Capitolo 2: Coma
William's P.o.v.
Ero fuori dal locale a parlare al telefono con dei miei colleghi di lavoro, finché non sentì delle urla provenire da dentro la pizzeria.
Entrai e la scena che mi trovai davanti era sconcertante... Mio figlio... Jimmy... dentro la bocca di quell'animatronic... e aveva il cranio completamente schiacciato...
Corsi subito verso di lui, spensi l'animatronic e presi in braccio Jimmy.
Io: J-Jimmy... apri gli occhi... t-ti prego... Jimmy! *Lacrima*
Vidi un poliziotto avvicinarsi a me insieme a Michael.
Poliziotto: Per caso lei è William Afton?
Io: Si... sono io...
Poliziotto: Ci hanno informato che l'artefice di questo omicidio è suo figlio Michael, i complici sono riusciti a fuggire.
Non ci credo... Michael... lui aveva ucciso Jimmy... LUI AVEVA FATTO TUTTO QUESTO?!
Guardai Jimmy e lo portai dentro un'ambulanza, presi in braccio Elizabeth e per un polso Michael.
Entrammo in macchina e partimmo verso l'ospedale.
Elizabeth: Uh...?
Michael: Papà... io-
Io: Sta zitto.
Michael: M-ma io...-
Io: Ho detto "sta.zitto."!
Michael: ... Ok...
Entrammo nella stanza 83 e ci sedemmo accanto a Jimmy che aveva la testa e la faccia completamente fasciata e tantissimi tubi collegati alle braccia.
Elizabeth: J-Jimmy...? Fratellino... *Lacrima*
Io: *Abbraccia Elizabeth* Non me lo sarei mai aspettato da te Michael.
Michael: *Abbassa lo sguardo*
Time skip
Eravamo qui da quasi 3 ore, io mi offrì per rimanere con Jimmy e aiutarlo nel caso si svegliasse.
Mandai un messaggio ai miei genitori e gli chiesi di tenere con loro Michael e Elizabeth per un po' di tempo.
Io rimasi qui ad aspettare che si svegliasse, ma al suo posto si svegliò la bambina nel letto accanto.
E poi cominciò ad urlare.
(T/n)'s P.o.v.
Aprì gli occhi con un po' di fatica, avevo la vista ancora un po' offuscata, ma riuscì a capire che non ero né alla pizzeria né in camera mia.
Mi trovavo in una stanza completamente bianca, su un lettino tutto bianco.
Mi sedetti sul lettino e mi toccai la testa, faceva ancora un po' male dalla botta che ho preso.
Appena la toccai sentì un tessuto morbido ricoprirmi la testa, mi guardai intorno: alla mia sinistra c'era un uomo che guardava un bambino completamente fasciato, e alla mia destra c'era un aggeggio con una... sacca di... sangue? Che con un tubo portava... d-dentro... IL MIO BRACCIO!
Io: AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHH!!!
Mi misi ad urlare dalla paura e poi il signore si avvicinò a me.
???: Si può sapere perché urli?!
Io: H-Ho... u-un... UN TUBO N-NEL BRACCIO! *Lacrima*
???: Stai tranquilla, serve per rimettere il sangue nel tuo corpo, ne hai perso molto da quanto mi ha detto Scott.
Io: *Smette di piangere* S-Scott? Dov'è ora?
???: Stava accompagnando tua madre a casa, lei non può restare con te per il lavoro, così rimarrà Scott con te.
Io: Ok...
Ero più tranquilla sapendo che mamma stava bene e che Scott stava insieme a me, in fondo mi ha salvata la vita.
Mi giro verso il bambino bendato e poi sbarro gli occhi.
Io: J-Jimmy?
L'uomo si gira verso di me sorpreso.
???: Tu lo conosci?
Io: N-no... Però ho sentito il suo nome quando lo stavano portando da Fredbear...
???: Ah...
Io: Lei come lo conosce?
???: Sono suo padre, William Afton.
Io: Io invece mi chiamo (T/n), piacere.
Gli sorrido, ma lui annuisce soltanto, probabilmente è molto preoccupato per lui.
A dire il vero sono preoccupata anch'io...
Guardo una piccola cartella vicino al letto di Jimmy... è in condizioni molto gravi ed è entrato in coma...
Spero che si risvegli presto...
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