto e video di lei in compagnia di una ragazza, sorridenti e affiatate. Non so sentirmi sorpresa, offesa o semplicemente curiosa.

Le scrivo immediatamente un messaggio, fingendo di essere arrabbiata: "Bell'amica eh! Quando pensavi di dirmelo che ti sei fidanzata?"

Steph lo visualizza e la sua risposta non tarda ad arrivare: "Lo so, scusami. Volevo dirtelo, ma ho aspettato... anche perché ti eri appena lasciata con Joe, non mi sembrava il momento giusto"

Comprendo le sue motivazioni, ma non accetto il fatto di averlo tenuto nascosto. Le ho sempre raccontato tutto della mia vita, ogni piccolo dettaglio, e lei invece niente. Devo scoprirlo dai social.

"Voglio conoscerla. Quando?" le scrivo.

"Ci becchiamo a Portland questo week end?", propone

"Perfect. Ci vediamo là".

Sorrido, chiudendo il telefono.
Non vedo l'ora di incontrarla e di sapere tutto. Questo weekend sarà interessante.

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