Storyteller *paralessi*
Angel dust<Coraggio Marg, mi hai salvato la vita, puoi raccontarmi come sei finita qui, un po' della tua vita>
Margherita<non so Angel, non è una storia molto bella>
Angel dust *mangiando un calippo*<ho sentito storie peggiori, e poi non ho alcuna intenzione di raccontarla in giro>
Margherita *fa un respiro profondo*<forse sfogarmi un po' mi farà bene....... Ma tu poi mi racconterai la tua>
Angel dust annuì molto interessato
Margherita< sarà meglio iniziare da un momento interessante.......... Ero veramente piccola, non più di 5 anni, io e mio fratello maggiore Ugo. Eravamo degli emigrati, arrivati in America per disperazione, ne mia madre ne mio padre riuscivano a trovare lavoro e litigavano giorno e notte in modo violento e arrivando spesso a farsi del male a vicenda, è successo che arrivassero anche a fare del male a me o a mio fratello in modo molto serio. Era la sera prima del mio sesto compleanno quando mio fratello mi sveglio nel cuore della notte per andarcene via da quella casa. Non c'è molto da dire, presi il mio coniglietto di stracci e scappai con mio fratello. Erano passati alcuni mesi dalla nostra fuga, ben sei mesi in mezzo alla strada senza qualcuno che ci fosse venuto a cercare preoccupato. Era sera ed io e mio fratello eravamo entrati in una chiesetta sconsacrata e ho trovato questa *alzando la custodia del tamburello, tirando fuori come se fosse composta da più parti già composte una doppia falce con una lama a forma di Ala d'angolo e l'altra fatta ad Ala di demone*, da quel momento sono iniziati i problemi seri, A partire dal giorno dopo. Un uomo vestito con una stana tuta si presento davanti a me, diceva di essere un eroe e che io ero stata scelta e dovevo andare con lui in un posto dove mi avrebbero "plasmata", io non volevo andare senza mio fratello così facemmo un patto, io sarei andata con loro e con me avrebbero preso anche mio fratello. Arrivammo in una stana struttura. Ci fecero fare diversi test, io più o meno sia quelli sportivi che di intelligenza gli passai, anche se non brillante, invece Ugo fece il punteggio massimo nei test di intelligenza ma fallì quelli fisici. È da quel momento ci hanno separato. Io fui costretta a prendere parte ad allenamenti sfiancanti senza sosta, anche se ciò voleva dire sputare sangue, a loro non interessava ciò, dovevo essere "plasmata" e a quanto pare ciò doveva avvenire anche tramite il dolore fisico e mentale, dovevo diventare una loro arma, un soldato, un eroi indistruttibile e invincibile. Io sinceramente volevo abbandonare, scappare via ma non lo feci e restai fedele alla promessa fatta a mio fratello che sarei rimasta nonostante tutto e che ci saremmo rincontrati alla fine. *Fa un sospiro profondo* la promessa più dura di tutta la mia vita.  Passai in quella specie di caserma militare 12 anni della mia vita, ogni singolo giorno passato a diventare ciò che loro volevano che fossi>"