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Capitolo 63

GIANLUCA'S POV

Mancavano pochi giorni alla mia partenza, avrei dovuto lasciare l'Inghilterra, paese in cui ho trovato fortuna e lavoro, ma cominciavo a sentire anche la nostalgia dell'Italia e delle persone che ho lasciato, tra cui quegli scapestrati che stavo ospitando. Però mi stavo legando ad un'altra persona, Melany, sapevo che se l'avessi lasciata in Inghilterra mi sarebbe mancata, lei era disposta a venire con me, ma io dovevo ancora capire se mi piaceva solo come amica o se c'era qualcosa di più. Dovevamo uscire, così la andai a prendere a casa. Quando scese rimasi senza parole, era bellissima e anche molto sexy: indossava una minigonna di pelle nera, una canotta nera con paillettes argentate, giacca in pelle nera e stivali neri, di quelli che arrivano al ginocchio.

M: < Hello Honey!> mi si avvicinò e mi salutò con un bacio in guancia.

Gian: < Nice to meet you .... Beautiful as always!> fece un giro su se stessa per farsi ammirare a 360°, era così euforica.

M: < Oh, thanks! Allora? Dove andiamo?>

Gian: < Avevo pensato di approfittare della bella giornata di sole andando al mare, per fare una passeggiata.>

M: < Mi piace come idea, forza andiamo!> si precipitò in macchina, io la seguii e così partimmo verso il mare. Una volta arrivati alla spiaggia, lei si tolse subito gli stivali e corse a piedi nudi sulla sabbia.

M: < Forza Gian, vieni anche tu!>

Gian: < Va bene .... Arrivo!>

Mi tolsi le scarpe e la raggiunsi. Melany è una ragazza così provocante, ogni suo gesto diventa sensuale, soprattutto se si trova in compagnia di qualche ragazzo, era il suo modo di fare e con me non poteva essere diversamente.

M: < Perché non andiamo in quel bar laggiù? Ho tanta sete.>

Gian: < Ecco veramente io vorrei parlarti di una cosa.>

M: < Qualunque cosa sia può aspettare no?>

Gian: < Più o meno ...> non mi diede neanche il tempo di finire di parlare che mi prese per un braccio e mi trascinò verso il bar. Al bancone c'era un ragazzo, più grande di noi, avrà avuto una trentina di anni.

M: < Buongiorno, ho un po' di sete, mi chiedevo se fosse possibile avere un bicchiere di thè freddo con ghiaccio.>

Barista: < Certamente.>

M: < Tu non prendi niente?>

Gian: < Un bicchiere d'acqua.>

M: < Acqua? Sul serio?>

Gian: < Sì .... Ho bisogno di acqua.>

Barista: < Ecco il thè per la signorina ed ora arriva l'acqua.>

M: < Thank you.>

Il ragazzo la guardava in modo strano, direi anche che ci stava provando. Melany tirò fuori il portafogli per pagare il thè, io avevo intenzione di offrirglielo e quindi provai a bloccarla, ma il barista inaspettatamente aveva avuto la mia stessa idea e mi battè sul tempo. Le mise una mano sopra a quella che teneva il portafogli.

B: < Non ti preoccupare, è offerto dalla casa ...>

M: < Sul serio? Grazie!>

Gian: < In realtà volevo offrirtelo io.> misi i soldi sul bancone ma il barista insistette.

B: < No, davvero, lasciate stare, una ragazza così bella merita questo ed altro.>

M: < Come ti chiami?>

B: < Ian Knight al suo servizio, signorina .... ?>

M: < Melany.> io ero lì, ad assistere alla scena inerme .... Non capivo le intenzioni di nessuno dei due.

I: < Melany .... Bel nome, come la proprietaria .... Senti Melany, stasera c'è una festa qui in spiaggia, organizzata dai proprietari di questo bar, sarebbe un piacere vederti qui, potrà venire anche il tuo ragazzo ....>

M: < Non è il mio ragazzo .... Cioè, non ancora.>

Gian: < Sì .... Ehm, non so se sia una buona idea.>

I: < Avanti, vuoi privare questa ragazza stupenda di una festa?>

M: < Dai, andiamo ti prego!>

Gian: < E va bene.> non ero molto entusiasta, in più ero ancora teso per quello che dovevo dirle.

M: < Sei un tesoro.> mi si aggrappò al collo e mi diede un altro bacio sulla guancia.

I: < Allora ci vediamo stasera. La festa inizia alle 19:30, è compreso un aperitivo, il cibo non mancherà, quindi potete cenare direttamente qui.> le fece l'occhiolino.

