Il lunedì mattina mi reco verso la Jonas Enterprises. Sono così eccitata, e nervosa allo stesso tempo, tanto che ho sbagliato la direzione della metro per ben due volte. Di solito, sono così precisa e puntuale. Una volta arrivata, Jose, il mio futuro capo, mi sorride e mi fa sedere nel suo ufficio. Mi siedo su una poltrona nera, cercando di apparire più di sicura di me di quanto mi senta. Jose mi sorride e mi chiede se sono nervosa. Annuisco, senza farmi prendere dal panico.

A quel punto, bussano alla porta. Il mio cuore inizia a battere all'impazzata. Sono loro. I Jonas Brothers. Si presentano. Sembrano usciti da un film.

«Avete notizie di Joe?», chiede Jose

Appena pronuncia quel nome, la porta si apre ed entra proprio lui. Il tipo della caffetteria. I nostri sguardi si incrociano e per un attimo il tempo sembra fermarsi. «Tu?», diciamo all'unisono.

Joe sorrise. «Sembra che sia del karma in giro», scherza.

«Piacere Julia. E scusa ancora per l'incidente con il caffè».

«Non preoccuparti, succedono queste cose».

In quel momento, mi sento a mio agio. È come se conoscessi Joe da una vita. È strano come a volte il destino ti giochi dei brutti scherzi, ma poi ti riservi delle sorprese.

Jose attira la nostra attenzione. «Lei sarà la vostra manager ad interim. Trattatela bene, e fatela sentire a suo agio», annuncia. Il mio cuore accelera. Non posso crederci, è tutto vero. «Vi lascio quindi alla vostra conoscenza», aggiunge, uscendo dall'ufficio. Restiamo soli, io e i tre fratelli Jonas.

«Quindi, siete una band e anche fratelli?», chiedo, nascondendo la mia eccitazione

«Non ti si può nascondere nulla, eh», scherza Joe.

Dopo aver scambiato qualche altra battuta, mi metto al lavoro. Il tour inizia il 7 di agosto in Florida. Kevin mi spiega nel dettaglio tutti i preparativi. Mi sento come se fossi in un sogno. Quasi all'una, ricevo da Steph. «Ehi, come sta la mia manager imprenditoriale preferita?».

Le racconto della giornata e poi la invito a pranzo. Mentre mi dirigo per avvisare i ragazzi, non posso fare a meno di sorridere. La mia vita è cambiata in pochissime ore. E anche se Joe sembra un po' ostile, non posso fare a meno di sentirmi attratta da lui. C'è qualcosa di misterioso e affascinante in quel ragazzo.

I ragazzi si autoinvitano a pranzo con me e Steph. Ci dirigiamo in un tranquillo bistrot vicino alla Jonas Enterprises. Il pranzo passa velocemente tra chiacchiere e risate, come se fossimo amici di vecchia data. Quando Steph si congeda e Joe si allontana per rispondere al telefono, scopro qualcos'altro di più su di loro.

«Non si riprenderà mai! È completamente a terra, e speriamo che questo tour lo aiuti a distrarsi», commenta Nick

«Perchè cosa gli è successo?», provo a chiedere

Sia Kevin che Nick mi guardano un attimo perplessi. «Non sei una che legge romanzetti rosa...»

Scuoto la testa. «Dovrei?»

«Joe è stato mollato dalla sua fidanzata storica, Sophie. Le aveva fatto la proposta ma il giorno dopo lei gli ha lasciato un biglietto in cucina, con tanto di anello accanto»

«Uh, cavolo, mi dispiace».

Mentre sono intenta a guardare Joe impegnato a parlare al telefono, senza fare caso a noi, Nick mi chiede se sono fidanzata.

«Sono in una relazione», dico, nascondendo un respiro

«Perchè lo dici con questo tono amareggiato?»

Alzo le spalle. «Perchè è una relazione.... non troppo appagante, per dirla in modo gentile».

