28. Back To School
"Spero per voi che abbiate la tesina. Non vorrete cominciare questo semestre con il piede sbagliato."- dice la prof di letteratura cercando di intimorirci.
Fortuna che quella tesina l'avevo scritta prima delle vacanze, altrimenti non l'avrei consegnata, dato che me l'ero completamente dimenticata.
Frugo tra i libri della cartella, cercando disperatamente quei fogli.
"Jones, allora?"- dice l'insegnante facendomi sobbalzare.
"Sì, un attimo. Ecco a lei."- dico porgendole il lavoro.
Tornare a scuola mi ha messo troppa pressione addosso, ed è solo il primo giorno.
La mattinata sembra non finire più e le ore successive mi fanno quasi addormentare.
La campanella delle 13:00 che sembrava irraggiungibile finalmente suona, segnando la pausa pranzo.
Mi dirigo verso la mensa, consapevole che, come sempre, avrei mangiato poco o nulla.
Ed infatti prendo una sottospecie toast, anche quello difficile da mandare giù.
Mi siedo a un tavolo in tutta solitudine, come sono solita fare.
Ormai la gente non fa nemmeno più tanto caso a me, che me ne sto sempre zitta e sola.
Mi sono sempre chiesta se la gente pensa che non aver nessuno con cui pranzare o trascorrere le ore di scuola sia triste.
Io penso che da soli si sta proprio bene.
Non ho mai avuto il problema delle amiche che ti tradiscono o che ti parlano alle spalle.
Ho un migliore amico e un non-so-se-definirlo-amico che mi rendono felice. E non potrei chiedere di meglio.
"Ehi, Grace! Non ci siamo più visti né sentiti dalla sera del ballo. Come stai?"
Indiscutibilmente Stilinski.
Si side di fronte a me, poggiando il vassoio sul tavolo.
"Ciao Stiles... Ehm, tutto bene, credo."- rispondo non sapendo esattamente come comportarmi.
"Sei scappata, poi. Che è successo?"- chiede a bocca piena.
Per quanto la nostra situazione possa essere imbarazzante e complicata, vederlo parlare mentre mastica mi provoca una risata.
"Sono sporco?"- mi sembra di capire.
"No, no. Il fatto è che... Sei buffo."- dico cercando di contenermi.
Rotea gli occhi, ma sorride, mettendo in bella mostra il suo panino biascicato.
"Dai... Dicevamo?"- riprendo io, avendo completamente perso il filo logico del discorso. Sempre che ne avesse uno.
"Perché sei scappata così, correndo dietro a quel ragazzo?"- afferma lui.
Vorrei tanto non dover rispondere a questa domanda.
Soprattutto perché non so esattamente cosa sia Genn per me.
Okay, avevamo fatto pace, okay, ci eravamo baciati più di una volta, okay, non ci comportavamo come due semplici amici e, okay, avevo detto a Meredith che è il mio ragazzo. Ma tecnicamente nessuno dei due si era fatto avanti e nessuno dei due aveva fatto la fatidica domanda.
"Potresti tornare nel nostro mondo per un attimo e parlare con me?"- dice Stilinski riportandomi alla realtà.
"Io... In realtà è complicato, Stiles. Quel ragazzo a cui sono corsa dietro diciamo che è una specie di... Fidanzato? per me. Solo che avevamo litigato e il fatto che ci avesse visti insieme ha aggravato notevolmente la situazione. Per quello ho cercato di raggiungerlo. E scusami se ti ho lasciato lì come un ebete, ma cerca di capirmi."- rispondo sentendomi sempre più a disagio.
L'espressione sul suo volto si è fatta seria.
Probabilmente questa cosa che gli abbia dato una possibilità e che poi lo abbia lasciato con l'amaro in bocca gli ha dato fastidio.
Ed io mi sento terribilmente in colpa.
"Sì, io... lo capisco. Spero che comunque questo non rovini il nostro rapporto di amore-odio."- dice tenendo lo sguardo basso.
E la campanella finalmente suona.