M: < Sì, non vedo l'ora, a stasera, Ian Knight.> lo salutò arrossendo. Come ho già detto, Melany è una ragazza molto sensuale e il suo modo di fare con i ragazzi è un po' discutibile, ma fino a quel momento non mi aveva dato mai fastidio questa cosa, adesso cominciava a sembrarmi un po' insopportabile. Non era facile capire quanto tenesse sul serio a me, l'unico modo per capirlo era parlare, così mentre continuavamo con la passeggiata, decisi di iniziare.

Gian: < Melany ascolta, ho bisogno di parlarti.>

M: < Di cosa?>

Gian: < Ricordi quando ti ho detto che tra non molto sarei tornato in Italia?>

M: < Sure .... E io ti ho detto che sarei felice di venire con te.>

Gian: < Ecco, proprio di questo volevo parlarti .... Sei proprio sicura?>

M: < Non ho nulla da perdere qui, in tua compagnia sto bene, quindi sì, sono sicura.>

Gian: < In Italia, però, io continuerò col mio lavoro, il che significa che sarò spesso assente e che mi muoverò per il paese.>

M: < La trovo una cosa fantastica, non mi pesa, davvero! Sarà bello viaggiare in tua compagnia e poi così conoscerò tante altre persone ...>

Gian: < Se sei davvero convinta, io sono disposto a portarti, però ...>

M: < Però?>
Gian: < Niente, tranquilla.>

M: < Oh non ti preoccupare, starò bene.> mi si avvicinò lentamente e poi mi baciò sulle labbra .... Ci sapeva davvero fare con i ragazzi e sapeva come mandarli fuori di testa, io però volevo credere che con me aveva intenzione di portare avanti una relazione seria. Ero stanco delle solite storielle da una notte.

M: < Forza, andiamo a prepararci per la festa, a forza di passeggiare si son fatte le 18:30.>

Gian: < Sì andiamo.>

M: < Portami a casa, mi devo cambiare. Tu .... Stai benissimo anche così.>

Gian: < D'accordo.> ci rimettemmo le scarpe ed entrammo in macchina. Una volta arrivati a casa sua, entrammo e lei cominciò a tirare fuori una miriade di vestiti, tutti abbastanza succinti. Alla fine la scelta si ridusse a due: uno rosso, lungo fino alle ginocchia, molto carino e dallo stile un po' romantico, ed un tubino d'oro, lucido dietro e paillettato davanti.

M: < Allora? Quale metto?>

Gian: < Io opterei per quello rosso.>

M: < Mmmh .... No, troppo noioso. Metto il tubino!>

Corse in bagno a cambiarsi e quando tornò fece una specie di sfilata davanti a me. La schiena era praticamente nuda e la scollatura vertiginosa.

Gian: < Sei bellissima, come sempre .... Ma non credi che sia un po' eccessivo?>

M: < Eccessivo? E perché? Quando ci siamo conosciuti indossavo un vestito molto più osè e non sembrava dispiacerti.>

Gian: < Sì è vero, però .... Prima mi hai baciato per la prima volta e questo significa che stiamo insieme, giusto?>

M: < Bhe io lo davo per scontato .... Non dirmi che adesso vuoi comportarti come il fidanzato geloso.>

Gian: < No no .... Lascia stare, andiamo.>

Quella giornata era iniziata in modo strano e avevo il presentimento che sarebbe finita altrettanto stranamente. Arrivati in spiaggia notammo subito le luci e i laser provenire dal bar e avvicinandoci cominciammo a percepire anche la musica che si faceva sempre più forte. Ci notò subito il barista di poche ore prima che si precipitò da noi all'istante.

I: < Melany! Eccoti finalmente! Wow sei uno schianto!>

M: < Grazie mille Ian, Gianluca crede che questo vestito sia un po' troppo eccessivo .... Ma fa così caldo oggi.>

I: < Gianluca?> mi diede uno sguardo e dalla sua espressione sembrava essersi dimenticato di me: < Aaah si, il tuo "quasi ragazzo".>

Gian: < Il suo ragazzo e basta.>

M: < Stiamo insieme.>

I: < Ah, magnifico .... Ma vogliamo entrare in pista? Non vedo l'ora di ammirarti mentre balli! Sono sicuro che ti muovi in un modo incredibile.>

M: < Ho fatto danza moderna ed ora pole dancing.>

I: < Sempre più affascinato.>

Gian: < Sì, va bene va bene, andiamo a ballare?>

Ballammo insieme per un po' , con la presenza costante di Mr Knight alle nostre spalle .... Anzi alle sue spalle.

M: < Ho voglia di un drink .... Ian, cosa mi consigli?>

I: < Mojito, Angelo azzurro, Sex on the beach, Long island, Bloody Mary, Pina colada ....>

M: < Angelo azzurro!>

I: < Te lo porto immediatamente.> si allontanò ed andò dietro al bancone. Mentre lo seguivo con lo sguardo, notai la presenza di alcuni miei amici locali e decisi di andarli a salutare.

Gian: < Melany, ti dispiace se vado a salutare dei miei amici?>

M: < Tranquillo, io approfitto per mangiare qualcosa. Ti raggiungo dopo.>

Gian: < Perfetto.> mi allontanai da lei e andai dai miei amici, Tyler e Zack.

Gian: < Ehi ragazzi, anche voi qui?>

T: < Ehi bro! Come potevamo mancare?>

Z: < Eravamo sicuri di trovarti qui in compagnia di qualche bella ragazza .... Melany eh? Hai sempre avuto ottimi gusti.>

Gian: < Sì, abbiamo una relazione.>

T: < Una relazione con Melany? Sembra impossibile .... Quella ragazza non è proprio il tipo da relazioni serie e diciamoci la verità, neanche tu.>

Gian: < Sembra impossibile lo so .... Ma io sento di essere cambiato e poi è stata lei a prendere l'iniziativa, forse anche lei sta cambiando.>

Z: < Stento a crederci ....> parlai qualche minuto con loro, poi mi ricordai che Melany mi disse che mi avrebbe raggiunto, ma non fu così.

Gian: < Ragazzi scusate, vado a vedere dov'è Melany.>

Z: < Ho visto il barista andare verso di lei.>

Gian: < Sì, le ha portato da bere.>

Z: < Hanno parlato un po' .... Ora però non li vedo più.>

Gian: < Che strano .... Vado a cercarla, buon proseguimento ragazzi!>

T&Z: < A te!>

Girovagai in cerca di Melany, notai che anche Ian era sparito, ma non pensai neanche minimamente che potessero stare insieme, appartati da qualche parte; il ragazzo era impegnato con la festa, non poteva distrarsi. E invece .... Li trovai dietro al bar, lei seduta sulle gambe di lui e si stavano baciando.

Gian: < Melany ....> si girò di scatto, Ian sembrava così soddisfatto.

M: < Gian .... Io ...>

Gian: < Tu cosa?>

M: < Io .... Io non volevo ...>

Gian: < Ah non volevi? Vorresti dirmi che è stato lui ad obbligarti?> Melany riprese il suo fare orgoglioso.

M: < Avanti, davvero ti preoccupi di un semplice bacio?>

Gian: < Un semplice bacio?>

I: < ehi, amico, non te la prendere .... È una festa, divertiti!>

Gian: < Davvero questo lo trovate divertente?>

M: < Anche tu lo trovi divertente ...>

Gian: < Cosa intendi?>

M: < Che anche tu ti diverti così, seducendo le ragazze ...>

Gian: < Ma questo era prima.>

M: < Di cosa?>

Gian: < Prima che iniziassi a pensare ad una relazione seria con te ...>

M: < Oh, avanti non fare le sciocco .... Siamo fatti così. Hai davvero pensato che questo potesse cambiare?>

Gian: < Siamo chi?>

M: < Noi due, io e te stiamo insieme si, ma ci divertiamo così.>

Gian: < TU ti diverti così.>

I: < Melany è libera di fare ciò che vuole .... Lasciala respirare.>

Gian: < Vai al diavolo, nessuno ti ha interpellato! .... E in quanto a te Melany .... Scordati di venire con me in Italia.>

M: < Gianluca ma stai scherzando? Da quando in qua sei un tipo da relazione seria? Credevo che con te mi sarei divertita un mondo e invece mi ritrovo un ragazzo noioso e chiuso.>

Gian: < .... Perfetto, adesso ho capito tutto .... Sono solo un divertimento.>

M: < La tua fama ti precedeva, sei uno dei ragazzi più popolari di Londra, io la ragazza più desiderata, credevo fosse chiara la funzione della nostra relazione.>

Gian: < Mi hai praticamente usato.>

I: < Melany, dai non farti rovinare così la serata, andiamo a ballare.>

M: < Sarà meglio.>

Gian: < E tu non ti vergogni? Lei ha 20 anni, tu 30 ...>

M: < .... È arrivato il moralista. Sei l'ultima persona che può dire una cosa del genere.>

Gian: < Che cosa vorresti dire?>

I: < Ripeto, andiamo a ballare Melany.>

M: < Addio Honey ....> mi superò e tornò in pista, Ian subito dietro. Ero rimasto solo e decisi di tornare a casa. Ero stato uno sciocco a credere a quella ragazza, è vero anche io mi divertivo in quel modo, ma sentivo di essere diventato un'altra persona, quell'esperienza mi aiutò a mettere la testa apposto. Adesso avevo solo bisogno della compagnia dei miei migliori amici.

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