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9. Heartbeat

"Genn, ti devo dire una cosa, apri la finestra."

"Sì, un attimo. Adesso salgo e mi affaccio."

Lo vedo spuntare alla finestra e contemporaneamente la apriamo.

"Dimmi."- dice sorridendo.

Che tenerezza mi fa.

"Un ragazzo mi ha invitato al ballo di Natale. Non so che fare."

Mi guarda un attimo, cercando di capire se sto scherzando o se sto dicendo sul serio.

"Non so se accettare. Sinceramente sono ancora indecisa se andare o meno."- continuo.

Era geloso? Sembrerebbe di sì.

"Se quel ragazzo non sono io che motivo hai di accettare?"- cerca di fare il serio, ma non ci riesce e il risultato è un tono di superiorità del tutto impacciato.

"Mmm, okay. Ma se io volessi andare al ballo? E se non ci fosse nessun altro che mi invita a parte quel tipo?"- chiedo in stile ogni-riferimento-a-cose-o-persone-è-puramente-casuale.

"Possono venire persone che non frequentano quella scuola?"

"Solo se accompagnate da un alunno di quell'istituto."

"Allora, ehm... Signorina Jones, gradirebbe venire al ballo con me?"- chiede.

Non so da dove sia venuta fuori tutta questa confidenza. Tutta questa "intimità". Sembriamo amici da una vita, in realtà ci conosciamo appena. Ma io lo sapevo. Sapevo che mi sarebbe piaciuto fin da subito. L'ho percepito dall'inizio. Quel suo sguardo mi ha come ipnotizzata e lì sono rimasta.

"Felice di accettare la sua proposta, signor Butch."

E così ci mettiamo a ridere. Che novità.

"Perché?"- chiede Genn di tutto punto.

"Che cosa?"- chiedo turbata a mia volta.

"Perché tu non sei come le altre? Non mi era mai capitato di aprirmi da subito con una ragazza. O meglio, con una persona in generale."- dice cupo.

In quel momento sento assalirmi una voglia di buttargli le braccia al collo indescrivibile. Com'è possibile? Lo conosco per poco e già sta rubando il mio piccolo e fragile cuoricino.

"Non lo so. Pensiamo esattamente la stessa cosa. Anche tu per me sei diverso dagli altri. Come lo spieghi?"

"Diversi tra noi, diversi dagli altri, eppure così vicini."- dice guardandomi dritto negli occhi.

"È così... Stranamente bello."- dico.

"È tutto troppo bello. Con te non c'è mai bisogno di parlare. È come se il tempo che trascorriamo insieme si duplicasse rendendoci più uniti, come se non ci fossero limiti. Come se ci conoscessimo da sempre e non ci fossimo mai conosciuti. Mi piace tantissimo."- continua Genn facendomi sorridere.

Ma questa volta non è un sorriso finto, tirato. È il sorriso più bello che una persona possa tirarmi fuori. Uno dei pochi che finora ci è riuscito.

"Ho bisogno di un contatto fisico."- mi trema la voce.

"Vieni da me, per favore."

Non me lo faccio dire due volte e mi precipito giù.

"Grace, sei tu? Dove stai andando?"- chiede mia madre dalla cucina.

Oh, cazzo. Oggi è il suo giorno libero, non posso lasciarla sola.

"Scusa mamma, devo uscire. Perdonami, so che è il tuo giorno libero, ma ti prometto che staremo insieme mercoledì. Mercoledì sei a casa vero? Scusami!"- dico tutto d'un fiato.

"Cos... Ma dove vai?"- chiede perplessa.

"Da Genn, mamma! Ci vediamo dopo!"- grido dall'ingresso e poi corro.

Corro a perdifiato, fino a casa di Genn. Che poi non c'è granché da correre, ma non ho neanche un minuto da perdere.

Mi apre la porta prima ancora che possa suonare il campanello.

