Storia 1
Oikawa's Pov
Sono qua, nella palestra della mia scuola, la Aobajosai, e ormai mi sto allenando da svariato tempo. Sono solo, non c'è nessuno con me, anche la scuola è deserta, il che mi sembra normale visto che sono le quattro del mattino e sinceramente tutto questo silenzio mi fa molto piacere, non sopporterei il fatto di dover parlare con qualcuno o di dover dare delle spiegazioni e fortunatamente essendo il capitano della squadra di pallavolo ho le chiavi della palestra.
Prendo una palla e schiaccio con tutta la forza che ho; nonostante stia schiacciando da varie ore il rumore che fa la palla quando tocca il suolo è fortissimo, per non parlare del fatto che la mando sempre fuori campo, anche se questo per il momento non mi importa.
Prendo un'altra palla, la lancio verso l'alto e quando la colpisco trasferisco tutta la mia rabbia alla palla. Già, sono arrabbiato, eppure molto. Faccio un respiro profondo e cerco di calmarmi, eppure sembra avere l'effetto contrario, infatti mi sento invadere dalla rabbia mentre mi ritorna tutto in mente.
Era una normale sera primaverile e stavo tornando a casa mia, dopo essere andato, come il solito, dal mio ragazzo, quando però mi sono ricordato di aver dimenticato la felpa da lui; così sono tornato indietro, ma avrei preferito non averlo fatto.
Quando sono arrivato ho sentito delle voci provenire dal cortile, così mi sono diretto lì per vedere cosa stesse succedendo e ho visto Kindaichi che stava baciando qualcuno che purtroppo era coperto dal ragazzo stesso.
Sono rimasto ad aspettare alcuni istanti, volevo vedere chi fosse l'altra persona, ma quando Kindaichi si è spostato ho sentito una stretta al cuore. Iwaizumi stava baciando quel ragazzo. Non riuscivo a crederci, il mio Iwaizumi stava baciando qualcun altro. Mi stava tradendo eppure sembrava che la cosa non gli importasse molto.
Ho lasciato cadere la borsa, mentre di corsa sono andato verso di loro. Appena Iwaizumi mi ha visto ha sgranato gli occhi, mentre l'altro non ha fatto in tempo a fare nulla che gli ho tirato un cazzotto in pieno volto. A quel punto dopo aver scaricato parte della mia rabbia mi sono girato verso quello che era il mio ragazzo, l'ho preso per il colletto della maglia e gli ho sussurrato "sei un bastardo. Dicevi di amarmi e ora mi tratti così. Non avrei mai dovuto mettermi insieme a te Iwa-chan. Dimenticami, ora puoi stare tranquillamente con Kindaichi" la mia voce era carica d'odio e di rabbia.
Il mio ormai ex ragazzo ha provato a dirmi di aspettare, mi ha detto anche altre cose ma io sono andato via di corsa, non volevo saperne più nulla e soprattutto non volevo ascoltarlo.
Mi sono seduto con la schiena appoggiata alla parete, solo per alcuni minuti, giusto il tempo di dissetarmi e di eliminare questo ricordo.
Sento le lacrime che mi scendono lungo le guance, già nel momento in cui mi misi con lui anni addietro sapevo che se mai ci fossimo lasciati, sarebbe stato un colpo difficile da incassare. Però mai avevo immaginato che sarebbe successo e, soprattutto, non avevo mai pensato che sarebbe stato così doloroso.
Le lacrime non fanno altro che aumentare e, per ogni lacrima che scende, sento che il dolore dentro di me non fa altro che aumentare. Istintivamente tiro alcuni pugni al pavimento mentre continuo a chiedermi dove ho sbagliato; davvero non riesco a capire quale sia stato il mio errore, uscivamo ogni giorno, tutti i weekend dormivamo assieme, passavo a prenderlo per andare a scuola e agli allenamenti tutte le volte...gli ho donato tutto me stesso eppure per lui questo non era abbastanza.
Mi alzo e, dopo essermi asciugato le lacrime, riprendo a schiacciare. Passa ancora svariato tempo prima che mi addormento, sdraiato nel centro della palestra, in mezzo ai palloni.
Sento una voce in lontananza, all'inizio non riesco a capire cosa dice ma, man mano che mi sveglio, sento che mi sta chiamando per nome. "...ru...Tooru...Tooru svegliati!" apro gli occhi e, quando vedo la persona che ha parlato, per poco non mi prendo un infarto.
Affianco a me c'è Iwaizumi, mi sta fissando con il suo solito sguardo mentre aspetta un segnale che indichi che mi sono svegliato.
Mi alzo e inizio a raccogliere i palloni, mentre sento il suo sguardo su di me. "Senti..." non lo lascio finire che lo interrompo "se sei venuto qui per ieri sera non voglio saperne nulla" lui tace per alcuni istanti e, quando pensavo che avesse rinunciato a dire qualsiasi cosa lui dice "almeno ascoltami, solo dopo potrai decidere se perdonarmi o meno" sorrido, il suo ragionamento non mi dispiace, anche se gli rispondo "non ho intenzione di ascoltarti" spero di averlo bloccato con questa frase, ma poco dopo incomincia "senti Tooru io sono dispiaciuto per ieri..." immediatamente mi tappo le orecchie, o meglio faccio finta di tapparle. Se lui smette di parlare allora non potrò mai perdonarlo e non sarà più degno di essere un mio compagno di squadra. "So che quello che ho fatto è stato orribile ma ti prego di credermi, non è stata colpa mia" istintivamente scoppio a ridere, non a ridere di gusto ma di una risata amara. "Perché dovrei crederti?" mi sono voltato e ci stiamo fissando negli occhi. Le sue guance arrossiscono leggermente mentre distoglie lo sguardo.
"Ti sono sempre stato accanto, ti ho sempre supportato e seguito in ogni scelta, pensi davvero che ti possa tradire così, come se niente fosse?" la sua voce ha una nuova tonalità e, quando i suoi occhi incrociano di nuovo i miei, rimango sorpreso dai sentimenti che vi trovo; vedo un mare di tempesta e di determinazione, ma anche serietà e pentimento, ma quello che mi colpisce di più, è la sincerità che vi trovo nascosta.
Riesco ad intravedere quello che è accaduto, so che ha detto la verità e lui non voleva tradirmi, così senza pensarci due volte lo abbraccio e lo bacio appassionatamente, mentre altre lacrime mi scendono lungo le guance.
"Non farlo più, sei il mio Iwa-chan e di nessun altro" la mia voce sembra quella di un bambino; sento le sue braccia che mi stringono in un dolce abbraccio mentre la sua voce mi sussurra all'orecchio "ti prometto che non farò più nulla che ti possa ferire" sorrido fra le lacrime mentre lo bacio ancora, poi mi asciugo il volto e gli dico "Iwa-cha stasera voglio farlo con te" vedo che arrossisce e distoglie lo sguardo imbarazzato, per poi annuire.
*angolino dell'autrice: spero che possa piacere e che possa andare bene, non sapevo che storia fare così l'ho fatta un po' triste ma con un lieto fine, sta volta mi sono sentita gentile. Ringrazio ancora per avermi proposto di partecipare e alla prossima storia :)
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