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Le metropolitane più spaventose

LA MORTE BIANCA In Scozia una leggenda narra del suicidio di una bimba molto piccola. Nei giorni a seguire dalla morte della piccola accadde che le gambe e le braccia dei membri della famiglia iniziarono a consumarsi e a lacerarsi. Per questo motivo alcuni credono ancora oggi che la bambina dia la caccia a chiunque la nomini andando a bussare alla loro porta per rompergli le gambe, perchè non vuole che nessuno la ricordi o sappia della sua esistenza.


LA PORTA DELL'INFERNO

Il fatto sarebbe accaduto in Siberia, dove uno scienziato Russo avrebbe effettuato una perforazione nel terreno così profonda, che, calando un microfono al suo interno avrebbe sentito le voci e le urla dei dannati. La registrazione sarebbe stata fatta a una profondità di 9 miglia, ossia a poco più di 14 km. Il Dr. Azzacove raccontà così la sua spedizione: "La perforatrice all'improvviso cominciò a rotare velocemente, indicando che avevamo raggiunto una grossa caverna o cavità vuota. I sensori della temperatura mostrarono un drammatico aumento di calore fino a 2.000 gradi Fahrenheit. Noi calammo giù lungo il condotto un microfono, designato a rivelare i rumori dei movimenti della piastra. Ma invece dei movimenti della piastra, sentimmo una voce umana gridare dal dolore. Inizialmente pensammo che il suono proveniva dalla nostra attrezzatura. Ma quando facemmo degli adattamenti, furono confermati i nostri peggiori sospetti. Gli urli non erano quelli di un singolo essere umano, essi erano gli urli di milioni di esseri umani".

TIYANAK

Il Tiyanak è una creatura vampirica nata dai racconti della mitologia filippina che ha le sembianze di un bambino appena nato. Si narra che questa creatura pianga nella foresta per attirare i visitatori incauti. Una volta che la vittima rintraccerà il suono, troverà il bambino mentre giace a terra da solo piangendo. Così lo prenderà e lo stringerà a sè, ma il Tiyanak ritornerà alla sua vera forma e mangerà la testa del viaggiatore. Si racconta anche che il Tiyanak trovi piacere nel portare fuori strada i viaggiatori o nel rapire i bambini.

 IL SOLDATO GRECO

Questa leggenda nasce durante la Seconda Guerra Mondiale e racconta di un soldato greco trucidato e seviziato da un gruppo di radicali. Da quel momento il soldato morto appare a giovani ragazze e vedove, le seduce e le lascia incinte per vendicare la sua morte.

POLYBIUS

Polybius è il videogioco protagonista di questa leggenda metropolitana, creato dalla presunta casa Sinneslöschen negli anni '80. Questo videogame causava ai suoi giocatori moltissimi disturbi come epilessia, amnesia, incubi e mancanza di interesse rispetto a tutti gli altri videogiochi. Un mese dopo la sua distribuzione, si racconta che tutte le macchinette sarebbero state fatte spaire senza lasciare alcuna traccia.

LA VOLGA NERA

La protagonista di questa storia è una Volga nera, macchina molto in uso a Varsavia nel periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale. La storia racconta della scomparsa di moltissime persone su questa limousine tra il 1960 e il 1970. A sparire nella Volga nera sarebbero state soprattutto ragazze giovani e belle, rapite per diventare giocattoli sessuali dei Soviet, o anche bambini il cui sangue sano sarebbe servito per curare gli occidentali o gli arabi ricchi malati di leucemia (o i cui organi sarebbero stati trafficati). L'auto pare fosse guidata da preti, suore, vampiri o addirittura dal diavolo in persona.

CAPELLI PERFETTI

Questa leggenda metropolitana racconta di una donna che voleva mantenere perfetti i suoi capelli anche durante la notte. Per fare questo, una sera si lavò i capelli con acqua e zucchero e li lasciò avvolti in un'asciugamano. Il giorno successivo, però, non si svegliò più. Chi andò a controllare l'avvenuta morte, tolse l'asciugamano dalla testa della signora e vi trovò un nido di ratti intento a mangiarle la testa.

FORTUNATO ZANFRETTA

Fortunato Zanfretta è un uomo italiano presunta vittima di rapimenti alieni. Questi alieni si chiamerebbero Dargos e verrebbero da un pianeta della terza galassia, chiamato Titania. Il loro aspetto ricorderebbe quello dei rettili: pelle verde e increspata, alti quasi tre metri, grandi punte sulla testa e occhi triangolari gialli. Questo signore sostiene di aver avuto undici incontri di tipo ravvicinato con queste creature durante il suo servizio di vigilanza notturna.

OMICIDIO NEL COLLEGE

Secondo questa leggenda una ragazza del college decide di non stare nella stanza del suo dormitorio a studiare, ma di uscire per andare ad una festa. Al suo ritorno pensa bene di non accendere la luce per non svegliare la sua compagna di stanza e si mette a letto silenziosamente. Il mattino successivo, una volta sveglia, scopre che l'amica è stata assassinata e sul muro si legge una scritta fatta col sangue: "Non sei felice di non aver acceso la luce?"


AUTOSTOPPISTA FANTASMA

Il racconto è quello di un camionista che nel pieno di una notte piovosa si accorge di una bellissima ragazza che sta facendo l'autostop. Così, intenerito dal suo viso angelico, la fa salire sul camion per proteggerla dal mal tempo e accompagnarla dove desidera. Non appena la ragazza sale, la pioggia smette di battere e si fa più lieve, ma un banco di nebbia fitta appare sulla strada, dando scarsa visibilità. In un punto non troppo definito, la ragazza invita il camionista a fermarsi perchè quella è la sua destinazione, ma dimentica la sua felpa sul camion. Dapprima indeciso sul da farsi, l'autista scende per resituirgliela e scopre un cimitero: vi entra e scorge su una lapide la foto della ragazza, morta già molto tempo prima.


LA BAMBINA DEI BISCOTTI

La vicenda si svolge in un campo Scout, dove per diversi giorni una bambina va a trovare i ragazzi dell'accampamento chiedendo dei biscotti. La bambina è vesitita sempre di bianco e ben presto fa amicizia con tutti i giovani. Dopo una settimana i capi scout decidono di scendere in paese per rifornirsi di cibo e bevande. Proprio mentre sono al supermercato, si accorgono che dietro al bancone è affisa alla parete la foto di una bimba identica alla loro amica dei biscotti. Così i ragazzi domandano al proprietario se si tratta di sua figlia: "Sa, viene sempre da noi a mangiare biscotti". Ma il negoziante si incupisce e con voce triste dice che è impossibile: la figlia è morta sette anni fa.





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