Lei era cosi. Forte e fragile. Era capace di far ridere gli altri mentre lei piangeva. Era capace di ridere un pomeriggio e piangere durante la notte. Era sola. Aveva 10-15 amici ma era sola. Trattava tutti male. Ma non perché voleva trattarli male ma non voleva farsi mettere i piedi in faccia. Lei fumava. Peggio di Bob Marley. Aveva tanti bracciali non solo perché le piaceva averne tanti ma per non far notare i tagli. Aveva un bracciale con l'ancora. Lei aveva la paura di annegare. La paura di morire e se lei sarebbe annegata sarebbe morta. Era stesa sul letto quando penso a lui. Il suicidio. Pensò che avrebbe avuto una vita migliore. Si alzò dal letto e prese dall'armadio la felpa di Hunger Games i Jeans elastici chiari e le Charleston rosse a fiori. Mise il suo cappello preferito e la sua migliore amica. La lametta. Prese alcune sue cose preferite come la borsa azzurra che le aveva regalato sua zia e aveva scritto su un foglio non piangete, avrò una vita migliore. Prese Hunger Games e andò in bagno prese del detersivo riempì la vasca e si immerse con tutte le cose che aveva. Si tagliò talmente forte che il sangue spruzzò ovunque e bevve un po di detersivo di qui amava il profumo. Sentì gli occhi pesanti e sussurrò un debole Addio. Quello è stato l'ultima dormita. L'indomani a scuola mancava solo lei era il giorno della foto. Il preside entrò in classe dicendo che la foto per la loro classe era annullata. Un amica di classe disse all'altra che era una fortuna perche mancava lei. L'ex suo alzò la mano e disse perche? Il preside abbasso la testa e la vecchia sua migliore amica che sapeva i suoi problemi quindi gridò capendo cosa fosse successo. Tutti gli altri capirono e cominciarono a piangere lo stesso fu al suo corso di musica. La presidentessa annuncio La sua morte. Tutti piansero fortemente consolandosi una con l'altra. Ma sopratutto lui. Lui che lei amava immensamente e che lui aveva rifiutandosi. Così mise le mani sulle orecchie e disse sottovoce avevo tante cose da dirgli. Tipo quanto era bella. Quando sorrideva e quando faceva l'idiota. Quando lui la prendeva in braccio e la faceva girare e lei scoppiava a ridere ma la differenza di età li penalizzava lui l'amava. L'amava con tutto se stesso ma era troppo egoista per confessarlo a lei. Lei gli aveva detto cosa provava ma lui con le lacrime agli occhi gli disse sei troppo piccola. Ora lei non c'era più. Era volata via. Lui si alzò e si mise a correre. Sua sorella gridava il suo nome mentre piangeva e tutti cominciarono a gridare. Lui non sapeva dove andava sperava che ad un certo punto l'avrebbe vista. Si accasciò per terra e cominciò a piangere sin fece dare una sua felpa dove c'era ancora il suo profumo le stava bene perché lei amava le felpe giganti. Non dormiva la notte sperando di ricevere una chiamata dove le dicevano che era uno scherzo e lei era viva. Ma non era cosi. Nel giorno del suo funerale piangevano tutti.
Lui teneva in mano il libro zuppo di Hunger Games.  Sua sorella lo teneva stretto lei pure soffriva per la sua morte. Aveva confidato a lei un segreto importantissimo. E non sapeva che lei soffriva. La foto sulla bara la rappresentava felice con le sue migliori amiche.
2 anni dopo.
Lui stava steso nel suo letto che messaggi a va con quella che si poteva considerare la sua ragazza. Appena chiuse la chat vede come sfondo la foto della ragazza che gli aveva fatto perdere la testa ma che si era suicidata. Lui stava bene con questa ragazza ma lei era troppo gelosa. Gelosa del suo primo grande amore.
57 anni dopo
Lui si dondolava nella piccola sedia a dondolo che aveva posizionato nel giardino. Vedeva i suoi nipoti giocare e rincorrersi. Accanto a lui c'era la moglie che sorrideva. Lui aveva il respiro pesante e faceva molta fatica ma per non darlo a vedere sorrideva. Sapeva che stava per morire. Ma sorrideva perche sapeva che l'avrebbe raggiunta. Dopo 57 anni finalmente l'avrebbe rivista. La immaginava. Con un vestito bianco e lungo come piacevano a lei. E un'aureola che le incorniciava il viso. Sorrideva e sentiva gli occhi pensanti. Chiudendo gli occhi pensò che finalmente l'avrebbe raggiunta.