Nick mi guarda con comprensione. «Capisco. È successo anche a me con la mia ex ragazza. Per un periodo di tempo non ci trovavamo più, non c'era più sintonia tra di noi»

«E come avete risolto?»

«Ci siamo mollati», dice con sincerità.

«Quindi, mi stai suggerendo di mollare il mio ragazzo?»

Nick alza le spalle. «A volte per quanto faccia male, è la situazione più giusta da prendere. Se non l'avessi lasciata, adesso non starei con Priyanka, che anche se ci sono alti e bassi, è la donna della mia vita».

Osservo Joe, che sembra aver finalmente terminato la sua telefonata. Ha un'espressione triste sul volto. Non posso fare a meno di provare pena per lui. Forse, penso, è arrivato il momento di prendere una decisione importante anche per me.

«Grazie. Ascolterò il tuo consiglio».

Al termine del mio turno lavorativo, mi avvio verso casa e sulle scale del mio appartamento, in condivisione con Steph, trovo aspettarmi il mio ragazzo, Josh.

«Ehi che fai qua?», dice

Lui si alza e mi viene incontro. «Sono venuto a salutarti», dice. «Ci siamo visti di rado in questi giorni»

Lo faccio accomodare all'interno del mio appartamento. Steph per fortuna ancora non era rientrata. Meglio, così, almeno posso essere sincera con lui.

«Che hai? Sei strana», osserva Josh sedendosi sul divano. «Non sei soddisfatta del tuo nuovo lavoro?»

«No. Il lavoro mi piace. È che...», inizio. «... Josh, forse, è meglio finirla qua la nostra storia. Non va più da nessuna parte. Io ho altro per la testa e poi a breve partirò anche con i Jonas Brothers»

Josh mi guarda con un'espressione ferita. Non mi aspettavo questa reazione da lui. «Mi stai lasciando?», chiede

Annuisco, cercando di non incrociare il suo sguardo. «Forse è meglio così. A volte, per quanta faccia male, è la situazione migliore da prendere. Voglio concentrarmi su di me e sulla mia carriera lavorativa».

«Capisco. Pensi che io ti possa ostacolare in qualche modo e...»

«No, Josh, non intendo dire questo. È solo che voglio stare sola al momento»

«D'accordo. Se è la tua decisione, l'accetto», dice. Recupera il suo giacchetto. «Stammi bene. Addio Julia!», dice prima di uscire per sempre da casa mia, e dalla mia vita. Dopo che Josh se n'è andato, mi sento strana, ma anche triste.

Steph entra proprio in quel momento «Che è successo con Josh?», chiede, preoccupata. Le racconto tutto. «Questa è una buona notizia»

«Steph!», la rimprovero

«Che c'è? Non mi è mai stato simpatico. Da quanto stavate insieme? Tre anni? Non ti hai mai toccata in quel modo e....»

Alzo le spalle. «Non sono affari che ti riguardano. La mia vita sessuale non è affar tuo».

Lei alza le mani in segno di scusa e sposta poi l'argomento sui fratelli Jonas. «Allora, come sono?»

«Simpatici. Nick e Kevin sono bravi ragazzi, gentili»

«E Joe?»

Decido di sorvolare questa domanda e mi allontano con la scusa della doccia.

«Sei sfuggente! E sei arrossita! Quindi, questo Joe ti ha suscitato qualcosa dentro»

«Non mi ha suscitato proprio nulla. Smettetela di fare domande, Steph!»

«Ok, ok, non ti scaldare tanto».

Mi chiudo in bagno e rimango sotto la doccia per una ventina di minuti. Il getto d'acqua calda mi rilassa, ma non riesce a scacciare i miei pensieri che affollano la mia mente. Joe...quel ragazzo mi intriga. Lo conosco da neanche da due giorni e già ha messo sottosopra il mio mondo. C'è qualcosa in lui che mi attira, ma ho paura di farmi del male. Decido di non pensarci, per ora. Ho bisogno di tempo per capire cosa voglio veramente.