Capitolo 2: "L'Albero d'Ai"
Pastel, Heavenly, la Creatrice e Angelica giocarono per tutto il giorno nel parco, ma ormai si era fatto tardi, e per la creatrice era il momento di tornare a casa.
"È ora di tornare a casa..."
Disse triste.
Pastel prese parola.
"Di già...? Peccato... mi sono divertita molto con te...! Emh... Non mi hai detto ancora come ti chiami."
Ridacchiò.
"Puoi chiamarmi Jen-Jen."
Rispose sorridendo.
"Ok Jen-Jen! Allora, ti accompagno al portale!"
Disse Pastel.
Insieme si diressero verso il portale, nascosto da tutti gli abitanti, eccetto lei, Pastel, Angelica, ed Heavenly.
Jen-Jen si fermò all'improvviso.
"Non posso tornare a casa così!"
Urlò preoccupata, indicando i suoi capelli multicolore.
Pastel ridacchiò, e disse sorridendo.
"Non devi preoccuparti! Appena ritornerai nel tuo mondo tornerai normale!"
Jen-Jen sospirò sollevata, salutò Pastel, e attraversò il portale.
Si ritrovava di nuovo nel boschetto, e i suoi capelli, insieme ai vestiti, ritornarono normali.
Il suo sguardo si posò su un quadernino vicino all'albero dov'era seduta, lo prese e lo aprì, vedendo tutti i suoi disegni degli abitanti del Pastel World.
Mise il quaderno nello zaino appoggiato sull'erba, mettendoselo poi in spalla, e corse verso la sua casetta nel villaggio.
"Mamma! Sono a casa!"
Jen-Jen si diresse verso il salotto, dove c'era sua mamma intenta a guardare la TV.
"Mamma, cosa guardi?"
La mamma le fece segno di stare zitta, mentre continuava a tenere gli occhi incollatti alla TV.
"Oggi c'è stato il matrimonio tra la signora Stefania, donna benestante, e Nicola, povero contadino di campagna. Siamo stati informati che questo matrimonio era sotto OBBLIGO delle due famiglie, che avrebbero entrambi tratto dei vantaggi.
-La famiglia di Stefania voleva dei servi al loro servizio.
-E la famiglia di Nicola voleva dei soldi.
Costringendo i due a sposarsi."
Jen-Jen pensò.
-Io non voglio che nel mio regno accada qualcosa del genere... sembra... brutto.-
Corse in camera sua, si sedette sul letto e prese il quadernino.
Lo aprì e cominciò a picchiettare sulla fronte con la matita, in cerca di ispirazione.
Passò così circa 5 minuti, a tormentarsi la fronte, poi le venne un'illuminazione.
Cominciò a disegnare un albero su una collinanetta dietro il castello, aveva le foglie rosa, alcune volavano al vento, l'albero aveva un tronco cavo, era leggermente inclinato, e molto grosso, al centri di esso si trovava un buco molto profondo.
Ai piedi dell'albero c'erano dei bellissimi fiori bianchi, tutti chiusi.
Nella pagina accanto al disegno cominciò a scrivere la descrizione.
"Quest'albero incantato si chiama -Albero d'Ai-, ovvero Albero dell'Amore. Chiunque sia costretto a sposarsi con chi non vuole basterà che scriva su un foglietto il nome del suo vero amato e lo inserisca nel tronco cavo, in caso la persona non ami nessuno potrà decidere se sposarsi di obbligo o non sposarsi mai. Se il compagno/la compagna, anche dopo la dichiarazione all'albero, vorrà costringere la sposa/lo sposo a sposarsi, egli verrà colpito dalla maledizione d'Ai. Io, la Creatrice, incarico Pastel, protettrice dell'albero e capo della maledizione.
Le maledizioni sono facoltative, in base al carattere del cattivo:
-Isolamento dal Pastel World
-Allontanamento dal suo sesso opposto
-Carcere per 1 anno
-Pena di morte"
Sull'ultima maledizione era un po' dubbiosa, ma lei sapeva benissimo, che ci sono persone che non possono cambiare...
Jen-Jen guardò fuori dalla finestra, la luna era alta nel cielo, e le stelle erano ben visibili.
Sbadigliò, chiuse il quaderno posandolo nello zainetto, si mise il pigiama e si coricò nel suo lettino.
Sua mamma entrò nella stanza.
"Jen-Jen, è ora di mangiare."
"Non ho fame..."
Rispose assonnata.
La mamma annuì, le diede la buonanotte e uscì dalla stanza.
'Non vedo l'ora di tornare dai miei amici.'
Pensò la bimba.
Dopodiché si addormentò, in un sonno profondo.
Pastel's P.o.v.
Ero nella mia cameretta, stavo guardando le stelle e il cielo blu che si estendeva su Blue Pastel City.
Era uno spettacolo magnifico! Chissà se anche nel mondo di Jen-Jen era così.
Sospirai sognante, e posai lo sguardo sulla collinetta vicino il retro del castello, delle luci brillanti hanno ricoperto gran parte delle collina.
Dopo qualche minuto la luce si dissolse, lasciando in bella vista un bellissimo albero che sembrava incantato.
Nella mia mente cominciarono a focalizzarsi tutti i dettagli su quell'albero...
Ero la protettrice dell'Albero dell'Amore, e della sua maledizione.
Si vede che Jen-Jen non vuole che accada qualcosa di brutto.
Sorrisi.
Ci tiene davvero tanto a noi.
Guardai un'ultima volta il cielo, poi andai a dormire.
Domani è un nuovo giorno!
Narratrice's P.o.v.
Era finalmente mattina, e i raggi solari scaldavano la terra e il cielo.
Jen-Jen si alzò di buon umore dal suo lettino, e corse subito a vestirsi per tornare nel Pastel World.
Neanche il tempo che la mamma la venisse a chiamare per la colazione che la bimba sfrecciò subito verso l'uscita di casa, correndo fuori in direzione del portale.
Arrivò al portale, si tappò il naso, e si buttò nel laghetto, trovandosi di nuovo all'inizio di Pink Pastel Town.
Corse verso il castello ed entrò nella stanza di Pastel.
"Pasty, Pasty, Pasty! Sveglia!"
Urlò la bimba piena di energie.
Pastel si svegliò di scatto spaventata e con il cuore a mille.
"Jen-Jen! Mi hai fatto venire un infarto!"
La bimba invece non tenne conto delle sue parole.
"Vieni a giocare?"
Disse sorridente quest'ultima.
Pastel sospirò, e ricambiò il sorriso.
"Va bene! Andiamo a chiamare gli altri!"
Le due bambine corsero per mezzo Pastel World per chiamare i loro amici.
Presto, tutti si riunirono nel parco giochi, ed iniziarono a giocare insieme.
Pastel e Jen-Jen erano sul dondolo.
Heavenly e Angelica erano sulle altalene.
Light e Roselia erano sullo scivolo.
Summer, Rosie, Kuro e Biora erano sulla giostra che gira.
Insieme si divertivano tantissimo, e giocarono fino a tardi, ma quando Jen-Jen, Pastel e Heavenly tornarono al castello, non trovarono una bella sopresa.
I due sovrani stavana litigando, presero il documento reale sulla regnanza nel Pastel World... e lo strapparono.
I genitori dei bambini andarono ognuno nella loro stanza, senza guardarsi in faccia.
Jen-Jen era preoccupata, non voleva che il suo regno e i suoi amici soffrissero così!
Pastel e Heavenly invece, erano scioccati, tremavano di paura, e avevano le lacrime agli occhi dalla disperazione.
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