Capitolo 8
SARA'S POV
Impossibile. Hanno veramente fatto venire quei tre direttamente dalla Francia, solo per suonare alla festa per il matrimonio di Sebastian e Jacqueline? Rimasi completamente pietrificata dalla sorpresa. Laura era lì che se la rideva, mentre Andrea sembrava piuttosto infastidito dalla mia reazione. Cercai di riprendermi e guardai involontariamente verso Davide. Incredibile, aveva lo stesso sguardo di Andrea! Anche Laura se n'era accorta e non esitò a farmelo notare.
L: < Sara posso parlarti un attimo?>
S: < Certamente ... devo avere paura?>
L: < No no.>
A: < Ragazze .... È proprio necessario? Sara dovresti fare gli onori di casa, come si conviene.>
S: < Forse Andrea ha ragione ....>
Magari non è il caso di lasciare da soli i nuovi arrivati ....
L: < Sarà questione di un minuto Andrea.>
Mi trascinò da parte e la vidi esaltata come non mai, anche se ....
L: < Sara .... Mi spieghi perché ti fai comandare così? Non è da te .... La mia migliore amica non si sarebbe mai fatta dire cosa fare, invece guardati Andrea decide chi devi frequentare e quando, decide persino come ti devi vestire. Non dico che non apprezzi questo tuo nuovo stile, ci ho messo anni per convincerti, ma questa non sei tu.>
S: < Questa sono io Laura, sono cambiata. Ora per favore non parliamone di nuovo.>
L: < Va bene .... Non è di questo che volevo parlarti.>
S: < E di cosa allora? Laura dobbiamo tornare dai nostri ospiti, o rischiamo che .... Nulla nulla. Insomma di che vuoi parlare?>
L: < L'hai visto Davide? Era pazzo di gelosia quando ha visto la tua faccia davanti a Damien! Credimi amica mia era più incazzato di Andrea.>
S: < Laura ma che stai dicendo? È impossibile ma anche se fosse, non era per me .... Di sicuro era rivolto a Carlotta, dato che John non le staccava gli occhi di dosso.>
L: < Guarda che ti sbagli, Carlotta non l'ha neanche calcolata .... Vedrai che quei due si lasceranno presto, sempre se possono definirsi una coppia.>
S: < Se lo dici tu. Io rimango della mia idea, ora torniamo dagli altri.>
Quando tornammo in salotto, tutti i ragazzi erano impegnati in una fitta conversazione mentre Andrea e Carlotta erano in disparte a .... Confabulare. Sempre in mezzo quella .....
Mi avvicinai ai ragazzi e mi sedetti tra Davide e Damien, mentre Laura capitò tra Luca e John .... Quando si dice la sorte.
L: < Allora ragazzi? Che cosa ci siamo perse?>
R: < Stiamo decidendo cosa fare .... Luca ha proposto un'uscita al solito karaoke, trovando l'approvazione mia, di Damien e di Giulia; Davide invece ha proposto di andare alla discoteca dove siamo andati per festeggiare il successo dello spettacolo e dalla sua parte ha John, Cyril e Dimitri.>
Lu: < Voi ragazze?>
S: < Mi astengo dal decidere, mi piacciono entrambe le idee.>
L: < Io approvo l'idea di Luca.>
D:< Carlotta, Andrea voi che dite?>
C: < Discoteca!> come se ci fossero dubbi.
A: < Io rimarrei volentieri a casa.> non ci credo .... Non è da Andrea rifiutare una serata così.
Lu: < I due sposini?>
Se: < A me piace l'idea di Luca.>
J: < Io passo .... Sono stanca morta e poi, vorrei essere lì quando Phil si sveglia .... Oramai starà dormendo.> la dolcezza di una mamma.
S: < Melany, tu sei dei nostri?>
M: < Se si va in discoteca, contate su di me.> anche lei molto scontata direi.
Se: < Jacqui, vuoi che ti faccia compagnia?>
J: < No, tranquillo. Puoi tranquillamente andare con loro. Mi fido di te.>
J: < Sara .... Devi decidere tu.>
S: < Non lo so .... Mi mettete in crisi.>
Da: < Ragazzi, ho un'alternativa.>
S: < Cioè?> Santo Damien .... Toglimi questa scelta difficile.
Da: < Jeu de bouteille.>
L,Lu,S,D,G,R: < NO!>
Il gioco della bottiglia no! Non è il caso .... Si scoppiano coppie.
J: < Che coretto! Suppongo ci siano brutte esperienze alla base di un rifiuto unanime.>
S: < Esatto.> se quella sera è stata un disastro, non oso immaginare stasera come potrebbe andare.
Lu: < Allora mia cara scimmietta, sta a te decidere.>
S: < A questo punto ..... direi discoteca, così i nostri cantanti non fanno sforzi inutili. Luca ricordati che devi fare quelle chiamate domani.>
L: < Che chiamate?> e qui che ti volevo! Adoro stuzzicare la curiosità di Laura e anche Luca è d'accordo con me. Lo ha capito al volo.
Lu: < Abbiamo un possibile cast definito, ma dovrò assicurarmi la loro presenza .... sai, sono persone di un certo livello e sono impegnate.>
L: < Mmh uffa ...... scommetto che Sara lo sa perché ti sta aiutando mentre io lo scoprirò quando e se arriveranno.>
Lu: < Esatto,bimba.> e le diede un bacio in fronte. Sono così dolci quei due.
A: < Sara, io credevo che saresti rimasta con me ..... Sai per farci compagnia.> Perché quando fa quella faccia non riesco ad avere la reazione che ha ogni ragazza normale? Se al mio posto ci fosse stata Giulia ad esempio, si sarebbe imbarazzata e sarebbe arrossita, mentre per me non è così ..... Non ho sentito niente se non un lieve brivido dietro la schiena. Che sia perché non è quello giusto? Se così fosse si giustificherebbe anche il fatto che l'idea di andare a vivere con lui mi spaventa, quando invece dovrebbe entusiasmarmi. Ma non posso lasciarlo ora. Non ho la forza, lui è stato sempre un angelo con me e non ha mai fatto nulla per farmi soffrire. Non riuscirei a lasciarlo nemmeno se mi tradisse.
L: < Andrea è stata solo tua per un intero anno, stasera cedicela.>
A: < Allora vengo anche io.>
D: < Ma non hai detto che preferivi stare a casa? Che c'è non ti fidi della tua ragazza?>
A: < Certo che mi fido, è di chi ha intorno che non mi fido.>
C: < Davidino lasciali fare, se vuole venire sono problemi suoi no?>
D: < Ho detto che non devi chiamarmi così! Però hai .... ragione. Allora andiamo a prepararci.>
S: < Io non ne ho bisogno, Laura? Giulia?>
L: < Io anche.>
G: < Idem.>
L: < Ragazzi?>
D: < Andiamo tutti benissimo così, Carlotta?>
C: < Ovvio che no! Io e Melany non possiamo di certo andare a ballare così!>
S: < Bhe cambiatevi in fretta .... Non possiamo mica uscire all'alba.>
C: < Aspetterete quanto serve, se vorrà dire uscire all'alba sarà così. >
S: < Allora vai da sola, io non sto qui ad aspettare te.> Uscii dalla porta principale senza neanche preoccuparmi di prendere la giacca ne la borsa.
DAVIDE
S: < Bhe cambiatevi in fretta .... Non possiamo mica uscire all'alba.>
C: < Aspetterete quanto serve, se vorrà dire uscire all'alba sarà così. >
S: < Allora vai da sola, io non sto qui ad aspettare te.> Sara uscì di casa sbattendo la porta mentre Carlotta tornò tranquillamente a parlare con Melany e con Andrea. Dall'inizio della serata che quei due stanno sempre in disparte a parlare di segreti di stato.
