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Jeff the Killer

Mi chiamo (T/N) ma tutti negli USA mi conoscono come la "bugiarda", so leggere il pensiero da quando sono nata e quando dico ciò che gli altri dicono che io mento.

Comunque i miei genitori si sono lasciati quando gli ho fatto scoprire per sbaglio che si tradivano a vicenda.

Sono arrivata in classe, mi siedo all'ultimo banco, isolata da tutti.

Poco dopo entrano anche gli altri guardandomi male, poi entra la prof. di inglese.
Prof.: Buongiorno ragazzi.
Tutti: 'Giorno prof.
Prof.: Oggi abbiamo un nuovo alunno con noi, avanti presentati.
Jeff: Mi chiamo Jeffrey Alan Woods, ma chiamatemi Jeff, ho 16 anni e amo il sangue.
Tutti: AHAHAHAHAHAH!!!

Tutti iniziano a ridere per il fatto del sangue, bhe... almeno adesso c'è qualcuno che ha una cosa in comune con me in classe.
Prof: Smettetela di ridere! Signorino Jeff si vada a sedere vicino alla signorina (T/N).
Io: PERCHÉ A ME?!

Mi lascio sfuggire questo pensiero mentre la classe si rimette a ridere e la prof mi lancia delle occhiataccie.

Il presunto "Jeff" ridacchia con un ghigno, sono sicura che mi sta prendendo in giro mentalmente, ma io non mi faccio prendere per il culo così! Ora gli leggo il pensiero e poi glielo dico sottovoce così imparerà che con me non si scherza!

Pensiero di Jeff

Ahahah! Che ragazzina interessante... credo che Slender avrà un bel po' da lavorare per addestrarla. Non vedo l'ora! AHAHAH!!!

Fine pensiero

Chi carciofo è Slender? E che intende con "addestrarla"?! Io non sono il cane di NESSUNO!

Jeff si siede accanto a me ridacchiando ancora.

Time skip

Suona la campanella della ultima ora, a cui c'è supplenza.
Prendo il mio album da disegno e comincio a disegnare delle tute da combattimento.

Con la coda nell'occhio riesco a vedere Jeff che guarda i miei disegni.
Io: Se scatti una foto dura di più sai?
Jeff: Vabbè, guardare dal vivo è più "emozionante", no? Soprattutto vedere il tuo sangue, ahahah!
Io: Senti, se non stai zitto l'unico sangue che vedrai sarà il tuo.
Jeff: Ma c-come...
Io: So leggere il pensiero. >;)
Jeff: Allora disegna ciò che sto pensando.
Io: D'accordo!

Leggo la sua mente e... ... ... ... ... BRUTTO IDIOTA PERVERTITO CHE NON SEI ALTRO!!!
Io: Ò///-///Ó S-stronzo!
Jeff: Me lo dicono in molti. >:)
Io: Z-zitto! Oh... ò.ô
Jeff: Che c'è?
Io: Perchè non mi parli di questo Slender a cui stavi pensando?

Jeff guarda via cercando di evitare il discorso.
Jeff: Ti servirebbe uno psicologo, sai? Chi cavolo potrebbe chiamarsi Slender?
Io: E tu come fai a sapere che mi riferivo ad un "chi", e non ad un "cosa"?

Il ragazzo mi guarda cercando di nascondere l'agitazione.
Io: Sgamato.

Faccio un sorrisetto beffardo, mentre lui mi guarda irritato.
Jeff: *Sbuffa* Non ti conviene prendermi in giro ragazzina, scoprirai sta notte chi è.
Io: Bene, mi hai appena detto quando chiamare la polizia.
Jeff: La polizia non potrà fare nulla.

Lui ghigna sadico.

Adesso sto iniziando ad essere un po' inquietata, sinceramente...

Suona la campanella di fine scuola e finalmente posso uscire da quell'inferno.

Sistemo le mie cose in fretta e furia, esco dalla scuola, e corro verso il cancello d'uscita.

Prima che potessi arrivare in strada però, sento una stretta sul polso.
Jeff: Ci vediamo sta notte, (T/n) (T/c).~

E se ne va via ridacchiando...

Giuro che appena entra in casa quel maniaco, prendo una padella e gli faccio vedere cosa mi ha insegnato Rapunzel!

Time skip

Sono in camera mia, al buio, con solo un lumino azzurro a fare un po' di luce, e con una padella in mano.

Per sicurezza ho messo anche dei coltelli sotto il cuscino, un secchio di colla e piume nell'armadio, un topolino giocattolo sotto il letto, e dell'acqua nelle scale.

Sento un rumore dal piano di sotto, è ora di salvarsi la pelle!

Mi nascondo sotto il letto, e vedo Jeff entrare nella stanza.
Jeff: Dove sei puttanella?~
Io: ... Puttana ci sarà tua madre!

Lancio il topolino sotto l'armadio, facendo ciò, Jeff si volta di scatto verso di esso.
Jeff: Trovata!~

Apre l'armadio con forza e il secchio con la colla e le piume gli cade addosso.

Esco dal mio nascondiglio, mentre lui impreca, e gli tiro una padellata sulla nuca, ma lui si gira e la padellata va a finire sulla sua faccia.

Jeff rimane in silenzio per qualche secondo e poi, con uno scatto di velocità disumana mi disarma e mi lancia contro il muro.

Mi avvicino al letto e prendo il coltello per pararmi dai suoi attacchi.
Jeff: ORA NON ME NE FREGA PIÙ UN CAZZO DEL PALO AMBULANTE! TU MORIRAI!
Io: Cazzo...!

Colpisco il suo coltello con il mio, che va ad incastrarsi nel legno del l'armadio.

Approfitto di quell'attimo per correre verso le scale, mentre lui mi segue con una faccia assatanata.

Scivolo sul muretto al lato della scala e mi chiudo in salotto.

Jeff invece percorre le scale e scivola, cadendo a terra.

Prendo il mio telefono e chiamo la polizia.
Io: Pronto?! ...Si, ho un killer in casa!... Cosa?! No! Non è uno scherzo! ...Aspettate! Non stacca-! ... Hanno staccato...

Jeff sfonda la porta e si avvicina lentamente a me.
Jeff: A quanto pare non hai nessuno a salvarti!~
Io: Mmh... in realtà ho ancora qualcuno... anzi, qualcosa!~

Mi giro verso di lui e lo bacio sulle sue labbra inesistenti... fa un ribrezzo incredibile...

Jeff mi guarda scioccato senza muovere un muscolo.

Dopo poco mi stacco, stavo per vomitare... ma mi trattenni, ed uscì di casa correndo verso la stazione.

Mi avvicino ad un capannino là vicino ed esco le mie valige, caricandole sul treno.
Io: Fortuna che mi ero preparata! Eheh!

Mi siedo e il treno parte.

Guardo fuori dal finestrino, e vedo in mezzo agli alberi del bosco Jeff che mi guarda, accanto ad un uomo altissimo senza faccia che lo tiene stretto con un tentacolo, sembra irritato, probabilmente dev'essere questo "Slender".

Ghigno soddisfatta.
Io: Sono stata più furba di te, Jeffrey.~

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