"Devo andare a teatro adesso. Ci vediamo in giro."- dico. E scappo senza nemmeno una sua risposta.
Percorro il corridoio ancora vuoto in fretta arrivando nell'aula per prima. O forse no.
C'è una ragazza da sola, in piedi al centro della stanza.
Lunghi capelli biondi, occhi azzurri.
Magra, alta.
L'opposto di me.
"Oh, ciao."- dico facendo scorrere la mano su e giù lungo il manico della borsa che mi arriva al fianco.
"Ciao, ehm... Io sono Juliet, piacere."- dice avvicinandosi verso di me con fare impacciato, tendendomi la mano.
"Grace, piacere mio."- rispondo.
"Sei nuova?"- chiedo posando la borsa su una sedia.
"Sì, inizio le lezioni domani. Oggi sono qua per assistere al corso di teatro. Giusto per farmi un'idea su quale corso extra frequentare."- dice lei continuando a sorridere.
È una ragazzina molto carina, socievole e simpatica.
Ti coinvolge nei discorsi e sembra molto disponibile.
Mi piace.
"Buongiorno ragazze, o forse dovrei dire buonasera? E benvenuta Juliet!"- esclama la prof che ci segue nel corso di teatro.
Dietro di lei tutti gli altri ragazzi e ragazze.
Oggi è il grande giorno: verrà comunicato che spettacolo faremo a fine anno.
Fino ad ora il corso di teatro comprendeva delle prove per imparare a fidarsi degli altri e per aprirsi alla gente.
Adesso inizia il bello.
"Bene ragazzi. Vi comunico ufficialmente che lavoreremo per mettere in atto... Cenerentola!"- provocando tra i ragazzi un misto tra scontento e grande felicità.
"Domani dalle 14:00 inizieranno le audizioni. Mi raccomando, non mancate!"- ci annuncia con voce squillante, per poi andarsene.
Il cellulare in tasca vibra.
Un messaggio.
Da Genn:
"Esci ora da scuola, vero? Sono fuori che ti aspetto. Sii veloce, se puoi."
Il suo messaggio mi fa preoccupare.
Perciò riprendo la mia borsa, pronta per uscire.
"Ehi, te ne vai già? Speravo di poter parlare un po' con te."- dice Juliet raggiungendomi.
"Scusami, Juliet. Scusami davvero, ma ho avuto un problema. Devo proprio scappare, ma se vuoi domani sono disponibile. Prometto!"- le dico con aria dispiaciuta e mi precipito verso l'uscita.
Vedo la macchina di Genn nel parcheggio.
Corro verso di lui, salendo in macchina al volo.
Lui mette in moto in fretta.
Guida come un pazzo, senza spiccicare parola. Lo sguardo fisso sulla strada.
"Genn, dove stiamo andando?"
Niente.
"Genn, rallenta per favore!"
Ancora niente.
"Genn, ma mi ascolti?!"- gli urlo.
Dopo cinque minuti buoni di guida sfrenata, si ferma al semaforo, che è rosso.
Si gira verso di me e mi guarda negli occhi.
"In ospedale."
-SPAZIO AUTRICE-
Ciaociaociao amici!
SCUSATEMI SE VI HO FATTO ASPETTARE TRE GIORNI MA HO AVUTO TANTE COSE DA FARE E NON SO NEMMENO QUANDO E SE RIUSCIRÒ AD AGGIORNARE. SCUSATE ANCORA AAAAA
E SCUSATEMI TANTO SE CI SONO DEGLI ERRORI MA VI GIURO CHE NON HO NEANCHE IL TEMPO DI RILEGGERLO
Bene, detto questo so che mi state odiando per come ho concluso il capitolo (di cui non sono per niente soddisfatta auauauaua). Rimanete sintonizzati per nuove informazioni EHEH
Vi volevo anche ringraziare per gli auguri che mi avete fatto, ai quali non ho risposto perché erano troppissimi e aiuto.
Uhm, non credo di avere altro da aggiungere.
Spero solo di riuscire a pubblicare il prossimo capitolo very soon.
Un abbraccio.
Love always,
Rouseyourmind.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro