Capitolo 81
DAVIDE'S POV
Credevo che quell'incontro avrebbe fatto bene a Sara, fare carriera nella fotografia è il suo sogno e credevo che quel giorno finalmente lo avrebbe realizzato. Ma quando è uscita dall'hotel era scura in volto, evidentemente non era andata bene. Non parlammo per tutto il viaggio e anche una volta arrivati a casa non disse nulla a nessuno. Ad un certo punto fu Luca a spezzare il silenzio. Io provai a dirgli di stare zitto, che non era il momento adatto ma lui non mi diede la minima attenzione. In quello stesso momento Sara scoppiò: come sospettavo il colloquio non era andato come speravamo ma non le aveva detto di no, solo ....... che le avrebbe fatto avere sue notizie, non era per forza un male. Per tutto il resto del giorno provammo a tirarle su il morale e sembrò funzionare. Continuammo a fare festa per tutta la serata e noi ragazzi rimanemmo a dormire a casa di Sara e Laura, non che io avessi intenzione di lasciare la mia principessa da sola. La mattina dopo ci alzammo tutti a fatica, eravamo distrutti .... ma sia chiaro: nessuno ha toccato gli alcolici, sappiamo distruggerci anche senza. Incredibile ma vero le prime a svegliarsi oltre a me furono Alessandra e Laura, magari erano agitate per la lezione di oggi, in fondo da domani dovranno iniziare a provare per il saggio finale. Il che vuol dire ...... tanto lavoro per me. Sì, perché ovviamente Luca ha detto che gli sarebbe servita una mano e quindi sono diventato una specie di assistente da poter usare per le prove, perciò purtroppo io e Sara staremo lontani per diverso tempo. La voce di Laura mi riportò alla realtà.
L: < Davide noi scendiamo a fare colazione e la prepariamo anche per i belli addormentati, vieni a darci una mano?> D: < Sì certo.>
S: < Vengo anche io!> non mi ero minimamente accorto che anche Sara si fosse svegliata, ha avuto il sonno agitato tutta la notte, credevo che come minimo sarebbe stata l'ultima a svegliarsi o meglio lo speravo, aveva tremendamente bisogno di riposarsi un po'.
D: < Sara ma hai dormito pochissimo, non è meglio se riposi un po'?>
S: < Io non ho sonno però ..... e poi ho dormito abbastanza tranquillo. >
L: < Davide .... abituati a darle ragione in questi casi, non demorde ...... al massimo crollerà nel pomeriggio. >
S: < Non lo farò, lo sai. >
L: < O credimi lo farai, volente o nolente. > suonava come una minaccia. Scendemmo tutti e quattro di sotto e iniziammo a preparare la colazione per tutti.
S: < Ragazzi, posso avere una piccola anticipazione del vostro spettacolo? Giusto per capire di che si tratta ..... Davide so che sai qualcosa, parla!>
D: < Mi dispiace principessa ma non posso .... ho promesso.>
S: < Uffaaa .... voi e le vostre sorprese. Vi odio.> fece un adorabile espressione imbronciata che mi venne spontaneo andare ad abbracciarla.
D: < Non è vero ..... poi se proprio lo vuoi sapere chiedi al regista.>
S: < Luca non me lo dirà mai.>
L: < A proposito di Luca, qualcuno vada a svegliarlo per cortesia .... io intanto finisco di preparare.>
D: < Giusto! Altrimenti rischiamo di fare tardi.>
L: < Davide vai tu?>
D: < Ah no no ..... stavolta passo. >
L: < Ale?>
A: < Scusate ma io la dentro non ci torno.> effettivamente quella stanza era diventata un disastro.
L: < Bhe che dire ..... Sara sei rimasta solo tu.>
S: < Ma perché io?! È il tuo ragazzo!>
L: < Dai .... sii buona, io sto preparando la colazione.> vidi Laura fare gli occhi dolci a Sara, poi lei salì nella stanza dove abbiamo dormito tutti.
SARA'S POV
Non capisco perché se è il ragazzo di Laura devo andare io in missione suicida a svegliarlo, quando il mio di ragazzo è di sotto che mi aspetta ....... e se mi colpisse con qualcosa? Sappiamo tutti che Luca prende piuttosto male i risvegli traumatici e io sono ancora in fase di ripresa dopo ..... la lite con Marco. Aprii lentamente la porta e trovai tutti svegli, tutti tranne Luca ... ovviamente.
G: < Sara scusaci, stavamo scendendo, solo che Luca è in coma. >
S: < Tranquilla sono qui per questo, andate di sotto che la colazione è pronta.>
N: < A tuo rischio e pericolo. >
Gian: < Se serve aiuto grida, manderemo il tuo Romeo a soccorrerti.>
S: < Ahaha grazie fratello orso ma non sarà necessario. >
N: < Fratello orso?>
S: < Si .... sai, fra tutti noi Gian è quello più ......... grosso, di fisico intendo, e quindi ..... boh mi ricorda un orso. Buono ovviamente. >
Gian: < Tranquilla, è un bellissimo complimento.> Quando tutti furono usciti, mi avvicinai a Luca armata ovviamente e provai a svegliarlo con le buone.
S: < Luca .... alzati che hai lezione.> Nulla. Mio Dio .... sembra davvero in coma.
S: < Lu! Dai che se fate tardi Davide stavolta t'ammazza!> impossibile non si è mosso per niente. Provai ad imitare per quanto possibile la voce di Laura, magari così si sveglia. Purtroppo però fu una pessima idea. Invece di svegliarsi il ragazzo si attaccò al mio braccio finendo per farmi cadere sulle ginocchia. Imprecai sottovoce prima di provare a liberarmi.
S: < Luca ...... sono Sara per cortesia alzati e lascia il mio braccio. >
Lu: < Mmm>
S: < Luca! Alza quel fondoschiena e smetti di stare appiccicato al mio braccio, non sono la tua ragazza!> bene, la calma è andata a farsi benedire ..... Vabè però ha funzionato. Il ragazzo scattò in piedi e mi guardò confuso. Lu: < Dio Sara..... ma quindi eri tu! Non fare mai più cose simili.> lo guardai per qualche secondo poi scoppiammo tutti e due a ridere.
S: < Si ero io ..... sono un'ottima imitatrice ok ma .... nessuno mi chieda mai più di venire a svegliarti! Giuro che non lo farò mai più.> Scendemmo le scale continuando a discutere di ciò che era successo.
L: < Ehi voi due! Smettete di urlare e sedetevi. Ma che è successo. >
Lu: < Questa pazza della tua amica mi ha fatto credere che fossi tu e io ho agito di conseguenza, poi mi spieghi cosa ci facevi con un cuscino in mano?>
S: < Mi difendevo! E poi io non sono pazza! La prossima volta con le secchiate ti sveglio!>
L: < Aspettate, fatemi capire che è successo. >
S: < Il tuo ragazzo fa dei sogni strani.>
Lu: < E la tua amica mi disturba mentre sono in quel mondo.>
L: < Voglio parole con un senso. >
D: < Luca .... hai contagiato la mia ragazza con la tua follia?>
S&Lu: < NO!>
S: < Comunque Laura.... dato che il tuo Giaco odia i risvegli traumatici.... ho pensato di svegliarlo in modo gentile..... ma lui mi ha praticamente rapito il braccio!>
Lu: < Si ma ciò che non ti ha detto è che mi ha fatto credere che fossi tu!> Dopo una grandissima risata generale Laura si ricompose e disse: < Vabè ora mangiate scemi che poi abbiamo lezione.> Appena finita la colazione ci dileguammo tutti e ci cambiammo per poi uscire. Chissà cosa penseranno i vicini nel vedere uscire tanta gente dalla stessa casa. Arrivati in classe ognuno prese il solito posto e Luca iniziò la sua lezione.
Lu: < Bene ragazzi miei, dato che da domani inizieremo con le prove A PORTE CHIUSE, ho pensato di fare qualcosa di leggero ..... iniziamo con una lezione a coppia mia e di Riccardo poi faremo la solita lezione di danza.... Dopodiché tutti a casa, a riposare mi raccomando che da domani si lavora seriamente. >
A: < Aspetta che vuol dire lezione in coppia?>
Lu: < Vuol dire che oggi io e Riccardo lavoreremo in coppia. Che ne dite di lavorare sui baci di scena?> Guardai Luca confusa poi Laura ..... era seriamente preoccupata, chissà chi le sarebbe capitato. Non appena il mio sguardo tornò su Luca lui fece un cenno verso Riccardo e Giulia così intuii. Dato che quei due erano di una timidezza imbarazzante, non sarebbero mai usciti allo scoperto qui in aula ....... così lui aveva sapientemente pensato di dargli un piccolo aiutino ..... ci sarà da divertirsi. Ad un suo ulteriore cenno gli comunicai il mio aiuto così lui iniziò a spiegare l'esercizio.
Lu: < Bene direi di mettervi a coppia come volete, maschio e femmina, maschio e maschio o femmina e femmina tanto non saranno baci veri ...... a meno che non lo vogliate ovviamente. > Laura mi guardò e in un attimo capì tutto, o almeno spero. Comunque si avvicinò ad Alessandra ..... tanto l'attenzione di tutti presto non sarebbe stata su di loro quindi...
Lu: < Allora ...... di sicuro saprete tutti cos'è un bacio di scena no? O volete una dimostrazione?> due ragazzi fecero cenno di no e mostrarono a tutti che avevano capito cosa fare ..... anche se a me non sembrava tanto finto. Dopo di loro altre coppiette mostrarono ciò che sapevano fare. Ad un tratto però decisi di intervenire.
S: < Luca ..... scusa se mi immischio .... ma io non ho tanto chiaro il concetto, magari se uno di voi due insegnanti ci mostrasse la propria bravura..... sarebbe più chiaro.>
Lu: < Hai ragione. Riccardo scegli una dama e dai una dimostrazione alla classe.>
R: < Ma veramente .......>
Lu: < Anzi no guarda.... scelgo io .... Giulia puoi per favore venire qui con noi e aiutare Riccardo? Deve essere realistico mi raccomando. > le guance di Giulia si tinsero immediatamente di rosso ma si alzò comunque davanti a Riccardo. All'inizio il loro bacio fu palesemente finto, poi iniziò a farsi più vero, più carico di emozioni e quando si staccarono partì un applauso generale. Giulia aveva lo sguardo basso ma sorrideva mentre Riccardo ...... era come rimbecillito. Quando anche l'applauso si spense sentimmo una voce dal fondo dell'aula esclamare: < Ragazzi ma solo a me è sembrato fin troppo realistico quel bacio?> e da lì iniziò un mormorio di fondo che non riuscivamo a calmare. Alla fine mi alzai e misi a tacere ogni loro dubbio.
S: < So che ve lo state chiedendo tutti ...... ebbene si Giulia e Riccardo stanno insieme e quel bacio era vero .... ora tacete e continuate la lezione.> in quel momento le teste di tutti si voltarono verso di me e i miei amici dissero in coro: < Saraaa!> nemmeno avessi rivelato un segreto shock.
S: < Cosaa?! Tanto ormai lo avevano capito. > dopo questo episodio la lezione terminò come sempre e così anche la pausa e la lezione di danza. Sia Laura che Alessandra erano distrutte poverine. Per fortuna che doveva essere leggera. Eravamo tutti seduti vicino alla fontana fuori dalla scuola, quella fontana che aveva visto ogni nostra avventura ad ascoltare la musica e cercare di riprendere le forze quando, ascoltando Giulia canticchiare una delle sue canzoni presi coraggio e confessai tutto.
S: < Ragazzi io .... ho mentito.>
L: < Non è vero tu non sai mentire scimmietta.>
S: < E invece si Laura ho mentito .... e me ne pento amaramente.>
D: < Spiegati meglio. >
S: < Non è vero che il padre di Andrea non mi ha fatto nessuna proposta, c'è stata e io l'ho anche accettata subito solo ....... non sapevo come dirvelo. >
Lu: < Che vuoi dire. > Davide mi strinse la mano per darmi sicurezza.
S: < Voglio dire che ..... devo partire. >
Tutti: < Cosa?!>
N: < E ce lo dici così?>
S: < Si ..... dovrò partire per Parigi con Andrea e tornerò il prossimo anno. >
L: < E quando partirai?>
S: < Il giorno dopo del tuo spettacolo. > Mi aspettai dei rimproveri ma ciò che ricevetti fu un grandissimo abbraccio e poi arrivò la proposta di Federica.
F: < Ragazzi per festeggiare la lieta notizia vorrei realizzare un piccolo sogno nel cassetto.>
S: < Ossia?>
F: < Dato che sia tu che Laura mi avete ossessionata con una certa canzone e con un certo balletto .... vorrei tanto ballare un'ultima volta con voi, poi non avremo più tempo.>
L: < Che canzone?>
S: < Io penso di aver capito. > e fece partire i re del mondo..... lo sapevo io. Provai a sottrarmi ma Laura mi trascinò in mezzo a loro e come si dice .... se non puoi sconfiggerli unisciti a loro. Giulia prese il mio telefono ed iniziò a fare il video ma io glielo tolsi subito dalle mani e la portai vicino a me mentre le altre ragazze trascinavano nella mischia i ragazzi. Alla fine ognuno aveva accanto il suo amato e ballammo quella coreografia che tante volte avevamo provato nella cameretta prevedendo quasi questo momento. Finita la canzone recuperai il mio cellulare e salvai il video dopo averlo inoltrato ad ognuno di loro.
S: < Questo sarà uno dei ricordi migliori che mi porterò a Parigi!>
L: < Ma non sarà l'unico.> Detto ciò ognuno riprese il proprio mezzo e tornammo a casa. Quando rimanemmo soli Davide cambiò umore, era freddo, scostante, arrabbiato.
S: < Amore sei arrabbiato? È per il lavoro?>
D: < No che non sono arrabbiato solo che avrei preferito che non mentissi ...... mi è dispiaciuto molto, eri così triste .... anche quella era una bugia...... essendo una coppia avrei apprezzato che tu me ne avessi parlato. Soprattutto hai accettato senza pensare un po' a noi. Starai un anno lontano da me con ..... quello ..... quindi forse si, Sara, sono arrabbiato. >
S: < Scusami ma non sapevo come dirlo...... avevo paura avresti reagito male. >
D: < Perché mentendo è stato meglio?> Non risposi. Aveva ragione, avevo sbagliato, avevo mentito per non perderlo ma lo avevo perso mentendo. Ero una codarda .... e un'idiota.
schio e femmin蘔
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