"Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile."

—

"Prova questo."- mi dice Alex indicandomi un vestito tempestato di brillantini.

"Ma tu sei fuori come un terrazzo!"- esclamo, maledicendomi per essere venuta a fare compere con quei due.

Genn se ne sta zitto e buono in un angolo, fare shopping gli urta il sistema nervoso, specialmente se si tratta di vestiti da donna.

Mi accorgo del suo scontento e mi avvicino.

"Ehi."- dico mettendogli una mano sulla spalla- "se non ti andava di venire potevi dirmelo."

Lui mi sorride e scuote la testa.

"Mi fa piacere trascorrere del tempo con te."- dice timidamente.

"Okay piccioncini, dobbiamo sbrigarci. Grace, non hai ancora provato niente e in più devi trovare qualcosa anche per noi."- interviene Alex facendomi arrossire per la sua affermazione.

"Bene, spostiamoci nel reparto maglieria, che tanto il vestito non me lo metto."- dico avviandomi.

"No, Grace, ferma. Prova questo."- mi interrompe Genn.

Mi mostra un vestitino corto nero, di pelle aderente e sopra uno strato di tulle, con delle applicazioni all'estremità.

Mi piace.

Faccio spallucce e mi dirigo verso i camerini, sbuffando. Odio provare i vestiti, nel caso non si fosse capito.

Me lo infilo alla svelta. Fa freddo e non mi va di stare troppo nuda.

Mi guardo allo specchio e noto che non è poi così male.

Esco dal camerino un po' troppo di corsa, finendo per sbattere contro qualcuno.

Alzo lo sguardo e vedo che è Meredith.

E questa che vuole?

Fa una risatina di superiorità e esordisce con un ciao Grace a presa in giro.

Accenno un sorrisino tirato e poi me ne vado, tornando dai ragazzi.

Meredith ci sfila accanto, mostrando un bel sorriso smagliante.

Genn non ci fa molto caso.

"Te l'ho mai detto che tua cugina è proprio figa?"- dice Alex, prendendosi una pacca sulla spalla.

"Ti sta benissimo."- dice l'altro che sembra un po' assorto nei suoi pensieri.

"Sì, concordo."- continua il mio migliore amico.

"Siete sic..."

"Sei bellissima."- mi interrompe Genn.

Arrossisco leggermente e mi verrebbe una gran voglia di abbracciarlo, ma mi contengo.

Nonostante tutto, non ho mai smesso di provare qualcosa per lui.

Torno nei camerini e mi vesto in fretta, prendendo l'abito.

Mi avvio fuori, prendendo i due ragazzi a braccetto senza preavviso, facendoli sobbalzare.

Li porto nel reparto maschile e con gli occhi cerco subito qualcosa da far provare loro.

Una camicia, sicuro. Non c'è cosa più bella di un esemplare di Alex canterino in camicia.

Me li porto dietro come se fossero due cagnolini al guinzaglio.

Sto facendo tutto da sola e corro come un treno.

Prendo una camicia nera e la appoggio al petto di Alex. Lo squadro per cercare di capire se gli stia bene.

Poi la provo a Genn. Troppo grande, ma il nero gli dona.

Gli rifilo una taglia più piccola.

All'altro una bordeaux e nera.

Tutto ciò sotto lo sguardo sconcertato dei due ragazzi, che mi guardano fare senza dire una parola.

Li spingo verso la cabina e gli ordino di provarsi intanto quello che ho dato loro.

Vado a cercare anche un paio di jeans e ne prendo due paia neri per entrambi.

Sprigionano felicità vestiti a lutto.

Porgo loro i pantaloni allungando una mano da fuori e colpendo Genn in testa per sbaglio.

Mi metto a ridere sguaiatamente, non ce la faccio più a stare zitta.

Escono entrambi dai loro camerini ed entrambi con la camicia dentro i pantaloni.

Mi porto le mani in testa in segno di disperazione, continuando a ridere come una cretina.

"Ma che ti sei fumata?"- chiede Alex sorridendo per il mio comportamento.

"Niente."- riesco a dire a stento cercando di prendere fiato.

Mi affretto a risistemarli e a renderli un po' presentabili.

"Okay, mi piacete."- dico cercando di trattenere una risata, fallendo.

Mi sento davvero un'ubriaca completamente pazza. Non riesco a smettere di ridere per non so quale motivo.

"Non capisco se ci sta prendendo per il culo o è seria."- dice Genn all'altro.

"Sono seria."- dico facendomi aria con le mani.

"Dobbiamo andare. Sono le 5:00 e tra quattro ore circa vi esibite. E prima dovete farvi la doccia, rendervi decenti e provare. Forse non avete ancora capito che se continuiamo a stare qui non riuscite a fare niente di tutto ciò!"- esclamo avviandomi alla cassa.

Adesso a ridere di gusto sono loro.

Quanto mi piace trascorrere le giornate così, quelle in cui si è felici senza motivo e basta poco per rendere la vita un po' più bella.

-SPAZIO AUTRICE-

Buongiorno lettori!

Capitolo corto e non troppo emozionante, ma mi farò perdonare.

Mi sto rendendo conto che siete davvero tanti a seguire questa storia e mi fa davvero tanto piacere.

Grazie mille, mi state rendendo la persona più felice del mondo e alleviate un po' il dolore che la realtà fa provare.

#36 in fanfiction, 23k letture, 2k.

Soddisfazioni che nemmeno mi ero immaginata.

Sono riuscita a far apprezzare la mia storia a così tante persone ed è una cosa inspiegabile.

Chiedo scusa se con questi capitoli vi sto un po' deludendo, ma sono sempre impegnata e l'altra fanfiction mi ha portato via del tempo. Ma vi farò ricredere tra qualche capitolo, aspettatevi grandi cose.

Grazie mille per tutto, davvero. Ve ne sarò grata tutta la vita.

Un abbraccio.

Love always,

Rouseyourmind.