13. Time to change?
And the tears come streaming down your face
When you lose something you can't replace
When you love someone but it goes to waste
could it be worse?
Avete presente quella sensazione di essere sul punto di cedere? Quando accumulate tutta la negatività e a fine giornata vi verrebbe voglia di piangere tutte le lacrime che avete? Quando anche per una risposta mancata, un okay anziché un va bene, perfetto, un abbraccio anziché un bacio affondereste la vostra testa dentro il cuscino e aspettereste solo che qualcuno vi venga a salvare?
Più o meno è così che mi sento in questo momento.
Sto cercando di ricacciare via le lacrime.
Sono ferma, immobile, paralizzata sulla porta di casa.
È come se il tempo si fosse fermato, come se tutto avesse perso d'importanza. Vedo il volto dei miei e nient'altro.
Sento il dobbiamo parlare di mio padre ripetersi all'infinito. Una voce che si fa spazio e sovrasta tutti gli altri pensieri.
Mi muovo lentamente verso i miei genitori, come se la terra sotto i miei piedi stesse per cedere.
Non riesco a parlare e non so ancora cosa stiano per dirmi.
"Dobbiamo parlare di te."- continua mio padre.
"E di Genn."
Tiro un piccolo sospiro di sollievo. Stavo immaginando la mia vita ridimensionata da un trasferimento o da una separazione tra i miei.
"Ditemi."- riesco a dire con un filo di voce.
"Sappiamo che questo ragazzo ti sta simpatico e che ti piace trascorrere il tempo con lui. E sappiamo anche che tra voi c'è del tenero. O meglio, lo immaginiamo. E volevamo dirti che dovresti fare attenzione alle tue scelte. Per prima cosa, mi è capitato di parlare con alcuni dei tuoi insegnanti, i quali mi hanno riferito che la tua media si è notevolmente abbassata. E poi, io non affretterei troppo le cose, dato che vi conoscete appena. Te lo stiamo dicendo con le buone maniere, non ci costringere a peggiorare la situazione."- prosegue mia madre.
Mi fanno proprio ridere. La media scolastica si è abbassata, okay. E di quanto? Di poco. Non notevolmente.
E poi affettare le cose? Forse. Ma mi ritengo più che matura.
"La mia media è più che sufficiente e il mio rapporto con Genn è un po' complicato. Sono responsabile, so quello che faccio. Non c'è bisogno di utilizzare le maniere pesanti."- ribatto un po' alterata.
"Non credo, invece. Alla tua età è normale non avere le idee sempre chiare. Ti stiamo semplicemente dicendo che, se ci fosse qualcosa tra di voi, sarebbe meglio frenarlo un po'."- insiste.
"Non vedo per quale motivo. Non c'è proprio niente che non ho chiaro. Tutto regolare, tutto sotto controllo. Non preoccupatevi delle mie relazioni."
Sto veramente per dare di matto. Sono stanca. Fisicamente e psicologicamente. Per oggi ne ho abbastanza. Mi alzo per andarmene, ma mio padre mi ferma.
"Non così in fretta, Grace. Non abbiamo finito."
"Non ho intenzione di ascoltare ancora i vostri stupidi discorsi da genitori perfetti. Non ci vediamo mai. Ci scambiamo appena un ciao la mattina. La vostra presenza nella mia vita è irrilevante. Potete continuare a fregarvene come avete sempre fatto."
E me ne pento. Mi pento delle parole che ho appena pronunciato. Me ne pento perché se i miei genitori non sono sempre stati così presenti nella mia vita è perché, primo, non ne ho mai avuto bisogno e, secondo, lavorano sodo per mandare avanti questa famiglia.
"Hai anche il coraggio di accusarci con tutto quello che facciamo per te? Di dirci che non siamo dei genitori presenti? Hai tutto quello che vuoi, non ti manca niente! Ti manca l'affetto? Scusaci tanto se facciamo il possibile per sopravvivere! Scusaci se siamo sempre fuori per guadagnarci quello che ci serve per mantenerti! Ma tutto questo a te non ti basta, non è vero? Per te tutto è dovuto!"- dice mio padre, avvicinandosi minacciosamente, con un l'indice puntato verso di me.
Mia madre rimane indietro inerme. Lei non riesce a reagire. Non le è mai riuscito.
"Mi dispiace."- pronuncio con le lacrime che mi rigano il viso.
Vedo mio padre alzare una mano verso di me, pronto a colpirmi in pieno volto.
Ma a fermarlo è un no! strozzato dal pianto affannoso di mia madre, che di scatto si è alzata.
"Mi dispiace, non volevo dire tutto questo. Non si ripeterà più."- continuo tra i singhiozzi.
"Con quel ragazzo sappi che non durerà a lungo."
"Che significa non durerà a lungo?"
"Che da adesso non lo vedrai più. Ecco la tua punizione."
Non so bene cosa stia provando in questo momento: paura, dolore, un grande senso di colpa e tanta rabbia nei miei confronti per essermi persa dietro a un ragazzo che conosco appena.
Ma perché non riesco mai a farne una giusta?
Forse hanno ragione. Forse non so quello che faccio e quello che succederà se non freno questa relazione, se così si può definire.
Nella mia testa c'è solo una grande confusione.
Non ho il coraggio di rispondere. Tutto dentro di me ha smesso di funzionare. Solo lacrime che rigano il mio viso continuano a scendere, mischiate al mascara sciolto.
Sento la faccia tirarmi, quella sensazione fastidiosa del bagnato sulla pelle. Non faccio niente e corro in camera mia.
Salgo le scale in fretta, singhiozzando e rischiando di inciampare più volte.
Mi chiudo la porta della camera alle spalle.
Mi appoggio con la schiena, per poi scivolare a sedere, affondando la testa nelle mie mani.
Guardo la camera di Genn, ancora non è tornato.
Chissà dov'è.
Come posso aver fatto tutto quello che ho fatto finora con uno sconosciuto? Con un estraneo? Come posso essermi ridotta a baciarlo come se lo conoscessi da una vita? Cos'è che mi aveva spinta ad avvicinarmi a lui così velocemente?
Ho sbagliato tutto, lo so.
Devo ricominciare da zero. Ma come?
-SPAZIO AUTRICE-
Ciao a tutte belle personcine aw
Vi dico subito grazie mille per i 5.9k e per il #92 in fanfiction, che sembra poco, ma per me vuol dire davvero tanto.
Ma grazie anche a tutte le persone che sul capitolo precedente hanno commentato dicendomi che la storia non fa schifo e tante altre belle cose che aw davvero grazie!
Questo invece è un po' movimentato, tanta depressione per la piccola e innocua Grace. Non l'ho fatta trasferire come avete visto, tranquilleh
Fatemi sapere cosa ne pensate, che mi fa sempre un sacco piacere leggervi.
Ieri non ho aggiornato perché era proprio una giornata no eeeee niente e scrivo a Genn costantemente, ma non mi considera neanche per sbaglio.
In più tutta questa gente che è riuscita a vederli... Boh, piango troppo. Sono veramente felice per loro e per voi che state leggendo, se fate parte di queste persone. Però ovviamente mainagioia perché a Firenze non ci vengono e vabbè non so mettere insieme un discorso sensato quindi me ne vado
Un cuoricino a tutti voi❤️
Love always,
Rouseyourmind.
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