Lu: < Certo che però Andrea potrebbe anche preoccuparsi di vedere come sta la sua ragazza.>
L: < Davide perché non ci vai tu? Magari riesci a calmarla e non ci roviniamo la serata.>
D: < Perché io? Con me non si calma te lo dico.>
L: < Fidati ..... e portale anche la giacca, quell'insensata l'ha lanciata chissà dove.>
D: < Non è quella che aveva.>
L: < Infatti questa è meglio.> Presi la giacca e uscii. Fuori non c'era un'anima e di Sara nemmeno l'ombra.
D: < Sara dove sei? Laura mi manda a portarti la giacca.>
Silenzio.
D: < Capisco che preferiresti il tuo boy ma lui è impegnato in discorsi interessanti e non si è nemmeno accorto che sei andata via quasi.>
S: < Non è una novità ..... succede da un anno oramai.>
Stanata!
D: < Vuoi dire che è già capitato che ti mettesse in un angolino? E tu non ti sei mai opposta?> so che dovrei andare a cercarla ma meglio fare a piccole dosi: iniziamo dal parlare senza insultarci. Non ci volle molto però per andare contro questo proposito.
S: < Si ..... no! Cioè voglio dire che lo sa che in certe situazioni ho bisogno di stare da sola. Mi conosce.> Stava chiaramente piangendo. Un impulso su cui non mi fermai a riflettere troppo mi spinse a cercarla. Era rannicchiata all'angolo del dondolo.
D: < Proprio perché ti conosce dovrebbe esserci lui qui.>
S: < Cos .... che ci fai qui? Con la mia giacca e senza la tua? Sai quanto è dannoso per un cantante anche un semplice mal di gola?>
D: < Te l'ho detto sono qui per portarti la giacca .....>
S: < Allora grazie della giacca e ora torna dentro e lasciami sola.>
D: < ..... E per parlare.>
S: < Non voglio parlarne con te. Ho detto lasciami sola.>
D: < Vengo in pace.> detto ciò mi sedetti di fianco a lei e lei si spostò stringendosi ancora di più al bracciolo.
S: < Non lo metto in dubbio ..... ma non credi che Carlotta si arrabbierà vedendoti qui?>
D: < Di quel che pensa Carlotta mi importa poco, ammesso e non concesso che pensi.>
S: < Non dovresti essere così duro con la tua ragazza.>
D: < Non è la mia ragazza.>
S: < Quel che è.>
D: < Ora mi spieghi bene cosa è successo? Perché sei scappata via così?>
S: < Perché la tua ragazza mi dà sui nervi. Che bisogno c'è di essere .... Così!>
D: < Bhe anche tu sei stata un pochino .... Così. Con lei .... Capisco che non ti vada a genio, nemmeno a me Andrea mi sta particolarmente simpatico.>
S: < Infatti se non fosse per le rare volte in cui mi dà ascolto, vi sareste già scannati.>
D: < Che vuoi dire? Non è la prima volta che lo dici.>
S: < Nulla nulla ...>
D: < Sara .... Sai che non puoi mentirmi. Se c'è qualunque problema, puoi parlarmene.>
S: < Lo so .... Ma è imbarazzante parlarne con te.>
D: < Allora parlane con Laura. Comunque non è imbarazzante credimi. Facciamo così, inizio io con una rivelazione per quanto riguarda Carlotta, così ti sentirai meno imbarazzata.>
S: < Ci sto.> per fortuna sapevo ancora come tirarle su il morale e poi .... Parlarne con qualcuno che non fa la paternale può aiutare.
D: < Io e Carlotta non stiamo proprio insieme .... Io ho provato ad instaurare qualcosa di quasi serio, ma è impossibile. Lei più di una volta mi ha tradito anche davanti ai miei occhi e io ho fatto lo stesso. Ma io non sono così Sara mi conosci, non è da me! Mi sono sentito così male ogni volta.>
S: < So che non è da te, infatti sono rimasta sconvolta quando ti ho ritrovato .... Così.>
D: < Non sei molto in vena di descrizioni oggi è ..... comunque la rivelazione che volevo farti è che .... Credo di troncare questo .... Qualunque cosa sia. Voglio porre fine a questa vita inutile e concentrarmi di nuovo a pieno ritmo sulla musica.>
S: < Credo sia la cosa migliore, insomma .... Hai un talento esplosivo, non puoi perdere l'occasione di diventare più famoso. Sappi che, nonostante tutto, al tuo primo concerto sarò in prima fila.>
D: < Grazie .... Ora tocca a te, non hai più scampo.>
Sospirò pesantemente, ma alla fine rispose.
S: < Tra me e Andrea .... È complicato. Non mi dà molto ascolto e cerca di trasmettere a me le sue abitudini. Io gli sono molto grata per l'opportunità che mi ha offerto e sono anche molto affezionata a lui solo .... Io e lui siamo diversi. Io non sono tipo da feste ogni sera e da fiumi di champagne, può andare bene il sabato sera .... Ma la mia domenica ideale è divano, tv, un buon film e tante coccole. Lui non .... Non è abituato.>
D: < Non sa darti ciò che vuoi.>
S: < Lui lo sa ..... sono io che non so come fare.>
D: < A me sembra il contrario .... Comunque dovresti parlargliene come stai facendo con me ora, vedrai che capirà.>
S: < Dubito .... Abbiamo già un altro argomento in sospeso ....>
SARA'S POV
Mi è mancato così tanto parlare con Davide .... Questi momenti di pace sono rari e bellissimi.
S: < Dubito .... Abbiamo già un altro argomento in sospeso ....>
D: < Cioè? Se si può sapere ...>
Non so se dirglielo o meno ..... ma in fondo, siamo in vena di confessioni.
S: < Mi ha chiesto di andare a vivere insieme. Io non so se accettare o meno .... Credo sia troppo presto, ma ho paura a dirglielo chissà quanto si infurierà.>
D: < Non può fare nulla .... Se non te la senti, deve accettarlo ....>
S: < Ma ...>
D: < Niente ma, Sara torna a pensare con la tua testa .... E ora rientriamo, è ora di andare.>
Alla fine nessuno necessitò di un cambio di look così ci dirigemmo tutti verso la discoteca. Appena entrate tutte noi ragazze ci precipitammo verso la sala da ballo, mentre i ragazzi prendevano da bere.
L: < Luca .... Come sempre analcolico.>
Lu: < Agli ordini mia signora.>
D: < Sara ..... direi che vale anche per te. Dopo l'ultima volta.>
S: < Signorsisignore!> quella chiacchierata aveva fatto bene ad entrambi.
A: < Sara .... Perché quello ti dice cosa fare? Lo ha capito che è finita?>
No per favore, non di nuovo la gelosia.
Se: < Andrea, Davide ha ragione. Sara stasera non beve, non dopo l'ultima festa. E non dovresti farlo neanche tu.>
A: < Io bevo se ne ho voglia. Non potete dire ne a me ne a Sara cosa fare.>
D: < Credo che Sara sappia decidere da sola.>
A: < Sara ... tu che vuoi fare?>
S: < Non voglio bere. L'ultima volta è stata una bella lezione.>
L: < Però Sara balla .... E di corsa anche!>
S: < Arrivo.>
DAVIDE'S POV
S: < Arrivo.> Bastava la parola "ballare" a risvegliare Sara dal suo torpore. Spero che questo sia un buon segno perché quel ragazzo non merita tanto.
C: < Davide mi spieghi questo ritrovato interesse per quella ..... fotografa?>
D: < Le evito di fare cazzate.>
C: < Lascia che scelga da sola.>
D: < Non sceglie da sola, alla vostra ultima festa ha rischiato il coma.>
C: < Se è questo che vuole lascia che avvenga.>
D: < È una ragazzina Carlotta! A 19 anni non può rischiare di morire perché il suo fidanzato le infila un bicchiere in mano ogni due minuti, perché questo è successo l'altra volta e io non posso permetterlo. È mia amica.>
C: < Siete ex, non ci può essere amicizia tra ex.>
D: < Allora se la metti così evitiamo di risentirci.>
C: < Che vuoi dire?>
D: < Non ci può essere amicizia tra ex.>
C: < Mi stai lasciando? >
D: < Teoricamente non siamo mai stati insieme.> La ragazza mi guardò in cagnesco e corse dalla sua amica. Nel frattempo però avevo perso di vista sia Sara che Andrea.
D: < Luca ma le ragazze?>
Lu: < Immerse nell'ennesima dance battle con dei tizi di un ..... accademia di danza classica a quanto pare, i loro movimenti freddi e calcolati mi fanno intuire che non hanno mai ballato fuori dall'accademia ..... soprattutto non un brano così lontano da loro.>
D: < Che tipi.>
Lu: < Certo che però anche Sara quando vuole sa muovere quel corpicino all'apparenza tanto fragile eh ..... ha tanta energia repressa.>
D: < Già. Ogni brano che passano è una nuova sorpresa, passa da uno stile all'altro senza sforzo, come se lo facesse da sempre.>
Lu: < Chissà che prima o poi non riusciamo a convincerla a passare al lato oscuro del palcoscenico.>
D: < E cioè?>
Lu: < Ma la parte degli artisti no! Sai .... Le quinte ... il palco vuoto, lato oscuro ..... afferrato?>
D: < Luca .... era squallida.> Mi diressi verso la pista da ballo mentre Luca mi seguiva cercando di far sembrare la sua freddura meno brutta.
D: < Scusate principini in calzamaglia ...... ora ci pensiamo noi. Voi riposatevi.> I ragazzi se ne andarono con la solita aria altezzosa, credo non fossero italiani.
S: < Davide ma che fai?>
D: < Ora vediamo se potete eguagliare noi.>
L: < Non è molto difficile.>
G: < No dico ..... ci hai viste?>
D: < Ma noi abbiamo chiamato i rinforzi.>
S: < E chi sarebbero?>
Da: < Nous! Non vi andiamo bene? >
S: < Certo ma ..... vabè niente, iniziamo. Ah Davide .... Anche tu hai indossato la calzamaglia quindi hai poco da sfottere.>
Ora posso confermare con sicurezza che Luca ha pienamente ragione. Cambia stile e ritmo ad una velocità che nemmeno i due francesi, che hanno di sicuro più allenamento di me, spesso riescono a stento a starle dietro. Laura e Giulia lo sapevo già ma Sara è una continua scoperta. Quando arrivò il momento perfetto per ballare in coppia fui spinto contro Sara da Luca e Riccardo ma ero a corto di energie così la dama mi fu rapita da Sebastian che la faceva girare come una trottola mentre lei rideva come un tempo.
Lu: < Una volta eri tu a farla ridere così, poi hai preferito fare l'orgoglioso.>
D: < Sarebbe successo comunque. >
Lu: < No Davide! Come puoi anche solo pensare che avrebbe lasciato te per Andrea? No dico .... l'hai mai vista ridere così con Andrea?>
D: < No ...... solo con me ....>
Lu: < Lo vedi!>
D: < Tra l'altro è da un po' che non vedo ne lui ne Carlotta.>
Lu: < Andrea è sparito da un bel po' mentre Carlotta è uscita furente, non prima di aver inveito contro Sara.>
D: < E lei? Come ha reagito?>
Lu: < Le ha riso in faccia con cattiveria e non le ha dato ascolto, ha continuato a ballare ..... ricordo una frase che ha stupito tutti noi e ha fatto infuriare ulteriormente Carlotta. Ma sai dirmi il motivo di questo suo attacco d'ira?>
D: < Ho posto fine al nostro giochetto.>
Lu: < finalmente!>
D: < Mi dici quale era la frase?>
Lu: < "Lo sai anche muovere quel corpicino o non ti hanno dotato di arti snodati? Effettivamente mi sembri una Barbie un po' vecchio stile con cui puoi giocare solo un po' poi ti stanchi. Io al contrario sono una bambola si ma di porcellana, quelle da collezione che puoi solo ammirare da lontano, quelle che non puoi permetterti." Credo che abbia detto proprio così.>
D: < Tosta la ragazza. >
Lu: < Il viaggio in Francia l'ha cambiata totalmente.>
Mi avvicinai a lei cogliendola un po' di sorpresa. Guardava fissa un punto imprecisato che non riuscivo a vedere.
