Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Corrispondenze



Dolore

Il dolore alla schiena non le dava tregua, tanto che ormai era un concetto dotato di vita propria.

Grazia se lo immaginava come una serie infinita di piccoli triangoli rossi – se avesse avuto una forma, il suo dolore sarebbe stato senza dubbio triangolare – conficcati tra il collo e le reni, a tormentarla.

Si tirò su dal letto a fatica. Ancora una volta, per cacciare via quel suo dolore spigoloso, aveva sognato di uscire dal proprio corpo; ed era stato un bel sogno.

Guardò fuori, i suoi occhi incontrarono un'alba azzurrina.

Era bella, ma in fondo era solo un altro giorno.



Morte

Non rifletteva mai sulla morte, come il bruco non può riflettere sul suo essere bruco e un sasso non riesce a capire fino in fondo il segreto della petrosità.

Riflettere sulla morte è un compito che si lascia ai vivi, e Angelo – non sapeva quando, e in effetti non aveva importanza – aveva iniziato a morire molto tempo prima.

Si era ammalato così tanto di vita da essere diventato incurabile. Così, senza pensare che era morto ma in cuor suo sapendolo, ancora una volta si avvicinò al piano e partì con il primo accordo. E ancora una volta pianse.



Luce

Appariva nella luce del pomeriggio, ed era meravigliosa come un bambino appena nato, come un poema.

Una nota.

Grazia l'aspettava tutta la mattina e la rimpiangeva la sera, quando ormai se n'era andata.

La melodia che la seguiva, poi, era un'anfora di sentimenti, dei più belli e malinconici pensieri che l'uomo potesse esprimere.

Da qualche parte attorno a lei, Grazia ne era sicura, c'era un vicino di casa splendido e tormentato chino sul pianoforte, con l'anima sulla punta delle dita, e lei tutti i giorni lo attendeva.

Come tutti i giorni, quasi avesse ricevuto un segnale convenuto, iniziò a cantare.



Controluce

Eccola, era arrivata.

Quella meravigliosa voce senza corpo che vibrava nei muri e invadeva la sua stanza piena di nulla non mancava mai all'appuntamento con lui.

Chi ne fosse la proprietaria, questo non lo sapeva.

Angelo immaginava la sua sagoma in controluce, stagliata contro il sole, davanti ad una finestra, così che neppure pensandola poteva indovinare il suo volto. Aveva solo la certezza che fosse una donna dai capelli bruni, con una nostalgia da greca nei tratti, nel profilo del naso.

Era bella.

Non l'avrebbe mai cercata, ma le sue mani rispondevano a quella voce suonando di più, suonando meglio.



Crepuscolo

Il crepuscolo primaverile era teso sopra le loro teste, quando si incontrarono nel cortile del loro caseggiato anni settanta.

Grazia portava la spesa a casa e Angelo andava a fumare qualche sigaretta nel buio del parco.

Angelo guardò Grazia e vide solo un'anziana con i capelli grigi e lunghi che forse era stata hippie o forse era stata solo sciatta, Grazia guardò Angelo e in lui non vide nient'altro che un vecchio con le spalle curve, come sacchi vuoti.

«Buonasera.»

«Buonasera a lei.»

Entrambi se ne andarono per le loro strade, cercando con gli occhi una persona che non esisteva.





N.d.A.: Questa storia è nata qualche anno fa per via di un concorso, per partecipare al quale bisognava comporre una storia con capitoli costituiti da drabble. Le drabble potevano essere in un numero compreso tra tre e dieci, e ognuna di esse andava associata a una parola scelta da una lista di venti termini. Penso sia stata una delle poche volte in cui ho vinto qualcosa, ma in realtà c'erano così pochi partecipanti che non conta un granché ^^'.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro