Caro diario, sono passate un paio di settimane da quando non ho più preso la penna in mano per scriverti... sai? Ho avuto una brutta lite con mia mamma da poco, sta già pensando a quando io dovrò tornare da loro. A me non dispiace rivedere di nuovo i miei genitori, sia chiaro, ma il pensiero di stare di nuovo in quel posto dimenticato dal mondo mi fa letteralmente venire i brividi.

Non so come mai a me abbia preso così, ho un senso di schifo ogni volta che ci penso. Forse perché ho tutti i miei amici e il resto della mia famiglia qui? Però devo ammettere che mia sorellina e mio fratello mi mancano da impazzire.

Comunque, purtroppo, dopo la chiamata con mia mamma che mi ha fatta arrabbiare e non poco, sono andata a scuola... devo ammettere che non ero proprio dell'umore giusto, ma questa volta credo di essermi comportata un po' male, ma giusto un po'.

La mia compagna di banco si stava iniziando a sentire tramite bigliettini con un ragazzo del terzo anno, e fin qui tutto bello, fino a quando non mettono in mezzo me nel momento meno opportuno.

Siccome quelle pareti mi stavano soffocando, ed era per giunta anche l'ora di matematica, chiedo al prof di poter andare in bagno.
Arrivata qui, mi sciacquo i polsi e cerco di svegliarmi, dato che dalle occhiaie che avevo sembravo un ghiro che non dormiva da mesi.

Proprio quando sto per uscire, mi vedo questo ragazzo del terzo che si avvicina a me, mi guarda dall'alto in basso e senza nemmeno chiedermi il nome mi dice «passa questo bigliettino a Sara come rientri in aula»

Alzo il sopracciglio e mi scappa un risolino antipatico, forse non ha capito che non è giornata oggi, il tipo

«senti mister simpatia, io non sono il postino di nessuno, quindi prendi quelle gambette che ti ritrovi e portaglielo tu»

Mi viene ancora da ridere se penso alla sua faccia da pirla che pensa a come rispondermi! Ma non sono ancora arrivata al bello, perché dietro di lui c'era mister sono un figo di Mirco pronto a difendere l'amico che mi ha scambiata per un postino. Devo ammettere però che quando mi ha rivolto parola mi sono sciolta un po'.

Lo sento dirmi «vedi di rilassarti che ti ha solo chiesto un favore» con quell'aria di imponenza e superiorità.

Tra me e me ho pensato "ok che tu sei un figo e io sono un po' bruttina, però a questo il mio orgoglio dice no"

«un favore che io non ho intenzione di fare»

Il mio caratterino non mi permette di abbassarmi a nessun tipo di ragazzo e atteggiamento del genere, ma quando ho sentito «fallo o ti sputo», non ci ho visto più. Hai presente quando qualcuno con il suo atteggiamento ti sta dicendo "picchiami"? Ecco, questo era il caso, così, con tutta la mia spavalderia, senza nemmeno risponderlo gli sputo nel suo bel visino con l'aggiunta di «tu lo dici, io lo faccio»

Vuoi sapere come è andata a finire? Che io mi sono nascosta in bagno per ben dieci minuti aspettando che lui se ne andasse, e come se non bastasse una bella nota nel registro. Però, nessuno mi toglierà mai dalla memoria la faccia schifata e incredula che ha fatto!

Tutti quando conoscono la propria crush lo fanno attraverso amici o incontri casuali bellissimi, a me è capitato così... dovrei essere contenta o triste?

Onestamente non lo so, e ti dirò la verità: non mi aspetto nemmeno chissà che cosa, immagino che sarò la scemina di turno che inizierà a prendere in giro.

Oppure mi dedicherà una totale indifferenza.

Non mi aspetto niente, ma ti giuro caro diario... in quegli occhi ci vorrei sprofondare ancora e ancora. Annegare in quel buio e non risalire mai più.

Se ci penso, mi stupisco di quanto quegli occhi siano così dannatamente belli e profondi, ma anche allo stesso tempo stronzi da far paura.

Chissà quali segreti nascondono.

A me, a primo impatto, hanno dato solo l'aria di avere una tristezza infinita.