D: < Ehi scimmietta .... Ma quanta energia hai! Per starti dietro ci vuole un ballerino professionista ...>
Ma lei non mi ascoltava era fissa. In quell'attimo mi voltai e capii: Andrea era lì che se la spassava con un'altra ragazza di cui non vedevo che parte del profilo per quanto erano appiccicati l'uno all'altra.
Se: < Sara aspetta ....>
Ed eccole lì, quelle lacrime. Speravo di non doverle più vedere, eppure eccole proprio lì mentre il suo fidanzato ignaro di tutto continuava a darci dentro .... Provammo sia io che Sebastian a fermarla ma senza successo, uscì dalla discoteca di corsa in lacrime. La rincorsi ma non riuscivo a raggiungerla.
D: < Sara ti prego aspetta .... Parliamone! Non è scappando .... Vai lì e affrontalo, fagli vedere chi sei veramente!>
Fu così che riuscii finalmente a farla fermare e la raggiunsi. Avevo il fiatone. Vidi una luce accendersi fioca. Una sigaretta. Sara fumava? Altra novità.
D: < Ma quanto corri.>
S: < Poco .... Se smettessi di fumare riusciresti a starmi dietro senza problemi e i tuoi polmoni ti ringrazierebbero.>
D: < Disse colei che si è appena accesa una sigaretta che sospetto non sia la prima della giornata.>
S: < Succede quando sono nervosa .... Ma sto già smettendo.>
D: < Da quanto tempo?>
S: < 9 mesi.>
D: < Laura lo sa?>
S: < Ovvio che no .... Nemmeno Andrea lo sa.>
D: < Sarà il nostro segreto allora.>
Cercò di dire qualcosa ma poi ci ripensò poi si sporse verso di me e mi si buttò addosso. La sorressi a fatica e sentii i singhiozzi provocati dal pianto convulso.
D: < Te l'ho detto ne dovete parlare.>
S: < Ora voglio solo stare qui così e sentire il sostegno di qualcuno che mi conosce, non ho bisogno di altro.>
D: < Tutto ciò che desideri.>
Non so per quanto rimanemmo lì. Quando Laura uscì, forse avvertita da Sebastian, la attirò a sé e la riportò a casa e noi la seguimmo. Eravamo tutti a casa delle ragazze e nessuno aveva sonno. Nel frattempo erano tornati anche Andrea e Carlotta.
Jo: < Garçons, io riproporrei la proposta di Damien. Che ne dite di una partita al gioco della bottiglia?>
S: < Ma si ..... almeno qualcuno avrà il coraggio di dire la verità.>
Quando dalla tristezza si passa alla rabbia è un problema.
Iniziarono le domande e si scoprirono cose inimmaginabili. Quando toccò ad Andrea fare la domanda a Sara eravamo tutti sulle spine, io soprattutto.
A: < Obbligo o verità.>
S: < Verità.>
A: < Perché non vuoi venire a vivere con me.>
In un attimo il silenzio di tomba. Sara si irrigidì e non riuscì più a tenersi dentro quello che era successo.
S: < E tu perché eri appostato davanti ai bagni a slinguazzarti con un'altra?>
A: < Non puoi rispondere con un'altra domanda.>
S: < Questa è la risposta! Non me la sento di vivere con qualcuno di cui non posso fidarmi! Guardati .... Ti reggi a malapena in piedi.>
A: < Allora è questo che pensi.>
S: < Seba per favore portalo a casa perché non voglio che guidi così. Io vado a letto perché sono stanca.>
Detto ciò ci lasciò tutti lì instupiditi dalla sua esplosione e mentre Sebastian portava fuori Andrea tutti noi salutammo le ragazze e tornammo a casa.
Lu: < Giornata piena di emozioni insomma.>
D: < Una serata piena disorprese ....>
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