Mi mette le braccia attorno alla vita ed io lo stringo a me, come se fosse l'ultima volta che lo vedo.

"Questo intendevi?"- mi sussurra all'orecchio.

"Forse..."- rispondo vagamente.

"Saliamo?"- mi chiede aggiustandomi i capelli sulle spalle.

"Saliamo."- rispondo sorridendo.

Sì, è tutto un scambiarci di sorrisi. Sorrisi e sorrisi. L'unica cosa che conta davvero.

Saliamo in camera sua.

Mi piace la sua camera. È piena di poster. Il letto è a una piazza e mezzo, l'armadio davanti. Ci sono accordi e testi di canzoni sparsi ovunque. C'è una libreria, con tante biografie di cantanti. La chitarra. Due chitarre. Adoro questo posto. È come se fosse il suo piccolo spazio nel mondo.

Mi sdraio sul letto, come se fosse una vita che frequento questo posto.

Lui si sdraia accanto a me.

"Avrei così tante cose da dire, Grace. Così tante. È proprio vero che il silenzio a volte esprime tutto ciò che c'è da dire."- dice di tutto punto.

"Io non... Non mi capacito. Non ho ancora metabolizzato tutto ciò. Quanto tempo è che ci conosciamo? Una settimana? Nemmeno. Eppure ti sento così vicino, Genn. Così... Ecco, io non trovo le parole. Forse non ci sono per descrivere tutto quello che sta succedendo. Forse deve essere così e basta. Senza bisogno di tante spiegazioni."- mi giro e lo guardo e contemporaneamente anche lui rivolge il suo sguardo verso di me.

"O forse un modo per esprimerle queste cose ci sarebbe. E ti dirò di più: non è il silenzio."- dice lui.

Le sue labbra sfiorano le mie e poi mi bacia. Mi bacia prima a stampo, lentamente. Piccoli baci che fanno venire i crampi allo stomaco. Poi ci mette passione ed io non posso far altro che ricambiarlo quel bacio.

A quel punto tutto si ferma. Da lì tutto perde vita, è strano. Tutto contorto. È come quando prendi una sbronza: dopo un po' smetti di ricordare. Ti lasci andare e quel che succede succede.

Non ci sto più capendo niente. Sento solo il suo respiro e il battito del suo cuore. Non si muove allo stesso ritmo del mio. Sono due battiti sfasati, che finiscono per fondersi in uno solo. Farfalle nello stomaco? Non si sa di che tipo di farfalle parlano. Cannibali. Ti spaccano il sistema digestivo, altro che.

Si stacca da me dopo... Due minuti? Tre? Cinque? Dieci? Ho perso la cognizione del tempo.

Mi sorride.

Sta davvero succedendo tutto questo a me?

"Non fermarti, ti prego."- dico chiudendo gli occhi.

Esita. Io no. Adesso il secondo passo lo faccio io.

Mi avvicino al suo collo ed inizio a baciarlo. Ho sempre amato i baci sul collo.

Il suo respiro si fa più pesante e a quel punto mi stacco, pensando che gli desse fastidio.

Ma poi ricomincia lui.

E andiamo avanti così, senza preoccuparci dei minuti che scorrono e di tutto quello che ci circonda.

Solo io e lui.

-SPAZIO AUTRICE-

CIAO A TUTTIIIIIIIIIIIII

HO SCRITTO DUE CAPITOLI IN UN GIORNO E QUESTO È COSÌ AW

CIOÈ IO LO ADORO E NON PER VANTARMI MA MA MA MA AMATEMI VI PREGO

NON HO NEMMENO FINITO DI RIPASSARE LATINO MA NON MI INTERESSA PERCHÉ VI ADORO E ADORO QUESTO CAPITOLO

FANGIRLO

Okay, scusatemi, stasera non ci sono con la testa.

Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate e se sto correndo troppo.

1,5k GRAZIE DI CUORE A TUTTI❤️

Love always,

Rouseyourmind.

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