Caro Iram,

Quando leggerai queste righe io sarò già morto, e per questo spero che potrai perdonarmi: ti ho tenuta nascosta una verità che ti riguarda, anche se ci siamo sempre promessi di non mentirci mai...

Come ben sai, ci somigliamo, io e te, tantissimo: oltre ad avere lo stesso aspetto, abbiamo anche gli stessi gusti... Non è vero?
Abbiamo tutti e due capelli neri come le piume dei corvi, ma occhi azzurri e chiari come il cielo di giorno; la nostra pelle è pallida, ma non ci serve un colorito bronzeo per avere muscoli d'acciaio!

La mamma, invece, era diversa da noi, moltissimo, dolce e delicata come un fiore: era bellissima, e i ritratti che le ho fatto non le rendono certo ragione. Credo che tua sorella sarebbe diventata bionda e gracile come lei, se fosse sopravvissuta.

A causa delle nostre condizioni, abbiamo chiesto che una levatrice assistesse il parto gemellare di tua madre: puoi ben immaginare quale sia stata la motivazione di questa scelta... Ad ogni modo, l'intervento di quella donna non fu l'unica causa della duplice morte che quel giorno segnò la mia e la tua esistenza, Iram.

Le cose fragili e quelle infrangibili, cadendo dallo stesso ripiano, subiscono sorti diverse: il forte si salva e al debole non resta che soccombere.

Mi fido del nostro notaio, il caro dottor Howaito, ma questo è pur sempre un foglio volante, ed è difficile dirti quello che vorrei senza temere che le mie parole ti rechino un danno peggiore del dolore che devi provare leggendole, Iram: perdona anche questa mancanza da parte mia, e cerca di capire quello che ho lasciato sottinteso per il tuo bene.

Con affetto eterno,
ti aspetto dall'altro lato.

<<Ho già ucciso mia sorella... e mia madre>>.

Così, veniva a scoprire così, a diciott'anni, che sua madre era un'umana. Che aveva avuto una gemella, seppure per breve tempo, mentre era ancora un piccolo demonio, il germe di una piaga che affliggeva il Giappone e la capitale in particolare, quel dedalo di città che non aveva mai voluto esplorare.

Non aveva amici.

Non voleva amici.

Voleva indietro la sua famiglia, ma nessuno gliel'avrebbe mai potuta ridare...

A che scopo vivere ancora?