Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 55

SARA'S POV

Mi svegliai con un mal di testa tremendo, non riuscivo a capire nemmeno dove mi trovavo. Cercai di alzarmi ma mi resi conto di essere incatenata dalle braccia di Davide che non aveva intenzione di liberarmi. Lo spostai delicatamente, sperando di non svegliarlo e mi diressi in bagno. Ero in condizioni a dir poco pessime. Mi lavai la faccia per cercare di togliere i residui del trucco e in un attimo mi tornarono in mente tutti i ricordi della sera prima. Avevo decisamente bevuto troppo. Tornai in camera e trovai Davide e Laura svegli.

L: < Mon Dieu tesoro, lasciati dire che sei ridotta male .... E a ben vedere dopo i fiumi d'alcool che vi siete bevuti. Come va la testolina?>

S: < Male, anzi malissimo. Davide spero di non averti svegliato io, ho fatto tutto il più silenziosamente possibile.>

D: < Tranquilla angioletto non è colpa tua. Vado a prendere le aspirine di sotto, che qui ne avremo bisogno tutti credo ...>

S: < Decisamente.>

Davide fece per alzarsi ma ricadde a terra pesantemente.

S: < Amore mio credo che scendo io, sì? Non vorrei venirti a raccogliere in fondo alle scale .... Spiegami solo dove sono e farò in un lampo.>

D: < E poi se cadi tu? Non sembri molto più stabile di me.>

S: < Io sto bene tranquillo, non cadrò.>

L: < È tornata C-18 .... Sai che mi mancava?> alzai gli occhi al cielo.

S: < Sta zitto, grillo.> Laura scosse la testa e io la imitai, prendendola in giro, dopodichè scesi a prendere le aspirine, credo che servirà tutta la scatola. Ero quasi arrivata alla fine delle scale quando sentii la terra mancarmi sotto i piedi e caddi in modo brusco. Mi rialzai in fretta, così da non attirare l'attenzione di nessuno, presi le aspirine e risalii.

L: < Sara che è stato quel botto? Non dirmi che sei caduta.>

S: < No .... Si sarà svegliato qualcun altro.>

L: < Mi dispiace per te ma sono tutti ancora in coma. Ammetti che ho ragione.>

S: < Giammai!> e le lanciai la scatolina e porsi l'acqua a Davide.

D: < E tu?>

S: < Oh .... No no l'ho già presa prima di salire, tranquillo.> nel frattempo la massa informe di persone che si trovava nella stanza iniziò a muoversi, segno che si stavano svegliando tutti. Il primo fu Luca che aveva una faccia a dir poco epica.

Lu: < Ragazzi .... Ma come fate ad essere così svegli .... Io sono distrutto

S: < Luca si vede, tranquillo e comunque lo siamo tutti, almeno noi due .... La tua ragazza è l'unica che sta bene ...>

D: < La prossima volta tutti a festeggiare con la coca cola ...>

S: < Assolutamente .... Oh mio Dio Luca che è successo ai tuoi capelli???>

L: < Davide anche i tuoi sono orribili!> entrambi sbarrarono gli occhi e si precipitarono in bagno, uscendone piuttosto arrabbiati.

Lu: < Non fate mai più uno scherzo simile .... Avrei potuto morirci.>

D: < Principessa questo è un colpo basso .... Non avreste dovuto farlo ..>

S: < Ehi! Io non ho fatto nulla .... Ho lasciato il compito a Laura.>

Lu: < Voi due insieme siete tremende, amico mio dovremo armarci pesantemente altrimenti rischiamo di soccombere.> io e Laura scoppiammo a ridere, mentre gli altri iniziavano a svegliarsi.

N: < Ragazzi, ma cos'è sto casino? .... Siete ancora ubriachi?>

S: < Tranquillo Nico ci siamo ripresi tutti, solo che i tuoi amici hanno una piccola ossessione per i capelli e noi ce ne siamo un po' approfittate.> dissi mentre Laura continuava a ridere.

G: < Confermo! Ho dei video veramente esilaranti .... Ragazzi direi che devo assolutamente mostrarveli.>

S: < Siii! Adoro i backstage. Ne facevo tanti anche io nei piccoli spettacoli di paese.>

G: < Bene allora direi che abbiamo trovato la nostra piccola regista per i prossimi spettacoli che potremmo fare. Ritieniti ufficialmente assunta per i video nel backstage!>

S: < Sono felicissima di accettare!>

Lu: < Davide .... Siamo finiti. Sento che torneremo single molto presto, vedendo quello che ne verrà fuori.>

L: < Mi raccomando attenti .... Adora fare le foto a tradimento.> io feci una faccia buffissima, facendo ridere tutti.

Gian: < Ragazzi, sapete cosa servirebbe ora?>

S: < Se cerchi le aspirine, sono già scesa a prenderle, sapevo sarebbero servite. Le trovi sul comò con l'acqua.>

N: < Mio Dio grazie! Davide la tua ragazza è un angelo.>

D: < Già, il mio angioletto.> e mi diede dolce bacio a stampo.

Gian: < Scusate ma tutto sto zucchero di prima mattina non lo ammetto.>

L: < Prima mattina??? Ma se sono le 2 di pomeriggio!>

S: < Laura credo che segua la mia stessa filosofia di vita: non è mattina fino a che non ti svegli. Quindi se ci svegliamo alle 2 di pomeriggio per noi è mattina.>

Gian: < Finalmente qualcuno che mi capisce! Direi che ormai non ci sono più dubbi: noi due diventeremo grandi amici.> poi mi diede il cinque che io restituii con un gran sorriso. Ormai per me erano diventati tutti come fratelli maggiori, credo che non potrei più vivere senza di loro, tutti loro.

Gian: < Vabè comunque ragazzi, io scendo a preparare qualcosa perché ho una fame da lupi.>

S: < Vengo anche io a darti una mano, Laura tu vieni?>

Lu: < No Saretta, mi dispiace, Laura rimane qui con me. Sarà un mio ostaggio fino a che non sarà pronto.>

S: < Ahahaha, ok.>

Scesi insieme a Gianluca e lo aiutai a preparare il pranzo, devo dire che ci sa davvero fare ai fornelli. Questa cosa mi mette un po' a disagio perché io a differenza sua non so veramente da dove iniziare. Apparecchiai la tavola con molta cura e mostrai a Gian il risultato.

Gian: < Caspita è perfetto! Saresti una cameriera eccellente.>

S: < Sì, sono abbastanza perfezionista a volte.> poi chiamai i ragazzi, ma credo di aver urlato troppo perché la voce mi si spezzò all'improvviso. Appena scesero ci mettemmo tutti a tavola.

S: < Gian .... Veramente sei un cuoco fantastico. Dovrai darmi qualche lezione.>

Gian: < Quando vuoi. Magari ne darò qualcuna anche al tuo ragazzo, direi che ne ha bisogno.>

D: < Vedi di sfottere poco Merolli. Piuttosto ragazzi che si fa oggi? Tra qualche giorno dovremo ripartire quindi bisogna godersi al meglio quel che ne rimane.>

Lu: < Scusate ragazzi ma noi passiamo, vogliamo rimanere a casa per una volta.>

L: < Già, ci sono delle nuvole che non mi ispirano molto .... Credo che oggi pioverà. Pensavo di non poter vedere un tempo simile a Londra e iniziavo quasi a rimanerci male. Il tempo nuvoloso è il simbolo di questa città.>

S: < Come sei noiosa amica mia .... Vedrai che oggi non pioverà. Ma se proprio non vuoi, vorrà dire che usciremo noi due. È da un po che non usciamo da soli.>

D: < Io ci sto. Come potrei mai rifiutare una proposta simile.> gli sorrisi trionfante e lo aspettai per accompagnarmi a casa. Appena arrivata mi precipitai in camera, mi cambiai velocemente e scesi di nuovo. Lasciammo la macchina a casa e trascinai Davide per le vie di Londra. Non è un tipo molto .... Propenso alle lunghe passeggiate, ma lo convinsi lo stesso. Girammo per un po' senza uno scopo preciso, semplicemente guardando le vetrine e facendo battutine su tutto ciò che ci circondava. Adoravo quei piccoli momenti di coppia, me ne sarei ricordata in eterno. Camminando, arrivammo ad un piccolo parco giochi. Io mi fiondai sull'altalena, fregandomene di tutto e di tutti. Sentii Davide ridere e poi vidi il flash di una macchina fotografica, mi avrebbe accecata se non avessi tenuto la testa bassa.

S: < Come hai osato?! La fotografa sta sempre DIETRO all'obiettivo, MAI DAVANTI!>

D: < Scusa piccola, ma non ho resistito. Era una scena troppo tenera.>

S: < Fai vedere.> devo ammettere che era una foto molto tenera. Gli indicai l'altalena accanto alla mia e lui vi si sedette. Sembravamo due bambini, non riuscivamo a smettere di ridere e fare facce buffe. Ad un certo punto iniziai a sentire delle gocce di pioggia bagnarmi il viso.

S: < Amore credo che Laura avesse ragione, sta iniziando a piovere. Faremmo meglio a tornare prima di inzupparci.>

D: < Sì, ma sbrighiamoci.> non riuscì a finire la frase che una pioggia torrenziale iniziò a scendere.

S: < Avremmo dovuto prendere la macchina.> Davide mi guardò male, ma poi mi sorrise e coprì entrambi con la giacca, per poi correre sotto ad una tenda di un bar poco lontano da lì.

D: < Aspettiamo che rallenta un po', poi torniamo a casa.>

Ci guardammo negli occhi e scoppiammo entrambi a ridere, eravamo due scemi, una bellissima coppia di scemi. Dovemmo aspettare per un bel po' prima che rallentasse, sembrava che avesse sfogato in una sola ora, tutto quello che aveva tenuto dentro quei giorni. Tornammo a casa completamente fradici.

L: < Ragazzi ma dove diavolo eravate?>

S: < Scusaci ma il temporale ci ha preso alla sprovvista e abbiamo dovuto aspettare che spiovesse almeno un po'.>

Lu: < Lo vediamo, siete completamente bagnati.>

D: < Grazie capitan Ovvio .... Angioletto, direi di andarci a cambiare o così ti prenderai qualche polmonite.>

L: < Chiamo Giulia e ti faccio portare qualcosa di asciutto.>

S: < Grazie tesoro.>

Dopo qualche minuto arrivò Giulia con i miei vestiti, che io corsi ad indossare. Nonostante i vestiti asciutti e comodi continuai ad avere freddo fin dentro le ossa.

D: < Tieni prendi questa, ti terrà più calda.> mi porse una sua felpa che ovviamente per me era over size, ma io adoravo le felpe larghe e poi era sua. A cena non riuscii a mangiare nulla, la stanchezza si stava impossessando di me. Giulia si avvicinò a me, che nel frattempo ero rannicchiata sul divano cercando di scaldarmi, e mi mise una mano sulla fronte.

G: < Signore mio, Sara la tua fronte va a fuoco. Tesoro mio tu hai la febbre.>

S: < Io?? N-noo è impossibile.>

Quelle furono le ultime parole che riuscii a pronunciare, perché dopo caddi in un sonno profondo e pieno di incubi.  

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro